Antineoplastici Flashcards

1
Q

Quali sono i componenti del microambiente tumorale?

A

Il microambiente tumorale include cellule della risposta immunitaria, cellule endoteliali coinvolte nell’angiogenesi e fattori di crescita con i loro recettori.

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2
Q

Quali sono le vie di metastatizzazione più comuni?

A

Le vie più comuni di metastatizzazione sono la via ematogena e la via linfatica, con metastasi frequenti negli organi epatici e polmonari.

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3
Q

Quali sono le strategie locali per il trattamento del cancro?

A

Le strategie locali includono chirurgia, radioterapia e chemioembolizzazione.

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4
Q

Quali sono le strategie sistemiche utilizzate nel reparto di oncologia?

A

Le strategie sistemiche includono chemioterapia tradizionale, terapia ormonale, terapia mirata (target therapy) e immunoterapia.

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5
Q

Quali sono i possibili obiettivi della terapia antineoplastica?

A

Gli obiettivi possono essere curativi, per guarigione, o palliativi, per prolungare la vita o migliorare la qualità di vita senza allungarla.

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6
Q

Qual è il trattamento per i tumori in stadi precoci?

A

Per i tumori in stadi precoci, il trattamento include l’asportazione chirurgica spesso associata a chemioterapia adiuvante.

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7
Q

Cosa si intende per trattamento neoadiuvante?

A

Il trattamento neoadiuvante è una terapia somministrata prima del trattamento chirurgico per ridurre la massa tumorale.

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8
Q

Qual è l’approccio per tumori in stadi avanzati o metastatici?

A

L’approccio include principalmente trattamenti medici come chemioterapia, radioterapia e chirurgia palliativa.

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9
Q

Come agiscono i chemioterapici sul ciclo cellulare?

A

I chemioterapici agiscono principalmente sul ciclo cellulare, distinguendosi in farmaci ciclo-specifici, ciclo-aspecifici e fase-specifici.

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10
Q

Quali farmaci sono utilizzati per trattare cellule tumorali in fase G0?

A

Per cellule tumorali in fase G0, si utilizzano alchilanti e nitrosouree.

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11
Q

Cos’è la chemioterapia tradizionale?

A

La chemioterapia tradizionale si basa sulla somministrazione del farmaco alla massima dose tollerata (MDT) per eliminare il maggior numero di cellule tumorali.

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12
Q

Cos’è la chemioterapia metronomica?

A

La chemioterapia metronomica si basa sulla somministrazione di basse dosi giornaliere per un lungo periodo per ridurre la tossicità e portare a una lenta regressione della malattia.

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13
Q

Quali sono i principali problemi associati alla chemioterapia alla MTD?

A

I principali problemi includono resistenza ai farmaci (resistenze farmacocinetiche e farmacodinamiche), tossicità elevata (indice terapeutico ristretto, effetti avversi comuni e durata degli effetti avversi), e il rischio di tumori indotti dalla terapia.

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14
Q

Quali sono le regole basilari della chemioterapia antitumorale MTD?

A

Le regole basilari includono intermittenza, intensificazione della dose e polichemioterapia.

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15
Q

Cos’è la farmaco-resistenza e quali tipi esistono?

A

La farmaco-resistenza è la capacità delle cellule tumorali di resistere ai trattamenti; esistono resistenza intrinseca e acquisita.

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16
Q

Cos’è la tossicità immediata della chemioterapia e quali sono alcuni esempi?

A

La tossicità immediata si manifesta entro 24/48 ore dalla somministrazione e include reazioni come emesi, necrosi da stravaso e Tumor Lysis Syndrome.

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17
Q

Cosa causa l’emesi dopo un ciclo di chemioterapia e come può essere trattata?

A

L’emesi è causata dalla liberazione di serotonina dalla mucosa gastrica, che si lega ai recettori 5-HT3 nel SNC. Può essere trattata con antagonisti del recettore della serotonina (es. ondansetron) e glucocorticoidi.

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18
Q

Quali farmaci sono noti per causare necrosi da stravaso e come si previene questo effetto?

A

Farmaci come doxorubicina e agenti alchilanti (es. mecloretammina) possono causare necrosi da stravaso. Si previene con l’uso di MESNA, che neutralizza i metaboliti tossici.

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19
Q

Cos’è la Tumor Lysis Syndrome e quali sono le sue conseguenze?

A

È una sindrome associata a trattamenti per linfomi o leucemie acute, dove la rapida lisi delle cellule tumorali rilascia contenuti cellulari nel sangue, causando iperkaliemia, iperuricemia e insufficienza renale acuta.

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20
Q

Quali sono le reazioni a breve termine della chemioterapia e come si manifestano?

A

Le reazioni a breve termine includono mielosoppressione, tossicità gastrointestinale, tossicità cutanea e degli annessi e nefrotossicità.

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21
Q

Cos’è la mielosoppressione e come viene gestita durante la chemioterapia?

A

La mielosoppressione è una riduzione della produzione di cellule del sangue, manifestandosi come neutropenia, trombocitopenia e anemia. Si gestisce con il monitoraggio ematologico e la somministrazione di fattori stimolanti la differenziazione cellulare.

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22
Q

Quali sono le principali tossicità gastrointestinale indotte dalla chemioterapia e come si presentano?

A

La tossicità gastrointestinale include diarrea, malassorbimento, mucositi e ulcere gastrointestinali, causate da farmaci come 5-fluorouracile, cisplatino e irinotecano.

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23
Q

Quali effetti ha la chemioterapia sui capelli e come può essere mitigata questa reazione avversa?

A

La chemioterapia causa alopecia, interrompendo la formazione dei capelli. L’alopecia è generalmente transitoria e può essere mitigata con cuffie refrigerate durante il trattamento.

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24
Q

Quali farmaci chemioterapici sono associati alla nefrotossicità e come si può prevenire?

A

I derivati del platino come il cisplatino sono associati alla nefrotossicità. Si previene con idratazione e diuretici per migliorare l’eliminazione renale del farmaco.

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25
Q

Quali sono le tossicità a medio termine della chemioterapia?

A

Le tossicità a medio termine includono mielosoppressione persistente, neuropatia periferica, cardiotossicità, fibrosi polmonare e alterazioni della fertilità come azoospermia e amenorrea.

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26
Q

Quali farmaci causano neuropatia periferica e quali sono i sintomi?

A

Gli antimitotici (alcaloidi della vinca, tassani, epotiloni) e alcuni derivati del platino causano neuropatia periferica, con sintomi come alterazioni della sensibilità e motorie.

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27
Q

Cos’è la cardiotossicità e quali farmaci sono noti per causarla?

A

La cardiotossicità è un danno al cuore causato da farmaci come le antracicline (es. doxorubicina) e può portare a insufficienza cardiaca irreversibile.

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28
Q

Qual è la tossicità a lungo termine più preoccupante associata alla chemioterapia?

A

La tossicità a lungo termine più preoccupante è la comparsa di secondi tumori, soprattutto con l’uso di agenti alchilanti, cisplatino e inibitori delle topoisomerasi.

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29
Q

Quali effetti determinano i farmaci antiangiogenici nel trattamento chemioterapico antineoplastico?

A

I farmaci antiangiogenici determinano la riduzione del volume tumorale e la riduzione dei vasi sanguigni formatisi durante la replicazione della massa tumorale.

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30
Q

Cosa accade nel periodo senza trattamento dopo il ciclo di chemioterapia alla MTD?

A

Nel periodo senza trattamento si verifica un nuovo sviluppo della vascolarizzazione della massa tumorale, produzione di fattori angiogenici (VEGF e FGF), e immissione in circolo di numerosi progenitori delle cellule endoteliali.

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31
Q

Qual è il principale vantaggio della chemioterapia metronomica rispetto alla chemioterapia classica alla MTD?

A

Il principale vantaggio è la riduzione dell’angiogenesi e delle reazioni avverse, con un’azione continua e a bassa dose sulle cellule tumorali, endoteliali e sul microambiente tumorale.

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32
Q

In che modo un tumore resistente alla Ciclofosfamide ad alta dose può essere trattato con successo con la chemioterapia metronomica?

A

Un tumore resistente alla Ciclofosfamide ad alta dose può essere sensibile alla Ciclofosfamide a dosi più basse, poiché il farmaco a bassa dose è attivo non solo sulle cellule tumorali ma anche sulla vascolarizzazione.

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33
Q

Quali sono le principali classi di farmaci chemioterapici?

A

Le principali classi di farmaci chemioterapici sono:

Antimetaboliti
Agenti alchilanti
Complessi del platino
Antimitotici
Inibitori della DNA topoisomerasi
Altri

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34
Q

Come agiscono gli antimetaboliti?

A

Gli antimetaboliti inibiscono la sintesi dei nucleotidi, impedendo la sintesi del DNA e bloccando la crescita tumorale. Possono sostituirsi ai nucleotidi endogeni nel DNA, agendo come falsi substrati o falsi coenzimi.

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35
Q

Qual è il meccanismo d’azione del Metotrexato?

A

Il Metotrexato penetra nella cellula e inibisce la diidrofolato reduttasi, impedendo la sintesi dei precursori del timidilato e delle purine, bloccando la sintesi del DNA e inducendo l’apoptosi.

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36
Q

Come agisce e cosa è il 5-Fluorouracile?

A

il 5-fluorouracile (analogo dell’uracile) penetra nella cellula
dove viene metabolizzato da vari enzimi fino a diventare 5-FdUMP (5-fluoro-desossi-uridina-monofosfato), un inibitore dell’enzima timidilato sintasi, bloccando questo enzima si blocca la sintesi del timidilato che
è uno dei precursori per la sintesi del DNA. È possibile che alcuni degli intermedi prodotti dalle chinasi che metabolizzano il 5FU possano essere inseriti direttamente all’interno dell’RNA e quindi indurre un errore nella trascrizione;

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37
Q

Come agiscono gli analoghi della citidina e quali sono?

A

sono la Citarabina e la Gemcitabina

si incorporano nel DNA e nell’RNA; inibiscono enzimi fondamentali per la sintesi delle basi azotate, come la ribonucleotide reduttasi e la DNA-metiltransferasi.

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38
Q

Quali meccanismi di resistenza sono comuni agli antifolati?

A

I meccanismi di resistenza agli antifolati includono alterazioni dei trasportatori di membrana e mutazioni o aumento dei livelli degli enzimi target.

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39
Q

Come agiscono gli agenti alchilanti sul DNA?

A

Gli agenti alchilanti formano legami covalenti con il DNA, impedendo la replicazione e trascrizione, bloccando la sintesi proteica e inducendo l’apoptosi cellulare.

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40
Q

Qual è il meccanismo di resistenza delle cellule tumorali agli agenti alchilanti?

A

La resistenza agli agenti alchilanti può derivare da un aumento dell’efficienza dei sistemi di riparazione del DNA (NER, BER, MMR) o da un aumento dei livelli di GSH e GST.

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41
Q

Quali sono gli agenti alchilanti?

A

Mostarde azotate (Ciclofosfamide e Ifosfamide): agiscono da agenti bifunzionali: si legano al DNA e
formando legami crociati (covalenti) tra i filamenti di DNA oppure all’interno di una stessa catena, di
solito le basi coinvolte nella formazione di questi legami sono le guanine.

Agenti metilanti: (Temozolomide), agiscono da agenti monofunzionali:
agiscono nei confronti di una singola base (di solito la guanina), portando alla formazione di addotti
metilati (legami covalenti inscindibili). Il Temozolomide in particolare si usa per i tumori del
SNC, perché penetra molto bene a livello della BEE.

Nitrosuree: Il prof. si è limitato a dire che hanno sostanzialmente lo stesso meccanismo d’azione dei precedenti

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42
Q

Quali sono i principali composti del platino e il loro meccanismo d’azione?

A

I principali composti del platino sono Cisplatino, Carboplatino e Oxaliplatino. Formano addotti con le basi del DNA, causando errori nella trascrizione e replicazione e frammentazione del DNA.

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43
Q

Quali sono i principali tipi di antimitotici e il loro meccanismo d’azione?

A

Gli antimitotici principali sono gli alcaloidi della vinca (Vincristina, Vinblastina, Vinorelbina) che impediscono la polimerizzazione dei microtubuli, e i tassani (Paclitaxel, Docetaxel) che stabilizzano i microtubuli, bloccando la mitosi.

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44
Q

Come agiscono gli inibitori della topoisomerasi I? Quali sono?

A

Gli inibitori della topoisomerasi I bloccano l’enzima topoisomerasi I, impedendo la replicazione del singolo filamento di DNA, portando alla morte cellulare.

Sono topotecano, irinotecano, dei derivati della camptotecina, dalla campotheca acuminata.

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45
Q

Qual è il meccanismo d’azione degli inibitori della topoisomerasi II? Quali sono?

A

stabilizzano il complesso di clivaggio del DNA, impedendo la risaldatura delle rotture del DNA, causando l’accumulo di rotture non riparabili e la morte cellulare. Può anche intercalarsi nel DNA e generare radicali liberi.

Sono doxorubicina, mitoxantrone,etoposide, teniposide…

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46
Q

Quali sono i meccanismi di resistenza agli inibitori della topoisomerasi?

A

I meccanismi di resistenza includono l’aumentata espressione dei trasportatori che estrudono il farmaco dalla cellula e aumentati livelli di glutatione e glutatione-transferasi.

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47
Q

Quali sono gli usi terapeutici dei complessi del platino?

A

I complessi del platino sono utilizzati nel trattamento dei tumori polmonari e del colon-retto, spesso in combinazione con il 5-fluorouracile.

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48
Q

Qual è il ruolo dei recettori ormonali nelle neoplasie?

A

Attivare oncogeni/proto-oncogeni.

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49
Q

Come si distinguono le neoplasie in base alla dipendenza ormonale? Quale effetto ha su questi la deprivazione di ormone?

A

Neoplasie ormono-dipendenti (deprivazione: morte), neoplasie ormono-sensibili (deprivazione: Riduce la crescita tumorale senza uccidere le cellule neoplastiche), neoplasie ormono-indipendenti (deprivazione: non fa nulla).

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50
Q

Quali sono i glucocorticoidi più utilizzati in oncologia?

A

Prednisone e Desametasone.

51
Q

Qual è l’effetto specifico dei glucocorticoidi sulle cellule tumorali?

A

Sono linfocito-litici, inibiscono la mitosi dei linfociti e inducono apoptosi.

52
Q

Quali sono le attività secondarie dei glucocorticoidi nelle politerapie chemioterapiche?

A

Attività antiemetiche, anti-cachettiche e antiedemigeni.

53
Q

Quali sono alcune delle reazioni avverse dei glucocorticoidi?

A

Sindrome di Cushing iatrogena, osteoporosi, predisposizione alle infezioni, gastrite/ulcera.

54
Q

Su quali tumori si usano soprattutto i glucocorticoidi?

A

Nelle leucemie e nei linfomi, con una risposta del 40-50% nella leucemia linfatica acuta (infatti è il primo approccio alla terapia) e per le neoplasie prostatiche.

55
Q

Come agiscono i progestinici ad alte dosi? e a basse dosi?

A

Alte dosi: Inducono riduzione dell’indice mitotico, inibizione della sintesi del DNA, danni cromosomici.

Basse dosi: Inibiscono la trascrizione genica dei recettori per Progesterone ed Estrogeni

56
Q

I farmaci progestinici per il trattamento delle neoplasie che enzimi inibiscono?

A

Inibizione della 5α-reduttasi e induzione della 17β-idrossi-steroido-deidrogenasi

57
Q

In quali tipi di neoplasie sono utilizzati principalmente i progestinici?

A

Neoplasie mammarie ed endometriali in fase avanzata.

58
Q

Quali sono alcune delle reazioni avverse dei progestinici?

A

Crampi muscolari, stillicidio vaginale, tremori fini, aspetto cushingoide.

59
Q

Cosa sono i modulatori selettivi del recettore per gli estrogeni (SERM)?

A

Sono farmaci che esercitano un’azione estrogeno-antagonista in certi tessuti e un’azione estrogeno-agonista in altri.

60
Q

Quali sono i due SERM più importanti?

A

Toremifene e Tamoxifene.

61
Q

Qual è il meccanismo d’azione del Tamoxifene?

A

Inibisce il legame dell’estradiolo al recettore per gli estrogeni ER, impedendo la dimerizzazione e traslocazione del recettore nel nucleo.

62
Q

In cosa consiste il metabolismo del Tamoxifene?

A

arriva nel fegato (è un profarmaco) e viene attivato dal 2D6 prima in 4-idrossi-tamoxifene e poi in endoxifene, il farmaco attivo

63
Q

Perché gli inibitori del re-uptake della serotonina possono essere pericolosi quando somministrati con Tamoxifene?

A

Perché sono inibitori del CYP4502D6, bloccando l’attivazione del profarmaco a metabolita attivo.

64
Q

Come agisce il Fulvestrant?

A

Inibisce la dimerizzazione del recettore e aumenta la degradazione del recettore

65
Q

Qual è un esempio di inibitore steroideo e uno non steroideo dell’aromatasi?

A

Steroideo: Exemestane.
Non steroideo: Letrozolo e anastrozolo.

66
Q

Qual è l’obiettivo degli antiandrogeni nel trattamento del carcinoma prostatico?

A

Bloccare l’azione degli ormoni steroidei maschili, come il testosterone e il diidrotestosterone.

67
Q

Come si distinguono e come funzionano gli antiandrogeni?

A

Antagonisti steroidei: ciproterone acetato, che non viene più utilizzato nella pratica clinica.

Antagonisti non steroidei: si legano e bloccano il recettore degli androgeni; sono flutamide,
enzalutamide, bicalutamide.

Inibitori della steroidogenesi: il più usato è l’abiraterone; inibiscono a monte la steroidogenesi, perché
inibisce:
-Citocromo 17A1: ha un’attività di steroidogenesi del testosterone,
-5-alfa-reduttasi: trasforma il testosterone in diidrotestosterone.

68
Q

Qual è una delle tossicità principali degli antiandrogeni steroidei e non steroidei?

A

Ginecomastia e tossicità epatica (oltre a quelle classiche come nausea, vomito diarrea…)

69
Q

Qual è un effetto collaterale specifico dell’abiraterone?

A

Eccesso di mineralcorticoidi, che può causare ipertensione arteriosa e ritenzione idrica.

70
Q

Quali sono alcuni esempi di analoghi dell’ormone liberatore delle gonadotropine (GnRH)?

A

Goserelin, buserelin, leuprolide, triptorelina.

71
Q

Come agiscono gli agonisti del GnRH ad alte dosi?

A

Diminuiscono la produzione di FSH, LH, testosterone ed estrogeni, inducendo una castrazione chimica.

72
Q

Quali sono alcuni effetti collaterali della terapia con agonisti del GnRH?

A

Vampate di calore, riduzione della libido, osteoporosi, depressione.

73
Q

Come può un tumore evadere il sistema immunitario?

A

Un tumore può evadere il sistema immunitario attraverso la creazione di cloni diversi (policlonalità) e lo sviluppo di meccanismi di evasione immunitaria o immunoediting.

74
Q

Qual è la funzione fisiologica dei meccanismi di feedback inibitorio come CTLA4 e PD1?

A

Impediscono l’aggressione del self, prevenendo l’autoimmunità.

75
Q

Cosa sono i meccanismi di immunoediting? Qual è uno dei principali meccanismi di immunoediting?

A

Sono processi che aumentano i meccanismi di immunosoppressione, permettendo al tumore di sfuggire alla sorveglianza immunitaria e di sostenere la propria crescita e sopravvivenza.
La perdita del riconoscimento degli antigeni tumorali da parte del sistema immunitario, tramite la produzione di antigeni che possono essere mascherati dal tumore.

76
Q

Cosa avviene durante la fase di Priming (immunoterapia)? Quali sono i controlli positivo e negativo?

A

Durante la fase di Priming, i linfociti T vengono addestrati negli organi periferici linfatici tramite la presentazione dell’antigene da parte delle cellule APC (Antigen-Presenting Cell).

Controllo positivo:Il legame tra B7 sull’APC e CD28 sul linfocita T aumenta la competenza del linfocita T nel riconoscimento antigenico.

Controllo negativo:Il feedback inibitorio è mediato dal legame tra B7 e CTLA4, che può sia stimolare che inibire il linfocita T in fase di Priming.

77
Q

Cosa avviene durante la fase Effettrice (immunoterapia)? Come agisce il checkpoint inibitorio nella fase Effettrice?

A

Durante la fase Effettrice, il linfocita T addestrato si sposta verso il tessuto tumorale target e attacca le cellule tumorali, distruggendole.

Il legame tra PD1 sul linfocita T e PD1L sulle cellule tumorali riduce la capacità di killing del linfocita T citotossico.

78
Q

Quali sono i due farmaci approvati che bloccano CTLA4?

A

I due farmaci approvati sono tremelimumab (IgG2) e ipilimumab (IgG1).

79
Q

Quali sono i principali valori farmacocinetici dei farmaci anti-CTLA4?

A

I farmaci anti-CTLA4 come ipilimumab e tremelimumab hanno una somministrazione endovenosa o sottocutanea, con un’emivita rispettivamente di circa 2 settimane e 3 settimane, un volume di distribuzione basso e una clearance bassa.

80
Q

Quali farmaci agiscono sull’asse PD-1/PD-L1?

A

I principali farmaci sono Nivolumab e Pembrolizumab (anti-PD1), e Atezolizumab, Durvalumab, e Avelumab (anti-PD-L1).

81
Q

Qual è la differenza tra il blocco di PD-1 e PD-L1?

A

Il blocco di PD-L1 permette a PD-L2 di interagire comunque con PD-1, mentre il blocco di PD-1 impedisce qualsiasi interazione con il recettore PD-1.

82
Q

Qual è il rischio associato all’uso di anticorpi anti-CD28 come TGN1412?

A

L’uso di TGN1412 ha causato una tempesta citochinica in uno studio di fase 1, portando a gravi effetti collaterali come la necrosi alle estremità e la morte di un paziente, motivo per cui la sperimentazione del farmaco è stata sospesa.

83
Q

Quali sono i benefici dell’utilizzo combinato di anti-CTLA4 e anti-PD1/anti-PDL1?

A

L’utilizzo combinato di anti-CTLA4 e anti-PD1/anti-PD-L1 fortifica l’attività antitumorale del sistema immunitario migliorando l’addestramento delle cellule T e aumentando la capacità di killing dei linfociti T.

84
Q

Quali sono i tumori che rispondono meglio all’immunoterapia combinata?

A

I tumori “caldi” come il carcinoma renale e il melanoma rispondono meglio all’immunoterapia combinata, mentre i tumori “freddi” come il tumore mammario non rispondono bene.

85
Q

Quali strategie vengono adottate per valutare l’efficacia dell’immunoterapia?

A

Le strategie includono la misurazione della produzione tumorale di neoantigeni, l’espressione tumorale di PD-L1 e la valutazione dell’infiltrazione linfocitaria.

86
Q

Quali sono i criteri utilizzati per valutare la risposta di un tumore alla terapia tramite TC?

A

Vengono utilizzati i criteri RECIST per osservare se il tumore riduce le proprie dimensioni, rimane stabile o aumenta di dimensioni.

87
Q

Perché un aumento dimensionale della lesione durante l’immunoterapia non indica necessariamente una mancata risposta farmacologica?

A

Un aumento dimensionale della lesione può essere dovuto all’infiltrazione di cellule linfocitarie, indicando una risposta positiva alla terapia.

88
Q

Quali sono i principali contro dell’immunoterapia?

A

L’immunoterapia non è adatta per tumori che metastatizzano e mutano rapidamente, poiché ha un onset of action ritardato.

89
Q

Quali sono i principali pro dell’immunoterapia?

A

L’immunoterapia ha una durata prolungata nel tempo, poche reazioni avverse, minore incidenza di farmacoresistenza e può essere combinata con la chemioterapia per una rapida citoriduzione iniziale.

90
Q

Quali sono i principali effetti collaterali dell’immunoterapia e come vengono gestiti?

A

I principali effetti collaterali sono fenomeni infiammatori autoimmuni, che possono essere contenuti con la somministrazione di farmaci corticosteroidei.

91
Q

Cos’è un anticorpo farmaco-coniugato (ADC)?

A

Un ADC è un anticorpo monoclonale coniugato ad un agente citotossico, creato per risolvere la dispersione sistemica delle molecole citotossiche e aumentare l’indice terapeutico.

92
Q

Cos’è l’effetto Cross-fire?

A

L’effetto Cross-fire si verifica quando il farmaco citotossico, dopo aver causato apoptosi nella cellula target, retro-diffonde nel microambiente tumorale, colpendo anche le cellule non esprimenti l’antigene target.

93
Q

Quali sono le applicazioni cliniche degli anticorpi farmaco-coniugati?

A

Gli anticorpi farmaco-coniugati sono utilizzati nel trattamento dei carcinomi uroteliali e dei carcinomi mammari HER2+, migliorando significativamente la prognosi per le pazienti.

94
Q

Come possono le mutazioni legate al microambiente influenzare le cellule tumorali?

A

Le mutazioni legate al microambiente possono portare le cellule tumorali a iperprodurre fattori di crescita che si legano ai recettori sulla superficie delle cellule tumorali, trasducendo un segnale di sopravvivenza.

95
Q

Qual è l’importanza delle mutazioni della pathway di RAS nei tumori?

A

Le mutazioni di RAS possono attivare automaticamente la trasduzione del segnale tramite varie chinasi, come RAF, che stimola la proliferazione, e sono responsabili della up-regolazione di molti geni per i fattori di crescita.

96
Q

Qual è il ruolo della via di AKT nei tumori?

A

La via di AKT è fondamentale per la proliferazione cellulare poiché blocca i processi di apoptosi.

97
Q

Come sono strutturati i recettori per i fattori di crescita?

A

I recettori per i fattori di crescita sono recettori transmembranari con una porzione extracellulare per il legame con il ligando e una porzione intracellulare con attività enzimatica tirosin-chinasica.

98
Q

Cosa accade quando i recettori per i fattori di crescita legano un ligando?

A

Quando legano un ligando, i monomeri dei recettori dimerizzano, si avvicinano e si transfosforilano, attivando trasduttori citoplasmatici del segnale che trasducono il segnale mutogeno.

99
Q

Come funzionano i recettori per le citochine rispetto ai recettori per i fattori di crescita?

A

I recettori per le citochine non hanno attività enzimatica intrinseca e necessitano di chinasi JAK per trasdurre il segnale, fosforilando le proteine STAT che migrano nel nucleo e agiscono da fattori di trascrizione.

100
Q

Dove si trovano i recettori per i fattori di crescita oltre che sulle cellule tumorali?

A

I recettori per i fattori di crescita si trovano anche sulle cellule del microambiente tumorale, in particolare sulle cellule endoteliali tumorali, che si replicano continuamente per produrre nuovi vasi.

101
Q

Come agiscono gli inibitori tirosin-chinasici (TKI)?

A

Gli inibitori tirosin-chinasici agiscono sulla porzione intracellulare del recettore, bloccando il sito dove l’ATP trasferisce i gruppi fosfato alle proteine bersaglio tramite un legame competitivo, prevenendo la trasduzione del segnale dei fattori di crescita.

102
Q

Perché gli inibitori tirosin-chinasici mostrano una minore tossicità rispetto alla chemioterapia classica?

A

Perché sono altamente selettivi per i target intracellulari cruciali delle cellule tumorali ed endoteliali tumorali, riducendo le reazioni avverse rispetto alla chemioterapia che agisce su quasi tutte le cellule.

103
Q

Quali sono i principali recettori per il VEGF?

A

I principali recettori per il VEGF sono VEGF-R1 (lega VEGF-A e PIGF) e VEGF-R2 (implicato nella replicazione delle cellule endoteliali tumorali).

104
Q

Come viene attivata la produzione di fattori di crescita vascolari endoteliali in risposta all’ipossia?

A

In caso di ipossia, si attiva la via dell’HIF-1α, che tramite i fattori HIF-1α e HIF-1β, attiva il processo di trascrizione dei fattori di crescita.

105
Q

Quali sono i metodi per bloccare farmacologicamente la trasduzione del segnale del VEGF?

A

Agendo sul ligando: anticorpi monoclonali anti-VEGF (bevacizumab), aptameri che si legano al VEGF, recettori solubili che legano il VEGF,

Agendo sul recettore extracellulare: anticorpi che legano la porzione extracellulare del recettore (Ramucirumab)

Agendo sul recettore nella parte intracellulare: TKI anti-VEGF che competono con l’ATP per il legame al sito catalitico del VEGFR.

106
Q

Cosa caratterizza Bevacizumab come farmaco anti-VEGF?

A

Bevacizumab è un anticorpo monoclonale che neutralizza tutte le isoforme del hVEGF-A, non legando altri membri della “VEGF gene family”. Ha un’emivita di 17-21 giorni, permettendo una somministrazione ogni tre settimane.

107
Q

Come agisce Ramucirumab?

A

Ramucirumab lega specificamente la porzione extracellulare del VEGF-R2, impedendo il legame con VEGF-A e aumentando la concentrazione in circolo di VEGF-A, che viene
utilizzato come marcatore di funzionalità del farmaco.

108
Q

Quali sono le caratteristiche di Axitinib?

A

Axitinib blocca l’interazione VEGF-VEGFR, normalizzando la vascolarizzazione del tessuto neoplastico e potenziando l’effetto dei chemioterapici. Deve essere somministrato continuamente poiché appena sospeso, il processo neo-angiogenetico riparte.

109
Q

Quali sono alcuni dei meccanismi di resistenza ai farmaci anti-VEGF?

A

La produzione di altri fattori di crescita angiogenici, vascular mimicry, e intussuscezione di vasi neoformati. Inoltre, gli inibitori dei recettori tirosin-chinasici possono bloccare anche altri recettori in modo non selettivo.

110
Q

Che cos’è la vascular mimicry?

A

La vascular mimicry è il processo in cui le cellule tumorali si differenziano in cellule endotelialoidi, capaci di neovascolarizzare il tessuto neoplastico.

111
Q

Perché l’angiogenesi tumorale è regolata da un equilibrio tra fattori di crescita pro-angiogenici e inibitori endogeni?

A

Questo equilibrio mantiene la massa tumorale entro un volume non pericoloso. Tuttavia, fattori come l’ipossia possono sbilanciare l’equilibrio a favore dei fattori pro-angiogenici, portando alla proliferazione e metastatizzazione del tumore.

112
Q

Qual è l’uso principale degli inibitori del recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR)?

A

Gli inibitori del recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR) sono utilizzati principalmente nel trattamento di alcuni tipi di tumore, come il tumore polmonare non a piccole cellule (NSCLC).

113
Q

Quali farmaci sono utilizzati come prima linea in pazienti con mutazione attivante dell’EGFR?

A

Gefitinib ed Erlotinib, entrambi inibitori reversibili, sono utilizzati come prima linea in pazienti con mutazione attivante dell’EGFR.

114
Q

Qual è il trattamento per i pazienti con mutazione T790M che hanno sviluppato resistenza agli inibitori dell’EGFR di prima linea?

A

Osimertinib, un inibitore irreversibile, è utilizzato per trattare pazienti con mutazione T790M che hanno sviluppato resistenza agli inibitori dell’EGFR di prima linea.

115
Q

Come si identifica lo sviluppo della mutazione T790M nei pazienti?

A

Si osserva la non-responsività alla terapia attuale e la positività alla mutazione tramite biopsia liquida (analisi del sangue per rilevare cellule circolanti con la mutazione).

116
Q

Quali farmaci bloccano il recettore EGFR nella sua componente extracellulare?

A

Cetuximab e Panitumumab bloccano il recettore EGFR nella sua componente extracellulare.

117
Q

Qual è la mutazione comune nella popolazione asiatica e in alcuni pazienti italiani che rende la terapia con Gefitinib ed Erlotinib più efficace?

A

Una mutazione nei codoni 19 e 21 del recettore EGFR rende la terapia con Gefitinib ed Erlotinib più efficace.

118
Q

Qual è il meccanismo d’azione di Osimertinib?

A

Osimertinib è altamente selettivo e si lega in modo irreversibile ai residui tirosin-kinasici dotati di mutazione T790M dell’EGFR, inibendo così la proliferazione tumorale anche in presenza della mutazione.

119
Q

Quali farmaci di seconda generazione sono stati sintetizzati per pazienti con mutazione attivante il codone 19 e il codone 21 dell’EGFR?

A

Afatinib e Dacomitinib sono stati sintetizzati come farmaci di seconda generazione per pazienti con mutazione attivante il codone 19 e il codone 21 dell’EGFR.

120
Q

Qual è il ruolo della via B-RAF nello sviluppo di alcuni tumori?

A

La via B-RAF è fondamentale nello sviluppo e nella crescita di alcuni tumori, in particolare del melanoma, e rappresenta un bersaglio terapeutico in molte forme tumorali.

121
Q

Quali mutazioni specifiche di B-RAF sono bersagliate da Vemurafenib e Dabrafenib?

A

Vemurafenib e Dabrafenib bersagliano la mutazione V600E di B-RAF.

122
Q

Qual è il meccanismo d’azione di Trametinib?

A

Trametinib è un inibitore di MEK1 e MEK2 e inibisce uno step più a valle della via B-RAF attivata, aumentando l’efficacia in combinazione con altri inibitori di B-RAF.

123
Q

Qual è la cascata di segnalazione completa della via RAF-MEK-ERK?

A

La cascata di segnalazione completa è RAS → RAF → MEK 1/2 → ERK 1/2 → trascrizione geni di proliferazione e metastasi.