10) le varietà dell'italiano contemporaneo: italiano neo-standard: Flashcards
sull’italiano neo-standard:
Nuovo standard che si è affiancato a quello postunitario senza però sostituirlo;
Questa ristrutturazione del sistema è frutto di un processo che ha portato l’italiano ad
essere usato in nuovi contesti e da nuovi gruppi di parlanti (oggi italiano molto più poliedrico nello scritto e nel parlato); > il neostandard nasce dalla progressiva estensione della lingua nazionale a tutti i gruppi sociali, in quasi tutti i contesti.
I dati mostrano che si è avviata una reale unificazione linguistica del paese, innescata da condizioni sociali favorevoli a un processo che non poteva avere luogo nella fase immediatamente postunitaria, poichè mancava l’elemento unificante: l’italiano dell’uso parlato.
- Mioni—> italiano tendenziale, strutturalmente più semplice, più variato e più fondato in termini sociali;
- Sabatini—> italiano dell’uso medio, diffusione e accettazione di un tipo di lingua differente dallo standard ufficiale perché ricettivo di tratti generali del palato;
- Berruto—> conia italiano neo standard, sinonimo di ‘italiano regionale colto medio’ (emergere differenziazione geografica);
Tre situazioni:
1. differenza tra vecchio e nuovo standard è che il primo era caratterizzato da una forte pressione dello scritto sul parlato, nel secondo invece è esattamente il contrario;
2. crisi della diamesia a causa della prossimità del nuovo standard col parlato e la penetrazione nello scritto formale di tratti tipici del parlato;
3. il nuovo diasistema ha due centri focali: il vecchio e il nuovo standard. Se assumiamo
quest’ultimo come punto di riferimento possiamo identificare un’area occupata da usi e
forme substandard e un’area occupata da usi e forme suprastandard.
uno standard può subire pressioni sia dall’alto che dal basso.
Il cambiamento dal basso verso l’alto, quindi l’immissione in testi formali di tratti tipici
del parlato, è inconsapevole; il cambiamento dall’alto verso il basso è invece spesso consapevole, in quanto prodotto dal tentativo di elevare il livello di un testo;
tratti che caratterizzano il neostandard:
Tratti che caratterizzano il neo standard:
* sintassi: tolleranza per strutture che deviano rispetto alla configurazione non marcata dell’italiano (ordine svo), quindi dislocazioni a
sinistra e a destra, il c’è presentativo e le frasi scisse; morfologia: ristrutturazione sistema
dei pronomi personali (come soggetto: lui, lei, loro, gli), relativi, dimostrativi, poi il
sistema verbale con l’espansione di indicativo presente e passato prossimo a scapito di
passato remoto e futuro dal punto di vista del tempo e con l’espansione di indicativo presente e imperfetto a scapito di congiuntivo e condizionale dal pov del modo;
* Dislocazione a sinistra: sposta in posizione di tema un costituente che è collocato nel rema; ciò che nella frase non marcata è info nuova, diviene, nella frase marcata, info data.
* Passivizzazione: colloca in prima posizione l’oggetto diretto della corrispondente frase attiva, trasformandolo in soggetto e ponendolo in evidenza dal pov informativo.
La passivizzazione modifica la struttura informativa scardinando anche la struttura sintattica, la dislocazione a sinistra modifica la struttura informativa senza intaccare quella sintattica