GENERALE Flashcards
Che cos’è un farmaco?
Un farmaco è una sostanza chimicamente definita che esercita una specifica azione sull’organismo, o su un determinato processo biologico o di malattia.
Qual è la differenza principale tra un farmaco e un preparato erboristico?
Un farmaco è chimicamente definito, quindi misurabile, identificabile e certificabile, mentre i preparati erboristici possono contenere sostanze non conosciute qualitativamente e con concentrazioni non equivalenti.
Quali sono le finalità terapeutiche di un farmaco?
Le finalità terapeutiche di un farmaco includono guarigione, cronicizzazione e palliazione.
Che cos’è l’uso profilattico di un farmaco?
L’uso profilattico di un farmaco è l’impiego per prevenire l’insorgenza di una malattia o crisi, come nel caso degli antiepilettici o dei farmaci antimalarici.
Qual è lo scopo diagnostico di un farmaco?
Lo scopo diagnostico di un farmaco è utilizzato per valutare la funzionalità di organi o sistemi, come nel test di broncodilatazione per valutare la compromissione delle vie aeree.
Cos’è un eccipiente e a cosa serve?
Un eccipiente è una parte integrante della preparazione farmaceutica che può dare volume, stabilità, palatabilità, rilascio graduale e colore al farmaco.
Cos’è la posologia di un farmaco?
La posologia comprende le dosi che il paziente deve assumere, la via di somministrazione e le condizioni di somministrazione per ottenere l’effetto terapeutico desiderato.
Cosa distingue un farmaco bioequivalente da un farmaco biosimilare?
Un farmaco equivalente ha lo stesso principio attivo del farmaco originatore ma con eccipienti diversi, mentre un farmaco biosimilare è una copia non identica di un farmaco biotecnologico.
Quali sono le fasi di sviluppo di un farmaco?
Le fasi di sviluppo di un farmaco includono la discovery, il testing preclinico, le fasi cliniche I-III, la richiesta di registrazione all’ente regolatorio e la commercializzazione.
Cos’è la farmacocinetica?
La farmacocinetica studia l’assorbimento, la distribuzione, il metabolismo e l’eliminazione dei farmaci nell’organismo.
Cos’è la farmacodinamica?
La farmacodinamica studia gli effetti biochimici e il meccanismo d’azione dei farmaci, descrivendo l’interazione del farmaco con il bersaglio.
Come si relaziona la concentrazione di un farmaco all’effetto terapeutico?
La relazione tra concentrazione di un farmaco e l’effetto terapeutico è rappresentata da una curva sigmoidea: a basse concentrazioni non c’è effetto, a concentrazioni moderate l’effetto aumenta linearmente, e a concentrazioni elevate si raggiunge un plateau.
Quali fattori determinano la scelta della via di somministrazione di un farmaco?
-Caratteristiche del farmaco (es. solubilità in lipidi).
-Strategia terapeutica (es. tempestività d’azione).
-Stato della malattia (acuta o cronica).
-Compliance del paziente alla terapia.
Qual è la via di somministrazione più rapida in caso di emergenza, come uno shock cardiogeno?
La via endovenosa.
Quali sono le due principali categorie di vie di somministrazione dei farmaci?
-Vie sistemiche (enterali e parenterali).
-Vie topiche.
Cos’è la biodisponibilità di un farmaco?
È la quota percentuale di farmaco che raggiunge la circolazione sistemica dopo una somministrazione non endovascolare.
Cosa si intende per bioequivalenza?
È la capacità di due formulazioni diverse dello stesso principio attivo di produrre effetti simili quando somministrati alla stessa dose.
Quali sono le tre vie enterali di somministrazione?
Orale.
Sublinguale.
Rettale.
Quali sono i vantaggi della somministrazione orale di un farmaco?
Somministrazione semplice ed economica.
Possibilità di modulare la velocità di assorbimento.
Efficiente assorbimento grazie all’elevata superficie e vascolarizzazione intestinale.
Quali sono gli svantaggi della somministrazione orale di un farmaco?
Possibile irritazione e cattivo sapore.
Inattivazione di alcuni farmaci (es. insulina e penicillina G).
Metabolizzazione epatica (effetto di primo passaggio).
Alterazione della flora microbica.
Cos’è l’effetto di primo passaggio?
È la quasi completa degradazione di alcuni farmaci da parte del fegato quando somministrati per via orale, riducendo drasticamente la loro biodisponibilità.
Perché la via sublinguale è utilizzata per farmaci come la Trinitrina?
Perché permette un rapido assorbimento e azione immediata evitando l’effetto di primo passaggio epatico.
Quali sono le caratteristiche dei farmaci somministrati per via sublinguale?
-Elevato coefficiente di ripartizione olio/acqua.
-Elevata potenza.
-Rapida solubilizzazione.
Quali sono i vantaggi della via rettale di somministrazione?
-Possibilità di somministrare farmaci gastro-irritanti.
-Utile per pazienti con vomito protratto o che hanno subito chirurgia gastrica.
-Adatta a pazienti con problemi di deglutizione o non cooperanti.
Quali sono gli svantaggi della via rettale di somministrazione?
-Modesta area di assorbimento.
-Assorbimento non costante.
-Assorbimento lento.
-Facilità di irritazione.
-Flora batterica inattivante.
Come deve essere modificato il dosaggio di un farmaco in caso di insufficienza epatica?
Generalmente si deve ridurre la dose somministrata.
In caso di un paziente con malassorbimento intestinale, quali sono le opzioni per somministrare farmaci per via orale?
Si possono utilizzare formulazioni a rilascio programmato o, se necessario, aumentare la dose del farmaco.
Esistono farmaci che necessitano del fegato per la loro bio-attivazione?
Sì, alcuni farmaci sono profarmaci e necessitano del metabolismo epatico per diventare attivi, come alcuni antistaminici di vecchia generazione e molti ACE-inibitori.
Quali sono le vie di somministrazione parenterali sistemiche?
Le vie parenterali sistemiche includono intravascolare (endovenosa, intracardiaca, intrarteriosa), intramuscolare e cutanea (sottocutanea e intradermica).
Quali sono le principali vie intravascolari e un loro utilizzo?
Le principali vie intravascolari sono:
-Endovenosa: usata in terapia d’urgenza (es. convulsioni, attacchi asmatici, crisi ipertensive).
-Intracardiaca
-Intrarteriosa: usata raramente, ad esempio per trombolisi o terapie loco-regionali in caso di tumori.
Quali sono i vantaggi della somministrazione intravascolare?
I vantaggi includono rapidità di intervento, controllo rapido di efficacia, biodisponibilità del 100%, possibilità di somministrare farmaci irritanti e opzione di somministrazione in bolo o continua.
Quali sono i possibili svantaggi della via intravascolare?
Gli svantaggi includono l’irrecuperabilità del farmaco una volta immesso, rischio di danni agli organi più perfusi, infezioni, embolismo, e necessità di attenzione alla compatibilità dei farmaci.
Qual è il volume massimo somministrabile per via intramuscolare e in quale muscolo?
Il volume massimo somministrabile per via intramuscolare è di 5-6 ml, solitamente nel gluteo supero-laterale.
Nel deltoide si può arrivare a 0,5 mL
Quali fattori influenzano l’assorbimento a livello muscolare?
Fattori includono il sito di iniezione, l’irrorazione del muscolo, il volume e l’osmolarità della soluzione iniettata, e la presenza di tessuto adiposo.
Quali sono i potenziali svantaggi della somministrazione intramuscolare?
Gli svantaggi includono dolore, necrosi tissutale locale, lesioni vascolari o nervose e contaminazione batterica.
In cosa consiste la somministrazione cutanea intradermica?
La somministrazione intradermica si utilizza per piccoli volumi (0.1-0.2 ml) per scopi diagnostici, come i test allergici.
Quali sono i vantaggi della somministrazione transcutanea?
I vantaggi includono il rilascio protratto del farmaco e l’evitamento dell’effetto di primo passaggio. Esempi includono cerotti di trinitrina e fentanyl.
Quali sono le caratteristiche della somministrazione sottocutanea?
La somministrazione sottocutanea viene effettuata sull’addome con volumi fino a 2 ml. La velocità di assorbimento dipende dal flusso ematico locale e dalle caratteristiche anatomiche della sede.
Quali sono i vantaggi della via sottocutanea?
I vantaggi includono la possibilità di somministrare farmaci con bassa biodisponibilità orale, effetti locali o sistemici, e impianti a lento rilascio.
Quali sono i potenziali svantaggi della somministrazione sottocutanea?
Gli svantaggi includono dolore, ascesso o necrosi, velocità di assorbimento variabile, e maggiore dolorosità rispetto alla via intramuscolare.
Cos’è la via intratecale e per cosa viene utilizzata?
La via intratecale consiste nella somministrazione diretta di farmaci nel liquido cerebrospinale. È utilizzata per alcuni farmaci antifungini, antivirali, antitumorali per localizzazioni meningee di patologie come la leucemia acuta, per trattare infezioni acute come la meningite e per introdurre mezzi di contrasto per indagini radiografiche.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi della via intratecale?
Vantaggi: consente di ottenere effetti rapidi a livello delle meningi e delle radici dei nervi spinali, superando la barriera ematoencefalica. Svantaggi: è una via dolorosa e rischiosa.
Cos’è la via intrarticolare e per cosa viene utilizzata?
La via intrarticolare consiste nell’iniettare farmaci (antinfiammatori, anestetici locali, antibiotici) all’interno delle capsule articolari per la cura di patologie locali.
Quali sono i potenziali effetti collaterali delle somministrazioni ripetute per via intrarticolare?
Somministrazioni ripetute e frequenti per via intrarticolare possono produrre effetti lesivi alle articolazioni.
Come funziona la somministrazione di farmaci per via inalatoria?
La via inalatoria viene utilizzata per somministrare gas anestetici generali e spray per il trattamento dell’asma. Il farmaco viene assorbito attraverso i polmoni, grazie alla grande superficie alveolare e all’elevata vascolarizzazione polmonare.
Quali sono i vantaggi della via inalatoria?
Vantaggi: elevata superficie di assorbimento, grande vascolarizzazione polmonare, rapido assorbimento del farmaco.
Qual è l’effetto delle dimensioni delle particelle nel caso degli aerosol?
-Particelle >20 micron: tendono a depositarsi nelle vie aeree superiori.
-Particelle tra 1 e 10 micron: si depositano nell’albero tracheo-bronchiale, con quelle solubili che producono un’azione locale e quelle insolubili rimosse dalle ciglia.
-Particelle <1 micron: raggiungono gli alveoli, ma vengono in gran parte esalate senza essere trattenute.
Quali sono gli svantaggi della via inalatoria?
Svantaggi: possibili irritazioni locali, scarsa possibilità di regolare la dose di farmaco, assorbimento variabile.
Cosa si intende per somministrazione intracavitaria e quali sono le sue sottocategorie?
La somministrazione intracavitaria riguarda l’iniezione di farmaci all’interno di cavità corporee. Le sottocategorie includono:
-Intraperitoneale: per patologie del peritoneo.
-Intrapleurica: per patologie della pleura.
Cos’è la via transmucosa e per cosa viene utilizzata?
La via transmucosa è un’espansione della via sublinguale. Alcuni farmaci vengono assorbiti attraverso delle losanghe applicate sulla mucosa della guancia, spesso utilizzata per oppioidi nel trattamento di dolori lancinanti e immediati.
Cos’è l’assorbimento dei farmaci?
L’assorbimento dei farmaci è il processo di trasferimento del farmaco dal sito di somministrazione al sangue, rilevante per le vie sistemiche.
Come varia il profilo di concentrazione plasmatica in base alla via di somministrazione?
-Endovenosa: massima concentrazione raggiunta subito, che diminuisce col tempo.
-Intramuscolare: rapido assorbimento dovuto all’alta vascolarizzazione del muscolo.
-Sottocutanea: l’assorbimento dipende dalla vascolarizzazione del tessuto adiposo.
-Orale: andamento dilazionato con passaggio attraverso stomaco e ileo.
Quali sono le differenze tra la cinetica di primo ordine e la cinetica di ordine zero?
Cinetica di primo ordine: la quantità di farmaco assorbita per unità di tempo è una percentuale costante di quella rimanente.
Cinetica di ordine zero: l’assorbimento del farmaco è costante e indipendente dalla quantità rimanente, avviene tramite trasporto attivo.
Cos’è l’emivita di assorbimento e come si calcola?
L’emivita di assorbimento è il tempo necessario a dimezzare la concentrazione del farmaco nella sede di somministrazione. Si può anche calcolare come il tempo necessario per raddoppiare la concentrazione del farmaco nel sangue.