L’ORDINAMENTO GIURIDICO E IL DIRITTO COSTITUZIONALE Flashcards
Qual è il legame tra l’organizzazione sociale e gli ordinamenti giuridici?
La pluralità delle organizzazioni sociali corrisponde alla pluralità degli ordinamenti giuridici, infatti “qualunque organizzazione sociale costituisce un ordinamento giuridico”.
Un’organizzazione
per essere considerata tale ha bisogno di un complesso di regole che ne disciplinano la vita e l’attività.
Le regole
costituiscono il diritto di una determinata organizzazione, esse nel loro insieme formano un ordinamento giuridico.
Tali regole appartengono al linguaggio prescrittivo del dover essere e sono finalizzate alla sopravvivenza e allo sviluppo di una certa organizzazione.
Qual è la differenza tra le regole etiche/religiose e le regole giuridiche?
Le regole etiche e religiose hanno come fine quello di perseguire il perfezionamento dell’individuo e la sua salvezza dell’anima, mentre le regole giuridiche regolano i rapporti fra i soggetti di un’organizzazione sociale, definiscono i confini degli interessi, individuano e tutelano beni e valori ad essi comuni.
Le regole non giuridiche impongono solo doveri, le regole giuridiche, accanto ai doveri, tutelano i diritti dei consociati.
Cosa caratterizza le norme giuridiche e come si relazionano alle organizzazioni sociali?
Siamo in presenza di norme giuridiche quando si instaura un rapporto
fra due o più soggetti, che sulla base di una regola comune
(diritto oggettivo) imposta da altri (eteronoma) o posta dalle parti (autonoma) dà luogo a vincoli reciproci
.
Ogni organizzazione produce diritto ed è soggetta a quel diritto. Ne deriva che il diritto non è monopolio di alcuna organizzazione, ma inerisce a qualunque organizzazione: questa è la teoria della pluralità degli ordinamenti giuridici.
In questo libro studieremo il diritto dello stato, una delle strutture più complesse all’interno del diritto.
Qual è il concetto di ordinamento secondo le teorie normativiste?
Secondo i fautori delle teorie normativiste
(che si possono ricondurre al giurista austriaco Hans Kelsen), l’ordinamento è costituito dal complesso delle norme vigenti in un determinato spazio territoriale, visto come un qualcosa a sé, isolato dalla società e da studiarsi secondo regole proprie (dottrina pura del diritto).
Qual è il concetto di ordinamento secondo le teorie istituzionaliste?
Secondo i fautori delle teorie istituzionaliste (che si possono ricondurre ai costituzionalisti Santi Romano e Maurice Hauriou) un ordinamento è il complesso delle norma che scaturiscono da una determinata organizzazione sociale. Non sono le norme a dar luogo all’organizzazione, ma è questa che le produce; la loro funzione è di mantenerla, consolidarla, rafforzarla.
Possiamo dire infatti che le norme sono il prodotto di fatti normativi intervenuti in un certo momento della storia. Come esempio basta pensare alle Common Law dei paesi anglosassoni nei quali dalla regolarità dei comportamenti scaturisce la gran parte delle norme. Ma essa è valida anche per gli altri ordinamenti, nei quali è invece prevalente il peso delle norme scritte, pubblicate e promulgate da organi sovrani (Civil law). La stessa Costituzione italiana entrata in vigore nel 1948 ne è un esempio, in quanto prima che si formasse c’erano già basi formate nella società e quindi di fatti normativi.
La teoria normativista gode di rilevanza poiché tende a rendere il diritto una scienza oggettiva nel suo essere, valida perchè “posta” (da “positum”, comando), come “diritto positivo”.
Qual è la differenza concettuale tra le teorie normativiste e istituzionaliste riguardo alla relazione tra società e ordinamento?
Quindi concludendo secondo le teorie normativiste una società ha un ordinamento, secondo invece le teorie istituzionaliste una società è un ordinamento.
Come definiresti ‘ordinamento’ in sintesi?
Per meglio definire l’espressione “ordinamento
”, indichiamo lo stesso come l’insieme di elementi - quali prescrizioni, consuetudini, fatti normativi – accomunati dal fatto di essere tutti espressioni di una determinata organizzazione sociale e coordinati secondo criteri sistematici.
Qual è la posizione nel dibattito sul diritto naturale?
Un lungo dibattito si inserisce nel diritto, ovvero se il diritto naturale sia sopra ogni diritto. Purtroppo l’idea di cosa sia il diritto naturale è variabile nel tempo e nei luoghi quindi è pressoché impossibile darne una risposta certa.
Inoltre da dopo la fine della seconda guerra mondiale sono tornate le teorie giusnaturaliste che riconoscono i diritti inviolabili dell’uomo.
Quali sono le caratteristiche di un ordinamento secondo la teoria giuridica?
Ogni ordinamento è un sistema unitario (ha un principio fondante che ne assicura l’unità), necessariamente coerente (non ammette contraddizioni tra norme) e completo (non ammette lacune o vuoti normativi). L’essere sistema dell’ordinamento è il prodotto sia di consapevole volontà del legislatore sia dell’attività degli interpreti. L’interprete del diritto deve presupporre che il diritto costituisca un sistema, così contribuendo a far sì che lo diventa effettivamente.
Come avviene l’interpretazione del diritto?
le varie norme e i vari settori del diritto non sono parti di un tutto, ma un insieme di elementi, ciascuno con propria funzione coordinata rispetto a quella degli altri. Ciò spiega perché, accanto all’interpretazione letterale si faccia uso di altri strumenti interpretativi, fra i quali l’interpretazione logica- sistematica che inerisce anche al contesto di sistema.
L’interprete deve inoltre penetrare nella logica del sistema giuridico e può dar vita a nuove regole per casi non espressamente presi in considerazione dal testo scritto (interpretazione analogica).
Qual è la differenza tra disposizioni e norme?
La dottrina moderna è solita distinguere fra disposizioni e norme.
- Le disposizioni
sono mere formulazioni linguistiche, potenzialmente suscettibili a diverse interpretazioni.
- Le norme
sono il risultato dell’interpretazione, operata sulla base di più criteri (letterale, logica, ecc..).
Qual è il ruolo della costituzione nell’ordinamento giuridico?
Affinché un ordinamento giuridico possa costituire un sistema è indispensabile che la sua unità, coerenza, completezza siano assicurate sia da un insieme di principi e valori fondanti sia dalla catena di produzione di nuove norme. Tali principi sono sanciti da una costituzione.
Quali sono le caratteristiche delle costituzioni scritte e non scritte, rigide e flessibili?
La costituzione può essere scritta o non scritta, e se scritta rigida o flessibile.
- Rigida
si considera la costituzione che si può modificare solo con un procedimento di revisione aggravato (rispetto al modo di produzione della legge ordinaria).
- Flessibile
si considera la costituzione che può essere modificata o cui si può derogare tramite legge ordinaria.
Dalla fine del XVIII secolo per effetto del movimento costituzionalista si è cominciato ad avere costituzioni scritte (denominate statuti o carte). Le prime costituzioni furono sostanzialmente improntate ai principi del liberalismo. Anche se la forma scritta è oggi di gran lunga prevalente, vi sono paesi che non hanno un simile documento, l’esempio tipico è quello della Gran Bretagna. Essa non ha una costituzione ma possiede un nucleo di norma che costituiscono l’ordinamento costituzionale di quel paese.
Non si può quindi affermare che ogni ordinamento statale ha una costituzione, è invece vero che ogni ordinamento statale ha un proprio diritto costituzionale.
Cosa si intende per ‘ordinamento costituzionale’ di un paese?
Ogni paese ha quindi un ordinamento costituzionale ovvero il complesso delle norme fondamentali, scritte e non scritte, che danno forma all’ordinamento giuridico e rappresentano, per così dire, il codice genetico che determina l’identità dell’ordinamento stesso, vale a dire il suo ordine costituzionale.
L’ordinamento costituzionale di un paese non si identifica con le sole norme formalmente costituzionali, e viceversa, le norme di una costituzione non esauriscono i contenuti di un ordinamento costituzionale.
Può infatti accadere che il processo di revisione totale della costituzione non determini alcun mutamento dell’ordinamento costituzionale. Es: nuova costituzione elvetica del 2000.
Quali sono alcuni punti chiave da considerare riguardo alla costituzione di un paese?
E’ importante sottolineare che la costituzione:
- come documento scritto non esaurisce affatto tutto ciò che attiene agli elementi di fondo dell’ordinamento: restano fuori da esso leggi costituzionali e consuetudini costituzionali;
- essere considerati tali da caratterizzare l’ordinamento. Vi sono norme formalmente costituzionali la cui abrogazione o modifica non eliminerebbe alcun pilastro dell’ordine costituzionale (es: modifica del numero dei parlamentare);
- può contenere norme non più effettivamente vigenti. Es: contrapposizione tra statuto e leggi fasciste.