Influenza - Cap. 5 - Effetti e modelli interpretativi Flashcards

1
Q

cosa si intendo con “effetto di assimilazione”? In che tipologie si suddivide? Descrivile

A

Avvicinamento alla posizione espressa dalla fonte.
Quattro risultati principali di questo processo:
1. Normalizzazione. Frutto dell’influenza interattiva, per la quale posizioni preesistenti si avvicinano tra loro, dopo una negoziazione, convergendo verso una posizione nuova scaturita dall’interazione. Gli individui nel processo possono essere sia fonti che bersagli (si può individuare chi è più centrale o meno nel processo). La normalizzazione è moderata, quando la nuova posizione è intermedia rispetto a quelle iniziali; è polarizzata quando la nuova posizione è più estrema di quanto non lo fosse la media delle posizioni precedenti. Anche detta convergenza sociale, è favorita da compiti discrezionali (non ci sono risposte giuste o sbagliate, né criteri prestabiliti di giudizio e valutazione). Moderazione favorita in condizioni di basso coinvolgimento e interazione regolamentata. Polarizzazione favorita da alto coinvolgimento e interazione libera.
2. Conformità. Adesione diretta e immediata alla posizione della fonte. Alla compiacenza pubblica non corrisponde necessariamente un’accettazione privata. La compiacenza è favorita da fonti maggioritarie o autoritarie, oppure tramite tecniche di persuasione. La situazione in cui il bersaglio pensa di poter ottenere un vantaggio o evitare una sanzione promuove la compiacenza. L’accettazione è in genere promossa da fonti credibili o in processi di rete. La convergenza cognitiva è un tipo particolare di conformità che implica che il bersaglio assuma il punto di vista della fonte, escludendo dalle valutazioni le alternative.
3. Conversione. Avvicinamento indiretto alla fonte. Fonti minoritarie o a cui il bersaglio non vuole ammettere di avvicinarsi (es. outgroup) favoriscono il processo. È un’influenza indiretta perché non compare in modo esplicito: influenza trasposta (che si rivela su uno stimolo diverso ma collegato a quello su cui si era espressa la fonte), influenza privata (sullo stesso stimolo ma in modo nascosto), influenza ritardata (si manifesta quando la fonte non è più presente). La conversione si verifica soprattutto quando il bersaglio mostra un atteggiamento ambivalente verso la fonte (ne è affascinato ma non può o non vuole manifestare pubblicamente questa attrazione)
4. Modellamento. Ossia l’adeguamento al comportamento della fonte. A volte è indiretto (ovvero trasposto o ritardato; si verifica anche con fonte minoritaria o poco gradita), altre volte diretto (la fonte in questo caso è percepita più competente o desiderabile). È un tipo di influenza che può essere esercitata anche dai media.

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2
Q

cos’è l’effetto di differenziazione? In che tipologie si suddivide? descrivi la divergenza

A

Due tipi.
1. Divergenza. In genere risultato di un effetto di una fonte minoritaria, consiste nella stimolazione ad agire o pensare in maniera autonoma, assumendo posizioni personali o esprimendo idee nuove e originali. È favorita in contesti o da stimoli che sollecitano l’indipendenza. Sono rilevanti il coinvolgimento personale, sia che derivi dalle conseguenze che dalla volontà di implementare una buona prestazione. Un particolare tipo di divergenza cognitiva, che riguarda il sogno ad occhi aperti, può essere promossa dai media.

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3
Q

cos’è l’effetto boomerang o influenza negativa?

A
  1. Boomerang o influenza negativa. È caratterizzata da un risultato opposto rispetto a quello voluto dalla fonte. L’analogia non è propriamente corretta: il boomerang ritorna solo se non colpisce il bersaglio. In questo tipo di influenza il bersaglio è invece influenzato, dunque colpito. Un tipo di influenza negativa è la reattanza psicologica, che si verifica quando le persone sentono minacciate le proprie facoltà di giudizio o scelta. In questo caso, sentendosi forzato e limitato, il bersaglio ribadisce la propria indipendenza e libertà. In questo caso, il fattore più importante non è il tipo di fonte, bensì il tipo di relazione che viene a instaurarsi. Esempi di reattanza sono l’effetto Romeo e Giulietta, o le reazioni che scaturiscono dalla censura. Altri tipi di influenza negativa, non etichettabili come reattanza, scaturiscono quando, per esempio, una fonte tradisce la fiducia che il bersaglio aveva riposto in essa (es. politico stimato che si rivela corrotto). Inoltre, la comunicazione da parte di una fonte di una non-notizia può causare boomerang (es. la general motors non ha prodotto intenzionalmente veicoli insicuri). Anche l’anticonformismo rappresenta un’influenza negativa, in quanto non frutto di scelta indipendente, ma in risposta a norma prevalente o a messaggio di una fonte.
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4
Q

cos’è lo sleeper effect? a che condizioni si manifesta? qual è la sua portata?

A

Sleeper effect. Osservato da Hovland e colleghi (1949). L’impatto del messaggio persuasivo è più forte dopo undici settimane che dopo cinque giorni. Spiegato in termini di dimenticanza: la fonte di un messaggio viene dimenticata prima del contenuto. Nel caso in cui le caratteristiche della fonte siano un limite all’influenza (es. credibilità bassa), questo effetto gioca proprio a favore del mittente del messaggio. Successivamente si parla di dissociazione tra fonte e informazione. In questo senso, quando un messaggio è accompagnato da un discounting cue (indizio svalorizzante) esso ottiene un impatto limitato. Tuttavia, tale indizio, col tempo, viene dissociato dalle argomentazioni, che riacquistano potere impattante.
Le ricerche successive confermano solo lo sleeper effect relativo, ovvero la riduzione o annullamento della differenza tra l’impatto di una fonte ad alta credibilità e l’impatto di una a bassa credibilità senza tuttavia che si verifichi, per nessuna delle due, un aumento ritardato dell’impatto (??)
Per ottenere sleeper effect sono necessarie alcune condizioni:
1. Il bersaglio deve notare gli argomenti importanti di un messaggio
2. Il segnale svalorizzante deve essere introdotto dopo che la persona abbia ricevuto il messaggio persuasivo
3. Alla persona deve essere fatta valutare la credibilità della fonte subito dopo che ha ricevuto il segnale svalorizzante. Il fenomeno è comunque piuttosto debole
In generale, lo sleeper effect è considerato attualmente come calo differenziale di impatto tra messaggio e segnale. Quando i due hanno impatto inizialmente uguale, ma quello del secondo diminuisce prima di quello del messaggio.

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5
Q

Modelli unitari dell’influenza sociale: la teoria dell’autovalutazione e la rielaborazione di Turner

A

Il modello unitario con più vasto consenso:
Tendenza all’autovalutazione (Festinger, 1954), principio unificatore dei processi d’influenza. Si assume che vi sia una tendenza individuale alla verifica rispetto le proprie opinioni (sono giuste o sbagliate). Per Festinger la base del giudizio individuale è duplice (test della realtà fisica vs. sociale). La rielaborazione di Turner (’91, 2001) prevede invece un modello di influenza basato sull’autocategorizzazione. In sostanza, un giudizio raggiunge validità oggettiva “nella misura in cui un individuo percepisce, crede o si aspetta che tale verifica, se effettuata da altri simili a lui, produrrebbe gli stessi risultati”. Il giudizio, in questo modello, è composto tramite confronto con la sola realtà sociale. L’influenza è vista unitariamente, ed ha come precondizione l’incertezza del bersaglio, nel momento in cui si confronta con una disconferma delle aspettative di accordo che nutre nei confronti del gruppo di riferimento. In questo senso, la teoria di Turner riafferma la coincidenza tra influenza e conformità.
Problemi: non offre spiegazioni di influenza indiretta né dei possibili rapporti fra diversi tipi di influenza. Problematiche della riduzione dell’influenza alla sola conformità.

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6
Q

la visione di Deutsch e Gerard dell’influenza come processo binario

A

Deutsch e Gerard. Distinzione fra influenza normativa e informativa, e dunque tra il ‘cosa fare” e il ‘cosa pensare’. Anche negli studi sulla polarizzazione di gruppo si fa riferimento a due meccanismi diversi che generano cambiamento: la capacità persuasiva degli argomenti, e il confronto con gli altri (finalizzato alla desiderabilità sociale).

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7
Q

la visione di Moscovici dell’influenza come processo binario

A

Moscovici. Una fonte di influenza sociale può produrre due diversi processi: la convalida, analisi del rapporto tra la posizione della fonte e la realtà in questione, promossa dalla minoranza; il confronto, ovvero l’esame dei motivi per cui la propria valutazione differisce da quella della fonte, promosso dalla maggioranza

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8
Q

la visione di Nemeth dell’influenza come processo binario

A

Nemeth. Fa riferimento a due processi che non si distinguono però sul campo cognitivo-motivazionale. Sono due tipi diversi di elaborazione. Una convergente, attivata da una forte tensione (fonte maggioranza contraria), una divergente, risultato di una tensione moderata (fonte minoritaria contraria).

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9
Q

ELM

A

ELM. Petty e Cacioppo: via centrale e via periferica. Si escludono a vicenda. La prima richiede abilità cognitive e motivazione, e genera un cambiamento profondo. La seconda si basa su elementi periferici, e genera un cambiamento meno profondi e durevoli

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10
Q

HSM

A

HSM. Eagly e Chaiken: via sistematica e via euristica. Uguale all’ELM tranne per il fatto che i due processi possono avvenire anche insieme. Il tipo di elaborazione dipende da due principi: minimo sforzo e sufficienza. Entrano nel quadro anche le motivazioni all’elaborazione (difesa, accuratezza, impressione)

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11
Q

Modello Unimodale (Kruglanski e Thompson)

A

Modello unimodale. In risposta a ELM e HSM. Un unico processo di formazione del giudizio, che è responsabile del cambiamento di atteggiamento in una comunicazione persuasiva. Si muove come un sillogismo, dunque tramite verifica di ipotesi e produzione di inferenze. In questo modello non esiste differenza fra segnali periferici e centrali. Il processo non differisce per qualità, ma per quantità, per estensione. Tale estensione è determinata da abilità cognitiva e motivazione

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12
Q

Teoria dell’impatto sociale (SIT): proposta multifattoriale

A

Teoria dell’impatto sociale. La misura in cui le persone sono influenzate varia in funzione di tre fattori: numero delle fonti, la loro forza e la loro immediatezza

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13
Q

modello di McGuire

A

Modello a fasi multiple. Di McGuire. È limitato alla persuasione. Definisce una sequenza di fasi (6). L’impatto di una comunicazione è il prodotto di queste sei successive fasi di elaborazione. Il fallimento di una fase interrompe il processo

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14
Q

TEC

A

TEC. Teoria dell’elaborazione del conflitto. È un modello contingenziale molto complesso, nel quale nessun elemento nel processo è efficace in sé, se non sono date determinate condizioni. Le variabili relative alle fonti sono: numero, competenza, appartenenza categoriale. I compiti possono essere: d’opinione, attitudinali, di obiettivo senza ambiguità. A ogni compito corrisponde un conflitto che rende salienti determinate caratteristiche e non altre della fonte. Le combinazioni tra fonte e compito, il conflitto generato da esse e le elaborazioni fatte dalle persone determinano i diversi tipi di influenza (pubblica o privata, immediata o ritardata, …)

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15
Q

come si possono integrare queste visioni dell’influenza sociale?

A

Modelli monofattoriali – cercano il principio fondante
Modelli binari – e in particolare le motivazioni che quasi tutti inseriscono (accuratezza e impressione), spiegano i processi d’influenza
Modelli multifattoriale – descrivono le varie condizioni e contingenze

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