Benjamin Flashcards
Concezione del diritto in Benjamin
Uno dei temi centrali nell’opera di Benjamin è la violenza. L’ascesa legittima di Hitler e Mussolini mostra che la violenza non viene fermata dalla politica, ma anzi ne fa parte.
Nel contesto violento tra le due guerre, Benjamin elabora una concezione non pacifica del diritto. Il diritto pacifica perché conserva e istituzionalizza la violenza da cui nasce, che rimane latente in tutte le istituzioni dello Stato. Il diritto è un contratto che istituzionalizza la violenza, ed evidenza storica di ciò è la costituzione.
Il potere costituente è un potere violento, e le sua condensazione nella costituzione conserva i rapporti di forza.
La liberazione in Benjamin
Alla violenza insita nello Stato, Benjamin contrappone la giustizia. Benjamin immagina una redenzione immediata a seguito di un intervento che assume tratti messianici, fortemente influenzati dalla tradizione ebraica.
La liberazione dalla violenza nella società può essere compiuta solo dall’originale violenza divina, imminentemente rivolunzaria. L’irruzione di Dio nel tempo umano provoca una rottura che ferma il tempo e ferma la storia.
Il concetto di storia in Benjamin
Per Benjamin la storia è storia della violenza: le successioni di forme/organizzazioni di potere sono le diverse configurazioni che di volta in volta il potere assume nell’istituzionalizzare la violenza. La rappresentazione dei vinti è assente dalla storia, c’è solo la narrazioen dei vincitori.
Per Benjamin sono gli uomini i giudici della storia, non è (come in Hegel) la storia ad fare da tribunale del mondo.
Il tempo-ora in Benjamin
Il tempo storico viene interrotto, e viene sostituito da una nuova concezione di tempo, che metta in evidenza la discontinuità con la storia.
Il nuovo tempo è il tempo-ora, un’esperienza del tempo tempo in cui l’utopia può irrompere in ogni momento. Questa utopia è stata trasmessa di epoca in epoca nella tradizione dei vinti, e in ogni istante può sprigionare l’energia rivoluzionaria.
I vinti devono quindi interrompere il tempo, smettere di pensare alla venuta del messia come un evento legato a un futuro indeterminato, ma come a un evento imminente. La rivoluzione viene dagli ultimi, che non devono cercare di instaurare un nuovo dominio ma piuttosto determinare la fine della storia.