Igiene - Lezione 8 - Influenza Flashcards

1
Q

Quale apparato è maggiormente colpito dall’influenza?

A

L’apparato respiratorio.

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2
Q

Quale percentuale delle morti è causata dalle infezioni respiratorie acute?

A

13% delle cause di morte.

Le IRA sono una delle maggiori cause di morbosità e mortalità a livello mondiale.

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3
Q

Quali sono i principali responsabili della morbosità per IRA?

A

Virus

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4
Q

Quali sono i principali responsabili della mortalità per IRA?

A

Batteri

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5
Q

Quali caratteristiche dell’influenza la rendono un importante problema di sanità pubblica a livello mondiale?

A

Contagiosità

Ubiquità

Variabilità antigenica del virus

Andamento epidemico/pandemico

Severe complicanze nei soggetti a rischio

Impatto su costi/risorse sanitarie

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6
Q

Qual è il patogeno responsabile dell’influenza?

A

I virus influenzali.

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7
Q

Quali sono i sintomi dell’influenza?

A

Febbre (in genere alta)

Mal di testa

Stanchezza

Tosse secca

Dolore alla gola

Congestione o aumento delle secrezioni nasali

Mialgie

Sintomi gastroenterii: nausea e diarrea

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8
Q

Quali sono le complicanze più comuni dell’influenza?

A

Bronchite

Otite media (nei bambini) e sinusite

Polmonite batterica secondaria

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9
Q

Quali sono le complicanze meno comuni dell’influenza?

A

Meningite, encefalite, meningoencefalite

Polmonite da virus influenzale (primitiva)

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10
Q

Quali sono i soggetti maggiormente a rischio di complicanze dell’influenza?

A

Bambini < 6 mesi

Donne incinte

Persone anziane

Soggetti con patologie preesistenti: malattie respiratorie, cardiache, condizioni neurologiche o immunosoppressione

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11
Q

Quali sono i rischi dell’influenza in gravidanza?

A

Aumento della mortalità perinatale

Prematurità

Basso peso alla nascita

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12
Q

Che caratteristiche hanno le epidemie di influenza in Italia?

A

Elevato numero di casi e incremento delle ospedalizzazioni.

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13
Q

Di quanto è l’eccesso di morti causato dalle epidemie di influenza in Italia? Quale fascia di età è maggiormente colpita? A quali cause sono dovute le excess deaths?

A

Eccesso di 8,000 decessi, di cui l’84% in soggetti > 65 anni.

1,000 morti sono dovute a polmoniti, 7,000 ad altre cause.

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14
Q

Quanti e quali sono i tipi di virus influenzali?

A

Tre tipi: A, B e C

Tipo A: causa epidemie quasi tutti gli anni, è la causa tipica di epidemia. Serbatoio: uccelli selvatici, ma anche altri mammiferi.

Tipo B: causa malattie meno severe e epidemie più piccole, interessa soprattutto i bambini, e il serbatoio principale è l’uomo.

Tipo C: solo affezioni respiratorie minori.

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15
Q

Che tipo di genoma hanno i virus influenzali?

A

RNA

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16
Q

Quali sono gli antigeni di superficie dei virus influenzali?

A

Due antigeni di superficie:

Hemagglutinina (H): 16 tipi

Neuroamminidasi (N): 9 tipi

Totale: 144 possibili combinazioni.

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17
Q

Quali animali possono ospitare i virus dell’influenza A?

A

Uomo

Suini

Volatili domestici

Volatili selvatici

Balene e foche

Cavalli

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18
Q

Quali, tra le specie ospite, possono trasmettere il virus dell’influenza A all’uomo?

A

Volatili (domestici e selvatici) e suini.

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19
Q

Quali sono i modelli di variabilità antigenica dei virus influenzali?

A

Antigenic drift (virus A e B)

Antigenic shift (solo virus A)

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20
Q

In cosa consiste l’antigenic shift?

A

L’antigenic shift, o riassortimento genetico, avviene quando due ceppi di virus influenzali si combinano per formare un nuovo sottotipo, i cui antigeni di superficie sono un misto di quelli dei due ceppi di partenza.

Avviene quando due virus si incontrano in uno stesso ospite, detto “mixing vessel”.

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21
Q

Cos’è il salto di specie?

A

Il virus diventa pericoloso anche per altre specie.

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22
Q

Quali sono state le principali epidemie di influenza?

A

1918-19: Influenza spagnola (H1N1) 20-50 milioni di morti

1957: Influenza asiatica (H2N2) 2 milioni di morti
1968: Influenza di Hong-Kong (H3N2) 1 milione di morti

1997-2008: allerte per pandemie di H5N1 (suina)

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23
Q

Quanti casi di H5N1 sono stati riportati al WHO nel 2017?

A

858 casi e 453 morti.

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24
Q

Qual è il virus responsabile dell’influenza suina?

A

A(H1N1), un virus quadruplo-riassortante.

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25
Q

Da quali ceppi deriva il virus A(H1N1) quadruplo riassortante?

A

HA suino Nord-Americano
NA e M suino Eurasiatico
PB2 e PA asiatici
PB1 umano (H3N2)

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26
Q

Quante sono le fasi della pandemia?

A

Sei.

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27
Q

Quali sono le sei fasi della pandemia?

A

1) Non vengono scoperti nuovi virus; basso rischio di infezione uomo-animale
2) Non vengono scoperti nuovi virus influenzali. Esiste il rischio di infezione animale-uomo.
3) Non c’è ancora trasmissione diretta della malattia da persona a persona (al massimo solo casi sporadici provocati da un contatto molto ravvicinato).
4) Piccoli cluster epidemici. Limitata trasmissione uomo-uomo.
5) Grandi cluster epidemici. Localizzata trasmissione uomo uomo.
6) Pandemia. Il virus si trasmette a tutta la popolazione.

28
Q

Quanti decessi sono stati provocati dalla pandemia di A(H1N1)pdm09 nel 2009?

A

18,000 decessi in 214 Paesi. La pandemia è stata meno esplosiva e meno fatale delle precedenti pandemie.

29
Q

Quali strategie sono attualmente implementate per controllare l’influenza nei periodi interpandemici?

A

Sorveglianza

Prevenzione mediante la vaccinazione

Terapia degli affetti: specifica, coadiuvante e delle complicanze batteriche

30
Q

Quali strategie sono raccomandate alla popolazione per prevenire il contagio?

A

Lavaggio delle mani

Buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce e tossisce..)

Isolamento volontario delle persone con malattie respiratorie febbrili

Uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologia influenzale in ambienti sanitari

31
Q

Quali sono i 5 momenti fondamentali dell’igiene delle mani?

A

Prima del contatto con il paziente

Prima di una procedura asettica

Dopo esposizione a un fluido biologico

Dopo il contatto con il paziente

Dopo il contatto con ciò che sta intorno al paziente

32
Q

Quali sono gli organismi deputati alla sorveglianza dell’influenza, ai vari livelli?

A

Livello locale: Medici sentinella (MMG e PLS)

Livello regionale: centri riferimento regionali

Livello nazionale: National Influenza Center (ISS)

Livello europeo: EuroFlu (ECDC)

Livello mondiale: WHO

33
Q

Cos’è InfluNet?

A

InfluNet è il sistema nazionale di sorveglianza epidemiologica e virologica
dell’influenza, coordinata dal Ministero della Salute, con la collaborazione dell’ISS, del Centro
Interuniversitario per la Ricerca sull’Influenza (CIRI), dei MMG e PLS, della rete dei laboratori
periferici per l’influenza e degli Assessorati regionali alla Sanità.

Si occupa di:

1) sorveglianza epidemiologica: stimare l’incidenza settimanale della sindrome influenzale durante la stagione invernale, in modo da rilevare la durata e l’intensità dell’epidemia.
2) sorveglianza virologica: per monitorare la circolazione dei diversi tipi e sottotipi di virus influenzali.

34
Q

Cos’è InfluWeb?

A

E’ un sistema di rilevazione della sindrome influenzale che si avvale dell’uso di una piattaforma web, in grado di raccogliere dati da cittadini volontari su tutto il territorio: raccoglie informazioni della presenza di sindrome influenzale tra i partecipanti.

35
Q

Qual è l’utilità di InfluWeb?

A

Raccogliere dati anche tra i cittadini che non si rivolgono al SSN.

36
Q

Cos’è il SISMG?

A

E’ il sistema di sorveglianza della mortalità giornaliera; è attivo tutto l’anno in 34 città italiane, e permette di identificare tempestivamente eventuali variazioni della mortalità attribuibili a diversi fattori (epidemie, esposizioni ambientali…).

37
Q

La segnalazione dei casi di influenza è obbligatoria da parte di Regioni e PA?

A

Non per tutti. Le Regioni e PA sono tenute a segnalare al Ministero e all’ISS solo i casi gravi e complicati di influenza confermata in laboratorio, le cui condizioni prevedano il ricovero in UTI e/o il ricorso alla terapia in Ossigenazione extracorporea a membrana.

38
Q

Da cosa dipende soprattutto l’efficacia dei vaccini anti-influenzali?

A

Dal match tra i virus contenuti nel vaccino a quelli circolanti.

39
Q

Di che tipo sono i vaccini anti-influenzali?

A

Vaccini inattivati, ad eccezione di uno che è a virus vivi attenuati, da somministrare per via nasale.

40
Q

Quali sono i diversi vaccini anti-influenzali a virus inattivati disponibili in Italia?

A

Vaccino a split: virus frammentati
Dal 2014 è disponibile il vaccino quadrivalente split indicato per adulti e bambini >3 anni, per la prevenzione dell’influenza da A e B

Vaccino a subunità: Ag di superficie (H e N)

Vaccino adiuvato: Ag di superficie + adiuvante oleoso metabolizzabile (MF59)

Vaccino intradermico: vaccino split in una siringa particolare che consente di inoculare nel derma la dose di 15 microg/ceppo in 0,1 mL di volume

41
Q

Per quali soggetti è autorizzata la somministrazione dei vaccini adiuvati?

A

Soggetti >= 64 anni.

42
Q

Qual è la funzione degli adiuvanti nel vaccino?

A

Potenziare la risposta immunitaria alla vaccinazione.

43
Q

Quali ceppi saranno inclusi nel vaccino 2017/18?

A

A/Michigan/45/2015 (H1N1) pdm09-like (nuova variante)

A/Hong Kong/4801/2014 (H3N2)-like virus

B/Brisbane/60/2008-like virus

Per il vaccino quadrivalente, oltre ai tre indicati, l’OMS raccomanda l’inserimento del ceppo B/Phuket/3073/2013-like (lineaggio B/Yamagata).

44
Q

Come vaccinare soggetti 6-36 m (anti-influenza)?

A

Vaccino a sub-unità opp. split

Per i bambini mai vaccinati: 2 dosi a distanza di almeno 4 settimane, formulazione pediatrica o mezza dose adulti.

Per i bambini vaccinati negli anni precedenti 1 dose, come sopra.

45
Q

Come vaccinare soggetti 3-9 anni (anti-influenza)?

A

Vaccino a sub-unità opp. split (tri o tetravalente)

Per i bambini mai vaccinati: 2 dosi (0,50 mL) a distanza di almeno 4 settimane.

Per i bambini vaccinati negli anni precedenti 1 dose.

46
Q

Come vaccinare soggetti 10-17 anni (anti-influenza)?

A

Vaccino a sub-unità opp. split (tri o tetravalente).

1 dose (0,50 mL)

47
Q

Come vaccinare soggetti 18-64 anni (anti-influenza)?

A

Vaccino a sub-unità opp. split (tri o tetravalente o trivalente prodotto su colture cellulari)

1 dose (0,50 mL)

48
Q

Come vaccinare soggetti 60-64 anni (anti-influenza)?

A

Vaccino a sub-unità opp. split (tri o tetravalente) oppure intradermico.

1 dose

49
Q

Come vaccinare soggetti over 65 (anti-influenza)?

A

Vaccino a subunità (incluso adiuvato), split (tri, tetra, tri da colture), intradermico

1 dose

50
Q

A chi non deve essere somministrato il vaccino anti-influenzale?

A
  • Lattanti < 6 mesi (mancano dati)
  • Soggetti che abbiano avuto una reazione allergica grave (anafilassi) ad una precedente dose o a un componente del vaccino
  • Una malattia acuta di media o grave entità, con o senza febbre (temporanea controindicazione)
  • Anamnesi positiva per GBS insorta entro 6 settimane dalla somministrazione di un precedente vaccino anti-influenzale.
51
Q

La sindrome di Guillan Barrè è controindicazione assoluta alla somministrazione del vaccino anti-influenzale?

A

Sì, se associata alla somminsitrazione del vaccino.

Se GBS insorta da più di un anno, senza correlazione alla vaccinazione, è comunque motivo di precauzione.

52
Q

Le vaccinazioni si possono somministrare nel corso di un’epidemia influenzale?

A

Sì, nei soggetti asintomatici.

53
Q

Quali sono le reazioni avverse locali alla somministrazione di vaccino antinfluenzale?

A

Dolore
Eritema
Gonfiore nel sito di iniezione

54
Q

Quali sono le più comuni reazioni avverse sistemiche alla somministrazione di vaccino antinfluenzale? In quali tempi insorgono?

A

Malessere generale
Febbre
Mialgie

Esordio 6-12h dalla somministrazione, drata 1-2d.

55
Q

Qual è il periodo destinato alla conduzione delle campagne di vaccinazione anti-influenzale in Italia?

A

Da metà ottobre fino a fine dicembre.

56
Q

A chi è rivolta la vaccinazione anti-influenzale?

A

Soggetti over 65

Soggetti 6 m - 64 ani affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza:
malattie croniche respiratorie
malattie CV
DM e malattie metaboliche (BMI >30)
insufficienza renale/surrenale cronica
malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie
immunocompromissione
interventi chiurgici importanti in programma
aumentato rischio di aspirazione
epatopatie croniche

Bambini o adolescenti in trattamento a lungo termine con ASA (rischio di Reye)

Donne al III trimestre

Individui ricoverati in lungodegenze

Personale sanitario
Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio

Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo / categorie di lavoratori:
Polizia
VVF

Personale a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezioni:
   allevatori
   addetti all'attività di allevamento
    addetti al trasporto di animali vivi
   macellatori o vaccinatori
   veterinari
57
Q

SARS

A

2002, parte da Hong Kong. Dura circa 1 anno.

8,500 casi, letalità 10%

58
Q

Patogeno responsabile di SARS

A

Coronavirus.

59
Q

MERS

A

2012, Arabia Saudita.

60
Q

MERS patogeno

A

Coronavirus.

61
Q

Serbatoio MERS.

A

Cammelli e dromedari.

62
Q

Morbosità/letalità MERS.

A

Rispettivamente bassa e alta.

63
Q

Patogeno influenza

A

Orthomixovirus

64
Q

Genoma virus influenza

A

7 filamenti di RNA che si riassortiscono in modo variabile.

65
Q

In cosa consiste l’antigenic drift?

A

Piccole variazioni negli epitopi degli antigeni, che però non impediscono al SI di riconoscere un virus. Per questo motivo l’andamento è ciclico. Le epidemie stagionali sono tipicamente da B.