I. Neuropsicofarmacologia Flashcards
Quali sono i bersagli farmacologici nella terapia della malattia di Alzheimer ?
Inibizione della acetilcolinesterasi, Inibizione della butillincolinesterasi, modulazione dei recettori nicotinici dell’acetilcolina, (riduzione della trasmissione glutammatergica)
Quali sono i farmaci impiegati nella terapia della malattia di Alzheimer e quali sono i loro bersagli farmacologici ?
- Donepezil (anti-AchE1)
- Rivastigmina (antio-AchE1 e BhChE1)
- Galantamina (anti-AchE1, modulazione all’osteria del recettore nicotinico)
- Memantina (antagonista NMDA)
Quali sono i principali effetti collaterali dei farmaci impiegati nella terapia della malattia di Alzheimer?
Quali tra questi farmaci presenta le reazioni avverse più importanti
Le reazioni avverse sono effetto dell’aumentato tono colinergico.
Nause, diarrea e vomito, perdita di peso, crampi muscolari, bradicardia, aritmie.
La galantamina aumenta il tono colinergico più degli altri farmaci, quindi, si associa alle reazioni avverse più importanti
Quale categoria di pazienti non dovrebbe essere sottoposta alla terapia con rivastigmina, galantamina e anche donepezil ?
I pazienti aventi una patologia cardiovascolare, specialmente se di ordine aritmico
Per quali fasi del morbo di Alzheimer trovano impiego gli inibitori della colinesterasi? Perchè?
E gli antagonisti NMDA?
Nelle fasi di Mild e Moderate Alzheimer, perchè c’è ancora una quota di neuroni colinergici.
Nella fase di Alzheimer grave si può usare la memantina
Perchè l’inibizione della trasmissione glutammatergica è utile nel trattamento del morbo di Alzheimer ?
Ogni insulto di qualsiasi tipo nei confronti del sistema nervoso centrale determina una scarica di grandi quantità di glutammato, che portano ad eccito-tossicità. Riducendo la sensibilità dei neuroni al glutammato, si riesce a limitare questo fenomeno
Perché si dovrebbe evitare l’utilizzo di antidepressivi nel sospetto di depressione bipolare ?
L’utilizzo degli antidepressivi tradizionali (come triciclici e SSRI) potrebbe indurre uno switch ipomaniacale nel paziente affetto da disturbo bipolare.
Inoltre, il rebound depressivo sarebbe ancora più grave
Quale approccio farmacologico trova impiego nel trattamento del disturbo bipolare ?
Sali di Litio, con la possibile associazione di antiepilettici (acido valproico) e antipsicotici (preferibilmente di seconda generazione)
Quale delle forme di disturbo bipolare, come classificato dal DSMV, risponde peggio al trattamento con sali di litio ?
La forma di disturbo ciclotimico, caratterizzata da episodi maniacali o ipomaniacali meno gravi rispetto a paziente con disturbo bipolare di tipo I e II, ma più ravvicinati; si ha, quindi, una rapida alternanza tra episodi maniacali e depressivi
Come si definisce il litio dal punto di vista farmacologico ?
Perché è importante tale definizione ?
Il litio si definisce come farmaco stabilizzatore del tono dell’umore. Tale distinzione è importante perché il paziente che presenta per la prima volta un episodio depressivo o maniacale importante sarà trattato non con questo, ma con un antidepressivo o antipsicotico; solo in seguito, si passerà al litio per il controllo a lungo termine dell’umore
Qual è la più grave reazione avversa associata al trattamento cronico con sali di Litio ?
La nefrotossicità; è stato dimostrato che il 20-30% dei pazienti in trattamento cronico con tali farmaci presentano insufficienza renale terminale a 20 anni dall’inizio del trattamento
Quali sono gli effetti del Litio a livello della neurotrasmissione ?
- down-regulation del recettore NMDA del glutammato
- inibizione della trasmissione dopaminergica
- promozione della trasmissione GABA-ergica
Quali meccanismi molecolari sono responsabili degli effetti neuroprotettivi del Litio ?
Blocco di GSK-3beta con conseguente aumento dei BDNF; Attivazione di CREB e produzione di BDNF e BCL-2
Qual è l’intervallo terapeutico del litio ?
0.8-1.2 mEq/l nelle fasi iniziali; 0.6-0.8 mEq/l nella fase di mantenimento. Livelli superiori a 1.5 mEq/l sono tossiche, oltre i 2 si rischia la morte. è fondamentale il monitoraggio terapeutico.
Quali farmaci possono influire sulla litiemia ?
I farmaci che alterano l’assorbimento e l’escrezione renale; in particolar modo diuretici tiazidici, FANS e ACE-inibitori
Quali sono gli approccio farmacologici preferiti nel trattamento di: episodio maniacale acuto, in cronico, episodio depressivo acuto ?
Episodio maniacale acuto: antipsicotici e stabilizzante del tono dell’umore; in cronico: si devono abbandonare gli antipsicotici, al massimo utilizzare quelli di seconda generazione; episodio depressivo acuto: si evita l’uso di antidepressivi, se necessari si associano a uno stabilizzante il tono dell’umore
Quali proiezioni dopaminergiche sono coinvolte nella genesi del disturbo schizoaffettivo ?
Via mesocorticale: per quanto riguarda i sintomi negativi e cognitivi; Via mesolimbica per quanto riguarda i sintomi positivi
Quali vie dopaminergiche che non sono bersagli terapeutici sono interferite dalla terapia antipsicotica ? Con quali conseguenze ?
Via tubero-infundibolare –> iperprolattinemia; via nigrostriatale–> parkinsonismo farmacologico
Quali recettori sono target dei farmaci antipsicotici tipici ?
D2, 5-HT2, alfa1, M1, H1
Per quali motivi l’aloperidolo non può essere utilizzato per una terapia cronica ?
Essendo un inibitore D1, determina alla lunga impoverimento cognitivo; inoltre, determina una marcata inibizione alfa-1 adrenergica, portando ad ipotensione da vasodilatazione
Quale tra i farmaci antipsicotici tipici trattati presenta il maggior potere sedativo ?
La clorpromazina, avendo un’azione inibitoria H1
Quali sono le modalità di somministrazione degli antipsicotici ?
Somministrazione per via orale una volta al giorno oppure somministrazione di formulazioni intra-muscolo a rilascio prolungato una volta ogni due settimane
Quale relazione intercorre tra il sistema serotoninergico e quello dopaminergico in merito al disturbo schizoaffettivo?
Attraverso quali farmaci si può agire su questa ?
Una sovraregolazione del sistema serotoninergico determina un’inibizione del sistema dopaminergico D1 con conseguente comparsa dei sintomi negativi. Gli antipsicotici atipici, aventi proprietà di inibizione 5-HT2A, portano al riequilibrio nel sistema D1 e migliorano i sintomi negativi
Quale caratteristica degli antipsicotici atipici li rende preferibili a quelli tipici nel trattamento del disturbo schizoaffetivo ?
Essendo spesso agonisti parziali dei D2 e non antagonisti, sono meno incidenti sulla comparsa di sintomi extrapiramidali e parkinsonismo farmacologico