20) le proposizioni relative Flashcards

1
Q

sulle proposizioni relative proprie:

A
  1. quando vi è lo stesso caso fra il pronome determinativo/dimostrativo e quello relativo solitamente il primo viene soppresso.
    ex.
    ‘non praestant philosophi quae loquuntur’ = i filosofi non mettono in pratica (quello) di cui parlano.
  2. la prolessi del relativo: consiste nell’anticipazione, rispetto alla sovraordinata, della proposizione relativa.
    ex.
    ‘quem metunt oderunt, quem quisque odit perisse expetit’ = si odia chi si teme; ciascuno desidera la morte di colui che odia.
  3. la concorrenza del relativo: consiste nella compresenza contigua di due pronomi relativi; uno con funzione di soggetto, l’altro con funzione di complemento.
    ex.
    ‘Epicurus non satis politus est iis artibus (=artes) quas qui (=eruditi) tenent eruditi appellantur’ = Epicuro non è abbastanza ferrato in quelle discipline che fanno sì che coloro che le possiedono si dicano eruditi.
  4. le relative incidentali/parentetiche di tipo limitativo hanno modo congiuntivo e sono spesso accompagnate da ‘quidem’.
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2
Q

sulle ‘relative improprie/avverbiali’:

A

!!: il nesso relativo non regge una vera relativa

Sono dette ‘improprie’/’avverbiali’ le proposizioni relative che hanno funzione e valore di finali, causali, consecutive etc.
ex.
‘Miropola adfatim mi unguentum largitus est quo me venustarem’ = Il profumiere mi ha fornito cosmetici in abbondanza per rendermi attrante (relativa finale)

‘Quis est tam ignarus rerum qui hoc non intellegat?’ = Chi è tanto ignaro della situazione da non capire ciò? (relativa consecutiva)

etc.

Questo perchè le relative vere e proprie non sono nè proposizioni completive nè proposizioni avverbiali; sono una categoria a parte (completive, relative proprie, avverbiali).

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