11) le varietà dell'italiano contemporaneo: italiano regionale: Flashcards

1
Q

sull’italiano regionale:

A

è l’insieme delle varietà della lingua italiana diversificate in relazione all’origine e alla distribuzione geografica dei parlanti;

Rappresenta la vera realtà parlata dell’italiano; si può ritenere infatti che l’italiano parlato sia sempre regionale, presenti cioè qualche tratto linguistico capace di rivelare la provenienza del parlante.
Però molti tratti regionali sono evitati in contesti formali; I tratti più diffusi in situazioni meno formali tendono a comparire nei parlanti meno istruiti e viceversa.

Un parlante nativo d’italiano è parlante nativo di una certa varietà regionale d’italiano o di una certa varietà socioregionale d’italiano;

Ogni italiano regionale è articolato al proprio interno in varietà sociali: una popolare (parlanti meno istruiti), una colta;

Ogni parlante avrà a disposizione un insieme di scelte di registro, sera quindi alcuni tratti
regionali in situazioni sia informali che formali;

L’italiano neo standard tende ad accogliere i tratti linguistici dei diversi standard regionali;

comportamenti di parlanti anziani e giovani => riflesso di processo diacronico di
perdita di tratti regionali, che interessa maggiormente quelli con distribuzione più
circoscritta;

I vari italiani regionali tendono a costituirsi non solo di tratti autoctoni ma anche di tratti alloctoni, la cui presenza è dovuta al contatto fra parlanti di varietà diatopiche diverse.

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2
Q

fenomeni regionali relativi al consonantismo e non:

A

consonantismo:
* settentrionali: scempiamente delle
geminate, resa sonora delle fricative alveolari intervocaliche (s-> z);
* centro-meridionali: realizzazione sorda delle fricative, riduzione di intensità sonora delle occlusive velari sorde (ke), pronuncia fricativa (luizi) o geminata (luidzi) delle affricate palatali intervocaliche, la resa affricata di (s) dopo nasale e il raddoppiamento fonosintattico;

altro:
- Altri fenomeni di pronuncia evitati in situazioni formali e nel parlato di colti—> es.
pronuncia scempia della vibrante alveolare in contesto intervocalico in zone italia centrale
(bira).
- Fenomeni area settentrionale: non stare a + inf per “non darsi la pena di”, perifrasi aspetto
imperfettivo essere lì che + indic;
- Ambito toscano: uso di clitici soggetto e di si+ terza sing col valore di prima plur;
- Area centro-meridionale: forme apocopate ( = caduta della vocale finale), sovratensione di “stare” in luogo di “essere” come copula.
- Presenza di tratti dell’italiano piemontese nella prosa giornalistica: solo più = ancora,
ormai soltanto.

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3
Q

le 3 tendenze delle varietà diatopiche:

A
  1. presenza sempre maggiore di fenomeni
    del parlato colloquiale
    o informale anche nell’uso di norma;
  2. progressiva obsolescenza dei tratti socio-geograficamente più marcati;
  3. crescente circolazione interregionale di
    fenomeni di rango regionale o locale
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