Omeostasi Flashcards

1
Q

Cos’è l’omeostasi

A

L’organismo possiede una serie di meccanismi regolatori che lavorano per mantenere relativamente COSTANTI le condizioni dell’AMBIENTE INTERNO nonostante le variazioni delle condizioni dell’ambiente esterno.
Il MANTENIMENTO di una CONDIZIONE COSTANTE dell’AMBIENTE INTERNO è conosciuto come OMEOSTASI

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2
Q

Sistemi a feedback

A

La maggior parte dei meccanismi di regolazione omeostatica si comporta allo stesso modo: se una variabile regolata aumenta, il sistema risponde facendola diminuire, se al contrario si riduce, il sistema risponde provocandone l’aumento.
I sistemi che si comportano in questo modo vengono definiti sistemi a FEEDBACK NEGATIVO0

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3
Q

Quando i meccanismi di regolazione omeostatica producono aggiustamenti

A

Solo quando esistono delle DIFFERENZE tra il VALORE REALE di una variabile regolata e il VALORE NORMALE chiamato SET POINT (valore di riferimento).
Ogni DIFFERENZA tra il valore reale e il set point costituisce un SEGNALE D’ERRORE.
Poiché tali meccanismi agiscono per mantenere le VARIABILI REGOLATE vicino al SET POINT, la loro funzione è quella di RIDURRE il più possibile i SEGNALI D’ERRORE.
Il valore di set point, una volta raggiunto, non può essere mantenuto del tutto costante.
Le variabili regolate FLUTTUANO continuamente ma sono RIDOTTE al minimo dai meccanismi a FEEDBACK NEGATIVO

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4
Q

Funzionamento meccanismo regolatore omeostatico

A

Per poter funzionare in maniera corretta, un meccanismo regolatore omeostatico deve essere in grado di RILEVARE le OSCILLAZIONI della variabile regolata.
Questa capacità è assicurata dall’azione di SENSORI, cellule che sono SENSIBILI ai CAMBIAMENTI delle variabili.
I SENSORI inviano SEGNALI (input) che raggiungono un CENTRO INTEGRATIVO che compara il VALORE della VARIABILE REGOLATA al VALORE del SET POINT e organizza le RISPOSTE appropriate.
In risposta agli input che riceve, il CENTRO INTEGRATIVO genera SEGNALI DI USCITA (output) diretti a CELLULE, TESSUTI o ORGANI coinvolti nella generazione della RISPOSTA FINALE. Queste cellule, tessuti o organi sono chiamati EFFETTORI

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5
Q

Esempio feedback negativo

A

Regolazione omeostatica dello zucchero nel sangue: quando c’è una condizione di iperglicemia le cellule beta del pancreas agiscono come centro integrativo e rilasciano nel sangue l’ormone insulina.
L’insulina promuove il trasporto di glucosio dal sangue nelle cellule abbassando in tal modo il glucosio plasmatico

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6
Q

Sistemi a feedback positivo

A

Nel feedback positivo la RISPOSTA del sistema va nella STESSA DIREZIONE del CAMBIAMENTO della VARIABILE che l’ha prodotta.
Il feedback positivo è utile ad alcuni meccanismi fisiologici per permettere ad una variabile di CAMBIARE molto RAPIDAMENTE in risposta ad uno stimolo.
Nonostante un feedback positivo permetta il rapido cambiamento di una variabile, in condizione fisiologiche non si verifica mai una sua crescita all’infinito o una perdita del suo controllo; ciò avviene perché vi sono sempre FATTORI che agiscono per ARRESTARE il FEEDBACK POSITIVO, sia RIMUOVENDO lo STIMOLO ORIGINALE, sia LIMITANDO la capacità del sistema di RISPONDERE a quello STIMOLO

Esempio feedback positivo: parto.
Si ha uno stretching dei dei recettori delle pareti dell’utero che mandano un segnale al cervello. Il cervello induce il rilascio di ossitocina nel circolo sanguigno che stimola una più vigorosa contrazione della muscolatura uterina che a sua volta fa aumentare la quantità di ormone. Dopo il parto avviene la diminuzione dello stiramento e termina il ciclo

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7
Q

Sistemi che mantengono l’omeostasi

A

Sono il sistema nervoso e il sistema endocrino.
IL SISTEMA NERVOSO opera come CENTRO INTEGRATIVO e contiene i SENSORI.
Il SISTEMA ENDOCRINO contiene i MESSAGGERI CHIMICI che comunicano ed effettuano l’azione di REGOLAZIONE OMEOSTATICA.

L’omeostasi è disturbata continuamente da:
- STIMOLI ESTERNI (ambientali): calore, freddo, patogeni, tossine
- STIMOLI INTERNI: temperatura corporea, pressione sanguigna, concentrazione di acqua, glucosio, sali, ossigeno, stress fisici e fisiologici

Ciascun sistema contribuisce all’omeostasi di altri sistemi dell’intero organismo. Nessun sistema del corpo funziona in isolamento: un’alterazione in un sistema in genere ha conseguenze per diversi altri sistemi.

L’incapacità di mantenere l’omeostasi è detta allostasi che perdurando può portare alla morte

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