19) le proposizioni avverbiali (2) Flashcards
periodo ipotetico con apodosi indipendente: periodo ipotetico del 1° tipo:
il periodo ipotetico del 1° tipo è quello dell’obiettività:
-protasi (‘se…’): indicativo
-apodosi (spiegazione): qualsiasi modo
periodo ipotetico con apodosi indipendente: periodo ipotetico del 2° tipo:
il periodo ipotetico del 2° tipo è quello della possibilità:
-protasi: congiuntivo (presente o perfetto)
-apodosi: congiuntivo (presente o perfetto)
periodo ipotetico con apodosi indipendente: periodo ipotetico del 3° tipo:
il periodo ipotetico del 3° tipo è quello dell’irrealtà:
-protasi: congiuntivo (‘imperfetto’ per il presente-futuro, ‘piuccheperfetto’ per il passato)
-apodosi: congiuntivo (‘imperfetto’ per il presente-futuro, ‘piuccheperfetto’ per il passato)
periodi ipotetico dipendente: apodosi all’infinito:
Il periodo ipotetico può trovarsi in dipendenza infinitiva o congiuntiva quando l’apodosi dipende da verbi che reggono una proposizione infinitiva o al congiuntivo (ex. sostiene che, afferma che, vuole che…).
apodosi all’infinito:
1° tipo (obiettività):
* protasi>congiuntivo ;
* apodosi>qualsiasi tempo dell’infinito in funzione relativa (avessi/ho) (tutto in consecutio rispetto alla reggente)
2° tipo (possibilità):
* protasi>congiuntivo (in consecutio) ;
* apodosi>infinito futuro attivo in ‘-urum (esse)’ o ‘fore ut’ + cong. (avesse/avrebbe)
3° tipo (irrealtà):
* protasi>congiuntivo imperfetto e piuccheperfetto ;
* apodosi>infinito futuro attivo in ‘-urum (fuisse)’ o ‘futurum fuisse ut’ + cong. per i passivi o i verbi privi di supino.
infinito presente o perfetto per le espressioni del falso condizionale. (avesse fatto/avrebbe fatto)
periodo ipotetico dipendente: apodosi al congiuntivo:
1° tipo (obiettività):
protasi>congiuntivo ; apodosi>congiuntivo (consecutio in base alla reggente)
2° tipo (possibilità):
protasi>congiuntivo ; apodosi>congiuntivo (consecutio in base alla reggente)
3° tipo (irrealtà):
protasi>congiuntivo imperfetto ; apodosi>
-congiuntivo imperfetto/piuccheperfetto / participio futuro (-urum (+ fuerim)).
proposizioni condizionali:
Le proposizioni condizionali sono introdotte da ‘dum’, ‘modo’ (‘purchè’ - ‘a condizione che’) + congiuntivo.
proposizioni concessive:
Le proposizioni concessive esprimono un’ammissione che, sebbene in contrasto reale (concessive oggettive) o supposto/punto di vista (concessive soggettive) con ciò che dice la reggente, non ne compromette la veridicità o la possibilità di realizzazione.
- concessive oggettive: introdotte da ‘quamquam’, ‘etsi’ (+ indicativo) ‘cum’ (+ congiuntivo).
- concessive soggettive: introdotte da ‘etiamsi’, ‘quamvis’, ‘licet’ + congiuntivo.
si traducono tutte con ‘benchè…’, ‘per quanto…’
proposizioni avversative:
Le proposizioni avversative esprimono una circostanza in opposizione a quella espressa nella reggente; sono introdotte da ‘cum’ + congiuntivo. Spesso l’uso va a confondersi con quello concessivo.
Sono avversative quelle in cui il ‘cum’ può essere tradotto con ‘mentre’.
ex.
‘cum ceteris in coloniis dummviri appellentur, hic se praetores appellari volunt’ = mentre/benchè/bensì nelle altre colonie siano chiamati duumviri, qui vogliono essere chiamati pretori.
proposizioni comparative: comparativo di maggioranza e minoranza:
Le proposizioni comparative istituiscono tra due enunciati un confronto su base quantitativa (maggioranza, minoranza, uguaglianza) o un confronto ipotetico.
-
comparative semplici: ac, atque + ind. (dipendono da
aggettivi o avverbi contenuti nella reggente, come ‘similis’ ‘similiter’ ‘aliter’.
. - comparative introdotte da ‘ut’ + ind (ut=’come ad esempio’, ‘come è naturale’, ‘dato che’).
- ‘magis/potius quam’ + ind’ = non è vero A ma B)
- ‘magis/potius quam + cong. = non si deve fare A ma B).
Comparative sono anche le proposizioni introdotte da ‘post quam’ (piuttosto che)
proposizioni comparative: comparative di uguaglianza:
Le comparative di uguaglianza sono introdotte da ‘sic… ut’ , ‘talis… qualis’ , ‘tantum… quantum’ , ‘eo… quo’ etc.
proposizioni comparative: comparative ipotetiche:
Le comparative ipotetiche sono equivalenti a protasi di un periodo ipotetico (ex. ‘come se tu fossi…’) e sono introdotte da ‘tamquam’, ‘quasi’, ‘velut si’ (come se).
se l’ipotesi è possibile: congiuntivo in consecutio
se l’ipotesi è irreale: congiuntivo sempre in tempi storici (anche se in dipendenza da tempi principali).
causali: differenza fra ‘cum’ e ‘quod’/’quia’
- cum: è sempre + cong. e spesso non introduce una causa diretta (come quia e quod), ma una circostanza determinante il fatto principale.
- quod: è + ind. se la cuasa è oggettiva, + cong. se la causa è soggettiva. Determina una causa diretta.