Proteine Flashcards

1
Q

Perché le proteine sono considerate fondamentali dal punto di vista nutrizionale?

A

Le proteine sono essenziali perché contribuiscono in misura maggiore rispetto agli altri nutrienti alla formazione e al mantenimento del corpo degli animali.

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2
Q

Qual è la distinzione tra proteine e aminoacidi dal punto di vista nutrizionale?

A

Le proteine sono molecole complesse costituite da catene di aminoacidi. Gli aminoacidi, invece, sono i costituenti fondamentali delle proteine e sono essenziali per la nutrizione animale.

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3
Q

Qual è l’importanza della composizione delle proteine nella dieta degli animali?

A

È importante garantire una buona composizione proteica perché gli aminoacidi devono essere disponibili per svolgere funzioni vitali come la formazione dei tessuti, la produzione di immunoglobuline, la riparazione dei tessuti, la sintesi di uova e latte, la formazione di glucosio e glicogeno, la produzione di enzimi, ormoni e energia.

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4
Q

Per quali categorie di animali è particolarmente cruciale una dieta ricca di proteine?

A

Gli animali giovani in fase di crescita hanno un elevato fabbisogno proteico per supportare lo sviluppo e la formazione dei tessuti.

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5
Q

Qual è il processo principale attraverso il quale le proteine vengono digerite e assorbite nell’apparato digerente degli animali?

A

Le proteine subiscono la digestione in due fasi principali: prima nel tratto gastrico, dove l’azione dell’enzima pepsina attivato dall’acidità digerisce le proteine in peptidi più piccoli; successivamente nel piccolo intestino, dove proteasi pancreatiche complete rompono i peptidi residui in amminoacidi e di- o tri-peptidi, che sono assorbiti nella circolazione sanguigna.

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6
Q

Quali sono le condizioni ottimali per l’attivazione e l’azione della pepsina nello stomaco?

A

La pepsina, enzima principale per la digestione proteica nello stomaco, richiede un ambiente acido con un pH tra 2 e 3 per attivarsi efficacemente. Un pH superiore a 5 inattiva la pepsina, sottolineando l’importanza dell’equilibrio acido-base della dieta per ottimizzare l’azione digestiva delle proteine.

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7
Q

Dove avviene principalmente la digestione proteica dopo il passaggio attraverso lo stomaco?

A

La maggior parte della digestione delle proteine avviene nel tratto dal duodeno al digiuno, dove le proteasi pancreatiche attive digeriscono completamente le proteine in peptidi più piccoli. È in questo tratto che le proteasi inattive secretate dal pancreas vengono attivate e svolgono la loro funzione digestiva.

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8
Q

Qual è l’importanza dell’idrolisi degli amminoacidi nel piccolo intestino?

A

Nell’ileo del piccolo intestino, gli amminoacidi derivati dalla digestione proteica vengono completamente idrolizzati e assorbiti nella circolazione sanguigna, fornendo ai tessuti del corpo gli elementi essenziali per la sintesi proteica e altre funzioni biologiche cruciali.

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9
Q

Come è possibile misurare la ritenzione proteica negli animali?

A

La ritenzione proteica può essere valutata attraverso l’analisi dell’azoto nelle feci e nelle urine. Questo metodo permette di determinare quanto azoto è stato assorbito e trattenuto dall’organismo, fornendo indicazioni sulla digeribilità e sull’utilizzo delle proteine nella dieta.

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10
Q

Qual è il processo di attivazione delle proteasi pancreatiche nel tratto intestinale?

A

Le proteasi pancreatiche vengono secretate in forma inattiva nel lume intestinale. Qui, vengono attivate dall’azione di enzimi specifici come la tripsina, che converte i precursori inattivi in enzimi attivi per la digestione delle proteine.

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11
Q

Qual è il ruolo degli inibitori della tripsina nei processi digestivi degli animali?

A

Gli inibitori della tripsina, presenti naturalmente in molti semi e alimenti vegetali, possono legarsi all’enzima tripsina inattivandola. Questo può compromettere la digeribilità delle proteine e influenzare negativamente la crescita, causando anche ingrossamento del pancreas a causa della necessità di produrre più enzimi digestivi.

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12
Q

Come avviene l’assorbimento dei peptidi e degli aminoacidi nel tratto intestinale degli animali?

A

Dopo essere stati idrolizzati dalle proteasi nel lume intestinale, i peptidi e gli aminoacidi vengono assorbiti dagli enterociti, le cellule dell’intestino tenue. L’assorbimento avviene attraverso carrier specifici che utilizzano un co-trasporto dipendente da un gradiente di sodio (Na+), mentre alcuni aminoacidi passano attraverso la diffusione facilitata.

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13
Q

Qual è l’importanza della digestione dei di e tri-peptidi negli enterociti?

A

I di e tri-peptidi, assorbiti attraverso il bordo a spazzola degli enterociti, vengono successivamente idrolizzati in aminoacidi tramite enzimi peptidasici citoplasmatici all’interno delle stesse cellule. Questo processo consente di trasformare i peptidi in forma utilizzabile per il metabolismo e la sintesi proteica dell’animale.

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14
Q

Perché è raro che le proteine siano assorbite intatte nel tratto intestinale degli animali?

A

È raro che le proteine siano assorbite intatte perché poche proteine resistono all’azione delle proteasi nel lume intestinale e sulla membrana delle cellule enteriche. Inoltre, gli enterociti mancano dei trasportatori necessari per assorbire proteine intere e le proteine non possono permeare le giunzioni tra le cellule. Un’eccezione è rappresentata dalle proteine del colostro per i neonati, che temporaneamente hanno la capacità di trasporto.

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15
Q

Qual è il destino delle proteine una volta assorbite nel tratto intestinale degli animali?

A

Le proteine assorbite subiscono metabolismo e catabolismo. L’azoto non utilizzato viene escreto nelle feci come proteine non digeribili. Altri prodotti includono azoto nei succhi gastrici, energia dissipata come calore o lavoro meccanico, e la partecipazione degli aminoacidi al pool metabolico per la sintesi proteica, energia, urina e sudore.

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16
Q

In che modo gli aminoacidi dal pool metabolico vengono impiegati negli animali?

A

Gli aminoacidi dal pool metabolico vengono utilizzati per sintetizzare proteine cellulari, produrre energia, eliminati attraverso l’urina e il sudore, e per altre funzioni metaboliche essenziali.

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17
Q

Come variano i fabbisogni proteici negli animali?

A

I fabbisogni proteici variano a seconda delle esigenze di mantenimento, crescita e riproduzione degli animali. Questi fabbisogni cambiano in base alla crescita dei tessuti e all’età dell’animale.

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18
Q

Qual è l’impatto del colostro sull’intestino dei neonati?

A

Il colostro, consumato poco dopo la nascita, conferisce temporaneamente un’intestino più robusto ai neonati, consentendo l’assorbimento di proteine e altri nutrienti vitali in modo efficace.

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19
Q

Come vengono stimati la digeribilità delle proteine e degli aminoacidi negli animali?

A

La digeribilità delle proteine viene stimata monitorando le modifiche della composizione amminoacidica della digesta da parte dei batteri intestinali. Le feci riflettono la quantità di amminoacidi neosintetizzati dai batteri. Per gli aminoacidi, si utilizza la tecnica della digesta ileale, raccogliendo campioni alla fine dell’intestino tenue e utilizzando marker non digeribili aggiunti alla dieta, come le ceneri acide insolubili (cellite).

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20
Q

Qual è il metodo utilizzato per calcolare la digeribilità degli aminoacidi?

A

er calcolare la digeribilità degli aminoacidi, si utilizza la seguente formula: percentuale di un aminoacido nel mangime meno percentuale di cellite nel mangime, diviso per la percentuale di un aminoacido nella digesta meno la percentuale di cellite nella digesta, il tutto diviso per la percentuale di un aminoacido per cellite nel mangime.

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21
Q

In che modo vengono espressi i fabbisogni proteici nelle formulazioni delle diete animali?

A

I fabbisogni proteici possono essere espressi in diverse modalità, tra cui percentuale di proteina grezza (PG) nella dieta o rapporti percentuali tra gli aminoacidi rispetto a una proteina ideale.

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22
Q

Perché è importante considerare il valore nutrizionale digeribile di una materia prima nella formulazione delle diete animali?

A

Il valore nutrizionale di una materia prima non è sempre direttamente correlato al suo valore nutrizionale digeribile, il quale dipende dalla sua struttura chimica e dalla capacità dell’animale di digerirla efficacemente. Questa considerazione è fondamentale per evitare sovradosaggi nutrizionali o carenze nelle diete animali.

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23
Q

Quali sono le pratiche comuni per adattare le diete animali alle esigenze nutrizionali specifiche?

A

Per adattare le diete alle esigenze nutrizionali specifiche degli animali, vengono utilizzati additivi come vitamine, amminoacidi e enzimi, calcolati attraverso software specializzati. È inoltre importante tenere conto delle modifiche genetiche negli animali per ottimizzare il fabbisogno nutrizionale.

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24
Q

Quali sono gli aspetti economici principali da considerare nella nutrizione proteica degli animali?

A

Gli animali hanno fabbisogni per aminoacidi (AA) e non per proteine grezze (PG). Formulare le diete basandosi sui fabbisogni di AA utilizzando solo le proteine delle materie prime può essere molto costoso, pertanto vengono aggiunti aminoacidi sintetici per completare il fabbisogno. Inoltre, c’è un costo energetico associato alla deposizione proteica, che deve essere considerato.

25
Q

Qual è il rapporto tra biogas e il processo ruminali negli animali?

A

Il biogas, che è principalmente metano estratto dagli impianti di biogas e utilizzato come fonte energetica, rappresenta un concetto opposto al processo ruminali negli animali, che produce gas non bruciabili come parte del processo digestivo.

26
Q

Qual è l’effetto dell’eccesso di calorie e di proteine nella dieta degli animali?

A

Un eccesso di calorie aumenta la deposizione di grasso, mentre un eccesso di proteine tende a ridurre il grasso corporeo. Le diete isocaloriche, che contengono combinazioni diverse di grassi, proteine e carboidrati, sono progettate per apportare un contributo energetico equilibrato senza influire negativamente sulla composizione corporea degli animali.

27
Q

Perché le proteine possono contribuire a una maggiore produzione di calore rispetto ai carboidrati?

A

Le proteine hanno un apporto calorico leggermente superiore rispetto ai carboidrati, ma il processo di catabolismo azotato implica una perdita energetica maggiore. Questo significa che la produzione di calore è maggiore quando le proteine vengono convertite in energia rispetto ai carboidrati.

28
Q

Perché è importante considerare la qualità delle proteine nella dieta dei monogastrici?

A

La qualità delle proteine è cruciale perché determina il rendimento plastico di una proteina, cioè quanto efficacemente viene utilizzata dall’organismo per la sintesi proteica. Inoltre, il valore biologico delle proteine è legato alla quantità e alla qualità degli aminoacidi assorbiti dalle materie prime proteiche.

29
Q

Che cosa si intende per proteina ideale nella nutrizione animale?

A

Una proteina ideale ha un rapporto ottimale di aminoacidi essenziali e limitanti necessari per supportare le funzioni metaboliche e di crescita degli animali. Questo rapporto contribuisce all’efficienza della proteina, garantendo che gli aminoacidi essenziali siano presenti nelle giuste proporzioni per le esigenze dell’animale.

30
Q

Come variano i requisiti di aminoacidi negli animali in crescita?

A

Mentre l’animale cresce, il requisito percentuale di aminoacidi essenziali può diminuire, ma aumenta in quantità assolute in grammi, poiché l’animale guadagna peso e sviluppa tessuti. È essenziale fornire un apporto adeguato di aminoacidi per sostenere la crescita e il mantenimento delle funzioni vitali.

31
Q

Quali sono i parametri nutrizionali importanti per le scrofe nella gestione quotidiana?

A

I parametri nutrizionali per le scrofe includono il periodo di rientro, il peso corporeo, i giorni di gestazione e altri fattori che influenzano il fabbisogno di nutrienti durante la gravidanza, l’allattamento e il mantenimento della salute generale.

32
Q

Perché è importante adattare la dieta alle specifiche esigenze di ogni razza animale?

A

Ogni razza animale ha requisiti nutrizionali unici basati sulle sue dimensioni, tasso metabolico, efficienza digestiva e altri fattori fisiologici. Adattare la dieta alle esigenze specifiche di ogni razza aiuta a ottimizzare la salute, il benessere e le prestazioni degli animali.

33
Q

he cosa sono gli aminoacidi e qual è il loro ruolo nelle molecole proteiche?

A

Gli aminoacidi sono i mattoni fondamentali delle proteine, ottenuti per idrolisi chimica o enzimatica delle proteine stesse. Ci sono 23 aminoacidi comunemente idrolizzati, che possono combinarsi in vari modi per formare diverse proteine. Oltre alla sintesi muscolare, gli aminoacidi sono essenziali per la formazione di tutte le proteine dell’organismo.

34
Q

Qual è la differenza tra aminoacidi essenziali e non essenziali, e come vengono forniti agli animali?

A

Gli aminoacidi essenziali devono essere somministrati attraverso la dieta poiché l’organismo non è in grado di sintetizzarli in quantità sufficienti. Ne esistono circa 10-12 essenziali per gli animali. Gli aminoacidi non essenziali possono essere sintetizzati dall’organismo stesso o attraverso processi di fermentazione microbica nel caso di ruminanti come le vacche.

35
Q

Quali sono i principali fattori che influenzano l’efficienza dell’assorbimento degli aminoacidi nelle diete degli animali?

A

L’efficienza dell’assorbimento degli aminoacidi dipende dalla presenza equilibrata di aminoacidi non indispensabili e indispensabili. Inoltre, è cruciale fornire gli aminoacidi nella dieta in modo che possano essere assorbiti contemporaneamente, evitando picchi seguiti da bassi livelli di concentrazione. Altri fattori influenti includono trattamenti termici che possono rendere le proteine indisponibili e la presenza di fattori antinutrizionali che limitano l’assorbimento proteico.

36
Q

Perché è importante considerare l’equilibrio degli aminoacidi nella formulazione delle diete per gli animali?

A

Gli aminoacidi possono essere in antagonismo tra loro, competendo per i carrier di assorbimento quando presenti in eccesso. Questo può compromettere l’efficienza dell’assorbimento e la sintesi proteica, influenzando la crescita e la salute degli animali.

37
Q

Qual è il ruolo dei trattamenti termici e dei fattori antinutrizionali nelle diete proteiche degli animali?

A

I trattamenti termici possono influenzare la disponibilità delle proteine, rendendole indisponibili per l’assorbimento. Allo stesso modo, i fattori antinutrizionali presenti in alcuni alimenti possono ostacolare l’assorbimento delle proteine, compromettendo l’efficacia delle diete proteiche per gli animali.

38
Q

Cosa si intende per aminoacido limitante nelle diete degli animali?

A

Un aminoacido limitante è quello presente in quantità insufficiente rispetto al fabbisogno dell’animale, impedendo la sintesi proteica anche se gli altri aminoacidi sono presenti in quantità adeguate. Questo può compromettere la crescita e le funzioni metaboliche dell’animale.

39
Q

Qual è il concetto degli aminoacidi funzionali e perché sono importanti nella formulazione delle diete?

A

Gli aminoacidi funzionali sono quelli che partecipano attivamente ai processi metabolici dell’organismo, come il metabolismo del glucosio e dei lipidi, la sintesi proteica, il turnover delle proteine e la generazione di sostanze azotate. Questi aminoacidi possono variare nel fabbisogno a seconda dello stato fisiologico dell’animale, ad esempio durante periodi di infiammazione o stress.

40
Q

Quali sono i principali fattori che riducono la digeribilità degli aminoacidi nelle diete degli animali?

A

La digeribilità degli aminoacidi può essere ridotta da trattamenti termici intensi che denaturano le proteine, come la tostatura per sanificazione o la rottura di fattori antinutrizionali. Inoltre, la digeribilità degli aminoacidi può variare a seconda della materia prima e delle condizioni di coltivazione delle piante, influenzando la loro composizione aminoacidica e disponibilità.

41
Q

Come influisce la disponibilità degli aminoacidi sulla formulazione delle diete per gli animali?

A

a formulazione delle diete per gli animali può essere basata sulla digeribilità degli aminoacidi anziché sulla loro concentrazione totale. Gli aminoacidi sintetici, ad esempio, sono completamente disponibili, mentre quelli presenti nelle materie prime possono variare nella loro effettiva disponibilità a causa di fattori come trattamenti termici o antinutrizionali.

42
Q

Perché è importante valutare il profilo amminoacidico dei lotti di prodotto nelle diete per gli animali?

A

Ogni lotto di prodotto può avere un profilo amminoacidico diverso, quindi il formulatore delle diete si affida ai valori di base forniti dalle aziende. Successivamente, vengono effettuate analisi occasionali per verificare la correttezza del profilo amminoacidico e apportare correzioni se necessario. Questo è particolarmente importante per assicurare che aminoacidi cruciali come la lisina siano presenti in quantità adeguate, essendo spesso il primo aminoacido limitante.

43
Q

Qual è il ruolo degli aminoacidi essenziali nel rendimento delle proteine negli animali?

A

Gli aminoacidi essenziali sono fondamentali nel bilancio delle proteine, poiché il loro equilibrio influisce sul risultato desiderato, che può essere la massimizzazione della produzione, la risposta immunitaria, eccetera. Questo approccio mira a minimizzare la produzione di ammoniaca nell’ambiente e ridurre la quantità totale di deiezioni.

44
Q

Cosa si intende per proteina ideale nelle formulazioni delle diete per gli animali?

A

La proteina ideale si riferisce a un rapporto ottimale tra gli aminoacidi limitanti, con la lisina solitamente fissata al 100%. Gli altri aminoacidi sono espressi come percentuale rispetto alla lisina, il che aiuta a massimizzare la deposizione di proteina nell’animale e a minimizzare le perdite attraverso l’urina. Questo approccio mira a garantire una somiglianza tra gli aminoacidi essenziali e la composizione del prodotto finale, come il tessuto muscolare o il latte.

45
Q

Perché il numero di aminoacidi essenziali varia tra le specie e con l’età degli animali?

A

Le specie animali e l’età influenzano il fabbisogno di aminoacidi essenziali. I monogastrici, ad esempio, hanno una maggiore necessità di aminoacidi rispetto ai poligastrici, che possono sintetizzare alcuni aminoacidi attraverso la flora batterica nel rumine. L’adeguamento del profilo aminoacidico nelle diete tiene conto di queste differenze per garantire il benessere e la produttività degli animali.

46
Q

Quali sono i metodi chimici utilizzati per la stima della qualità delle proteine?

A

I metodi chimici includono l’analisi attraverso l’idrolisi delle proteine. Un esempio è il metodo di Blok e Mitchell, che utilizza il punteggio chimico per valutare la quantità di un singolo aminoacido essenziale.

47
Q

he cosa misura l’Indice degli aminoacidi essenziali?

A

L’Indice degli aminoacidi essenziali è una media geometrica dei dieci aminoacidi essenziali rispetto alle proteine dell’uovo. Questo metodo non tiene conto degli aminoacidi veramente disponibili per l’assorbimento.

48
Q

Quali sono i metodi biologici utilizzati per valutare la qualità delle proteine?

A

I metodi biologici includono il rapporto degli aminoacidi nel plasma dopo l’assunzione di proteine a digiuno (come nei ratti) e i metodi basati sulla crescita totale, che valutano l’effetto delle proteine sull’incremento di peso vivo.

49
Q

Cosa indica il Coefficiente di efficacia proteica netta (NPR)?

A

Il Coefficiente di efficacia proteica netta misura la variazione del peso vivo in risposta all’ingestione di proteine di diversa qualità. È un metodo biologico che valuta l’efficienza con cui le proteine influenzano la crescita.

50
Q

Come funziona il metodo biologico basato sulla crescita proteica?

A

Questo metodo determina la quantità di azoto accumulata nella carcassa come misura dell’effetto delle proteine sulla crescita. È simile al NPR ma si concentra sulla quantità di proteina accumulata nei tessuti.

51
Q

Che cos’è il valore biologico delle proteine e come viene stimato?

A

Il valore biologico delle proteine rappresenta il rendimento di utilizzazione di una proteina da parte dell’organismo. È il rapporto tra l’azoto trattenuto dall’organismo e quello effettivamente assorbito. Per stimarlo, si controlla l’aumento del peso vivo degli animali da laboratorio dopo aver sostituito una proteina di cui si conosce il valore biologico con una proteina da valutare, confrontando gruppi di animali alimentati con diverse proteine.

52
Q

Qual è la relazione tra valore biologico delle proteine animali e vegetali?

A

Le proteine animali tendono ad avere un valore biologico superiore rispetto a quelle vegetali, poiché sono più simili alle proteine dell’organismo animale. Le proteine animali non contengono fibre e altri composti che possono ridurne la digeribilità e l’assorbimento.

53
Q

Cosa rappresenta l’azoto fecale/urine endogeno e perché è importante nel bilancio dell’azoto?

A

L’azoto fecale/urine endogeno è l’azoto eliminato nelle feci e nelle urine senza ingestione di proteine. Questo azoto proviene da cellule morte, batteri, produzione di enzimi e altri processi metabolici. È importante nel bilancio dell’azoto perché rappresenta le perdite obbligate che devono essere considerate quando si calcola la quantità di proteine necessaria.

54
Q

Qual è l’obiettivo delle macellazioni in serie durante le prove di alimentazione?

A

Le macellazioni in serie servono per verificare l’intera carcassa degli animali. Un gruppo di animali viene sacrificato all’inizio della prova di alimentazione e un altro gruppo alla fine. Questo metodo permette di valutare l’effetto dell’alimentazione sulla composizione corporea, inclusa la quantità e la qualità delle proteine depositate.

55
Q

Quali sono le sfide principali associate a una dieta a basso contenuto proteico per i suinetti appena svezzati?

A

Le sfide principali includono lo sbilanciamento degli aminoacidi, con alcuni che diventano limitanti quando si riduce la quota proteica. Questo può influenzare negativamente le prestazioni degli animali, a meno che non venga bilanciato con l’inclusione di aminoacidi liberi o idrolizzati. Inoltre, la riduzione delle proteine può aumentare il rischio di diarrea e richiedere l’uso di antibiotici per mantenere la salute intestinale.

56
Q

Quali sono le implicazioni ambientali della riduzione delle proteine nelle diete dei suinetti?

A

Ridurre le proteine può ridurre la deposizione di azoto nell’ambiente, poiché meno azoto viene escreto attraverso le deiezioni. Questo può contribuire a una gestione più sostenibile dei rifiuti e a minori impatti ambientali negativi.

57
Q

Come è stato affrontato lo sbilanciamento degli aminoacidi nelle diete a basso contenuto proteico per i suinetti?

A

Per bilanciare gli aminoacidi, sono stati inclusi aminoacidi liberi o idrolizzati nelle diete. Questo approccio favorisce la sintesi proteica senza aumentare eccessivamente i picchi di aminoacidi nel sangue, sincronizzandoli con i picchi di glucosio per massimizzare l’efficienza energetica nella deposizione proteica.

58
Q

Quali sono i vantaggi e i rischi associati alle diete a basso contenuto proteico per i suinetti?

A

I vantaggi includono una potenziale riduzione dei costi e degli impatti ambientali, come la minore deposizione di azoto. Tuttavia, i rischi comprendono lo sbilanciamento degli aminoacidi essenziali necessari per la crescita e la salute intestinale, che potrebbe aumentare il rischio di malattie e la necessità di utilizzare antibiotici per gestire queste condizioni.

59
Q
A