Organi Flashcards
Classificazione
È possibile classificare gli organi in tre gruppi principali, che rispecchiano la loro organizzazione:
a. organi a struttura fibrosa (o organi filamentosi)
b. organi parenchimatosi (o pieni)
c. organi a tonache sovrapposte, di cui fanno parte gli organi cavi (viscerali e vascolari) e la cute.
Organi fibrosi
I muscoli, i nervi e i tendini sono organi con un’organizzazione filamentosa. In ognuno di questi organi si può identificare un’unità strutturale e funzionale in grado di svolgere una specifica funzione. Nella muscolatura scheletrica l’unità di base è la fibra muscolare striata, così come nel muscolo cardiaco è il cardiocita e nella muscolatura dei visceri è la cellula muscolare liscia. Nel nervo l’unità costitutiva è la fibra nervosa e nel tendine la fibra collagene. In funzione del livello di aggregazione delle unità costitutive, si formano fascetti primari, secondari e terziari, a loro volta circondati da tessuto connettivo, che completa l’organizzazione gerarchica.
Organi cavi
Gli organi cavi sono costituiti da una parete che delimita un lume, la cui funzione è quella di accogliere un contenuto (es. stomaco, vescica) o permetterne il transito (es. trachea, esofago). Gli organi cavi vengono suddivisi in viscerali e vascolari.
Organi cavi viscerali
Negli organi cavi viscerali la parete organizzata in quattro tonache disposte concentricamente. Andando dal lume dell’organo verso l’esterno, si osservano: la tonaca mucosa, la tonaca sottomucosa, la tonaca muscolare, la tonaca sierosa (se organo alloggiato nella cavità celomatica ) o la tonaca avventizia (se l’organo al di fuori della cavità celomatica). La tonaca mucosa formata da un epitelio di rivestimento che poggia su un connettivo lasso che, come nell’intestino, può sollevarsi, accompagnando l’epitelio sovrastante nella formazione di villi intestinali. Le cellule che costituiscono l’epitelio hanno una morfologia e un grado di organizzazione correlati alla funzione svolta dallo specifico organo. Negli organi cavi, gli epiteli di rivestimento danno origine anche a ghiandole esocrine, che possono avere localizzazione diversa. La tonaca sottomucosa formata da tessuto connettivo lasso garantisce una separazione tra la tonaca mucosa e le restanti tonache che formano la parete dell’organo. La sottomucosa può alloggiare ghiandole esocrine ed è sede di vasi e nervi a sostegno della mucosa sovrastante. Al di sotto si trova la tonaca muscolare, formata da cellule muscolari lisce (eccetto che nella faringe e negli sfinteri, dove si trovano fibre muscolari striate). Infine, al di sotto della tonaca muscolare, l’organo cavo viscerale è rivestito da una tonaca sierosa o da una tonaca avventizia, la cui funzione quella di circondare l’organo e permettergli di stabilire rapporti di fissità con i tessuti circostanti. Gli organi situati nella pelvi e nell’addome sono rivestiti da una tonaca sierosa (peritoneo, pleura o pericardio). Invece, gli organi cavi localizzati al di fuori della pelvi e dell’addome sono rivestiti da una tonaca avventizia, costituita da tessuto connettivo denso.
Organi cavi vascolari
Gli organi cavi vascolari sono costituiti da tre tonache che, dal lume verso l’esterno, sono la tonaca intima, la tonaca media e la tonaca avventizia. La tonaca intima formata da un endotelio. La tonaca media, che generalmente ha uno spessore più cospicuo, formata da cellule muscolari lisce e fibre connettivali, elastiche e reticolari, presenti in diversa percentuale a seconda della posizione del vaso . Più esternamente si localizza la tonaca avventizia , formata da connettivo fibrillare elastico.
Organi parenchimatosi
La struttura degli organi parenchimatosi, tra cui si annoverano fegato, milza e pancreas, è più complessa rispetto a quella degli organi cavi. In primo luogo, è possibile identificare la presenza di una capsula che circonda esternamente tutto l’organo, che a sua volta organizzato in stroma e parenchima. A livello della capsula, generalmente possibile identificare una zona detta ilo, in cui passano, in entrata e in uscita, vasi, nervi e dotti escretori dell’organo. Dalla capsula, formata da tessuto connettivo fibroso denso, si dipartono setti connettivali che, in alcuni organi, penetrano all’interno dell’organo, suddividendolo in lobi e lobuli. I setti connettivali si ramificano sempre più, a dare un reticolo che forma lo stroma, ossia l’impalcatura dell’organo. Tuttavia, oltre a svolgere una funzione meccanica, lo stroma accoglie vasi sanguigni e linfatici, nervi e dotti escretori dell’organo, svolgendo così anche una funzione trofica. Il parenchima è formato da cellule che si dispongono negli spazi creati dallo stroma, riempiendoli. Queste cellule svolgono la funzione specifica dell’organo e, per tale motivo, anche la loro disposizione è peculiare: si organizzano in acini, cordoni, alveoli e tubuli. Tra un organo e un altro, quindi, ciò che cambia sono i tipi di cellule che formano il parenchima e la suddivisione in lobuli o sottounità. In alcuni organi pieni, come il fegato e la milza, un intricato intreccio di fibre reticolari circonda le cellule del parenchima.
Definizione di tessuto
Un insieme di cellule che seguono lo stesso processo differenziativo e, associandosi omogeneamente tra loro, si specializzano per svolgere una specifica funzione (es. tessuti muscolare, osseo e cartilagineo).