Endocrino-farmaco Flashcards
Elenca i farmaci disponibili per il trattamento del TD2
- Biguanidi (Metformina): complesso I mitocondrio
- Tiazolindindioni (Pioglitazone): PPAR-Y
- SGLUTi (Gliflozine)
- Inibitori DPP4 (Gliptine)
- Agonisti delle incretrine resistenti a DPP4 (Liraglutide, Semaglutide)
- Inibitori dell’alfa-glucosidasi (Acarbosio)
- Sulfaniluree, Glinidi: Ca/K ATP-d
Meccanismo d’azione delle biguanidi
Esemplare è la metformina.
Sensibilizza l’organismo all’insulina bloccando il complesso I della catena mitocondriale; da qui si produce meno ATP, aumenta l’AMP (che appunto non viene convertito in ATP), e di conseguenza l’AMPK.
AMPK, tramite trasduzione del segnale:
- inibisce la lipogenesi, aumentando il consumo lipidico a livello epatico
- inibisce gluconeogenesi e glicogenolisi a livello epatico
- aumenta l’ingresso di glucosio a livello muscolare
Meccanismo d’azione dei Tiazolidindioni
Esemplare è il Pioglitazone.
Stimolano il recettore nucleare PPAR-gamma presente sia a livello epatico che muscolare, tramite cui
- inibiscono lipolisi
- diminuiscono acidi grassi circolanti
- hanno effetto anti-infiammatorio (anti-TNFA)
In ultima analisi, si ottiene un aumento generale della sensibilità all’insulina
Meccanismo d’azione dei modulatori del sistema incretinico
- analoghi della GLP-1: Liraglutide e Semaglutide
- inibitori del DPP4: Gliptine
agiscono da incretine o inibendone l’eliminazione (è questo il meccanismo d’azione essenzialmente):
- stimolano il rilascio di insulina senza esautorare le cellule B, sulle quali hanno anche effetto citoprotettivo
In particolare, il rilascio di insulina è glucosio-dipendente, al contrario delle sulfaniluree
- inibiscono la secrezione di glucagone
In più, hanno effetti cardioprotettivi
Meccanismo d’azione di Sulfaniluree e Glinidi
Bloccano i canali Ca/K ATP-dipendente, mantenendo costante la depolarizzazione e dunque la fusione delle vescicole di insulina con la membrana.
Effetti aggiuntivi delle Biguanidi, in particolare a livello del SNC
Metformina può avere effetto citoprotettivo in generale essendo una sostanza anti-apoptotica, tanto da poter essere utilizzata nei diabetici a rischio di patologie neuro-degenerative. Può avere applicazioni nella depressione
Inoltre, ha proprietà anti-infiammatorie.
Reazioni avverse alle biguanidi
- diarrea, nausea, vomito, flatulenza
- malassorbimento B12 e folati
- acidosi lattica (sconsigliato in IR)
Quali farmaci per patologie psichiatriche possono alterare il metabolismo glucidico e/o lipidico, oppure incidere sull’aumento di peso?
Assolutamente gli antipsicotici, soprattutto quelli di 2ª generazione. Sono ottimi nel trattamento della schizofrenia (più selettivi, agiscono sul 5HT2C prevenendo il parkinsonismo farmacologico), ma provocano aumento di peso. La clozapina, per esempio, pur azzerando gli effetti parkinsoniani, è un farmaco molto sporco e può causare sia aumebto di peso sia agranulocitosi
Litio e acido valproico possono essere iperglicemizzanti
I triciclici (antidepressivi come la clorpromazina) possono causare aumento di peso.
Tra gli SSRI la paroxetina è responsabile dell’aumento di peso.
Trattamento del T1D
Insulina, circa 0.4 unità x kg di peso corporeo:
- 50% lenta, somministrata prima di andare a dormire per evitare ipoglicemia notturna e iperglicemia al mattino
- 50% suddivisa 10-30 minuti prima o durante ciascuno dei 3 pasti
In totale, si fanno 4 somministrazioni
Classificazione delle insuline
Si ottengono tutte tramite l’alterazione (inversione, sostituzione) di pochi aminoacidi; tale processo spesso conferisce il nome al farmaco
- rapide: Aspart, Lispro
- intermedie
- lente: Glargina, Detemir, Degludec
Parametri che definiscono la dislipidemia
- Colesterolo totale (LDL + HDL + trigliceridi/5> 240 mg/dL)
- LDL > 160 mg/dL
- HDL < 40 mg/dL
Classificazione delle statine e differenza tra le generazioni
1ª generazione: simvastatina
2ª generazione: fluvastatina
3ª generazione: rosuvastatina e atorvastatina
le generazioni successive sono sempre più potenti
Meccanismo d’azione delle statine
Il loro bersaglio molecolare è l’HMG-CoA-reduttasi. Inibendo questo enzima, la produzione epatica di colesterolo si riduce notevolmente (enzima consentirebbe di ottenere mevalonato, coinvolto nella via del colesterolo).
Essendo prodotto meno colesterolo endogeno (solo il 20% è esogeno), è aumentata la trascrizione del gene del recettore per le LDL, che viene esposto dall’epatocita; di conseguenza, più LDL sono internalizzate, con conseguente riduzione della colesterolemia
Quale vantaggio presentano i farmaci che agiscono sul sistema delle incretine rispetto alle sulfaniluree ?
Determinano un rilascio di insulina da parte delle beta-cellule che è glucosio-dipendente, riducendo il carico di lavoro cui sono sottoposte
Meccanismo d’azione dell’acido nicotinico
Agendo sul recettore GPR109A:
- riduce sintesi di trigliceridi (-40%)
- aumenta HDL (30%)
- riduce LDL (25%)
Altre funzioni presunte delle statine?
- vadodilatano tramite NO
- stabilizzano placca aterosclerotica
- antinfiammatoria
- antiaggregante
Si tendenad abusare delle statine, mentre dovrebbero essere utilizzate solo se necessarie.
Farmacocinetica delle statine
- metabolismo epatico (2C9, 3A4): hanno un marcato effetto di primo passaggio che ne riduce sensibilmente la biodisponibilità (6-12%)
- escrezione biliare: sfruttano il ricircolo enterobiliare per mantenersi a concetrazioni elevate per tempo maggiore
Reazioni avverse alle statine
- dolore muscolare e crampi, fino a rabdomiolisi
- teratogenicità
- epatotossicità
Meccanismo d’azione dei fibrati
Sono farmaci ipocolesterolemizzanti perché agiscono sul PPAR-A, tramite cui diminuiscono la sintesi epatica di VLDL e il rilascio di trigliceridi in circolo.
Meccanismo d’azione resine a scambio ionico
Legano acidi biliari generando un complesso insolubile e impedendone il riassorbimento. Portano a diminuzione delle LDL e lieve aumento delle HDL.
Rischio occlusione intestinale.
Fisiologia del tessuto osseo
Il tessuto osseo è costituito al 75% da componente inorganica (idrossiapatite) e al 25% da componente organica (osteoblasti, osteoclasti, osteociti).
Fondamentale è il calcio: 1g assunto giornalmente, 700mg non assorbiti, 100mg escreti verso il lume intestinale, 300mg assorbiti.
Gli ormoni coinvolti sono vitamina D, PTH, calcitonina
Rimodellamento osseo
Osteoblasti
Depongono “sostanza osteoide” nelle lacune ossee, riempendole; la “sostanza osteoide” va poi incontro a mineralizzazione.
Rilasciano fosfatasi alcalina per inibire il pirofosfato (inibitore a sua volta della mineralizzazione) e proteine leganti il Ca, per favorirne l’accumulo.
Osteoclasti
Legano la superficie ossea e degradano
- componente organica tramite enzimi proteolitici
- componente inorganica tramite idrogenioni, che sbilanciano la reazione di scissione dell’idrossiapatite verso l’acqua
Struttura e classificazione dei bisfosfonati
Sono strutturalmente molto simili al pirofosfato, ma hanno l’asse con PCP invece che POP. Il C ha un sostituente R1 e un sostituente R2
- R1: nella maggior parte dei casi è un OH che favorisce il legame con l’idrossiapatite
- R2 non azotato: medronato, etidronato, tiludronato
- R2 azotato (NR2): alendronato (II), zoledronato (III)
Differiscono anche per il meccanismo d’azione