4) gli italiani regionali: Flashcards
1
Q
una possibile classificazione di italiani regionali:
A
- le varietà settentrionali (nord-occidentale e nord-orientale)
- le varietà centrali (toscane e mediane)
- le varietà meridionali/alto-meridionali
- le varietà meridionali estreme (Salento, Calabria centro-meridionale, Sicilia)
- l’italiano regionale sardo
2
Q
i fenomeni fonetici dell’italiano regionale bolognese:
A
- la pronuncia sonora della z sorda all’inizio di parola: [ˈʣapːa] zappa
- la palatalizzazione delle fricative sorde [s] (alveolare) e la depalatalizzazione di [ʃ] (postalveolare) seguite da vocale, [ʃ]era «sera» e la[s]iare «lasciare»
- la palatalizzazione della consonante nasale e la depalatalizzazione della laterale: [ɲ]ente - «niente», botti[l]ia - «bottiglia»
- pronuncia di /ts/ e /dz/ come costrittivi a punta bassa, del tipo di [‘poθθo] «pozzo»
3
Q
i fenomeni morfosintattici dell’italiano regionale bolognese:
A
- estensione dei suffissi -ino e -otto (morsicotto «morso»)
- estensione dei prefissi verbali s- (sfregarsi, sfarfugliare) e in- (instizzirsi, inochirsi «incantarsi»)
- perifrasi non stare a + infinito al posto dell’imperativo negativo
- ‘essere di un’ + aggettivo per il superlativo (è di un bello!)
- l’uso dell’articolo davanti al nome proprio femminile (la Giulia)
- ‘solo che’ + verbo/aggettivo/nome come rafforzativo (devi solo che provaci; è solo che bello)
- resistenza del passato remoto (rispetto agli altri italiani regionali settentrionali)
- imperativo rafforzato da ben e mò (mi dica mò tutto quello che vuòle sapere)
- verbo singolare con soggetto plurale negli ordini VS di frasi rematiche (spunta dei tipi strani)
- e se a congiunzione di due verbi coordinati, forse da ET SIC (rido e se piango)