Malformazioni cranio-facciali 3 disostosi oto-mandibolare Flashcards
Disostosi oto-mandibolare (sindromi dell’arco branchiale)
Sindromi per cui non si sviluppano tutte quelle strutture che derivano dal primo e/o dal secondo arco branchiale.
Esistono forme monolaterali e forme bilaterali,
che sono molto più gravi e, fortunatamente, anche molto più rare.
Si ha un deficit di sviluppo nell’emivolto di dx o di sx che può coinvolgere
- il padiglione auricolare (a volte anche l’orecchio interno),
- l’emimandibola (che può interessare in modo variabile la mandibola stessa, colpendo l’angolo mandibolare come anche il condilo),
- l’osso zigomatico e
- il naso.
- La mascella può essere interessata.
L’occlusione è quasi sempre alterata.
Sono possibili diversi approcci per correggere questi difetti.
La chirurgia ricostruttiva coinvolge nella maggior parte dei casi la mandibola e l’orecchio.
Per quanto riguarda la mandibola,
si fanno delle osteotomie (incisioni non solo della mucosa ma anche dell’osso) e si riposiziona gradualmente la mandibola nella posizione corretta sfruttando degli osteodistrattori (il tiraggio viene regolato dall’esterno con un cacciavite apposito).
L’orecchio non può essere ricostruito prima degli 8 anni di età,
poiché non ha ancora raggiunto la dimensione che avrà da adulto.
La cartilagine costale viene modellata
seguendo un impronta dell’orecchio sano.
L’occlusione viene corretta in seguito
con apparecchi dentali.
Nb: per una corretta programmazione terapeutica
è molto importante studiare radiograficamente l’ATM e riprodurre la TAC 3D delle alterazioni scheletriche su un modello solido di resina acrilica mediante la stereolitografia
Nb: talvolta è possibile osservare abbozzi cartilaginei,
i tip preauricolari, che sono orecchie non sviluppate