Antinfiammatori, immunosoppressori, antistaminici Flashcards

1
Q

Che proprietá hanno i FANS?

A

Antipiretica, antinfiammatoria, analgestica, antiaggregante e uricosurica

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2
Q

Come agiscono i FANS?

A

Inibiscono le COX, impedendo che queste convertano l’acido arachidonico (ottenuto dai fosolipidi di membrana tramite l’enzima fosfolipasi A2) in PGH2, che verrá poi convertita a livello tissutale nelle varie prostaglandine.

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3
Q

Come si classificano i FANS in base alla selettività?

A
  • non selettivi: acido acetilsalicilico, ibuprofene, ketoprofene
  • COX1 preferenziali: ketorolac
  • COX2 preferenziali: etoricoxib
  • debole su entrambe: paracetamolo
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4
Q

Come si rende selettivo un FANS?

A

È sufficiente analizzare il sito catalitico della COX su cui agisce il FANS: quello delle COX1 è più piccolo, mentre quello delle COX2 è più grande. Dunque, un farmaco di grandi dimensioni agirà esclusivamente sulla COX2, mentre uno di piccole dimensioni potrà agire su entrambe.

A questo bisogna sommare la capacità di interazione del farmaco con i residui aminoacidici.

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5
Q

Reazioni avverse cardiovascolari dei FANS COX2 selettivi

A
  • vasocostrizione per riduzione delle prostaglandine
  • rischio trombotico per incremento compensatorio della funzionalità di COX1 (-> trombossano)
  • destabilizzazione delle placche aterosclerotiche, stabili finchè cellulate, cellulate finchè ricche anche di cellule infiammatorie, rimosse per via dell’azione dei FANS
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6
Q

Reazioni nefrologiche avverse dei FANS

A
  • riduzione del filtrato glomerulare per vasocostrizione dei vasi glomerulari determinata dalla riduzione dei prostanoidi; la diretta conseguenza è il tentativo di riassorbire più Na (ipertensione)
  • ischemia cronica per riduzione del flusso ematico renale
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7
Q

Reazioni gastrointestinali ai FANS

A

Ulcera gastrica da FANS per riduzione della produzione di muco e bicarbonato a livello gastrico per ridotta produzione di PGI2.

A livello colico l’acido acetilsalicilico è stato dimostrato avere proprietà chemiopreventive sull’evoluzione della poliposi intestinale in carcinoma.

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8
Q

Meccanismo d’azione dei FAS

A

A differenza dei FANS, agiscono anche a livello del DNA sfruttando i GRE (glucocorticoid responsive elements).
In geneale:
- inducono espressione di IKB, che inibisce NFkB
- reprime direttamente l’espressione di NFkB
- inducono espressione di annessina1, che inibisce la fosfolipasi A2
- riduce attivazione cellule T (sclerosi multipla)
- riduce attivazione cellule B (patologie reumatiche)
- riduce produzione di IgG
- riduce la produzione di prostaglandine sia tramite annessina (inibisce fosfolipasi) sia inibendo COX
- riduce la produzione di leucotrieni inibendo la lipossigenasi
- riduce citochine pro-infiammatorie (IL, TNFA)
- riduce attivazione di mastociti e basofili
- riduce attività dei fibroblasti (meno collagene, assottigliamento del connettivo -> strie rubre)
- riduce attivitá osteoblasti e induce osteoclasti (osteoporosi)

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9
Q

Recettori dell’istamina e funzioni

A

H1: fosfolipasi C -> aumento Ca2+ -> eccitatorio
Causa broncocostrizione e vasodilatazione, più una serie di reazioni coinvolte nei sintomi allergici (prurito, rinorrea, edema).
È anche associato a cinetosi (mal d’auto, mal di mare), dunque nausa e vomito

H2: adenilato ciclasi -> cAMP -> eccitatorio
produzione di muco gastrico, effetto vasodilatante

H3: adenilato ciclasi -> inibitorio
È nel SNC a livello pre-sinaptico con funzione a feedback inibitoria sul rilascio di istamina
NO FARMACI

H4: presente su midollo osseo e cellule immunitarie, regola chemiotassi e mobilizzazione del Ca2+
NO FARMACI

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10
Q

Come si classificano i farmaci antistaminici?

A

I, II, III generazione

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11
Q

I generazione di farmaci antistaminici

A

Difenid-ramina, Clorfeni-ramina

Bloccano H1, ma anche recettori ACh e 5HT, con effetti avversi come secchezza delle fauci, stipsi, vertigini (ACh) e aumento della fame (5HT2c).

Ma soprattutto, causano SEDAZIONE e TACHIFILASSI, oltre al fatto che devono essere somministrati più volte al giorno.

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12
Q

per quali usi applicativi si possono utilizzare ancora gli antistaminici di I generazione ?

A
  • gestione delle reazioni anafilattiche (ev)
  • gestione della cinetosi
  • gestione del sonno
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13
Q

II generazione di antistaminici

A

Cetirizina, Terfenarina, Loratadina.

  • Selettivi per H1
  • Non causano sedazione perché non penetrano la BEE
  • È sufficiente una somministrazione giornaliera
  • NO tachifilassi

Possono però causare aritmie, prolungamento del QT e sono metabolizzati a livello epatico (CYP3A4)

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14
Q

III generazione di antistaminici

A

Levo-cetirizina, Fexo-fenadina, Des-loratadina

Più potenti, non causano sedazione (non attraversano BEE), basta una somministrazione al giorno, NON causano aritmie, NON subiscono modificazioni a livello epatico.

Possono anche sopprimere la produzione di leucotrieni e citochine pro-infiammatorie

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15
Q

Antagonisti H2 nell’inibizione della secrezione acida

A

Roxatidina, Famotidina, Nizatidina, Ranitidina.

Sono utili per ridurre la secrezione acida, ma soprattutto durante la notte. La secrezione acida, infatti, è istamino-dipendente durante la notte, mentre lo è meno in seguito pasti.
Comunque sia, durante la notte diminuiscono del 70% la secrezione acida gastrica.

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16
Q

In quali sedi agiscono i FANS:

A
  • sede periferica: bloccano la produzione di PGE2, importante mediatore dell’infiammazione
  • sede centrale: inibendo le COX2 delle corna posteriori portano a una riduzione della percezione dolorifica
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17
Q

FANS a breve emivita molto utile per il trattamento di un quadro doloroso acuto

A

diclofenac, ha emivita breve (1-2h) ed è un inibitore leggermente selettivo per COX2

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18
Q

quali impieghi trova l’acido acetilsalicilico ? a quali dosaggi ? quale dose giornaliera non si deve superare

A
  • 80-100 mg: anti-aggregante
  • 300 mg: antipiretico e debolmente analgesico
  • 500 mg: antinfiammatorio

non si devono superare i 3.6 g giornalieri

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19
Q

Per quale motivo l’acido acetilsalicilico a bassa dose mantiene il suo effetto antiaggregante, ma non quello antinfiammatorio ?

A

l’acido acetilsalicilico è un inibitore irreversibile delle COX1. All’interno del circolo enteroeaptico incontra le piastrine e blocca irreversibilmente le COX1 (che non possono essere ricambiate), riducendo l’aggregazione piastrinica.

poi, nel fegato viene idrolizzato dalle esterasi epatiche e perde l’effetto di inibitore irreversibile

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20
Q

meccanismo d’azione dell’acido acetilsalicilico

A

si lega reversibilmente alla arginina 120 della COX-1 e acetila la serina 529, rendendo l’enzima inattivo. l’acido salicilico, invece, è solo un inibitore relativamente debole e reversibile della COX

21
Q

Quale FANS può essere utilizzato come antidolorifico con effetti paragonabili a quelli della morfina ?

A

Ketorolac (toradol)

22
Q

Quale FANS presenta spiccate proprietà epatotossiche e neurotossiche ? cosa ne consegue ?

A

nimesulide, non si può usare nel trattamento cronico

23
Q

Quale FANS si dovrebbe usare per non più di 1-2 settimane, oppure insieme al proprio “antagonista” ?

A

Etoricoxib per il trattamento del dolore. è un inibitore COX2 selettivo, quindi, aumenta l’espressione delle COX1 e l’aggregazione piastrinifica. per questo si potrebbe co-somministrare con l’acido acetilsalicilico che blocca le COX-1 piastriniche.

24
Q

Quali interazioni farmacologiche si devono attenzionare nel trattamento cronico con FANS ?

A
  • vanificano l’effetto degli antipertensivi
  • si deve porre attenzione soprattutto all’aspirina, ma anche agli altri insieme agli antiaggreganti
  • l’assunzione con lil cibo mitiga l’assorbimento, ma a stomaco vuoto danno problematiche gastriche
  • reazioni di ipersensiblità
25
Q

Quale effetto dei FAS rende questi farmaci più indicati per il trattamento dell’asma rispetto ai FANS ?

A

inibizione della via dei leucotrieni

26
Q

Quale meccanismo sottende la comparsa di reazioni avverse ai corticosteroidi ?

A

azione cis-repressoria che determina una riduzione nell’espressione di geni con funzioni importanti all’interno del metabolismo: osteopenia, osteoporosi, strie rubre, disfunzioni metaboliche

27
Q

Sulla base di quali parametri si classificano i corticosteroidi ?

A

si possono distinguere sulla base della durata del loro effetto in:
- breve durata
- durata intermedia
- lunga durata d’azione

sulla base della potenza antinfiammatoria rapportata a quella dell’idrocortisone (1)

sulla base dell’azione mineralcorticoide (idrocortisone = 1)

sulla base della capacità linfopenizzante, valutando l’involuzione del timo nei modelli sperimentali animali

28
Q

Cosa si intende per emivita biologica e plasmatica di un corticosteroide ? le due corrispondono ?

A

l’emività plasmatica è il classico parametro farmacocinetico, ma è molto inferiore all’emivita biologica perchè i corticosteroidi agiscono al livello dell’espressione genica, per cui gli effetti permangono anche dopo che il farmaco è sceso al di sotto dell’intervallo farmacologicamente attivo

29
Q

Quale corticosteroide si impiega principalmente per il trattamento della sclerosi multipla ?

A

metilprednisolone, prevalentemente per via sistemica

30
Q

Quali sono i glucocorticoidi a lunga durata d’azione, per cosa si usano ?

A

betametasone e desametasone; si usano per patologie infiammatorie croniche (lupus, artrite reumatoide, …) e per malattie infiammatorie di elevata gravità (come ARDS o polmone da shock)

31
Q

Reazioni avverse ai corticosteroidi

A
  • insufficienza cortico-surrenalica
  • reazioni avverse di tipo E
  • sintomi di ipercorticosurrenalismo (Cushing iatrogeno): iperglicemia, effetti sul SNC, osteoporosi, ipertensione, aumento del rischio infettivo
32
Q

Quale enzima presiede al metabolismo dei corticosteroidi ?

A

CYP4503A4

33
Q

Classi di immunosoppressori

A
  • inibitori della produzione di IL-2 (inibitori della calcineurina e di mTOR)
  • corticosteroidi (effetto linfocitopenizzante)
  • anticorpi monoclonali (anti-linfociti e anti-timociti)
  • farmaci citotossici (danneggiano direttamente il DNA)
34
Q

Meccanismo d’azione della ciclosporina

A

Attiva la ciclofillina che inibisce la calcineurina. La calcineurina, quindi, non defosforila NFAT che non agisce da fattore di trascrizione per la produzione di IL-2

35
Q

Quali sono le limitazioni farmacocinetiche della ciclosporina ?

A
  • biodisponibilità erratica a causa della sue dimensioni e complessità
  • assorbimento possibile solo con lipidi (microemulsione/pasto grasso)
  • fortemente metabolizzato dal 3A4
36
Q

Reazioni avverse della ciclosporina

A
  • nefrotossicità (iperpotassiemia, ipertensione)
  • epatotossicità (iperglicemia)
  • aumento della suscettibilità alle infezioni
  • neurotossicità
  • Irsutismo/iperplasia gengivale
37
Q

In cosa differisce il tacrolimus dalla ciclosporina ?

A
  • struttura: è più piccolo
  • meccanismo d’azione: stesso, ma legandosi a FKBP
  • reazioni avverse: no irsutismo e iperplasia gengivale
38
Q

Indicazioni della ciclosporina/tacrolimus

A
  • trapianto d’organo (soprattutto organo solido)
  • malattie autoimmuni
  • trattamento della GVHD
39
Q

Meccanismo d’azione di sirolimus/everolimus

A

inibizione di mTOR, proteina di traduzione del segnale–> blocco della progressione G1-S. everolimus è modificato per essere più potente

40
Q

Metabolismo dell’azatioprina

A

Attivazione:
azatioprina –> 6-mercatptopurina –> –> 6-tioguanina trifosfato

Detossificazione:
- Xantina ossidasi: trasforma la 6-mercaptopurina in 6-tiouracile
- Tiopurina metiltransferasi

41
Q

Reazioni avverse delle tiopurine:

A
  • mielotossicità
  • rischio infettivo
  • pancreatite
  • linfomi/tumori cutanei
  • epatotossicità
  • disturbi gastrointestinali
  • reazioni allergiche
42
Q

Meccanismo d’azione azatropina

A

dopo l’attivazione, agisce da nucleotidi fraudolento, bloccando la replicazione e inducendo la morte cellulare

43
Q

meccanismo d’azione del micofenolato

A

inibitore dell’IMP deidrogenasi, blocca il metabolismo dei nucleotidi purinici. blocca la replicazione, dei linfociti in particolare.

44
Q

possibili formulazioni dell’acido micofenolico

A
  • micofenolato mofetile: attivato già a livello intestinale subito dopo l’assorbimento
  • micofenolato sodico: permette l’assorbimento, ma non è un profarmaco
45
Q

Usi terapeutici del micofenolato

A

mai da solo, bensì come terapia aggiuntiva per:
- rigetto refrattario
- trapianto allogenico di midollo
- in associazione con prednisone nei pazienti che non tollerano cilcosporina/tacrolimus
- artrite reumatoide e disordini dermatologici

46
Q

reazioni avverse del micofenolato

A
  • prevalentemente gastointestinali
  • tossicità midollare ridotta rispetto alle tiopurine
  • seconda patologia oncologica (immunosoppressione)
  • controindicato in gravidanze
47
Q

Leflunomide e teriflunomide

A

leflunomide –> teriflunomide (metabolita attivo)

usati nelle malattie autoimmuni (lupus, AR, …)

inibizione della diidroorotato deidrogenasi, coinvolto nella sintesi de novo delle uridine

48
Q

Quali strategie farmacologiche possono essere impiegate per controllare i rigetti iperacuti ?

A

Si usano anticorpi monoclonali che sono potentemente linfocito-depletanti:

  • globuline antilinfocitareie (ALG) e antitimocitiche (ATG): si ottengono da specie eterologhi immunizzate con linfociti umani. si possono usare solo per breve durata a causa della deplezione molto marcata
  • basiliximab: anti-CD25 del recettore per IL-2, esposto sui linfociti attivati. blocca il segnale linfoproliferativo mediato da IL-2
49
Q

Struttura, meccanismo di azione e usi di Abatacept

A

proteina di fusione anti-CD80 e CD86.

questi sono correttori esposti dai macrofagi (APC) per attivare i LyT; in mancanza di co-stimolazione, il linfocita non si attiva.

usato principalmente nelle malattie autoimmuni, poco nei trapianti