Antibiotici, Antivirali, Antifungini Flashcards
Quali farmaci antivirali sono stati trattati?
- Influenza
- Herpes
- Epatite
- HIV
- Covid
Quali sono le criticità della terapia antivirale?
- Resistenze: i virus si replicano velocemente, non hanno sistemi di correzione, quindi possono mutare molto velocemente e risultare resistenti
- Tollerabilità: sono tossici sui tessuti a rapida proliferazione, soprattutto in terapia cronica
- Compliance
Quali farmaci si usano contro l’influenza?
Inibitori della neuraminidasi, analoghi dell’acido sialico, interferiscono con il rilascio dei virus progenie
Oseltamivir, Zanamivir
A chi e quando vanno somministrati i farmaci anti-influenzali?
over 65 con malattie cuore/reni/polmoni o immunocompromessi
Entro 48h dall’inizio della malattia, altrimenti non si riduce il rischio di complicanze
Trattamento dell’herpes simplex (HSV1 HSV2)
- Aciclovir: inibisce la sintesi del DNA virale bloccando la DNA-polimerasi virale e l’allunganento della catena (dopo l’incorporazione del DNA virale); 5 volte al giorno
La sua attivazione necessita di una prima fosforilazione a carico della timidina-chinasi virale, motivo per cui è molto sicuro - Val-aciclovir: profarmaco, viene attivato (e non inattivato) a livello epatico; per questo bastano 3 somministrazioni al giorno
- Brivudin: molto più potente; 1 volta al giorno NON SOMMINISTRARE CON 5-FU
Reazioni avverse di Aciclovir
Abbastanza rare, ma riguardano i tessuti altamente proliferativi
- midollo emopoietico
- mucose: nausea, vomito, diarrea
Trattamento del CMV
Triade storica: Ganciclovir, Cidofovir, Foscarnet
Hanno tollerabilitá bassa, quindi è necessario monitoraggio terapeutico
Ganciclovir (molto speculare all’aciclovir)
Inibisce la DNA-polimerasi del CMV, viene inserito nelle catene nascenti del DNA ed interrompe l’elongazione. Anche lui per essere attivato necessita di una prima fosforilazione, operata dall’UL97 virale. Esiste anche un profarmaco, legato anch’esso alla valina (Val-ganciclovir)
Terapia della retinite da CMV
Fino a qualche tempo fa si inserivano dei piccoli dischetti di Ganciclovir a livello intravitreale, così da avere rilascio di Ganciclovir in maniera continuativa per circa 3 mesi. Tuttavia, erano legati ad alcune reazioni avverse come emorragie del vitreo, distacco della retina, cataratta.
Ad oggi, sono utilizzate iniezioni intravitreali, tendenzialmente di Fomivirsen, un oligonucleotide antisenso complementare ad una sequenza dell’RNA messaggero. Prevede una sola somministrazione settimanale.
Cidofovir
È un nucleotide monofosfato, quindi “bypassa” il primo passaggio di fosforilazione virus-dipendente. Per questo motivo è legato ad una maggiore frequenza di mielotossicità, disturbi GI e nefrotossicità.
Foscarnet
È un analogo del pirofosfato inorganico e inibisce direttamente DNA/RNA-polimerasi dei virus herpetici.
Solo EV, si usa se infezione resiste a Ganciclovir e Cidofovir
Letermovir
Inibisce il complesso di terminazione virale, in particolare pUL56, impedendo la digestione del DNA prima che venga inserito nella polimerasi.
È 1000 volte più potente del Ganciclovir, ma subisce metabolismo epatico e coinvolge trasportatori transmembrana
Terapia di prima linea delle epatiti C
IFN-A-PEG + Ribavirina per 24-48 settimane
La combinazione tra i farmaci
- riduce resistenze
- migliora efficacia
- permette riduzione dosi migliorando tollerabilità
Quali sono i nomi degli aminoglicosidi più importanti?
Streptomicina
Gentamicina
Tobramicina
Amikacina
Quali sono le caratteristiche chimiche degli Aminoglicosidi che influenzano la loro capacità di attraversare le membrane cellulari?
Sono basici e idrofili, rendendoli poco capaci di attraversare le membrane cellulari e richiedendo un trasporto attivo.
Come agiscono gli Aminoglicosidi? Quali sono gli effetti?
Legano la subunità 30S impedendo la formazione
del complesso d’inizio.
Bloccano l’allungamento della catena
amminoacidica.
Determinano la formazione di proteine aberranti,
mediante l’incorporazione di un amminoacido
sbagliato
Descrivi il meccanismo di entrata nella cellula degli Aminoglicosidi
passano la membrana esterna per diffusione passiva attraverso delle porina, passano la membrana interna con pompe protoniche ossigeno-dipendenti, grazie alla loro natura idrofila rimangono nella cellula e raggiungono i ribosomi
L’azione degli aminoglicosidi è dose-dipendente?
A elevate concentrazioni sono battericidi, mentre a basse concentrazioni sono batteriostatici.
Cos’è l’effetto post-antibiotico (PAE) degli Aminoglicosidi?
la persistenza dell’attività antibatterica anche quando le concentrazioni di farmaco scendono al di sotto di MIC90. permette di ridurre le dosi a somministrazione singola giornaliera
Quali sono i principali meccanismi di resistenza agli Aminoglicosidi?
-Ridotta penetrazione dell’antibiotico nel batterio:
per riduzione del numero di porine, mutazioni nelle porine alterazioni nel microambiente periplasmatico che compromettono l’efficacia delle pompe ossigeno-dipendenti;
Presenza di cationi bivalenti;
pH acido e condizioni di anaerobiosi.
-Modificazione enzimatica dell’Aminoglicoside: acetilazione o fosforilazione (l’amikacina è resistente alla fosforilazione)
-Mutazione del sito di legame del ribosoma
Come si somministrato gli Aminoglicosidi?
Sono idrofili per cui l’assorbimento per via orale è ostacolato; in genere, in infezioni sistemiche, si preferisce la somministrazione endovenosa
Quali sono le principali tossicità associate agli Aminoglicosidi?
Nefrotossicità, ototossicità e ipomagnesemia
Quali sono gli effetti della tossicità cocleare degli Aminoglicosidi?
Tinnito persistente e compromissione della percezione delle frequenze elevate. FINO ALLA SORDITA’
Quali sintomi possono indicare una tossicità vestibolare degli Aminoglicosidi?
Cefalea intensa, nausea, vomito, vertigini, difficoltà nell’equilibrio e nistagmo spontaneo.
Quali infezioni possono essere trattate con gli Aminoglicosidi?
Endocarditi batteriche, IVU, polmoniti e meningiti.
I Gram- anaerobi sono intrinsecamente resistenti
Quali interazioni farmacologiche importanti devono essere considerate con gli Aminoglicosidi?
le penicilline anti-pseudomonas, che possono inattivare gli Aminoglicosidi
Quali sono i macrolidi principali da ricordare?
Azitromicina, Claritromicina, Eritromicina, Roxitromicina.
Qual è il meccanismo d’azione dei macrolidi?
Inibiscono la sintesi proteica legandosi alla subunità 50S del ribosoma, specificamente al sito A2058 della subunità 23S (macrolid-lincosamide streptogramina B (MLSb)). Ciò che si determina è la mancata formazione del peptidil tRNA.
Quali sono i principali meccanismi di resistenza ai macrolidi?
Modifica del sito MLSb (metilazione/sostituzione di A2058), riduzione della permeabilità della membrana cellulare, up-regulation delle pompe di efflusso, up-regulation di esterasi che idrolizzano il farmaco.
Qual è lo spettro d’azione dell’Azitromicina?
Ampio spettro contro Gram+ e Gram-, utilizzata principalmente nelle infezioni respiratorie e odontoiatriche.
Qual è lo spettro d’azione dell’Eritromicina?
Efficace contro Gram+ (pneumococchi, streptococchi, stafilococchi, corynebacteria) e Neisseria (Gram-), oltre a micoplasmi, legionella e alcuni micobatteri.
Quali sono le reazioni avverse comuni dei macrolidi?
Problemi gastrointestinali, epatotossicità, reazioni dermatologiche, rare reazioni come dolori toracici e aritmie (torsioni di punta)
L’azitromicina in particolare dà Elevata epatotossicità, vertigini, fotosensibilità, e AKI.
La claritromicina dà Pigmentazione dentaria e della lingua, stomatite e glossite, alterazioni a livello del SNC (agitazione, nervosismo, incubi notturni).
In quali casi è consigliato l’uso dei macrolidi?
Infezioni da corynebacteria, infezioni da Clamidia, polmoniti da micoplasmi e legionella, pazienti allergici alle penicilline, profilassi dell’endocardite batterica, trattamento delle infezioni delle vie aeree e dei tessuti molli.
Cosa è e come agisce la Telitromicina
La Telitromicina è un ketolide che si lega alla subunità 23S della subunità ribosomiale 50S, inibendo la sintesi proteica attraverso l’interazione con i domini II e V dell’RNA ribosomiale 23S e bloccando l’elongazione peptidica e la formazione delle subunità ribosomiali 50S e 30S.
L’affinità della Telitromicina per le subunità 50S è 10 volte superiore rispetto a quella della Eritromicina e 6 volte superiore rispetto a quella della Claritromicina.
Per quali indicazioni cliniche è utile la Telitromicina?
La Telitromicina è utilizzata come trattamento di seconda linea per polmoniti resistenti ai beta lattamici o altri macrolidi, tonsilliti e faringiti.
Quali sono le generazioni delle tetracicline e un esempio per ciascuna?
Prima generazione: Tetraciclina, Seconda generazione: Doxiciclina, Terza generazione: Tigeciclina.
Qual è il meccanismo d’azione delle tetracicline?
Le tetracicline si legano alla subunità 30S del ribosoma, bloccando la formazione della catena peptidica, impedendo all’amminoacil-tRNA di legarsi al ribosoma a causa dell’ingombro del farmaco.
Le tetracicline sono batteriostatiche o battericide?
A basse concentrazioni sono batteriostatiche, mentre a concentrazioni elevate sono battericide, anche se queste ultime si evitano per la tossicità.
Quali sono i principali meccanismi di resistenza alle tetracicline?
Pompe batteriche di efflusso Tet, mutazioni della subunità 30S batterica, produzione di proteine protettive che impediscono il legame delle tetracicline al ribosoma.
Qual è lo spettro d’azione delle tetracicline?
Ampio spettro contro Gram+, Gram-, protozoi e amebe.
Quali sono le principali reazioni avverse delle tetracicline?
Elevata epatotossicità, pigmentazione dentaria permanente se usate durante la formazione dei denti, reazioni di fotosensibilizzazione.
Come agisce e cosa è il Linezolid?
Il Linezolid è un oxazolidinone che inibisce la sintesi proteica legandosi al sito P della subunità 23S della subunità ribosomiale 50S, distorcendo il sito di legame del tRNA e bloccando la formazione del complesso ribosomiale 50S-30S.
Qual è lo spettro d’azione del Linezolid?
Il Linezolid è efficace contro batteri Gram+ (Enterococcus, Staphylococcus, Streptococcus, Clostridium perfringens), alcuni Gram- e Mycobacterium tuberculosis.
In quali situazioni cliniche si usa il Linezolid?
Polmoniti, infezioni della pelle e dei tessuti molli, osteomieliti, meningiti, infezioni da Enterococcus faecium resistente alla vancomicina, e tubercolosi.
è un farmaco di II o III linea per pazienti già resistenti ad altri trattamenti, come stafilococchi resistenti alle meticilline e alcuni enterococchi resistenti ai glicopeptidi.
Quali sono i vantaggi del Linezolid rispetto ad altri antibiotici?
Meccanismo d’azione unico, completo assorbimento orale, e rapida diffusione nei tessuti e nei liquidi corporei.
Quali interazioni farmacologiche ha il Linezolid?
Inibisce debolmente le MAO, interagisce con cibi contenenti tiramina causando aumento della pressione arteriosa.
Quali sono le principali reazioni avverse del Linezolid?
Alterazione della flora batterica intestinale, sintomi neurologici (cefalee, vertigini), depressione midollare con trombocitopenia.
Qual è la differenza principale tra i chinolonici e i fluorochinoloni?
I chinolonici erano usati per infezioni urinarie ma non sono più utilizzati a causa della resistenza e tossicità; i fluorochinoloni, grazie all’aggiunta del fluoro, hanno una migliore penetrazione cellulare e un’ampia attività citotossica.
Quali sono i principali fluorochinoloni?
Prima generazione: Ciprofloxacina e Levofloxacina
Seconda generazione: Rifofloxacina e Gatifloxacina
Come agiscono i fluorochinoloni?
Inibiscono la topoisomerasi II (DNA-girasi) e la topoisomerasi IV, bloccando la replicazione e la traduzione del DNA batterico.
Quali sono i meccanismi di resistenza ai fluorochinoloni?
Mutazioni puntiformi negli enzimi bersaglio, cambiamento della permeabilità del microrganismo (pH) e presenza di pompe di efflusso.
Quali reazioni avverse possono causare i fluorochinoloni?
Nausea, vomito, diarrea, cefalea, disturbi del sonno, depressione, rush cutanei, fotosensibilizzazione, danno tendineo (non dare ai giovani atleti), insufficienza epatica.
Per quali infezioni sono comunemente usati i fluorochinoloni?
Infezioni urinarie, gastroenteriche, dei tessuti molli, respiratorie, genitali e per la profilassi post-esposizione al Bacillus Anthracis.
Come agiscono i sulfamidici?
Inibiscono competitivamente la Diidropteroato sintetasi, bloccando la sintesi del Tetraidrofolato necessario per la produzione delle basi azotate.
Qual è il principale meccanismo di resistenza ai sulfamidici?
Aumento della produzione di Acido Para-ammino-benzoico (PABA), che compete con i sulfamidici per il sito di legame dell’enzima (diidropteroato sintetasi).
Con quale farmaco vengono spesso co-somministrati i sulfamidici per aumentare l’efficacia?
Con il Trimetoprim, che inibisce la Diidrofolato Reduttasi, l’enzima più a valle della stessa via di sintesi.
Quali sono le principali reazioni avverse dei sulfamidici?
Reazioni allergiche, danni renali ed epatici, anemia emolitica, ulcerazioni delle mucose
Come agisce la colistina (polimixina)?
Si inserisce nei fosfolipidi di membrana alterandola, simile a un detergente cationico, ed è attiva soprattutto su Gram- panresistenti.