Carboidrati Flashcards
Quali sono le fonti di nutrienti che costituiscono tra il 60% e il 70% della dieta degli animali ruminanti, svolgendo un ruolo essenziale nel loro metabolismo?
Queste fonti di nutrienti sono principalmente costituite dai carboidrati fibrosi, che includono sia la frazione strutturale (pareti cellulari) che non strutturale (contenuto delle cellule vegetali). Questi carboidrati forniscono monosaccaridi che servono come fonte energetica principale per i microbi presenti nel rumine degli animali ruminanti. Essi sono cruciali sia per il metabolismo che per l’anabolismo degli animali, influenzando direttamente la loro salute e la loro capacità di crescita.
Esempi di carboidrati strutturali e non strutturali
- Non strutturali: acidi organici, zuccheri, amidi, pectine
- Strutturali: Pectine, beta glucani, emicellulose, cellulosa.
Quali sono le fonti principali di carboidrati che gli animali possono digerire?
Gli animali possono digerire carboidrati complessi come amido, saccarosio e lattosio grazie agli enzimi presenti nel loro tratto digerente. Inoltre, i batteri nel rumine dei ruminanti sono in grado di digerire i polisaccaridi delle pareti cellulari vegetali.
Qual è il ruolo dei carboidrati come prebiotici nella dieta degli animali?
I carboidrati, in particolare le fibre, possono agire come prebiotici fornendo un substrato per la crescita di batteri benefici nell’intestino degli animali. Questo supporta la salute intestinale e contribuisce al benessere generale degli animali.
Come influenzano i diversi tipi di carboidrati la dieta degli animali?
I carboidrati provenienti da fonti come le pareti cellulari vegetali e altri composti vegetali complessi non solo forniscono energia agli animali, ma anche sostanze nutritive essenziali e supporto per la flora intestinale.
Qual è la proporzione media dei carboidrati nella sostanza secca dei vegetali e come vengono utilizzati dagli animali?
In media, i carboidrati costituiscono circa i 3/4 della sostanza secca dei vegetali. Gli animali li utilizzano principalmente come fonte di energia.
Qual è la differenza tra carboidrati propriamente detti e glucidi?
I carboidrati propriamente detti sono quelli in cui i prodotti della idrolisi sono esclusivamente zuccheri. I glucidi, invece, includono accanto agli zuccheri altre sostanze organiche come terpeni e fenili.
Qual è l’importanza dei carboidrati nella dieta degli animali?
I carboidrati forniscono una fonte essenziale di energia per gli animali. Sono fondamentali per il sostentamento energetico e per supportare varie funzioni metaboliche.
Come agiscono i carboidrati come substrato per altre sostanze organiche accanto agli zuccheri?
I glucidi possono liberare altre sostanze organiche come terpeni e fenili durante la loro digestione e metabolizzazione. Questi composti possono avere effetti benefici aggiuntivi sulla salute degli animali.
Perché è importante comprendere la distinzione tra carboidrati propriamente detti e glucidi?
Comprendere questa distinzione è cruciale per valutare correttamente la composizione chimica degli alimenti e l’effetto che hanno sulla nutrizione e sul metabolismo degli animali.
Come sono divisi i carboidrati?
Monosaccaridi: gli zuccheri più importanti per la chimica della nutrizione sono gli esosi (glucosio e fruttosio)
Disaccaridi: saccarosio, maltosio, cellobiosio
Polisaccaridi: in questo gruppo troviamo le sostanze di più larga diffusione nel regno vegetale
Esempi di polisaccaridi
inulina, glicogeno, cellulosa, amido
Spiegare l’inulina
- L’inulina: è il polisaccaride di riserva della famiglia delle composite e si estrae specialmente dai tuberi di dalia. È un prebiotico largamente utilizzato per i monogastrici
Spiegare il glicogeno
- Glicogeno: è il polisaccaride dei tessuti animali accumulati nel fegato e nei muscoli. Legami alfa 1-4 e alfa 1-6
Spiegare la cellulosa
- Cellulosa: fondamentalmente costituente delle pareti cellulari dei vegetali e si trova associato ad altri polisaccaridi di struttura quali emicellulosa e lignina. Legami beta 1-4.
o È una molecola lineare senza ramificazioni. Catene di cellulosa vicine possono formare legami con l’idrogeno che portano alla formazione di microfibrille con parziali parti cristalline.
o I legami idrogeno tra microfibrille possono formare microfibre che possono reagire tra loro e formare fibre di cellulosa che normalmente consiste di oltre 500.000 molecole.