Diagnosi E Piano Di Trattamento Flashcards
In cosa consiste la diagnosi e piano di trattamento per la cura della parodontite?
- Anamnesi
- Documentazione clinica
- Diagnosi
- Valutazione dello Step I della terapia
- Valutazione prognostica globale e definizione degli obiettivi finali della terapia
- Scelta e corretta esecuzione delle procedure terapeutiche
- Terapia parodontale di supporto
Cosa raccogliere nella documentazione?
- Documentazione clinica
- Documentazione fotografica
- Documentazione radiografica
- Esami di laboratorio
Cosa determina il polimorfismo per l’interleuchina 1?
Insorgenza precoce della malattia parodontale
Come si può arrivare ad una diagnosi corretta in parodontologia? Analizzando…
- Fattori di rischio
- Legati al paziente
- Legati al dente
- Legati al sito
- Infiammazione
- Trauma occlusale
- Parafunzioni e abitudini viziate
- Combinazione di tutti questi fattori insieme
I pazienti in corso di terapia con bifosfonati possono sottoporsi alla chirurgia parodontale? Non l’ha chiesta mai
- Possono essere trattati i pazienti che assumono bifosfonati per cause non oncologiche in cui la terapia non chirurgica non sia stata sufficiente ,
- Il timing è importante:
- Assume bifosfonati da più di 3 anni.
- Faccio interrompere terapia per 3-12 mesi.
- Doso il TCX-telopeptide serico che deve essere maggiore di 150
- Se possibile faccio cambiar terapia verso non bifosfonati
- Assume bifosfonati da meno di 3 anni.
- No fattori di rischio osteonecrosi (terapia corticosteoidea e inspessimento lamina dura)
- CTX maggiore di 150
- Si fattori di rischio osteonecrosi
- CTX minore di 150 → Sospendi per 3 mesi
- Si arriva a CTX maggiore di 150 e si opera
- No fattori di rischio osteonecrosi (terapia corticosteoidea e inspessimento lamina dura)
- Assume bifosfonati da più di 3 anni.
Fattori di rischio relativi al dente
- Vicinanza con altri elementi
- Solchi di sviluppo
- Perle smaltee
- Proiezioni smaltee
- Interessamento delle biforcazioni
Fattori di rischio relativi al sito
Entità e forma del difetto infra o sovra-osseo
Paziente vincente e paziente perdente
- No suscettibilità alla malattia parodontale
- No fattori di rischio
- No mobilità, parafunzioni e abitudini viziate
- Linea del sorriso bassa
- Fenotipo parodontale spesso
Come si misura e si classifica la mobilità dentale? Sbobina extra.
- Si misura attraverso due strumenti metallici che poggiano uno sulla superficie vestibolare e uno sulla superficie orale dell’elemento. Si fanno compiere movimenti vestibolo-orali, mesio-distali, corono-apicali. Non si usano i polpastrelli perché essi ammortizzano lo spostamento.
- Classificazione della mobilità di miller:
- 0: mobilità fisiologica
- 1: mobilità aumentata rispetto a quella fisiologica ma minore di 1 mm
- 2: mobilità maggiore di un 1 mm in senso orizzontale ma ASSENZA di mobilità in senso verticale
- 3: mobilità maggiore di un 1 mm in senso orizzontale e PRESENZA di mobilità in senso verticale
Che significano i termini “mobilità aumentata” e “mobilità progressiva”?
- Mobilità aumentata: mobilità superiore allo stadio 0, ma che non progredisce nel tempo. È presumibilmente presente in denti con perdita di attacco in assenza di progressione della malattia parodontale.
- Mobilità progressiva: mobilità superiore allo stadio 0 che progredisce nel tempo. È presumibilmente presente in denti
- Sottoposti a trauma occlusale
- In cui si ha un avanzamento della malattia parodontale
Quali possono essere i fattori che non rendono veritiero il sondaggio?
- Forma e spessore della sonda
- Scorretto asse di inserzione della sonda
- Pressione esercitata sulla sonda
- Malposizione dentale
- Condizioni anatomiche del dente
- Presenza di infiammazione
Che significato clinico ha il BOP sulla previsione di progressione della parodontite?
- Studio di Lang del 1990
- La progressione della malattia parodontale è stata definita da una perdita osservata di attacco al sondaggio di >2 mm. L’affidabilità del test BOP come predittore è stata valutata calcolando sensibilità, specificità, accuratezza e valori predittivi positivi e negativi. Mentre è stata calcolata solo una sensibilità del 29% per il sanguinamento frequente, la specificità è stata dell’88%. Il fatto che il valore predittivo positivo per la progressione della malattia fosse solo del 6% e il valore predittivo negativo del 98% rende l’assenza continua di BOP un predittore affidabile per il mantenimento della salute parodontale.
- Definizione di valor predittivo positivo → Ilvalore predittivo positivo VPP di un test è la probabilità che un risultato positivo, in una certa popolazione, corrisponda alla reale presenza della malattia, e quindi a una vera positività.
- Definizione di valore predittivo negativo → Il valore predittivo negativo VPN di un test è la probabilità che un risultato negativo del test in una data popolazione corrisponda a una vera negatività.
Quali sono i 3 tipi di sondaggio che possiamo effettuare?
- Sondaggio della tasca
- Sondaggio del livello di attacco
- Sondaggio at-bone-level
Classificazione dei difetti delle forcazioni
- Hamp → Componente orizzontale
- 1: minore di 3 mm
- 2: maggiore o uguale a 3 mm
- 3: maggiore o uguale a 3 mm ma passante
- Componente verticale
- A: minore o uguale a 3 mm
- B: tra 4 e 6 mm
- C: maggiore o uguale a 7 mm
- Grado di compromissione della componente interna mesio-vestibolare per i molari superiori
- Poco profonda
- Profonda
A che livello si trova la biforcazione del primo premolare superiore? In che percentuale troviamo un primo premolare superiore con due radici? Sbobina extra.
- trova a 8 mm dalla CEJ
- Troviamo due radici del 50% della popolazione
A che livello si trovano le biforcazioni nei primi molari superiori? E nei secondi molari superiori? Sbobina extra.
- Biforcazione disto-palatina: 3,0 - 3,5 mm apicali alla CEJ.
- Biforcazione mesio-palatina: 4,0 -4,5 mm apicali alla CEJ.
- Biforcazione vestibolare: 3,5 - 4,5 mm apicali alla CEJ.
- Nei secondi molari superiori queste misure sono aumentate di 1 mm. In altre parole i secondi molari superiori hanno un tronco radicolare più lungo.
A che livello si trovano le biforcazioni nei molari inferiori? Sbobina extra.
- Biforcazione vestibolare → 3,5 mm apicali alla CEJ
- Biforcazione linguale → 4 mm apicali alla CEJ
Dove si accede per sondare le biforcazioni?
- Molari inferiori: da vestibolare o da linguale
- Molare superiore:
- Vestibolare → Vestibolare
- Distale → Vestibolare o palatale
- Mesiale → Palatale
Definizione di trauma occlusale
Il trauma occlusale è un termine utilizzato per descrivere le lesioni che provocano alterazioni tissutali all’interno dell’apparato di attacco, tra cui il legamento parodontale, l’osso alveolare di supporto e il cemento, a seguito di una o più forze occlusali.
Stillman: condizione in cui l’atto di portare le mascelle in posizione di chiusura porta ad un danno alle strutture di supporto del dente.
Oms: danno del parodonto causato da uno stress prodotto direttamente o indirettamente dai denti dell’arcata oppsota
Definizione di trauma occlusale primario
Il trauma occlusale primario è una lesione che comporta alterazioni tissutali dovute a forze occlusali eccessive applicate a uno o più denti con un normale supporto parodontale. Si verifica in presenza di livelli di attacco clinico normali, di livelli ossei normali e di forze occlusali eccessive.
Definizione di trauma occlusale secondario
Il trauma occlusale secondario è una lesione che comporta alterazioni tissutali dovute a forze occlusali normali o eccessive applicate a uno o più denti con un supporto parodontale ridotto. Si verifica in presenza di perdita di attacco, perdita di osso e forze occlusali NORMALI/eccessive.
Segni clinici di trauma occlusale
- Mobilità dentale progressiva
- Fremito
- Dolore alla masticazione
- Discrepanze occlusali o contatti prematuri
- Migrazione dentale
- Faccette di usura
- Sensibilità termica aumentata
Segni radiografici di trauma occlusale
- Inspessimento lamina dura (il libro dice invece SCOMPARSA lamina dura)
- Allargamento dello spazio parodontale
- Perdita della trabecolatura ossea
- Radiotrasparenza inter-radicolare → Diagnosi differenziale con lesioni di natura parodontale o endodontica
- Effetto clessidra
- Radiotrasparenza periapiacale → Diagnosi differenziale con lesioni di natura endodontica
- Radiopacità periapicale → Reazione ossea
- Effetto contrafforte → Reazione ossea ad appannaggio di tutto il bundle bone
- Frattura di radice
- Radiolucenza forcazioni (sbobine). Intende la radio-trasparenza inter radicolare citata prima.
- Perita di osso angolare o verticale (sbobine)
Differenza tra trauma occlusale acuto e cronico. Sbobina extra.
- Acuto
- Iatrogeno → Otturazione
- Traumatico
- Cronico
- Perdita DVO
- Parafunzioni