16) le varietà dell'italiano contemporaneo: italiano giuridico: Flashcards
sull’italiano giuridico:
Ai giuristi la lingua interessa nella misura in cui il loro agire riguarda o ha come strumento il linguaggi;
* Per gli storici della lingua italiana, la varietà giuridica è importante perché caratterizza
alcuni tra i primi documenti del volgare stesso;
* Per il cittadino capire quel che si dice in un dibattimento o in un testo di legge acquista un
ruolo fondamentale dal punto di vista dei diritti della persona;
* Resistenza all’influsso dell’inglese, che invece pervade gli altri linguaggi specialistici,
anche per la difficoltà di tradurre i termini del diritto;
* L’opposizione principale è quella tra i sistemi di diritto civilisti della trad. giuridica
continentale e il sistema di common law inglese;
* Ma comunque non si tratta di una varietà isolata, infatti il contatto con altre lingue è sempre stato molto importante per la formazione del suo lessico;
* Il lessico giuridico si stratifica nell’apporto con il latino; poi con la ricezione del modello
francese del XIX sec e di quello tedesco nel XX sec, che portano con sé un corredo di
termini nuovi come procedura civile, fattispecie, negozio giuridico.
* La traduzione ha un’importanza particolare per la storia dell’italiano giuridico, infatti il
notaio dell’età comunale, oltre a redigere verbali, ne illustrava il contenuto ai suoi clienti
poco esperti; testo latino in mano o su un leggio, il notaio parafrasava termini e costrutti,
traducendoli all’istante, e così si forma il nucleo del lessico tecnico giuridico italiano.
le fonti dell’inglese:
L’inglese proviene nella lingua giuridica italiana da 3 tipi di fonti:
1. introduzione di termini relativi a istituti propri del common law, come Discovery e corroboration nel processo penale;
2. legata all’internazionalizzazione della prassi contrattuale, nel diritto
bancario e finanziario, nella redazione di contratti commerciali internazionali;
3. dalla norma giuridica comunitaria, in cui l’inglese è usato per veicolare concetti civilisti ed è dunque molto ibridato.
il diritto nell’UE:
diffusione e compresenza di due diverse lingue: italiano del diritto nazionale e il diritto dell’Unione che si esprime in italiano, caratterizzato da ampi fenomeni di interferenza.
le 3 categorie proposte da Garavelli:
-
testi normativi, come la costituzione, i codici, leggi regionali, alcuni decreti,
regolamenti emanati dal potere esecutivo; omogenei e dotati dei tratti di massima
vincolatività, come ridivida articolazione. -
testi interpretativi o dottrinali: note a sentenza, massime, trattati, manuali di studio,
articoli su riviste; -
amministrativi, provvedimenti emessi dalla
pubblica amministrazione; atti privati, notarili, contratti, trasferimenti.
Gli ultimi due sono testi misti, sia sul piano giuridico sia su quello linguistico-testuale.
testi normativi:
De Mauro constata come il 90% del lessico della costituzione sia costituito dal vdb; solo 355 lemmi su 1357 sono estranei al vdb; frasi brevi con prevalente
paratassi; indice di leggibilità pari a 50.
Esempio: comma1
* Nelle prime 13 righe: eccessiva presenza di costrutti sintattici convoluti, oltre agli
elementi caratteristici dei l. Specialistici, quali impersonalità, concisione e tendenza a
monoreferenzialità.
* Uso impf per narrazione del fatto, che colpisce nella designazione di eventi puntuali; altri
stereotipi sono le sovraestensioni dell’infinito in frase completava, anteposizione del
verbo al soggetto o dell’aggettivo al nome, cumuli di negazione, nominalizzazione, uso
frequente di participi presenti.
* Ridefinizioni: attribuzione di un significato diverso a parole dell’uso comune;
* Tecnicismi specifici: indicano il lessico caratteristico, in parte esclusivo e impenetrabile
per i profani, che indica concetti, nozioni, strumenti tipici di quel settore;
* Tecnicismi collaterali: indicano termini e costrutti caratteristici di un certo ambito
settoriale, e però sono legati non a effettive necessita comunicative ma all’opportunità di
adoperare un registro elevato, distinto dal linguaggio comune.
testi giudiziari:
soggettività e polifonia inaspettati nel dominio della legge e della giustizia.
* Impulso a chiarezza e sinteticità proviene dalle corti europee;
* Pov testuale—> scrittura chiara e precisa dei provvedimenti giudiziari non facile, la complessità interessa diversi livelli:
1. natura testualmente composita di questi testi, la cui stesura impone all’estensore una
competenza articolata in almeno 4 tipi testuali: narrativo ed espositivo (svolgimento),
argomentativo (motivazione) e prescritto (dispositivo della relativa sentenza);
2. destinatario di tali provvedimenti, che non sono scritti per essere compresi dai non
addetti, ma da esperti; la funzione della decisione giudiziale nel sistema italiano è infatti
endoprocessuale e l’estensore scrive per le parti o per i giudici di grado superiore;
3. intertestualità, rapporto non solo con la normativa e la giurisprudenza rilevanti, ma con
tutta una serie di atti precedenti.
* Tra i testi giudiziari, un ambito poco studiato è la lingua degli atti scritti da avvocati ma
ragioni pratiche e metodologiche: manca un archivio per gli atti di parte, anche per la
difficoltà data dalla presenza di dati personali, che occorre oscurare.
Obiettivo del progetto AttiChiari:
raccogliere, per la prima volta in italia, un database di documenti difensivi, che consenta lo studio delle caratteristiche pragmatiche e della struttura retorica e argomentativi di questi testi.
- Prima caratteristica —> Natura polifonica di questi testi, insieme di voci: parti in causa,
giudice del grado precedente, legislatore, esperti; discorso diretto e indiretto, segni
paragrafematici, modo condizionale, aggettivi e avverbi che segnalano ciò che viene detto
come voce altrui. - Seconda caratteristica —> grado di presenza dell’estensore/autore in questi testi; gli atti di
parte sono caratterizzati da una maggiore personalizzazione e dalla presenza pervasiva di
elementi connotativi; spesso proposizioni esclamative e interrogative.