Traumi maxillo-facciali 2 fr. nasali e zigomatiche Flashcards
Il trattamento ha un duplice scopo,
- morfologico, per restituire al paziente la fisionomia preesistente
- e funzionale, in relazione alle strutture ossee danneggiate.
Le fasi del trattamento comuni ad ogni frattura saranno
- la riduzione, vale a dire il ripristino della corretta posizione spaziale del moncone fratturato,
- e la sua stabilizzazione per consentire la guarigione dei segmenti fratturati nella posizione corretta ed in assenza di movimenti.
Frattura della piramide nasale
È la frattura facciale più frequente sia per l’esposizione di quest’area che per l’intrinseca fragilità della struttura (cartilagine+osso, tra l’altro molto sottile).
In ordine di frequenza (delle fratture nasali ndr):
- Ossa nasali
- Ossa nasali + setto
- Fratture o dislocazioni isolate del setto cartilagineo (eventi rari e limitati alla porzione cartilaginea)
Le fratture nasali spesso sono associate anche a
lacerazioni delle mucose nasali e creano una diretta esposizione del focolaio di frattura in ambiente non sterile che va sempre verificata mediante rinoscopia anteriore.
La frattura del naso si tratta per lo più a cielo chiuso, senza fare dei tagli;
si utilizza una pinza per mobilizzare le ossa, la cui posizione viene studiata attraverso la palpazione con la mano libera.
Frattura dello zigomo
Sono le fratture più frequenti dopo quelle del naso.
La classica frattura dello zigomo è detta tripodica
poiché normalmente le linee di frattura interessano le 3 suture che uniscono l’osso zigomatico alle ossa contigue: fronto-malare (fronto-zigomatica ndr), temporo-zigomatica, maxillo-malare (zigomatico-mascellare ndr).
Zigomatico: distinguiamo fratture:
- Composte
- Con diastasi di una sola sutura
- Con diastasi di due suture
- Con diastasi di tutte e tre le suture
- Fratture con comminuzione in due o più frammenti dello zigomo per coinvolgimento anche del corpo
Fr. zigomatico: È importante indagare anche la presenza di segni clinici di coinvolgimento orbitario quale eso o enoftalmo o diplopia
( Visione doppia, dovuta a alterata funzionalità dei muscoli oculari estrinseci per intrappolamento nei siti di frattura, edema-ematoma degli stessi muscoli o ancora lesioni nervose) per la spesso concomitante presenza di fratture orbitarie e del pavimento orbitario in particolare.