Atteggiamenti Flashcards

1
Q

Dare una definizione di atteggiamento

A

Un atteggiamento è una tendenza che viene espressa valutando una particolare entità (persone, oggetti, idee) con un qualche grado di favore o sfavore (un giudizio positivo o negativo)

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2
Q

Quali sono le funzioni degli atteggiamenti?

A

Tutti gli atteggiamenti svolgono una funzione fondamentale di “valutazione degli oggetti”. Ha funzione strumentale (esprimere un atteggiamento porta un vantaggio per la persona), espressiva (esprimere i propri valori fondamentali), egodifensiva (proteggere l’individuo da fattori interiori come l’ansia), di adattamento sociale

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3
Q

Quali sono le componenti del concetto di atteggiamento?

A

L’atteggiamento ha 3 componenti: Cognitiva (pensiero), Affettiva (sentimento), Comportamentale (azione)

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4
Q

Carl Hovland e la scuola di Yale

A

Carl Hovland fece uno studio sperimentale sulle campagne persuasive utilizzate per ottenere il consenso dei cittadini alla partecipazione degli USA alla guerra e intraprese lo studio sistematico degli elementi che rendono la comunicazione persuasiva efficace, mettendo in luce tre fattori:
“chi dice cosa a chi”

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5
Q

Sleeper effect nella persuasione

A

Lo Sleeper Effect si produce quando una persona ignora all’inizio un messaggio, perché non sembra credibile, e poi, a poco a poco, comincia a credervi.

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6
Q

Definire l’effetto di mera esposizione e il paradigma sperimentale che ha portato ad evidenziarlo

A

L’esposizione ripetuta agli stimoli determina un accentuarsi dei sentimenti positivi nel loro confronti. Zajonic conduce degli esperimenti in cui i partecipanti venivano esposti a fotografie, caratteri o parole. A fine esperimento i partecipanti devono indicare per ciascuno stimolo il loro grado di gradimento e risultavano più piacevoli gli stimoli che erano stati proposti più volte.

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7
Q

Appello alla paura

A

L’appello alla paura è la tecnica persuasiva con cui attraverso la paura si prova a modificare un determinato atteggiamento.
È necessario che la paura suscitata non sia troppo elevata ed è necessario che la rassicurazione su come evitare le minacce si presenti immediatamente dopo l’induzione di paura

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8
Q

Teoria del giudizio sociale (Sherif, Hovland, Nebergall)

A

Sostiene che il messaggio viene percepito in riferimento all’atteggiamento pre-esistente.
Le informazioni che ricadono nell’area di accettazione vengono percepite come più congeniali al proprio atteggiamento di quanto non siano (assimilazione).
Le informazioni che ricadono nell’area opposta vengono percepite come più incoerenti con il proprio atteggiamento di quanto non siano (contrasto).
Alto coinvolgimento dell’Io (autoprotezione). Basso coinvolgimento dell’Io (oggettività)

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9
Q

Teoria aspettativa-valore (Fishbein e Ajzen, 1967)

A

L’atteggiamento verso un oggetto è uguale alla somma delle aspettative che l’oggetto possieda un certo attributo (probabilità) x valore che la persona attribuisce a questo attributo.

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10
Q

Paradigma dell’elaborazione dell’informazione (Mc Guire 1968;1972)

A

In questo modello la persuasione viene descritta come processo
cognitivo costituito da 6 fasi ordinate in modo sequenziale: Esposizione al messaggio, Attenzione al messaggio, Compresione del messaggio, Accettazione del messaggio, Ritenzione del nuovo atteggiamento, Traduzione del nuovo atteggiamento in comportamento

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11
Q

Modello della risposta cognitiva (Greenwald, 1968)

A

Il processo cognitivo rilevante per la persuasione non è il processo di ricezione che si realizza nel comprendere il messaggio, ma piuttosto nell’elaborazione attiva dei pensieri in risposta al messaggio al quale si è esposti. Maggiore il numero di pensieri positivi suscitati da un messaggio, maggiore sarà il suo impatto.

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12
Q

Modello della Probabilità di Elaborazione (ELM) (Petty & Cacioppo, 1981)

A

Distingue la via centrale (comprende l’elaborazione cognitiva accurata del messaggio) e la via periferica (si presta attenzione ai segnali periferici, avviene quando ci sono bassi livelli di motivazione o di abilità cognitiva)

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13
Q

Modello Euristico – Sistematico (Chaiken, 1987)

A

Distingue il percorso sistematico (disponibilità e capacità a sforzo cognitivo, comprensione degli argomenti, riflessione attenta) e euristico (uso di scorciatoie mentali, euristiche che richiamano alla mente semplici regole decisionali). I due percorsi non si escludono a vicenda (esiti:attenuazione, bias)

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14
Q

Fun theory della persuasione

A

La Fun Theory sostiene che le persone cambiano più facilmente i comportamenti dannosi per la salute e l’ambiente se le si stimolano al cambiamento attraverso il divertimento

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15
Q

Illustrare la teoria dell’immunizzazione e pensare come può essere applicati

A

Il principio della vaccinazione: sottoporre gli individui a una moderata minaccia contro le proprie credenze per renderli capaci di resistere a più forti attacchi nel futuro. Permette agli individui di formulare contro-argomentazioni che possono essere usate in una successiva occasione

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16
Q

Illustrare la teoria della reattanza e pensare alcuni eventi che questa potrebbe spiegare

A

Ogni qual volta la libertà di scelta è limitata o minacciata, il bisogno di mantenere le nostre libertà ci porta a desiderarla molto più di prima. Può spiegare l’effetto boomerang (se io credo fermamente nella politica della sinistra e mi confronto con una persona di destra che è ferma nelle sue posizioni è possibile che per effetto boomerang entrambi rafforziamo ancora di più le nostre opinioni dopo l’interazione)

17
Q

Descrivere il modello dell’azione ragionata e evidenziarne i limiti

A

Il modello dell’azione ragionata è formato da un atteggiamento verso un’azione che comprende delle credenze sulle conseguenze e delle valutazioni sulle conseguenze; e delle norme soggettive che comprendono delle aspettative sull’approvazione e delle motivazioni al compiacere. Questi due portano a un’intenzione che si trasforma in azione. Questo modello però non si adatta a condotte complesse e per spiegare i
comportamenti abituali

18
Q

Descrivere il modello del comportamento pianificato

A

Il modello del comportamento pianificato è formato da un atteggiamento verso un’azione che comprende delle credenze sulle conseguenze e delle valutazioni sulle conseguenze; da delle norme soggettive che comprendono delle aspettative sull’approvazione e delle motivazioni al compiacere; e da una percezione del controllo sul proprio comportamento. Questi tre portano a un’intenzione che si trasforma in azione.

19
Q

Descrivere il modello MODE

A

Il modello MODE propone la distinzione tra due differenti percorsi che collegano atteggiamento - comportamento: la modalità di elaborazione volontaria e la modalità di elaborazione spontanea/automatica