DEGENERAZIONE MACULARE SENILE, Flashcards
AP DEGENERAZIONE MACULARE SENILE
Si viene a verificare un processo patologico a carico dell’epitelio retinico pigmentato, dei fotorecettori, della membrana di Bruch e della coriocapillare.
IN CHE COSA SI TRADUCE MECCANISMI PATOGENETICI DMS
Tutto ciò si traduce alla fine nella formazione di drusen, che sono l’espressione di deposizione di proteine e lipidi nell’epitelio retinico pigmentato e nello spazio tra epitelio e fotorecettori. Oltre a ciò entrano anche in gioco altri elementi che riguardano la neovascolarizzazione
PATOGENESI DMS
La degenerazione maculare senile viene suddivisa in una forma precoce caratterizzata dalla presenza di drusen in area maculare, le drusen molli che hanno un diametro più ampio rispetto alle hard drusen.
FORMA DRUSEN MOLLE , PROGNOSI
Dopodiché questa forma ha possibilità di stazionare o di evolvere nel 25% dei casi verso una forma umida e nel 75% verso una forma secca, e queste sono le forme evolutive della degenerazione maculare senile, la cosiddetta forma tardiva o late.
DA CHE COSA PROGRESSIONE AMD
Un ruolo importante nella progressione è dato dall’angiogenesi, regolata da fattori attivatori ed inibitori (questo vale sia per l’embriogenesi sia quando c’è da instaurare un processo di riparazione con cicatrizzazione).
COSA AVVIENE NEGLIO OCCHI NORMALI,
In condizioni normali, in occhi normali, i fattori attivatori e inibitori sono in equilibrio, pertanto l’angiogenesi si attiva a seguito di uno squilibrio tra questi
fattori proangiogenetici
vegf
effetti protettivi rispetto a fenomeni ossidativi
Hanno effetto protettivo invece il fattore derivato dall’epitelio retinico pigmentato, TSP1, l’angiostatina. Dall’equilibrio dipende lo sviluppo di neovasi che è uno degli elementi caratterizzanti la forma wet della degenerazione maculare senile tardiva.
vegf, cosa determina
è il comune denominatore in quanto le membrane neovascolari hanno dimostrato sia l’espressione di questo sia la presenza di recettori nel loro interno.