paralisi del facciale Flashcards
anatomia del facciale
Il nervo facciale è il settimo nervo cranico.
Origina dal tronco dell’encefalo, attraversa l’angolo pontocerebellare dove incontra anche il nervo statoacustico, penetrando insieme ad esso nel meato acustico interno, attraverso il quale entra all’interno della piramide dell’osso temporale. Il facciale ha un decorso lungo composto da tre tratti suddivisi da due ginocchia e fuoriesce dal forame stilomastoideo.
Appena fuoriuscito dal forame entra dentro la parotide, si biforca e dà una serie di diramazioni che innervano i muscoli della faccia
cosa avviene nel tratto intratemporale
Nel tratto intratemporale lascia delle branche che adelle funzioni particolari tra cui il gusto dei due terzi anteriori della lingua, la secrezione della ghiandola sottomandibolare e delle ghiandole nasali. Le fibre pregangliari contraggono sinapsi a livello del ganglio pterigopalatino,
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andando sino al muscolo stapedio, ma sicuramente quelle più importanti vanno a innervare i muscoli del volto.
funzioni muscoli del volto
Funzione muscoli del volto: Funzione mimica: fondamentale nella vita sociale. Funzione masticatoria: tono della guancia e delle labbra, favoriscono la chiusura di queste durante la masticazione e la deglutizione. Il problema peggiore è quello che chiamiamo “draining, cibo e la saliva scolano dall’angolo della bocca dal lato paralitico. Quindi questi pazienti evitano di mangiare in pubblico. Funzione protettiva corneale: la chiusura della palpebra è di pertinenza dell’orbicularis oculi, sempre un ramo del facciale. Non riescono a chiudere gli occhi, sono soggetti a cheratiti frequenti fino a cecità.
classificazione paralisi del facciale
Centrale o sopranucleare: legata forme ischemiche centrali.
o Periferica: più frequente e di maggiore interesse in campo Otorino. Dato che il decorso del faciale interesse sedi come la rocca petrosa del temporale, il basi cranio, la parotide (spesso sede di neoplasie che infiltrano il facciale).
classificazione eziologica
Idiopatiche: dette “a frigore”, hanno un recupero pressoché completo.
o Secondarie: Iatrogene (interventi chirurgici parotidei), infezione da Herpes simplex, Zooster e altri virus (coxsackievirus, CMV, adenovirus, EBV, parotite, rosolia)
o Congenita, rarissima, forme bilaterali (Sindrome di Moebius)
o Sindromiche
clinica paralisi del facciale
Innanzitutto dipende dalla sede della lesione, Periferica o Centrale.
Infatti le fibre del nervo che innervano l’emivolto inferiore decussano tutte(a livello centrale tra il primo motoneurone della corteccia e il secondo del tronco), mentre invece quelle dell’emivolto superiore no.
clinica paralisi del facciale in caso di lesione centrale
o sovranucleare si avrà quindi solo un deficit a livello della porzione inferiore dell’emivolto controlaterale alla sede della lesione (bocca storta e fronte corrugata)
clinica lesione periferica del facciale
si avrà un interessamento solo dell’emivolto omolaterale alla sede della lesione.
segni statici o dinamici di paralisi del facciale
- perdita di motricità volontaria o involontaria, perdita del tono muscolare, abolizione di alcuni riflessi,
sintomi accessori non costanti
sincinesie tardive
deficit del trofismo e conseguente atrofia dei muscoli interessati
segni statici e dinamici
Perdita di motricità volontaria o involontaria dell’emifaccia colpita, con difficoltà a corrugare la fronte, chiudere l’occhio e la bocca.
Quindi l’angolo della bocca è cadente, si ha difficoltà a sorridere, bere, mangiare(il cibo cade dalla bocca) .
E’ presente lagoftalmo,il paziente non riesce a chiudere l’occhio, portando a cheratiti continue e cecità.
- Perdita del tono muscolare (paralisi flaccida), con emifaccia “pendente e inespressiva”.
- Abolizione di alcuni riflessi, quali il riflesso naso-palpebrale, l’otticopalpebrale e il cocleostapediale (71% casi)
- Sintomi accessori non costanti: dimuzione della secrezione lacrimale (67%), disgeusia (34%), iperacusia (14%), dolore e intorpidimento in corrispondenza del padiglione
auricolare (52%), ipersensibilità ai suoni soggettivamente (14%) e in relazione alla sede della lesione.
- Sincinesie tardive.
- Deficit del trofismo e conseguente atrofia dei muscoli interessati, a distanza di tempo variabile dalla paralisi stessa.
classificazioni per paralisi del facciale
CLASSIFICAZIONE DI HUOSE-BRACKMAN, che distingue 6 diversi gradi di paralisi in base all’osservazione di segni statici e dinamici, quali movimenti attivi di fronte, palpebre e bocca.
andamento segni
Inizialmente revalgono i segni dinamici a causa dell’incompleto recupero delle fibre e al fatto che si perde il coordinamento nel momento in cui vengono ripopolati i fogli dell’epinervio. Le fibre vanno un po’ casualmente a prendere la strada originaria. Quindi quadro molto frequente delle paralisi incomplete è avere un buon recupero statico, ma una paralisi a livello dinamico.
I sintomi statici compaiono al quarto, quinto e sesto grado di questa classificazione: abbiamo un paziente che ha la bocca storta. Sono situazioni in cui l’impatto sociale della paralisi del facciale diventa drammatico.
terapia paralisi a frigore
Inizialmente revalgono i segni dinamici a causa dell’incompleto recupero delle fibre e al fatto che si perde il coordinamento nel momento in cui vengono ripopolati i fogli dell’epinervio. Le fibre vanno un po’ casualmente a prendere la strada originaria. Quindi quadro molto frequente delle paralisi incomplete è avere un buon recupero statico, ma una paralisi a livello dinamico.
I sintomi statici compaiono al quarto, quinto e sesto grado di questa classificazione: abbiamo un paziente che ha la bocca storta. Sono situazioni in cui l’impatto sociale della paralisi del facciale diventa drammatico.
cosa fare nel caso di un trauma
caso di un trauma, quindi il nervo è certamente lesionato, vi è soluzione di continuo, si deve subito agire. Può essere lesionato per:
- Errore chirurgico intraoperatorio;
- Tumori maligni della parotide, in cui un pezzo di nervo è chiaramente infiltrato;
- Tumori della base cranica laterale nell’angolo pontocerebellare;
come ricreare continuità del nervo in lesione
Allora si cerca di ricreare una continuità del nervo: Microanastomosi nervosa se i due monconi sono abbastanza vicini e non c’è tensione li riapprossimi . Anastomosi con l‘interposizione di un pezzo di nervo (come il nervo surale) se manca un pezzo grosso di nervo. Anastomosi tra un ramo nervoso funzionante e il moncone distale del facciale quando non è possibile trovare il moncone prossimale (perché per esempio hai asportato un neurinoma dell’acustico e hai tagliato nell’angolo pontocerebellare e non sarebbe possibile fare una anastomosi in quella zona con un pezzo di surale), allora a quel punto fai una e questa anastomosi è sempre stata fatta classicamente con l’ipoglosso, il dodicesimo nervo cranico. Sfortunatamente i problemi sono due:
- il risultato funzionale è pessimo, hanno un deficit statico e gli va in atrofia mezza lingua (perché l’ipoglosso innerva la muscolatura linguale).
- Ad oggi questa sutura è stata sostituita col nervo masseterino, che dà risultati fantastici.