Igiene - Lezione 5 - Prevenzione delle malattie trasmissibili Flashcards

1
Q

Qual è lo scopo della prevenzione primaria delle malattie infettive?

A

Impedire l’insorgenza e la diffusione nella popolazione di infezioni/malattie infettive

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2
Q

Strategie di contenimento della diffusione dei patogeni (a livello della sorgente)

A

Notifica di malattia

Inchiesta epidemiologica

Isolamento / contumacia / sorveglianza sanitaria

Diagnosi di laboratorio (?)

Trattamento terapeutico (o abbattimento nell’animale o bonifica)

Educazione sanitaria

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3
Q

Strategie di interruzione delle vie di trasmissione

veicoli e vettori

A

Eliminazione/ riduzione:

veicoli: disinfezione, sterilizzazione, potabilizzazione dell’acqua, pastorizzazione del latte, igiene degli alimenti, depurazione dei liquami
vettori: disinfestazione

Bonifica dell’ambiente

Educazione sanitaria

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4
Q

Strategie per aumentare le difese dell’ospite

A

Immunoprofilassi attiva e passiva.

Chemio-antibiotico profilassi

Educazione sanitaria

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5
Q

Quali sono le finalità della notifica di malattia?

A

Informativa: aggiornamento sulla distribuzione delle malattie infettive.

Operativa: programmazione delle misure di intervento preventivo applicabili.

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6
Q

In quante classi sono suddivise le malattie sottoposte a notifica?

A

5 classi (47 malattie)

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7
Q

Per quali malattie infettive sono stati istituiti sistemi di sorveglianza speciale, che si inseriscono a livello europeo?

A

HIV/AIDS (COA-
collaborazione ISS Regioni)

Paralisi flaccide acute (PFA) (ISS-Enti locali)

Infezioni da batteri enteropatogeni (ENTERNET)

Malattie prevenibili da vaccino (SPES)

Influenza (InfluNet)

Morbillo e Rosolia congenita (MoRoNET)

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8
Q

Cos’è l’ECDC?

A

L’organismo europeo responsabile per la sorveglianza delle malattie infettive nell’EU.

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9
Q

Di quali malattie si occupa l’ECDC?

A

malattie prevenibili da vaccino;
malattie trasmissibili per via sessuale;
epatiti virali;
malattie di origine alimentare;
malattie di origine idrica e ambientale;
infezioni nosocomiali;
altre malattie trasmissibili attraverso agenti non convenzionali;
malattie trasmissibili che possono portare a situazioni di emergenza di portata internazionale;
malattie vettoriali;
zoonosi;
altre malattie trasmissibili rilevanti per la sanità pubblica, incluse le malattie provocate da rilascio deliberato

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10
Q

Come si possono definire i “casi di malattia”

A

Possibile, probabile o confermato.

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11
Q

Caso possibile

A

Ci sono i criteri clinici, ma non c’è evidence laboratoristica o epidemiologica di malattia.
(alta sn, bassa sp)

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12
Q

Caso probabile

A

Criteri clinici + link epidemiologico (solo per alcune patologie sono descritti anche test di lab).

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13
Q

Caso confermato

A

Conferma di laboratorio + o - criteri clinici.

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14
Q

In cosa consiste un’inchieste epidemiologica?

A

Consiste nell’applicare la metodologia epidemiologica per identificare la causa e risalire alle sorgenti di infezione e casi collaterali: ricostruzione della catena di trasmissione.

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15
Q

Quali sono gli scopi dell’inchiesta epidemiologica?

A
  • validare la diagnosi
  • individuare l’agente causale dell’infezione (qualora non ancora determinato)
  • individuare la fonte d’infezione,
  • determinare le modalità di trasmissione (veicoli e/o vettori implicati)
  • individuare eventuali casi secondari (contatti)
  • attivare le misure di prevenzione
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16
Q

Chi avvia le inchieste epidemiologiche?

A

La ASL (dipartimento prevenzione) in caso di notifica di particolare rilevanza.

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17
Q

Cos’è l’isolamento?

A

Separazione del MALATO da tutte le altre persone, ad eccezione del personale sanitario. Può essere OSPEDALIERO o DOMICILIARE, per tutto il periodo di contagiosità.

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18
Q

Per quali malattie è previsto l’isolamento ospedaliero?

A

Per tutte le malattie assenti nel nostro Paese e/o ad elevata contagiosità.

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19
Q

Cos’è la contumacia?

A

Per PORTATORI, CONTATTI e CONVIVENTI, l’obbligo di permanere in un determinato luogo (ospedale, domicilio) per il periodo prescritto, osservando le precauzioni igienico-sanitarie imposte.

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20
Q

In cosa consiste la sorveglianza sanitaria? Da cosa dipende?

A

L’obbligo di sottoporsi a controllo sanitari per un periodo prescritto per CONTATTI e CONVIVENTI del soggetto malato; dipende dal periodo di incubazione della malattia (individuare per tempo i casi prima che contagino altri).

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21
Q

A cosa serve l’accertamento diagnostico (lab)?

A

Identificare lo stato di infezione di un individuo

Identificare le vie di eliminazione (e relativa durata) del patogeno nell’ambiente (analisi su campioni biologici: feci, urine, saliva, tamponi naso-faringei, ecc.)

Individuare i portatori

Identificare nell’ambiente veicoli e vettori di trasmissione

Monitoraggio sierologico in particolari situazioni

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22
Q

Quali sono gli scopi del trattamento terapeutico (somministrazione di antibiotici)?

A

Curare il malato

Proteggere i contatti del malato

“Bonificare” i portatori asintomatici

L’uso di antibiotici ha ridotto il ricorso a isolamento e contumacia.

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23
Q

Come si può ridurre/eliminare la carica microbica?

A

1) Sterilizzazione
2) Disinfezione
3) Disinfestazione

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24
Q

Sterilizzazione

A

Inattivazione di ogni forma vivente, comprese le spore

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25
Disinfezione
Inattivazione degli agenti di malattie infettive (microrganismi patogeni), ma non delle spore.
26
Quali tipi di disinfezione esistono?
Asepsi Antisepsi Decontaminazione Pulizia/detersione
27
Asepsi
Procedure atte al mantenimento di un ambiente e/o materiali sterili (chirurgico)
28
Antisepsi
Inattivazione di agenti patogeni su tessuti viventi per prevenire infezioni da microrganismi residenti
29
Decontaminazione
eliminazione o inattivazione di microrganismi patogeni presenti su superfici o substrati inerti
30
Pulizia / detersione
decontaminazione meccanica volta a rimuovere i microbi assieme a materiale organico e inorganico su oggetti e superfici
31
Disinfestazione
Eliminazione dei vettori di trasmissione
32
Quali agenti posso usare per la disinfezione?
Agenti fisici: calore umido (60°-100° C) raggi UV filtrazione Agenti chimici: alogeni: cloro (ipocloriti, biossido, cloramine) iodio ossidanti: H2O2, acido peracetico alcoli: alcol etilico, alcol isopropilico aldeidi: gluteraldeide fenoli detergenti sintetici: composti dell'ammonio quaternario clorexidina
33
Da cosa è influenzata l'attività degli agenti per la disinfezione?
numerosità della popolazione microbica (necessario precedente lavaggio) forma e natura del dispositivo da disinfettare caratteristiche del prodotto(fisico/chimico) concentrazione del disinfettante e tempo d’azione caratteristiche di resistenza del microrganismo condizioni di pH, T, umidità, durezza dell’acqua presenza di materiale organico(sangue, feci, ecc) presenza biofilm
34
In base a cosa si sceglie il metodo di sterilizzazione?
Destinazione del presidio da trattare Livello di rischio infettivo Caratteristiche e natura del materiale Tipo di paziente e/o ambiente di utilizzo
35
Quali metodi di sterilizzazione esistono?
Fisici: incenerimento calore secco: 180° per 30' o 160° per 60' calore umido (autoclave): vapore saturo sotto pressione 121° per 15-30' o 134° a 2 atm per 7' raggi gamma ``` Chimici: ossido di etilene acido peracetico gluteraldeide gas plasma (es. di H2O2) ``` Metodi meccanici filtri
36
Come si classificano gli strumenti secondo Spaulding?
Critici: penetrano nel tessuto sterile o nel sistema vascolare Semicritico: contatto con mucosa o cute non integra Non critico: contatto con cute integra
37
Qual'è il trattamento di scelta per uno strumento critico?
Sterilizzazione
38
Qual'è il trattamento di scelta per uno strumento semi-critico?
Dsinfezione di alto livello
39
Qual'è il trattamento di scelta per uno strumento non critico?
Disinfezione di livello medio-basso
40
Cosa si usa nella disinfestazione?
Disinfestanti integrali Insetticidi Rodenticidi
41
Quali sono gli interventi di bonifica dell'ambiente?
Potabilizzazione delle acque Raccolta e trattamento dei liquami urbani Raccolta e trattamento dei rifiuti Bonifica dell'ambiente urbano,di vita e di lavoro
42
Quali tipi di immunoprofilassi esistono?
Passiva: somministrazione di Ab (Ig umane o sieri eterologhi di animali immuni) Attiva: somministrazione di vaccini (antigeni)
43
Usi dell'immunoprofilassi passiva
Intervento post-esposizione, per conferire protezione immediata. Va attuata precocemente (entro h/d). Il picco di Ab in circolo è dopo 2-4 giorni, e la durata della protezione è breve: 4-6 settimane per Ig, 2 settimane per sieri eterologhi.
44
Impiego della vaccinoprofilassi
Pre-esposizione. L'immunità viene conseguita dopo 3-4 settimane (massimo alcuni mesi), e dura anche per tutta la vita.
45
Cos'è la chemioprofilassi?
Somministrazione di chemioterapici (antibiotici, sulfamidici, antivirali) a soggetti a rischio di infezione / malattia.
46
Chemioprofilassi primaria
Ha lo scopo di impedire lo sviluppo del processo infettivo (es. antimalarici, atb nei focolai di meningite...)
47
Chemioprofilassi secondaria
Ha lo scopo di impedire la progressione della malattia. (es. antiretrovirali in pazienti HIV)
48
Requisiti essenziali del vaccino
``` Innocuità Efficacia Praticità d'impiego Buona accettabilità Basso costo di produzione ```
49
Tipi di vaccini
``` Microrganismi vivi e attenuati Microrganismi inattivati Anatossine Antigeni purificati Nuova generazione ```
50
Vaccini costituiti da microrganismi vivi e attenuati
``` Vaccini virali: MPRV Polio (Sabin) rabbia (Flury) gastroenterite (Rotavirus) ``` Vaccini batterici: anti-tifo (ThY21A), anti-tubercolosi (BCG)
51
Vaccini inattivati (m.o. uccisi)
Virali: anti-epatite A anti-polio (Salk) anti-influenza Batterici: anti-colera
52
Vaccini tossoidi
Batterici: anti-difterite anti-tetano
53
Vaccini contenenti antigeni purificati
Vaccini virali: anti-virus influenzali (HA, NA: antigeni di superficie) Vaccini batterici: anti-tifo (antigene capsulare Vi); anti-Haemophilus Influenzaetipo b (Hib); anti-meningococco; anti-HBV anti-pneumococco (polisaccaridi di membrana) anti-pertosse
54
Vaccini di nuova generazione
DNA ricombinante: anti-HBV anti-HPV Ceppi batterici / virali genetiamente modificati: anti-rotavirus Plasmidi a DNA: sperimentali
55
Come si valuta l'innocuità dei vaccini?
Per i vaccini attenuati: incapacità di causare malatti e impossibilità che si verifichino retromutazioni Per gli altri: mancanza di effetti tossici, sensibilizzazione, ADRs.
56
Come si valuta l'efficacia dei vaccini?
Misurando il potere immunizzante (risposta anticorpale) e protettivo (capacità di proteggere dalla malattia)
57
Quali sono le possibili reazioni indesiderate ai vaccini?
LIEVI: Locali: dolenzia, gonfiore, arrossamento Generali: febbre, nausea, vomito, diarrea, cefalea GRAVI Locali: edema esteso, ascessi Generali: febbre >39°C, convulsioni, pianto persistente del bambino manifestazioni allergiche: reazioni orticarioidi, shock anafilattico manifestazioni neurologiche (eccezionali: 1 caso x 10^5-7 dosi)
58
Quali sono le controindicazioni temporanee all'uso dei vaccini?
Malattie acute febbrili (>38°C) | Malattie clinicamente rilevanti
59
Quali sono le controindicazioni temporanee/permanenti all'uso dei vaccini, a seconda della situazione e/o per i vaccini vivi?
Stati di immunodepressione primitivi (congeniti), secondari a patologie (HIV, leucemie, linfomi) secondari a trattamenti farmacologici (radiazioni, antiblastici, steroidi,..)
60
Controindicazioni permanenti a tutti i vaccini?
``` Allergie ai costituenti dei vaccini: componenti del vaccino antibiotici aggiunti al vaccino o residui di colture conservanti stabilizzanti ```
61
Cos'è il tasso di riproduzione di base di un patogeno?
R0 = numero medio di casi secondari che ogni caso primario è in grado di indurre in una popolazione composta interamente da soggetti suscettibili (valore teorico) R0 = D * C * b ``` D= durata del periodo di infettività C = numero dei contatti per unità di tempo b = probabilità di trasmissione per singolo contatto ``` R = 1 condizione soglia per la persistenza di una infezione nella popolazione R < 1 interruzione della trasmissione
62
La vaccinazione può ridurre l'esposizione all'agente patogeno?
Sì, grazie all'immunità di gregge.
63
Immunità di gregge
immunità o resistenza collettiva a un determinato patogeno mostrata da parte di una comunità o da parte di una popolazione.
64
Tasso di riproduzione effettivo
RE = R0 * S(t) Ovvero dipende dalla frazione di popolazione suscettibile all'istante t.
65
Qual è la proporzione critica di immuni per impedire la trasmissione del morbillo?
>95% | R0 = 16-18
66
Qual è la proporzione critica di immuni per impedire la trasmissione della rosolia?
85% | R0 = 7
67
Qual è la proporzione critica di immuni per impedire la trasmissione della pertosse?
92-95 | R0 = 15-17
68
Qual è la proporzione critica di immuni per impedire la trasmissione della parotite?
90-92 | R0 = 10-12
69
Qual è la proporzione critica di immuni per impedire la trasmissione della difterite?
80-85, R0 = 5-6
70
Qual è la proporzione critica di immuni per impedire la trasmissione della poliomielite?
80-85
71
Qual è la proporzione critica di immuni per impedire la trasmissione dell'H. influenzae?
80
72
Quali malattie sono, in Italia, contenute grazie al programma vaccinale?
Tetano, epatite B.
73
Quali malattie sono, in Italia, eliminate grazie al programma vaccinale?
poliomielite, difterite
74
Pro e contro dell'obbligatorietà vaccinale
Pro: assicura elevati tassi di copertura con i minimi costi Contro: la vaccinazione è vissuta come pratica burocratica (si perdono le motivazioni) si instaura il concetto che solo ciò che è obbligatorio è importante si innesca il problema dell’obiezione
75
Svantaggi della non obbligatorietà delle vaccinazioni
difficoltà di raggiungere livelli di copertura vaccinali soddisfacenti necessità di incentivi obbligatorietà mascherata
76
Scopi della sorveglianza post vaccinale
Verifica la copertura vaccinale Identifica i casi di malattia (anche atipica) Identifica le modificazioni antigeniche/genetiche Identifica reazioni avverse (anche rare) Consente di modificare la strategia Consente valutazioni di efficacia vaccinale
77
Cos'è il calendario delle vaccinazioni?
La successione cronologica con cui vanno effettuate le vaccinazioni. Nella sua formulazione, si deve tenere conto di esigente di ordine epidemiologico, biologico e pratico.
78
Vaccini associati
Somministrazione di più vaccini nella stessa seduta.
79
Vaccini combinati
Somministrazione di più vaccini nella stessa preparazione
80
Classe 1 segnalazione malattie infettive
Soggette a regolamentazione internazionale o di particolare interesse. Segnalazione entro 12h. Colera, febbre gialla, ebola, Marburg, peste, polio, botulismo, difterite, influenza con isolamento virale, rabbia, tetano, rosolia, tifo.
81
Classi 2
Elevata frequenza e/o passibili di interventi di controllo. Entro 48h Meningococco, epatiti, morbillo...
82
Classe 3
Richieste particolari documentazioni. Entro 48h HIV, AIDS, lebbra, malaria, tbc...
83
Classe 4
Il medico accertante segnala sempre, ma poi la USL trasmette solo in caso di focolai epidemici. Entro 24h.
84
Classe 5
Zoonosi. Trasmesse annualmente; se epidemie, segnalate come classe 4. Entro 24h
85
Isolamento protettivo
Per proteggere soggetto immunocompromesso: stanza a pressione positiva tutto ciò che entra, incluso il cibo, gli oggetti d'uso, etc deve essere sterilizzato, filtri ad alta efficienza (HEPA) dell'aria in entrata flussi d'aria laminari stanza chiusa ermeticamente dispositivi medici dedicati
86
Isolamento
Per proteggere i sani stanza a pressione negativa flussi d'aria laminare: aria che va dall'alto verso il basso (così i patogeni sono schiacciati verso il basso)
87
Quali sono le "precauzioni standard" contro la diffusione dei patogeni?
Igiene delle mani Uso di mezzi barriera Pratiche iniettive sicure
88
Quali sono le precauzioni da adottare contro la diffusione dei patogeni per via aerea?
Evitare contatti ravvicinati bocca-bocca Far indossare al malato mascherine monouso Areare i locali più volte al giorno Sanificazione dell'ambiente e delle attrezzature quotidianamente, disinfezione settimanalmente Bonifica di oggetti e biancheria potenzialmente contaminati: lavaggio a 90° o uso di disinfettanti liquidi Lavarsi accuratamente le mani
89
Esempi di patogeni che si diffondono per via aerea?
H. influenzae, malattie esantematiche, parotite, pertosse, meningiti batteriche, tbc, micobatteriosi
90
Quali sono le precauzioni da adottare contro la diffusione dei patogeni per via enterica?
Riservare al paziente un servizio igienico, e comunque far utilizzare sempre lo stesso servizio Dopo ogni defecazione del paziente effettuare la pulizia e la disinfezione (con disinfettanti liquidi) delle attrezzature e di eventuali altri punti imbrattati. Settimanalmente effettuare la disinfezione del servizio igienico (pavimenti, piastrelle, attrezzature) Curare l’igiene delle mani del paziente e di coloro che lo accudiscono Disinfettare oggetti e biancheria del paziente o imbrattati (lavaggio in lavatrice a 90° o uso di disinfettanti liquidi) Smaltire eventuali rifiuti imbrattati (pannolini!) immediatamente (non mantenere in giacenza nell’abitazione), in contenitore chiuso
91
Esempi di patogeni che si diffondono per via enterica?
Amebiasi e colera (isolamento ospedaliero), diarree ad eziologia non nota, C. difficile, Campylobacter, Giardia, E. coli, salmonellosi, shigellosi, Vibrio parahaemoliticus, Yersinia e., epatite virale A, sindrome mani-piedi-bocca
92
Quali sono le precauzioni da adottare contro la diffusione dei patogeni per via ematica?
Indossare guanti se prevedibile contatto con materiale biologico Sanificazione dell'ambiente e delle strutture quotidianamente, disinfezione settimanalmente Disinfezione di oggetti imbrattati e biancheria professionale (90° o disinfettanti liquidi) Eliminare rifiuti imbrattati in forma separata previa disinfezione (disinfettanti liquidi)
93
Esempi di patogeni che si diffondono per via ematica?
HIV, epatiti B e C
94
Quali sono le precauzioni da adottare contro la diffusione dei patogeni da contatto?
Guanti se prevedibile contatto con lesioni cutanee Disinfezione biancheria e indumenti del paziente, uso strettamente personale di articoli da toilette, da sottoporre a disinfezione Sanificazione quotidiana dell'ambiente e disinfezione settimanale Curare l'igiene delle mani ad ogni contatto
95
Esempi di patogeni che si diffondono per contatto?
Lesioni cutanee stafilococciche, pediculosi, scabbia, micosi, tigne
96
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi dell'uso del gas plasma?
Basse temperature (45°), basso tasso di umidità, cicli brevi (55') Ridotta penetrazione, ridotta dimensione della camera di sterilizzazione.
97
Quali provvedimenti mettere in atto per il controllo della meningite meningococcica?
Sorveglianza sanitaria per 10 giorni di contatti e conviventi. Chemioprofilassi per i contatti stretti (nei 10 precedenti), precocemente e comunque non oltre 14 giorni. Usare rifampicina, cefrtiaxone o ciprofloxacina.
98
Prevenzione della malaria nei viaggiatori.
Chemioprofilassi con antimalarici (proguanile, doxiciclina, clorochina), da prima dell'arrivo nella zona malarica, per tutto il tempo della permanenza e continuati per almeno 4 settimane dopo il rientro. Evitare punture di zanzare!
99
Come proteggersi dagli insetti ematofagi?
Sostanze repellenti Serpentine antizanzare - diffusori elettrici di insetticida Insetticidi spray Zanzariere Vestiti chiari spessi
100
In che anno è stato eradicato il vaiolo?
1979
101
Quando è stata sospesa la vaccinazione anti-vaiolo in Italia?
1977 sospesa, 1981 abrogata.
102
Quali vaccini contengono proteine uovo?
Anti-influenzale Febbre gialla MPR: in realtà no
103
Trattamento profilattico nel traumatizzato (anti-tetano)?
Trattamento locale delle ferite Atb per via generale per almeno 5 giorni In base alla situazione vaccinale: soggetto sottoposto a vaccinazione di base e successive: < 5 aa: niente 6-10 aa: dose di richiamo di vaccino >10 aa: richiamo vaccino + Ig soggetto mai vaccinato o vaccinato in modo incompleto o non noto: ciclo vaccinale completo + Ig (0, 6-8s, 8m)