Terapia Rigenerativa Parodontale Flashcards

1
Q

Quali sono gli elementi necessari per ottenere rigenerazione di medicina?

A
  • Cellule progenitrici
  • Molecole che trasmettono il segnale
  • Struttura di supporto
  • Condizioni biologiche adeguate:
    • Apporto ematico
    • Stabilità ferita
    • Tempo sufficiente
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2
Q

Quali sono gli elementi necessari per ottenere rigenerazione di medicina?

A
  • Cellule
  • Molecole che trasmettono il segnale
  • Struttura di supporto
  • Condizioni biologiche adeguate:
    • Apporto ematico
    • Stabilità ferita
    • Tempo sufficiente
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3
Q

Cosa andiamo a rigenerare con la rigenerazione parodontale?

A
  • Osso di supporto
  • Osso alveolare
  • Legamento parodontale
  • Cemento radicolare
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4
Q

Cosa andiamo a rigenerare con la rigenerazione parodontale?

A
  • Osso di supporto
  • Osso alveolare
  • Legamento parodontale
  • Cemento radicolare
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5
Q

Quale è l’unico modo per verificare che sia avvenuta rigenerazione parodontale?

A

Analisi istologica del tessuto, infatti imaging ed analisi clinica possono solo darci delle indicazioni.

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6
Q

Quali sono le due problematiche princiapli che si incontrano in rigenerativa?

A
  • La migrazione apicale dell’epitelio all’interno del difetto
  • La predicibilità nella formazione di nuovo osso, legamento e cemento
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7
Q

Descrivi la tecnica di Widman del 1918 per la rigenerazione

A

Widman apriva il lembo e degranulava il difetto con delle curette

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8
Q

Descrivi la tecnica di Prichard del 1957 per la rigenerazione parodontale

A

Prichard andava ad allestire il lembo, faceva curettage degranulando il difetto, e suturava facendo in modo che il difetto osseo guarisse per seconda intenzione, al fine di prevenire la formazione di eptelio giunzionale lungo tra l’osso di neoformazione ed il dente

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9
Q

Descrivi la tecnica di Ellegard per la rigenerazione parodontale

A

Innesto gengivale libero + osso autologo. In questo caso l’innesto gengivale libero serviva come “collare” in grado di impedire all’epitelio di spostarsi apicale

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10
Q

Descrivi la tecnica di Ellegard per la rigenerazione parodontale

A

Innesto gengivale libero + osso autologo. In questo caso l’innesto gengivale libero serviva come “collare” in grado di impedire all’epitelio di spostarsi apicale

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11
Q

Descrivi la tecnica di Hiatt e Shallorn del 71 per la rigenerazione parodontale

A

Lembo + Curettage + Innesto Osso Autologo

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12
Q

Descrivi la Tecnica di Nyiman per la rigenerazione parodontale

A

Lembo + rignerazione tissutale guidata (da membrana in Milliipore)

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13
Q

Descriivi la Tecnica di Shallorn dell’88

A

Lembo + rigenerazione tissutale guidata + innesto di osso autologo

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14
Q

Descrivi la tenica di Levocik per la rigenerazione parodontale

A

Lembo + rigenerazione tissutale guidata + innesto di osso autologo + amelogenine

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15
Q

Quali sono le indicazioni alla terapia rigenerativa parodontale?

A
  • Difetti Intraossei
    • 1
    • 2
    • 3
    • Combinati
  • Difetti delle forche di I e II grado
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16
Q

Controindicazioni alla terapia rigenerativa parodontale

A
  • Crateri
  • Forche di terzo grado
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17
Q

Obiettivi della terapia rigenerativa

A
  • Riduzione della profondità di sondaggio
  • Guadagno di attacco clinico
  • Riempimento dei difetti ossei
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18
Q

Quali sono i fattori prognostici relativi alla terapia rigenerativa?

A
  • Fattori legati al paziente
  • Fattori legati al dente
  • Fattori legati al sito (tipo di difetto)
  • Fattori legati al tipo di materiale, membrana, fattori di screscita
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19
Q

Fattori legati al paziente che influiscono sulla prognosi della rigenerativa?

A
  • Locali
    • FMBS < 15%
    • FMPL < 15%
  • Sistemici
    • Diabete e salute generale
    • Stress
  • Stili di vita
    • Meno di 10 sigarette al giorno
    • Compliance
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20
Q

Come mi devo comportare se, quando vado esporre un difetto intra-osseo, in un dente vitale, vado a raggiungere l’apice?

A

Devo chiudere l’elemento intra-operatoriamente. Infatti eseguire la terapia endodontca nei giorni successivi scatenerebbe un’infezione del sito soggetto a rigenerativa.

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21
Q

Cosa faccio se il sito che presenta il difetto ha BOP +?(rigenetiva)

A

Prima della chirurgia (nella seduta di rpogrammazione) devo fornire una terapia antibiotica locale e devo ristrumentare il sito, per avere al giorno della chirurgia un tessuto meno infiammato possibile (altrimenti scolli il lembo e si frammenta tutto)

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22
Q

Quali sono i fattori legati al dente che influiscono sulla prognosi della rigenerativa?

A
  • Grado di mobilità. La mobilità dell’elemento destabilizza il coagulo non permettendo una corretta guarigione dell’elemento. Se il dente dopo terapia parodontale non chirurgica si muove ancora bisogna splintarlo e regolarizzarlo con una protesi.
  • Compromissione delle forcazioni
  • Vitalità dell’elemento. L’esito tra denti non vitali e vitali non cambia a patto che la terapia canalare sia stata effettuata correttamente
  • Anatomia radicolare. Perle smaltee, proiezioni dello smalto, solchi di sviluppo interferiscono con la micgrazione coronale dell’attacco, per questo devono essere eliminate durante la chirurgia
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23
Q

Valutazione pre-operatoria in rigenerativa. FLOWCHART.

A
  • Condizioni endodontiche
    • Dente vitale. Lo tratto endo solo se ci sono dei difetti dell’apice.
    • Dente non vitale. Lo devitalizzo sempre.
    • Dente devitalizzato. Se la cura è incongrua ritratto
  • Stabilità.
    • Splinto solo se c’è mobilità di grado II o III
  • Local contamination
    • Se BOP è negativo non applico nessuna procedura
    • Se BOP è positivo applico antibiotico locale
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24
Q

Quali sono i fattori legati al sito che influiscono sulla prognosi della rigenerativa?

A
  • Valutazione pre-operatoria
    • Sondaggio at bone level sotto anestesia
    • Valutazione radiografica
      • Densità radiografica → Numero di pareti
      • Misurazione del difetto → Dalla parte più apicale del difetto fino alla proiezione della porzione più coronale del difetto sulla radice
  • Numero di pareti → Meno pareti = prognosi peggiore
  • Ampiezza del difetto e angolo radiografico. Se l’angolo tra la superficie della radice e quella del difetto è maggiore di 37 gradi la prognosi è molto più sfavorevole
  • Profondità del difetto. Paradossalmente difetti più profondi e contenitivi hanno prognosi migliore
  • Ampiezza dello spazio interprossimale. Ampi spazi interprossimali permettono:
    • Disegno del lembo con preservazione del tessuto molle interdentale con conseguente migliore chiusura e migliore guarigione
  • Biotipo parodontale
    • Quello spesso garantisce una migliore gestione chirurgica, e garantisce meno contrazione del lembo
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25
Q

Perché il numero di pareti del difetto influisce sulla prognosi della terapia rigenerativa?

A

A causa della capacità o meno del difetto di contenere e stabilizzare il coagulo.

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26
Q

Quale è l’aspetto più importante nella prognosi della terapia rigenerativa?

A

Il numero di pareti del difetto intra-osseo

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27
Q

Come cambia la prognosi della rigenerativa in caso di forcazioni?

A
  • Migliora se oltre alla componente della orizzontale la forca a una estesa componente verticale (migliore contenzione del materiale?
  • Migliora se è preservato l’osso interprossimale e quindi esso è più coronale rispetto alla biforcazione stessa
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28
Q

Schematicamente, come si divide la tecnica chirurgica per la rigenerativa?

A
  • Disegno del lembo
  • Detersione del difetto
  • Trattamento della superficie radicolare
  • Scelta della procedura rigenerativa
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29
Q

Come scegliamo la tecnica chirurgica in rigenerativa?

A
  • Tipo di difetto
  • Importanza estetica dell’elemento (qui ci importa non avere recessioni)
  • Ampiezza spazio interprossimale
  • Biotipo tissutale
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30
Q

Quale è la fase più importante della tecnica operativa della rigenerativa?

A

La detersione della superficie radicolare. Se ci sono batteri non si forma nuovo attacco.

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31
Q

Come si effettua la detersione della superficie radicolare?

A
  • Meccanica: strumenti manuali o sonici o ultrasonici
  • Chimica:
    • EDTA al 24% per 2 minuti
    • Tetracicline
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32
Q

Ruolo dell’EDTA nella rigenerazione parodontale

A

Rimozione dello smear layer con esposizione delle fibre collagene della dentina

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33
Q

ruolo delle tetracicline nella rigenerazione parodontale

A
  • Azione antimicrobica
  • Azione anti-collagenolitica
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34
Q

A che serve avere delle belle fibre collagene sulla dentina nella terapia rigenerativa?

A

Le fibre collagene possono essere legate dalla fibronectina e quindi favorire l’attacco di fibroblasti (per ottenere vera rigenerazione)

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35
Q

In base a cosa scegliamo il tipo di materiale per la rigenerativa?

A
  • Capacità osteoconduttva a lento riassorbimento o a rapido riassorbimento
  • Capacità di svolgere effetto barriera
  • Capacità di indurre rigenerazione tissutale
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36
Q

Che tipo di lembi si utilizzano nella rigenerativa?

A

Lembi con preservazione di papilla, che quindi chiudono vestibolare o orale. Questo permette una chiusura per prima intenzione.

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37
Q

Come viene effettuato il trattamento della superficie radicolare nella rigenerativa?

A
  • Bisogna eliminare tutte le strutture anatomiche interferenti (fattori legati al dente)
  • Bisogna eliminare il tartaro radicolare
  • Bisogna eliminare lo smear layer generatosi dopo queste procedure attraverso procedure chimiche
38
Q

Quali materiali vengono utilizzati per il trattamento della superficie radicolare di tipo chimico?

A
  • Tetracicline:
    • Effetto antimicrobico
    • Effetto inibente sulle collagenasi
      • Effetto positivo sulla fibronectina
      • Effetto positivo sull’attacco dei fibroblasti
  • Amelogenine
  • EDTA 24% per 2 minuti:
    • Elimina lo smear layer
    • Favorisce la deposizione delle amelogenine sulla superficie radicolare
39
Q

Quando utilizziamo solo le amelogenine + membrana e quando utilizziamo la combo di amelogenine + materiale da innesto + membrana? (Non considerare questa domanda)

A

Quando abbiamo un difetto a 3 pareti, con angolo del difetto acuto, e contenitivo ci possiamo permettere di non utilizzare il materiale da innesto

40
Q

Quando si può parlare di rigenerazione parodontale?

A

Quando si viene a formare nuovo legamento parodontale inserito nel cemento radicolare, con o senza rigenerazione dell’osso alveolare. Al contrario, formazione di nuovo tessuto osseo senza legamento non può essere chaiamata rigenerazione parodontale.

41
Q

Differenza tra osteogenesi, osteoinduzione e osteoconduzione.

A
  • Osteogenesi: meccanismo per il quale le cellule contenute all’interno dell’innesto di osso (che in questo caso deve essere autologo) producano nuovo tessuto mineralizzato.
  • Osteoinduzione: meccanismo per il quale le cellule mesenchimali pluripotenti contenute all’interno del difetto vegano stimolate da proteine contenute nell’innesto (BMP e PDGF) a PROMUOVOMENDO LA FORMAZIONE DI NUOVO OSSO.
  • Osteoconduzione: meccanismo per il quale le cellule totipotenti presenti all’interno del legamento parodontale sfruttano l’impalcatura dell’innesto si differenziano in osteoblasti, cementoblasti e cellule del legamento PROMUOVENDO LA FORMAZIONE DI UN NUOVO ATTACCO.
42
Q

Cosa impedisce naturalmente che l’epitelio ricolonizzi il difetto generando epitelio giunzionale lungo?

A

In natura questo processo viene svolto dal coagulo, infatti in difetti contentivi la rigenerazione funziona meglio.

43
Q

Cosa bisogna fare dopo aver degranulato il difetto?

A

Bisogna punzecchiare con uno specillo al fine di favorire il sanguinamento che porterà lo scaffold e i messaggeri per poter far avvenire rigenerazione

44
Q

Quale è il contrario della RIGENERAZIONE per l tessuto parodontale?

A

La riparazione, che consiste in epitelio giunzionale lungo

45
Q

In ordine di efficacia e facilità di utilizzo, quali sono i migliori materiali da innesto?

A
  • Sostituti ossei sintetici (idrossiapatite)
  • Sostituti ossei naturali (coralli)
  • Osso eterologo (bovino suino etc equino)
  • Osso omologo liofilizzato decalcificato e non
  • Osso autologo
  • Osso autologo + eterologo
  • HANNO TUTTI LA STESSA FACILITà DI UTILIZZO
46
Q

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi della rigenerazione con osso autologo prelevato da cresta iliaca?

A
  • Capacità osteoconduttive e osteogenetiche
  • Necessità di fare due interventi
  • Ci può essere anchilosi o riassorbimento radicolare
47
Q

In cosa consiste il prelievo di osso autologo con frattura a legno verde

A
  • Scalpello di Ochsenbein
  • Si frattura l’osso alevolare adiacente al difetto spostandolo verso il difetto
48
Q

Indicazioni a free gengival graft in rigenerativa

A

Innesti gengivale libero a protezione dell’innesto come nella tecnica di Ellegard allo scopo di evitare la migrazione apicale dell’epitelio

49
Q

Quali tipi di osso omologo esistono? Quale è il più efficace? BA bone allograft

A
  • Freezed BA
  • Demineralized BA
  • Dryed BA
  • DFD BA → Prove istologiche ci dicono che utilizzando questo materiale si ha una rgienerazione dell’osso pari a 1,12 mm superiore rispetto all’open flap.
50
Q

Che proprietà osteogenetiche/osteoinduttive/osteoconduttive hanno i materiali da innesto?

A

Vedi su notion griglia

51
Q

Che problema hanno i sostituti ossei?

A

Promuovono la formazione di osso ma non generano vera rigenerazione parodontale

52
Q

Che problema hanno i sostituti ossei?

A

Promuovono la formazione di osso ma non generano vera rigenerazione parodontale

53
Q

Su quale principio si basa la rigenerazione tissutale guidata? Chi l’ha introdotta? Quali popolazioni possono colonizzare la superficie radicolare?

A
  • Melcher e ripresa nell’82 da Nyman.
  • Le 4 popolazioni cellulari che possono ricolonizzare la ferita sono:
    • Cellule epteliali del solco
    • Cellule connettivali del difetto osseo
    • Cellule del legamento parodontale
    • Cellule dell’osso
  • Myman propone l’utilizzo di membrane (millipore, membrana di cellulosa) che hanno la funzione di evitare che le cellule epteliali provenienti dal solco migrino in direzione apicale andando a creare epitelio giunzionale lungo tra il difetto e la parete.
54
Q

Che caratteristiche devono avere le membrane?

A
  • Biocompatibili
  • Facilmente adattabili
  • Devono essere permeabili al flusso plasmatico
  • Devono essere capaci di mantenere lo spazio
  • Devono essere maneggevoli
  • Devono avere capacità di integrazione
55
Q

Quando una forcazione non è completamente richiudibile con la rigenerativa?

A

Quando la sua superficie supera i 4 mm2 (Pontoniero)

56
Q

Tipi di membrane con vantaggi e svantaggi

A
  • Non riassorbibili.
    • Migliore gestione dei tempi di rigenerazione
    • Biocompatibili
    • Vanno molto più incontro a problematiche quali infezioni, necrosi del lembo etc..
    • Prevedono un secondo intervento chirurgico per la rimozione solitamente a 4-6 settimane
    • Il più usato è il PTFE e ePTFE (goretex)
  • Riassorbibili:
    • Meno complicanze infettive
    • Più difficile gestione tempi di rigenerativa
    • La loro degradazione genera un processo infiammatorio locale
    • Sintetiche (Poliestere) digerite dall’organismo mediante un processo di idrolisi
    • Naturali (Collagene) possiede scarse attività antigeniche e infiammatorie :). La degradazione avviene grazie a collagenasi. Esistono anche quelle in collagene cross linkato.

In terapia rigenerativa parodontale, le membrane vengono utilizzate per la rigenerazione guidata dei tessuti (GTR, Guided Tissue Regeneration) al fine di favorire la crescita di nuovo osso e tessuto parodontale attorno ai denti affetti da malattia parodontale. Esistono due principali tipi di membrane: riassorbibili e non riassorbibili. Ognuna ha vantaggi e svantaggi distinti.

Vantaggi:

  1. Nessuna necessità di rimozione: Le membrane riassorbibili vengono assorbite dal corpo nel tempo, il che elimina la necessità di un intervento chirurgico aggiuntivo per la rimozione, riducendo così il rischio di complicazioni e il disagio del paziente.
  2. Minore rischio di infezione: Poiché non è necessario un secondo intervento per rimuovere la membrana, si riduce anche il rischio di infezione associato a ulteriori procedure chirurgiche.
  3. Facilità d’uso: Le membrane riassorbibili sono spesso più facili da gestire durante l’applicazione chirurgica poiché non richiedono un fissaggio molto complesso.
  4. Adattabilità: Sono disponibili in varie formulazioni che possono essere selezionate in base alla specifica durata di riassorbimento necessaria per la guarigione desiderata.

Svantaggi:

  1. Tempo di riassorbimento variabile: Il processo di riassorbimento può essere influenzato da fattori locali come infezioni o la vascolarizzazione, che potrebbero ridurre l’efficacia della barriera nel tempo necessario per la rigenerazione.
  2. Forza e stabilità limitate: Le membrane riassorbibili possono avere una resistenza meccanica inferiore rispetto alle membrane non riassorbibili, rendendole meno adatte in situazioni in cui è necessario un supporto strutturale prolungato.
  3. Risposta infiammatoria: Alcune membrane riassorbibili possono causare una risposta infiammatoria locale mentre si degradano, influenzando potenzialmente il processo di guarigione.

Vantaggi:

  1. Stabilità e supporto a lungo termine: Le membrane non riassorbibili offrono una barriera fisica stabile e duratura, che può essere vantaggiosa in difetti ossei complessi o in situazioni che richiedono un supporto a lungo termine.
  2. Maggiore controllo del trattamento: Poiché la membrana non si riassorbe, il chirurgo ha un maggiore controllo sul tempo di permanenza della membrana, che può essere rimosso una volta raggiunto un sufficiente livello di guarigione.
  3. Elevata resistenza meccanica: Queste membrane tendono ad avere una maggiore resistenza e robustezza, rendendole adatte per difetti che richiedono un contenimento e un supporto strutturale significativi.

Svantaggi:

  1. Necessità di un secondo intervento chirurgico: Uno dei principali svantaggi delle membrane non riassorbibili è la necessità di una seconda chirurgia per la rimozione della membrana, il che aumenta il rischio di infezioni, il disagio del paziente e i costi complessivi.
  2. Rischio di esposizione della membrana: Se la membrana si espone prima del previsto (per esempio, a causa di infezione o movimento della membrana), può compromettere il risultato rigenerativo e richiedere la sua rimozione precoce.
  3. Rischio di infezioni aumentato: Poiché rimangono in situ per periodi più lunghi, le membrane non riassorbibili hanno un maggiore rischio di infezione se esposte al cavo orale.

In conclusione, la scelta tra membrane riassorbibili e non riassorbibili dipende da vari fattori, inclusi la natura e la complessità del difetto osseo, la preferenza del chirurgo, il piano di trattamento complessivo e le condizioni specifiche del paziente.

57
Q

Che tipo di prodotto è l’ameologenina? Che permanenza ha sulla radice? Che pH ha? Che effetti da?

A
  • È un prodotto biomimetico
  • Ha pH fisiologico
  • Permane una settimana sulla radice (la radice deve essere asciutta altrimenti va tutto in soluzione)
  • Stimola le cellule mesenchimali aspecifiche del legamento parodontale a virare verso cellule che assomigliano maggiormente ai cementoblasti più che ai fibroblasti
  • Gli effetti specifici sono 5:
    • Favoriscono l’adesione, la diffusione e la chemotassi cellulare
    • Stimolano la sopravvivenza e la proliferazione dellulare
    • Inducono l’espressione di fattori trascrizione
    • Inducono l’espressione di fattori di crescita
    • Inducono l’espressione di molecole coinvolte nella regolazione del rimodellamento osseo

Stimola la produzione di cellule del legamento parodontale e le rende più simili a dei cementoblasti che a dei fibroblasti.

58
Q

In che tipo di difetti è maggiormente indicato l’utilizzo di amelogenine? Le amelogenine hanno effetti anche sui tessuti molli?

A
  • Difetti contenitivi a 3 pareti (in quanto non sono in grado di mantenere lo spazio al contrario delle membrane)
  • Zone ad elevato impatto estetico (in quanto generando una migliore guarigione del lembo si ha anche meno contrazione di esso)
  • Le amelogenine vengono utilizzate comunque anche in difetti non contenitivi come supporto all’osso autologo per migliorarne le prestazioni
59
Q

Quale è il contributo in termini di mm di rigenerazione dell’osso e di guadagno di CAL utilizzando le amelogenine invece che il semplice open flap?

A
  • Riempimento del 60-70% del difetto
  • Guadagno radiografico di osso e CAL pari a 3,1 mm
60
Q

Quali sono gli accorgimenti tecnici per utilizzare le amelogenine?

A
  • Asciugare bene il sangue e la saliva dalla superficie radicolare
  • Inserirle dopo aver messo il primo punto di sutura, prima di stringerlo
61
Q

Che effetti da il PDGF nella rigenerazione? Cosa è? A cosa si lega?

A
  • un polipeptide polufinzionale
  • Si lega ai recettori alfa e beta
  • Favorisce:
    • Chemotassi
    • Mitosi
    • Generazione di matrice extra-cellulare
    • Promuove l’attacco alla superficie dentinale
62
Q

Cosa sono le BMP dal punto di vista chimico? Che effetti danno?

A
  • Polpipeptidi polifunzionali
  • Le BMP umane sono almeno 20
  • Le BMP vengono fosforilate → Entrano negli osteoblasti → Stimolano la produzione di matrice mineralizzata ECTOPICA
63
Q

Che effetti da il PRP? Come si prepara? Funziona?

A
  • SI centrifuga una o due volte il sangue autologo e si mette nel sito
  • I lavori sono discordanti sull’efficacia delle PRP
64
Q

Come si gestisce il follow-up post-op di una rigenerativa?

A
  • Terapia antibiotica con zimox o zitromax
  • Sciacqui con clorexidina 2/3 volte al giorno
  • Igiene orale professionale per 3/4 settimane
  • Se la membrana si infetta si può lasciare comunque in situ per 6 settimane al massimo
  • Dopo le 6 settimane la membrana deve essere sempre rimossa
65
Q

Quando abbiamo un dente con un difetto osseo avanzato, come scegliamo se salvarlo e fare terapia parodontale rigenerativa o se se estrarlo e mettere un impianto?

A
  • Seguendo la regola della SVI
    • Stabilità → Il dente non si deve muovere
    • Vitalità → Il dente deve essere vitale o trattato endo ma in maniera corretta
    • Integrità → Deve essere possibile restaurare l’elemento in maniera corretto con l’odontoiatria adesiva o la protesica fissa classica
66
Q

Requisiti per la rigenerativa vs requisiti per l’implantologia

A
  • Implantologia:
    • Stabilità primaria
    • Sterilità dell’impianto
    • Contenzione all’interno dell’involucro osseo
  • Rigenerativa
    • Stabilità
    • Decontaminazione
    • Contenzione all’interno dell’involucro osseo
67
Q

Quali sono le modificazioni della dentina radicolare in contatto con una lesione parodontale?

A
  • Scomparsa fibre collagene
  • Ipermineralizzazione del cemento
  • Contaminazione con tossine batteriche
68
Q

Perché è importante decontaminare la superficie radicolare in rigenerativa?

A

È stato dimostrato che mettere un dente che era in un alveolo “malato” in un alveolo sano genera perdita d’osso e non viceversa. Quindi dobbiamo togliere le tossine. Lo facciamo con strumenti manuali ed ultrasuoni. Non è necessario poi rimuovere lo smear layer.

69
Q

Quali sono gli outcome clinici ed istologici della rigenerativa?

A
  • Istologico → Creazione di nuovo attacco
  • Clinici:
    • Riduzione CAL
    • Riduzione PPD
    • Bone remineralization
    • Recessione minima (si ha sempre e comunque un po di recessione)
70
Q

Classificazione dei difetti ossei

A
  • Difetti sovra-ossei
  • Difetti infra-ossei
    • Difetti intra-ossei
      • 1 (emisetti)
      • 2
      • 3 (possono essere circumferenziali e semi-circumferenziali)
      • Combinati
    • Crateri
  • Difetti Interradicolari
    • Orizzontali
      • I
      • 2
      • 3
    • Verticali
      • A
      • B
      • C
    • Deiscenze
    • Fenestrazioni
71
Q

Dove è più frequente avere dei crateri?

A

Nei settori posteriori

72
Q

Come è fatto un cratere?

A

È costituito da una parete vestibolare ed una orale, le due superfici radicolari si guardano

73
Q

Quale è il raggio d’azione della placca?

A

1,5-2 mm

74
Q

Quali sono i lembi da utilizzare in rigenerativa in base all’entità del diffetto?

A
  • Difetto che coinvolge da una 1 a 3superfici della radice
    • Lembo con preservazione di papilla
      • Si riesce a lavorare solo da un versante → M-MIST
      • Non si riesce a lavorare solo da un versante (devo ribaltare la papilla) → MIST
    • Difetto da 3 a 4 pareti e molto profondo
      • Lembo esteso
75
Q

Quali sono i lembi da utilizzare in rigenerativa in base al numero di superfici del dente che il difetto copre?

A
  • Difetto che coinvolge da una 1 a 3superfici della radice
    • Lembo con preservazione di papilla
      • Si riesce a lavorare solo da un versante → M-MIST
      • Non si riesce a lavorare solo da un versante (devo ribaltare la papilla) → MIST
  • Difetto da 3 a 4 pareti e molto profondo
    • Lembo esteso
76
Q

Strategia rigenerativa in base al tipo di lembo utilizzato

A
  • M-MIST
    • Difetto con qualsiasi anatomia → EMD oppure semplicemente debridement
  • MIST
    • Difetto contenitivo → EMD
    • Difetto non contenitivo → EMD + Graft
  • Exendend flap
    • Difetto contentitivo → EMD
    • Difetto non contenitivo →
      • EMD + Graft
      • Graft + Membrana
      • Membrana
77
Q

Quali lembi che non prevedono il coinvolgimento della papilla sono utilizzati in terapia rigenerativa? Che vanaggi hanno questi lembi?

A
  • Lembo a connessione interprossimale di tinti e parma benfenati (2007). Per fare questo lembo è necessario avere un diastema perché prevede il ribaltamento della papilla.
  • NIPSA inventato da Moreno (2018). È simile al lembo a connessione interprossimale ma non prevede il ribaltamento della papilla,
  • EPPT Entire Papilla Preservation technique di Aslan (2017). Incisione laterale spostamento dei tessuti molli per accedere al difetto.
  • Lembi flapless
  • Questi lembi hanno vantaggi in termini estetici, di stabilità del coagulo e di migliore guarigione della ferita.
78
Q

Cosa è l’indice EHI?

A

Ci dice il grado di guarigione (Early Wound-Healing Index) a 1 settimana di un lembo
- EHI 1: c’è soluzione di continuità tra i due capi della ferita
- EHI 2: tra i due capi della ferità c’è una piccola banda di fibrina
- EHI 3: tra i due capi della ferita c’è una banda di fibrina consistente
- EHI 4: tra i due capi c’è uno spazio e parziale necrosi dell’area interprossimale
- EHI 5: tra i due capi c’è spazio e totale necrosi dell’area interprossimale

79
Q

Cosa si fa ad un anno dalla rigenerativa per ridurre il sondaggio residuo della tasca?

A

Si fa una resettiva

80
Q

Cosa ci dice il lavoro di Sculean del 2008 sugli outcome delle varie procedure rigenerative a 10 anni?

A
  • Sono stati confrontati per difetti infra-ossei a 1 2 e 3 pareti i seguenti approcci
    • Open Flap Debridement (OFD)
    • OFD + EMD
    • OFD + GTR (guided tissue rigeneration)
    • OFD + EMD + GTR
  • I risultati ci dicono che gli approcci 2 3 4 funzionano ugualmente tra di loro a 10 anni e che funzionano meglio della sola OFD. (In termini di riduzione di CAL)
81
Q

Cosa dice cortellini sull’effetto dei materiali da rigenerazione nella terapia rigenerativa?

A

Tratta difetti intra-ossei facendo un accesso con M-MIST e chiedendo con materassai modificati interni. Ha 3 gruppi:
- Solo debridement e EDTA
- Debridement + EDTA + EMD
- Debridement + EDTA + EMD + Xenograft

  • A 1 anno i parametri clinici di miglioramento (valutati su base di CAL PPD e REC) sono simili in tutti i gruppi
  • Nota come nell’articolo c’è scritto REC INCREASE. La rigenerativa porta sempre più o meno ad una recessione
82
Q

Studio di Farina (Ferrara) nell’utilizzo dell’innesto di osso in rigenerativa assieme all’EMD.

A

Non trova differenzetra il gruppo EMD e EMD + Xenograft (Bovino)

83
Q

Cosa cambia tra il lavoro di sculean e quelllo di cortellini sulla necessità di utilizzo di materiali in terapia rigenerativa? Che significato clinico ne traiamo?

A
  • Sculean non utilizza lembi micro-chirurgici, e ci dice che usare EMG e usare Graft migliora i risultati rispetto a fare solo debridemenT
  • Cortellini utilizza un lembo M-MIIST. Quindi incisione minima, non si ribalta la papilla, etc.. e scopre che i materiali citati in precedenza non servono un cazzo e puoi fare anche solo debridement.
  • Cosa significa? Che la minima invasività del lembo riduce la necessità di utilizzo dei materiali in questione.
84
Q

Cosa ci dice il Lavoro di tonetti del 2002 sui fattori che influiscono sulla rigenerazione parodontale in associazione ad uso di EMD?

A
  • Il centro in cui vieni operato (mani esperte, relativo sopratutto al lembo) IMPORTANE
    • fumo IMPORTANTE
    • Numero di pareti del difetto IMPORTANTISSIMO
    • FMPS IMPORTANTISSIMO
    • Corticalizzazione del difetto NON IMPORTANTE
    • Incisione periostale per chiudere il lembo NON IMPORTANTE
85
Q

Quanto è importante la terapia di supporto in rigenerativa (Cortellini)?

A
  • È fondamentale.
  • Ad un anno dalla GTR si ha nel 37% dei casi perdita di attacco.
  • A 4 anni:
    • Chi era in terapia di supporto aveva perso solo un 1 mm di attacco
    • Chi non era in terapia di supporto aveva perso quasi tutto il recupero dato dalla rigenerativa.
  • Quindi non essere in terapia di supporto aumenta di 50 volte il rischio di avere perdita di attacco a 3 anni
86
Q

Approccio FLAPLESS. Evidenza della scuola di Torino.

A
  • L’apporccio flapless (con EMD) ha una riduzione di ppd e incremeno di cal dell tutto simile all’approccio con MIST (con EMD), e ha il vantaggio di ridurre i tempi operatori e il dolore del paziente.
  • L’approccio flapless con EMd e senza EMD comporta una riduzione di ppd e aumento di cal paraonabili, ma il recupero radiografico è migliore nel gruppo con EMD
87
Q

Descrivi il lembo di Widman del 1918

A
  • C’erano due incisioni verticali di rilascio che partivano dai denti adiacenti ai due coinvolti nel difetto
  • Si fa un’incisione paramarginale festonata e poi un’incisione sulculare
  • Si crea quindi un lembo primario ed uno secondario, il secondario viene staccato. Lo scopo è l’eliminazione della tasca infiammata
  • Si scolla il lembo fino a 2-3 mm dal picco osseo a tutto spessore
  • Strumentazione della radice e del difetto con delle curette
  • Osteoplastica
  • Sutura con lembo riposizionato apicale, al livello del picco osseo.
  • Con questa tecnica si ha l’eliminazione della papilla che sappiamo essere importante in rigenerativa
  • Svantaggi:
    • Recessioni
    • Sensibilità
88
Q

Differenze tra Widman Originale e modificato

A
  1. L’originale va oltre la linea mucogengivale, perché ha gli scarichi, il secondo è a busta
  2. L’originale prevede anche una fase di osteoplastica, il secondo no
  3. L’originale si risutura a livello della cresta ossea, il secondo a livello pre-chirurgico
  4. II cercine tissutale infiammato nella prima tenica viene eliminato con le curette, nel modificato viene tolto con il bisturi
  5. Entrambi hanno una incisione paramaginale e viene poi effettuato un taglio intrasulculare per scollare il cercine
  6. Entrambi prevedono la degranulazione del difetto con le curette
89
Q

Descrivi il lembo di Widman modificato da Ramfjord nel 74

A
  • Incisione paramarginale parallela all’asse lungo del dente che termina sul picco della cresta ossea
  • No incisioni di scarico (l’incisione può essere anche sulculare in caso di scarsa presenza di cheratinizza)
  • Scollamento a tutto spessore al fine di esporre 2-3 mm di ossoalveolare
  • Seconda incisione sulculare
  • Si elimina il lembo secondario con il bisturi (questa è la terza incisione)
  • Non si corregge l’eventuale osso
  • Si fa scaling e root planing della radice
  • Si chiude a livello pre-chirurgico
90
Q

Elenco membrane riassorbibili e non riassorbibili.

A

Non:
- PTFE e PTFE espanso
- Cellulosa acetata
Riassorbibili:
- Sintetiche:
- acido polilattico o poliglicolico
- Polimero di polietilene Idrogel
- Naturali: COLLAGENE antivo o cross-linked

91
Q

Cosa può causare deiscenza e fenestrazioni?

A

Deiscenza:
- processo infiammatorio
- normale posizione del dente
- diametro del dente maggiore dell’osso alveolare
- malposizione dentale
- iatrogeno (terapia ortodontica)
Fenestrazione:
- non patologico mai

92
Q

Quali sono i fattori di crescita utilizzati in rigenerativa?

A

Amelogenine
PDGF
BMP
PRP