Sistema riproduttivo Flashcards

1
Q

Riproduzione

A

La riproduzione comprende i processi fondamentali della gametogenesi, fecondazione, gravidanza e del parto. La capacità riproduttiva viene acquisita durante la pubertà, periodo in cui gli organi riproduttivi maturano, inizia la gametogenesi e si sviluppano le caratteristiche sessuali secondarie.

I sistemi riproduttivi maschile e femminile comprendono le gonadi (testicoli nei maschi e ovaie nelle femmine) in cui avviene la gametogenesi e che secernono gli ormoni sessuali (androgeni nei maschi ed estrogeni e progesterone nelle femmine) e gli organi riproduttivi accessori che includono gli organi del tratto riproduttivo e varie ghiandole che secernono fluidi nel tratto stesso

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2
Q

Sistema riproduttivo maschile

A

Il sistema riproduttivo maschile comprende i testicoli, i genitali esterni (il pene e lo scroto), il tratto riproduttivo (l’epididimo, i vasi deferenti, il dotto eiaculatorio e l’uretra) e le ghiandole accessorie (vescicole seminali, ghiandole bulbouretrali e ghiandola prostatica). Gli spermatozoi vengono formati nei tubuli seminiferi dei testicoli, che sono rivestiti dalle cellule del Sertoli. Durante l’eccitazione sessuale un insieme di spermatozoi e liquido seminale (seme o sperma) viene espulso dal pene attraverso l’uretra, un evento chiamato eiaculazione

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3
Q

Funzione riproduttiva maschile

A

La funzione riproduttiva maschile è regolata dalle GONADOTROPINE, dagli ANDROGENI (incluso il testosterone) e dall’ORMONE CHE STIMOLA IL RILASCIO DELLE GONADOTROPINE (GnRH).
Le gonadotropine sono due ormoni proteici che vengono secreti dal lobo anteriore dell’ipofisi (ADENOIPOFISI) ed agiscono sulle GONADI: l’ORMONE FOLLICOLO-STIMOLANTE (FSH) e l’ORMONE LUTEINIZZANTE (LH)

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4
Q

Fattore GnRH

A

Il fattore di rilascio delle gonadotropine (GnRH) è un ormone trofico ipotalamico che agisce sull’ipofisi dove stimola la secrezione di GONADOTROPINE e quindi tende a promuovere la secrezione degli ANDROGENI.
Il GnRH stimola il rilascio di due ormoni, FSH e LH, che vengono prodotti e secreti dalle cellule del lobo anteriore dell’ipofisi, chiamate gonadotrope

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5
Q

Ormone LH

A

L’ormone LH stimola la secrezione di ANDROGENI da parte delle cellule di Leydig. Poiché gli androgeni sono STEROIDI, sono LIPOFILICI e quindi diffondono dalle cellule di Leydig ai tessuti testicolari dove gli androgeni funzionano come PARACRINI.
Gli androgeni entrano anche nel flusso sanguigno che li trasporta ai tessuti di tutto il corpo dove funzionano come ORMONI

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6
Q

Ormone FSH

A

La funzione principale dell’FSH nei maschi è di agire sulle cellule del Sertoli per stimolare la SPERMATOGENESI, cioè la produzione di sperma e altre funzioni

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7
Q

Testosterone

A

Nei testicoli il testosterone agisce con l’FSH per favorire la SPERMATOGENESI. Il testosterone promuove anche lo SVILUPPO e la CRESCITA DEGLI ORGANI RIPRODUTTIVI ACCESSORI durante la pubertà ed è necessario per il MANTENIMENTO e la FUNZIONE continua di queste strutture nella vita adulta.
Il testosterone è anche responsabile dello sviluppo e del mantenimento delle CARATTERISTICHE SESSUALI SECONDIARE ed agisce sull’encefalo per promuovere la PULSIONE SESSUALE

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8
Q

Meccanismo a feedback negativo

A

Il TESTOSTERONE e altri ormoni ANDROGENI limitano la loro secrezione attraverso un meccanismo a feedback negativo.
Essi agiscono sia sull’IPOTALAMO per SOPPRIMERE la secrezione di GnRH che sul LOBO ANTERIORE DELL’IPOFISI rendendolo MENO RISPONDENTE al GnRH.
Come risultato, il TESTOSTERONE tende a SOPPRIMERE il rilascio di FSH e LH che a loro volta tendono a SOPPRIMERE la conseguente secrezione di TESTOSTERONE.
Le cellule del Sertoli secernono anche un ormone proteico chiamato INIBINA che SOPPRIME il rilascio di FSH, ma NON il rilascio di LH da parte del lobo anteriore dell’ipofisi

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9
Q

Ormoni e crescita

A

Nei maschi preadolescenti, i livelli di testosterone sono relativamente bassi, riflettendo basse quantità di secrezione di GnRH e di gonadotropine.
La secrezione di GnRH AUMENTA drasticamente all’inizio della PUBERTA’ a causa del cambiamento dell’attività di alcuni centri encefalici che modificano la loro attività diretta all’ipotalamo.
L’AUMENTO di GnRH scatena un AUMENTO della secrezione di GONADOTROPINE che stimola a sua volta la CRESCITA e la MATURAZIONE dei TESTICOLI, così come la secrezione di TESTOSTERONE.
Il testosterone stimola la secrezione dell’ORMONE DELLA CRESCITA da parte del lobo anteriore dell’ipofisi che a sua volta stimola la CRESCITA OSSEA.
Le azioni del testosterone portano anche allo sviluppo di CARATTERI SESSUALI SECONDARI durante la pubertà, l’AUMENTO della sintesi delle PROTEINE nei muscoli, la crescita della LARINGE, la secrezione di SEBO da parte delle ghiandole sebacee

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10
Q

Sistema riproduttivo femminile

A

Il sistema riproduttivo femminile comprende le ovaie, il tratto riproduttivo (l’utero, le tube e la vagina) ed i genitali esterni (il monte del pube, le grandi labbra, le piccole labbra, il vestibolo, il clitoride e le ghiandole vestibolari)

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11
Q

Ciclo mestruale

A

Ogni mese il sistema riproduttivo femminile va incontro ad una serie di importanti CAMBIAMENTI STRUTTURALI E FUNZIONALI chiamati CICLO MESTRUALE che è accompagnato da cambiamenti periodici e regolari della secrezione di ormoni ipotalamici, ipofisari e ovarici.
L’inizio di ogni ciclo che dura circa 28 GIORNI è caratterizzato dalla MESTRUAZIONE, una PERDITA di SANGUE e TESSUTO dalla superficie della PARETE UTERINA.
Tra i molti cambiamenti che avvengono durante il ciclo mestruale vi sono: cambiamenti ciclici della struttura e della funzione delle ovaie ossia il CICLO OVARICO, cambiamenti ciclici della funzione e della struttura dell’utero ossia il CICLO UTERINO e cambiamenti ciclici della secrezione degli ORMONI ovarici, ipotalamici e ipofisari

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12
Q

Ciclo ovarico

A

Il ciclo ovarico è diviso in due fasi: la FASE FOLLICOLARE che ha una durata variabile, ma in media dura 14 GIORNI e la FASE LUTEINICA che dura 14 giorni.
La fase follicolare comincia con l’INIZIO delle MESTRAUAZIONI e termina con l’OVULAZIONE.
La fase luteinica coincide con la RESTANTE PARTE del ciclo mestruale

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13
Q

Fase follicolare

A
  1. All’interno dell’ovaia ci sono FOLLICOLI a differenti stadi di sviluppo. La maggior parte dei follicoli si trova in una FASE PRIMORDIALE, ma una piccola parte di essi inizia a SVILUPPARSI procedendo ciascuno indipendentemente dagli altri
  2. Quando un follicolo si sviluppa, le cellule follicolari proliferano formando STRATI MULTIPLI attorno all’OOCITA e si differenziano nelle CELLULE DELLA GRANULOSA
  3. A questo punto il follicolo primordiale diventa un FOLLICOLO PRIMARIO e questo stadio dello sviluppo viene chiamato STADIO PREANTRALE. Durante lo stadio preantrale le CELLULE DELLA GRANULOSA secernono un materiale non cellulare che forma una MEMBRANA spessa tra esse e l’oocita detta ZONA PELLUCIDA.
    Poiché la zona pellucida separa l’oocita dagli altri tessuti, compreso il sangue, il nutrimento all’oocita è assicurato dalle giunzioni situate nelle estensioni citoplasmatiche tra l’oocita e le cellule della granulosa circostanti.
    A questo stadio certe cellule del TESSUTO CONNETTIVO si differenziano a formare lo STRATO ESTERNO di CELLULE DELLA TECA.
    Alcuni follicoli non vanno oltre questo stadio.
    I FOLLICOLI che continuano a SVILUPPARSI formano una CAVITA’ PIENA DI FLUIDO chiamato ANTRO che aumenta progressivamente di dimensioni mentre lo sviluppo continua.
    A questo punto, il follicolo è chiamato FOLLICOLO SECONDARIO e lo stadio di sviluppo è chiamato STADIO ANTRALE PRECOCE. Alcuni follicoli si fermeranno a questo stadio.
    All’inizio della fase follicolare, circa 10-25 follicoli tra quelli che si trovano nello stadio preantrale o antrale precoce si svilupperanno ulteriormente
  4. Dopo circa SETTE GIORNI, uno di questi follicoli definito FOLLICOLO DOMINANTE viene selezionato per COMPLETARE il suo SVILUPPO preparando il terreno per l’ovulazione.
    Il follicolo dominante continua a svilupparsi nello STADIO ANTRALE TARDIVO, l’ANTRO CRESCE e pone del TESSUTO cellulare ATTORNO all’OOCITA.
    Parecchi STRATI di CELLULE DELLA GRANULOSA continuano a CIRCONDARE l’oocita formando la CORONA RADIATA mentre altre cellule della granulosa formano il CUMULO OOFORO, un PONTE di cellule che attacca l’oocita e la corona radiata alla PARETE del follicolo, chiamato ora FOLLICOLO DI GRAAF
  5. Infine, si verifica la MEIOSI I e l’OOCITA (oocita secondario) si STACCA dalla parete e fluttua liberamente nel FLUIDO ANTRALE, insieme alla corona radiata che lo circonda.
    L’ANTRO continua a ESPANDERSI e il follicolo raggiunge un diametro di 2-2.5 cm prima dell’ovulazione
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14
Q

Fase luteinica

A
  1. Durante l’OVULAZIONE che segna l’inizio della fase luteinica la PARETE del FOLLICOLO DI GRAAF si ROMPE causando un passaggio di fluido antrale che trasporta l’OOCITA alla SUPERFICIE dell’ovaia
  2. Il FOLLICOLO ROTTO viene poi trasformato in una GHIANDOLA chiamata CORPO LUTEO che secerne ESTROGENO e PROGESTERONE.
    Dopo l’ovulazione, l’OOCITA rilasciato entra nella TUBA e il suo destino determina quello del corpo luteo
  3. Se l’OOCITA NON viene FECONDATO, il CORPO LUTEO raggiunge la sua massima attività dopo 10 giorni dalla sua formazione e poi inizia a DEGENERARE in un tessuto cicatriziale chiamato CORPUS ALBICANS. Questa degenerazione causa una diminuzione dei livelli plasmatici degli estrogeni e del progesterone che determina le MESTRUAZIONI e l’inizio della successiva FASE FOLLICOLARE.
  4. Se l’OOCITA viene FECONDATO, il CORPO LUTEO non degenera, ma PERSISTE integro nel periodo della gestazione
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15
Q

Ciclo uterino

A

Il ciclo uterino, che avviene in coincidenza con il ciclo ovarico, è diviso in tre fasi: la FASE MESTRUALE che inizia il primo giorno e dura dai tre ai cinque giorni, corrispondenti ai primi giorni della fase follicolare ovarica, la FASE PROLIFERATIVA che dura per il restante tempo della fase follicolare e la FASE SECRETORIA che coincide con la fase luteinica

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16
Q

Fase mestruale

A

E’ chiamata così perché corrisponde al periodo delle MESTRUAZIONI, la DESQUAMSZIONE della PARETE UTERINA. Le mestruazioni sono determinate dalla CADUTA degli ESTROGENI e del PROGESTERONE plasmatici che avviene quando il corpo luteo degenera.
Inizialmente, i VASI SANGUIGNI nello strato più esterno dell’endometrio iniziano a COSTRINGERSI, e ciò riduce l’afflusso di sangue al tessuto. Questo TESSUTO MUORE ed inizia a SEPARARSI dal tessuto endometriale sottostante che rimane intatto. Il TESSUTO MORTO gradualmente si STACCA dalla superficie endometriale causando la ROTTURA dei VASI SANGUIGNI e il SANGUINAMENTO.
Nei giorni successivi, un miscuglio di sangue e di tessuto desquamato scorre nella vagina dall’utero ed esce dal corpo, un fenomeno chiamato FLUSSO MESTRUALE

17
Q

Fase proliferativa

A

Durante la fase proliferativa del ciclo uterino, che inizia con la fine delle mestruazioni, l’UTERO si RINNOVA in preparazione ad una possibile gravidanza che potrebbe avvenire nella successiva ovulazione.
I TESSUTI ENDOMETRIALI che erano stati risparmiati dalla distruzione nella fase mestruale iniziano a CRESCERE e la MUSCOLATURA LISCIA nel miometrio sottostante si ISPESSISCE. Le GHIANDOLE ENDOMETRIALI si INGRANDISCONO e i vasi sanguigni aumentano in quantità.
Nel canale cervicale, le GHIANDOLE iniziano a secernere un sottile MUCO che bagna la superficie interna, se gli SPERMATOZOI venissero depositati nella vagina, questo muco faciliterebbe la loro MIGRAZIONE nell’utero, un passaggio fondamentale per la fecondazione.
I cambiamenti uterini nella fase proliferativa sono promossi dagli ESTROGENI, i cui livelli nel plasma AUMENTANO a causa della crescita e della maggiore attività secretoria del FOLLICOLO DOMINANTE

18
Q

Fase secretoria

A

Durante la fase secretoria del ciclo uterino, l’ENDOMETRIO che è stato ricostruito durante la fase proliferativa viene trasformato in maniera tale da renderlo un ambiente favorevole per l’IMPIANTO e il successivo ACCOGLIMENTO e NUTRIMENTO dell’EMBRIONE in sviluppo. L’afflusso di sangue all’endometrio diventa maggiore con la ramificazione delle arterie. Le GHIANDOLE ENDOMETRIALI si INGRANDISCONO ulteriormente ed iniziano a secernere FLUIDI ricchi di GLICOGENO, che l’embrione utilizza come fonte di energia nei suoi primi stadi di crescita.
Inoltre, le secrezioni delle GHIANDOLE CERVICALI diventano più appiccicose e viscose, BLOCCANDO il CANALE CERVICALE con la formazione di un tappo che effettivamente ISOLA l’UTERO dai microrganismi dell’ambiente esterno che potrebbero arrecare danno all’embrione in via di sviluppo.
Questi cambiamenti uterini vengono promossi dal PROGESTERONE, i cui livelli nel plasma aumentano durante la fase secretoria a causa dell’azione del corpo luteo.
Quando si avvicina la fine della fase secretoria, il CORPO LUTEO DEGENERA riducendo i livelli di estrogeni e progesterone nel plasma. Questo declino porta ad una diminuzione delle influenze di questi ormoni sulla promozione della crescita dell’endometrio che porta agli eventi delle MESTRUAZIONI.
Con l’inizio delle mestruazioni, la fase secretoria TERMINA e comincia una nuova fase mestruale e una nuova fase follicolare del ciclo ovarico.
Se sono avvenuti la FECONDAZIONE e l’impianto, il corpo luteo non degenera ed i livelli di ESTROGENI e di PROGESTERONE rimangono ELEVATI. Come risultato, le caratteristiche dell’ambiente uterino della fase secretoria vengono mantenute durante la gravidanza

19
Q

Cambiamenti ormonali nella fase follicolare iniziale e intermedia

A

La fase follicolare iniziale è marcata da una DIMINUZIONE dei livelli di ESTROGENI e PROGESTERONE nel plasma.
Gli estrogeni ed il progesterone tendono a SOPPRIMERE la secrezione di GONADOTROPINE da parte del lobo anteriore dell’ipofisi, per cui i livelli plasmatici di LH e FSH mostrano un leggero AUMENTO.
L’aumento di FSH stimola una certa quantità di FOLLICOLI a svilupparsi e CRESCERE. L’FHS si lega ai RECETTORI delle CELLULE DELLA GRANULOSA e promuove la loro CRESCITA e la loro PROLIFERAZIONE.
Inoltre lo strato più ESTERNO delle cellule della granulosa si differenzia in CELLULE DELLA TECA che possiedono i RECETTORI per l’LH.
L’LH stimola le cellule della teca a secernere ANDROGENI che vengono CONVERTITI in ESTROGENI sulle cellule della granulosa.
Alla fine, emerge un FOLLICOLO DOMINANTE che secerne ESTROGENI i cui livelli AUMENTANO nel plasma.
Gli estrogeni svolgono un’azione a FEEDBACK NEGATIVO sull’ipotalamo e sul lobo anteriore dell’ipofisi, INIBENDO la secrezione di LH e FSH. I livelli di FSH DIMINUISCONO a causa dell’influenza dell’INIBINA che è secreta in quantità sempre maggiori dalle cellule della granulosa del follicolo che si sta accrescendo.
Gli estrogeni promuovono i CAMBIAMENTI DELL’AMBIENTE UTERINO caratteristici della fase proliferativa, ed agiscono anche insieme all’FSH per promuovere l’OOGENESI e la CRESCITA FOLLICOLARE.
Gli estrogeni promuovono anche i CAMBIAMENTI che preparano l’organismo per i successivi eventi del CICLO MESTRUALE.
Gli estrogeni inducono l’espressione dei RECETTORI dell’LH sulle CELLULE DELLA GRANULOSA rendendo queste cellule responsive all’LH in vista dell’aumento di questo ormone che avviene proprio prima della fine della fase follicolare.
Gli estrogeni inducono anche l’espressione dei RECCETTORI per il PROGESTERONE sulle CELLULE ENDOMETRIALI preparando l’endometrio a rispondere al progesterone durante la fase luteinica

20
Q

Cambiamenti ormonali nella fase follicolare tardiva

A

Gli ESTROGENI stimolano la secrezione di LH. Come risultato, i livelli di LH AUMENTANO e ciò stimola ulteriormente la secrezione di ESTROGENI che stimola ulteriormente la secrezione di LH. Questi eventi costituiscono in circuito a FEEDBACK POSITIVO che porta la secrezione di LH ad AUMENTARE drasticamente determinando una FASE ASCENDENTE dei livelli di LH nel plasma chiamata PICCO DI LH.
Le CELLULE DELLA GRANULOSA iniziano a secernere SOSTANZE PARACRINE che stimolano l’OOCITA a completare la PRIMA DIVISIONE MEIOTICA, la secrezione degli ESTROGENI da parte delle cellule della granulosa DIMINUISCE facendo DIMINUIRE i livelli di ESTROGENI nel plasma, le CELLULE DELLA GRANULOSA iniziano a secernere PROGESTERONE e ciò determina un PICCOLO AUMENTO dei livelli di questo ormone nel plasma, le cellule della granulosa iniziano a secernere ENZIMI e SOSTANZE PARACRINE che iniziano a ROMPERE la parete follicolare.
Circa 18 ore dopo il picco dell’LH, la parete si rompe portando all’OVULAZIONE, le cellule della granulosa e le cellule della teca iniziano a differenziarsi trasformando il follicolo rotto in CORPO LUTEO

21
Q

Cambiamenti ormonali nella fase luteinica

A

All’inizio della fase luteinica il CORPO LUTEO sta CRESCENDO ma non è ancora completamente funzionante.
I livelli di ESTROGENI nel plasma continuano a DIMINUIRE poiché la quantità di estrogeni secreta dal corpo luteo non è ancora abbastanza elevata da compensare la perdita della secrezione di estrogeni da parte del follicolo dominante.
Questa DIMINUZIONE di estrogeni RIMUOVE lo stimolo per la secrezione di LH e pone fine al PICCO DI LH. La secrezione di PROGESTERONE da parte del CORPO LUTEO causa l’AUMENTO dei livelli di questo ormone nel plasma.
Con il passare del tempo, il CORPO LUTEO CRESCE e raggiunge la PIENA MATURITA’.
La secrezione di ESTROGENI e PROGESTERONE AUMENTA, causando un drastico AUMENTO dei loro livelli plasmatici, che raggiungono il PICCO MASSIMO nel mezzo della fase luteinica.
Dopo circa una decina di giorni di fase luteinica in ASSENZA di un EMBRIONE IMPIANTATO, il CORPO LUTEO inizia a DEGENERARE e la sua attività secretoria diminuisce causando una CADUTA dei livelli di ESTROGENI e PROGESTERONE che porta alle MESTRUAZIONI. Con l’inizio delle mestruazioni, la FASE LUTEINICA TERMINA ed inizia il nuovo ciclo con una nuova fase follicolare.
Quando durante la fase luteinica i livelli di ESTROGENI aumentano, i possibili effetti stimolanti di questi ormoni sulla secrezione di LH vengono BLOCCATI dal PROGESTERONE, che SOPPRIME fortemente l’ATTIVITA’ SECRETORIA dell’ipotalamo e del lobo anteriore dell’ipofisi.
In questo modo vengono EVITATI ulteriori PICCHI DI LH, che potrebbero essere causati da alti livelli di estrogeni. Infatti, i livelli plasmatici di LH e di FSH DIMINUISCONO durante la fase luteinica a causa di questa influenza inibitoria del progesterone

22
Q

Fecondazione, gravidanza e parto

A

Dopo la fecondazione che normalmente avviene nelle tube lo zigote si trasforma in una blastocisti che si impianta nell’endometrio. Nel punto di contatto il tessuto embrionale e quello endometriale si sviluppano a formare la placenta che permette lo scambio di materiali tra la madre e l’embrione in via di sviluppo. Durante la gravidanza, gli estrogeni e il progesterone secreti all’inizio dal corpo luteo e poi dalla placenta promuovono molti effetti, tra cui la crescita e lo sviluppo delle ghiandole mammarie, la secrezione di prolattina da parte dell’adenoipofisi che è un ormone che promuove la crescita del seno e la lattazione ed il mantenimento delle condizioni della fase secretoria uterina.
Il parto avviene normalmente 40 settimane dopo la fecondazione ed è accompagnato da ondate di contrazioni uterine (travaglio), dalla dilatazione della cervice, dall’espulsione del feto dall’utero e dalla separazione della placenta dalla parete uterina

23
Q

Lattazione

A

Dopo il parto, il nutrimento viene fornito al neonato dal latte secreto dalle ghiandole mammarie.

Il LATTE viene prodotto nelle mammelle da un insieme di GHIANDOLE ACINOSE chiamate ALVEOLI ed è portato ai capezzoli attraverso i DOTTI GALATTOFORI.
Gli alveoli sono circondati da CELLULE MIOEPITELIALI che hanno la capacità di CONTRARSI.
La SUZIONE stimola la contrazione di queste cellule, che comprime gli alveoli e spinge il latte a scorrere attraverso i dotti, un fenomeno noto come EIEZIONE DEL LATTE.
La suzione del neonato stimola i RECETTORI CUTANEI dei capezzoli che mediante vie afferenti proiettano all’ipotalamo ed eccitano le CELLULE NEUROSECRETORIE che vanno al lobo posteriore dell’ipofisi dove viene secreta OSSITOCINA. L’ossitocina entra in circolo e stimola le cellule mioepiteliali a CONTRARSI.
La suzione stimola anche la PRODUZIONE DI LATTE determinando la liberazione del FATTORE DI RILASCIO DELLA PROLATTINA da parte dell’ipotalamo ed INIBENDO il rilascio dell’ORMONE INIBENTE LA PROLATTINA. Entrambi questi cambiamenti stimolano il lobo anteriore dell’ipofisi a secernere PROLATTINA, che induce la secrezione di LATTE da parte delle cellule degli alveoli.

Durante la pubertà, l’aumento dei livelli di estrogeni e progesterone stimola la crescita delle mammelle e determina lo sviluppo delle strutture deputate a secernere latte. Nel corso della gravidanza, le mammelle si ingrossano e le strutture deputate alla secrezione del latte si sviluppano completamente.
Il latte però non viene ancora prodotto poiché gli alti livelli di estrogeni e progesterone inibiscono l’attività secretoria delle cellule degli alveoli. Dopo il parto la diminuzione degli estrogeni e del progesterone libera l’effetto stimolante della prolattina sulla secrezione di latte e permette la lattazione