Operazioni colturali Flashcards

1
Q

Cosa sono e Quali sono le operazioni di messa a coltura?

A

In sintesi, si tratta di preparare il terreno fisicamente, chimicamente e biologicamente per garantire il successo della coltivazione.
Operazioni di messa a coltura (sempre più rari): Bonifica (correzione del suolo, es. acidità); sistemazione del terreno (in pianura o in collina); Lavorazioni straordinarie (disboscamento, spietramento, dissodamento, scasso, livellamento)

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2
Q

Quali sono le operazioni svolte per ogni coltura?

A

Lavorazioni del terreno (tutti anni – lavorazioni principali, complementari e di coltivazione); impianto (semi, bulbi ecc); concimazione; diserbo e difesa (parassiti, infezioni fungine); irrigazione; operazioni di raccolta

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3
Q

Cos’è disboscamento?

A

eliminazione degli alberi spontanei con vari mezzi; estirpazione delle radici delle piante arborei; Eventuali correzione e fertilizzazione di fondo del terreno.

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4
Q

Cos’è agricoltura slash and burn?

A

deforestazione, coltivazione per alcuni anni e abbandono una volta esaurita la fertilità. Si passa al pascolo. (genera problemi naturali)

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5
Q

Cos’è il debbio? e l’abbancamento?

A

Debbio: rimozione di piane infestanti
Abbancamento: pratica utile per terreni torbosi – formazione di fornelli sullo stratto superficiale in cui si accende un fuoco che brucia lentamente la s.o. favorendo una serie di reazioni che migliorano la fertilità.

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6
Q

Cos’è il dissodamento e da cosa dipende farlo o no? cosa si puo usare per farlo?

A

dipende dal tipo di terreno. È la Rottura del cotico naturale (erbe) tramite lavorazioni di tipologia e profondità variabile per preparare il suolo alla coltivazione. Si può usare: rastro (taglio verticale senza rimescolamento del suolo), oppure arastro (rivoltamento della zolla (torroni di terra) con cui si porta in superficie suolo fertile e si possono interrare correttivi, concimi ecc.).

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7
Q

Cos’è lo scasso

A

Lavoro profondo 70-80cm, eseguito con gli stessi attrezzi del dissodamento, per preparare un terreno già coltivato a ospitare colture arboree.

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8
Q

Cos’è la bonifica idraulica e il franco di bonifica? e franco di coltivazione?

A

Bonifica idraulica: Interventi per migliorare la gestione delle acque in terreni con problemi di ristagno, falda alta o salinità, rendendo il suolo adatto alla coltivazione.
Franco di bonifica: Terreno che necessita di interventi di bonifica per risolvere problemi idrici o altre difficoltà, ma che ha buone potenzialità agricole una volta trattato.
Franco di coltivazione: Terreno che ha una buona tessitura e profondità, con una capacità equilibrata di trattenere acqua e nutrienti, adatto alla coltivazione senza necessità di ulteriori modifiche.

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9
Q

Quando può succedere un insufficiente franco di bonifica? cosa fare per le acque alte e le acque basse?

A

Un insufficiente franco di bonifica si verifica quando il terreno non gestisce adeguatamente le acque, sia in presenza di acque alte (falda troppo vicina alla superficie) che acque basse (falda troppo profonda o terreno sotto il livello del mare).

Cadente è il dislivello tra il terreno e il livello dell’acqua nel bacino di scarico.
Acque alte: Interventi per eliminare barriere (come argini) e favorire lo sgrondo naturale delle acque.
Acque basse: i ricorre a irrigazione (come irrigazione a goccia), raccolta dell’acqua piovana, e l’uso di materia organica per migliorare la capacità di ritenzione idrica. Inoltre, si possono scegliere colture più resistenti alla siccità.

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10
Q

Cosa sono le sistemazione idraulico-agrarie

A

l’insieme degli interventi tecnici atti ad assicurare la regimazione delle acque in eccesso nei terreni agrari. Queste acque si formano quando gli afflussi idrici superano la capacità di infiltrazione o di scolo superficiale del suolo.
L’ampiezza e la forma dei campi vanno regolate per evitare ristagno idrico o ruscellamento ed erosione (climi umidi), favorire penetrazione e ritenzione dell’acqua nel suolo (riserva idrica) agevolare il transito e l’operatività delle macchine agricole; rendere possibili le irrigazioni per gravità; rendere possibili colture come il riso.

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11
Q

Quale sono le cause del ristagno idrico?

A

falda freatica troppo superficiale (il problema viene risolto con la bonifica e alleviato con sistemazioni del terreno); Lentezza di percolazione acqua di pioggia (il rischio si riduce con le sistemazioni del terreno)
Il ristagno idrico è favorito da suoli poco permeabili, scarsa cadente e ridotta pendenza.

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12
Q

Quali sono i danni diretti alle colture per il ristagno idrico?

A

carenza di O2 che genera problemi sulla germinazione dei semi, assorbimento dei nutrienti, respirazione radicale, fotosintesi (foglie gialle), suscettibilità a patogeni; competizione malerbe.

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13
Q

Quali sono i danni diretti al suolo per il ristagno idrico?

A

I danni diretti al suolo per il ristagno idrico sono il calo O2 e aumento CO2, che generano il rallentamento di alcune attività microbiche (nitrificazione, mineralizzazione, fissazione N), l’accelerazione di altre attività microbiche (denitrificazione, riduzione in genere), e l’accumulo di biomassa indecomposta che genera calo del pH. Genera anche l’idratazione dei colloidi organici e minerali che genera lo spappolamento della struttura.

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14
Q

Quali sono le soluzioni per il ristagno idrico?

A

affossatura e Drenaggio sottosuperficiale

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15
Q

Perché l’affossatura è la soluzione più diffusa per il ristagno idrico?

A

L’affossatura è la sistemazione più diffusa nelle pianure italiane. Perché offre il drenaggio più adatto per smaltire piogge intense e irregolari perché l’acqua può defluire rapidamente nelle fosse di prima raccolta, può sostare a lungo nella rete scolante e può accumularsi rapidamente nel bacino di raccolta.

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16
Q

Cos’è il drenaggio sottosuperficiale?

A

L’acqua viene allontanata dal campo attraverso vie preferenziali sotterranee, sversanti in collettori aperti di opportuna profondità che possono essere temporanee o permanenti. I dreni possono essere di diversi materiali, sono interrati a 60cm con circa 3% di pendenza e la sua distanza viene calcolata in funzione della capillarità nel suolo.

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17
Q

Quali sono i vantaggi dall’affossatura e drenaggio sotterraneo?

A

Vantaggi affossatura: maggiore velocità di sgrondo, maggiore capacità d’invaso, scarico con pendenze lievi e basso costo di investimento
Vantaggi del drenaggio sotterraneo tubolare: maggiore superficie produttiva disponibile, possibilità di subirrigazione e risalita capillare dai dreni, e manutenzione piuttosto ridotta.

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18
Q

Quali sono i fattori determinanti l’erosione?

A

climatici (pioggia), topografici (pendenza, lunghezza campo e rugosità della superficie), pedologici (permeabilità e stabilità strutturale), vegetazionali (copertura del suolo che riducono azione battente pioggia, velocità di ruscellamento e migliorano la struttura superficiale), Agronomici (ordinamento colturale (Lavorazione del terreno e gestione della sostanza organica).

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19
Q

Quali sono i tipi di sistemazione collinari?

A
  • Girapoggio: Lavorazione lungo le curve di livello con pendenza bassa (3%) per rallentare il ruscellamento e favorire l’infiltrazione, ma può creare difficoltà di manovra con il trattore a causa del rischio di ribaltamento.
  • Rittochino: Lavorazione parallela alla pendenza maggiore, utile per campi regolari e rettangolari, con rapido deflusso dell’acqua e minore rischio di ribaltamento del trattore, ma con minore infiltrazione.
  • Sistemazione temporanea con solchi acquai: Utilizzata nelle colline emiliano-romagnole per coltivazioni erbacee, prevede la semina a rittochino seguita dalla creazione di fossi acquai per favorire il deflusso dell’acqua con una pendenza di 10-15%.
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20
Q

Cosa sono le lavorazioni del terreno? quali sono i suoi scopi?

A

interventi meccanici per conferire al suolo caratteristiche ottimali per la coltura, con diversi scopi:

  • ripristino della struttura del suolo peggiorata durante la coltura precedente;
  • creazione di macroporosità;
  • regolazione del bilancio idrico (maggior immagazzinamento per riduzione scorrimento superficiale e ristagno idrico, e riduzione di perdite per capillarità, dalle crepacciature, ecc.),
  • lotta contro le piante infestanti;
  • lotta contro parassiti che si propagano nel suolo;
  • interramento concimi;
  • ricoprimento del seme;
  • raccolta dei prodotti.
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21
Q

Cosa si intende per coesione (tenacità) del terreno?

A

La coesione, o tenacità, è la tendenza delle particelle del suolo a rimanere attaccate fra loro. È inversamente proporzionale all’umidità, cioè diminuisce all’aumentare dell’umidità.

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22
Q

Cosa si intende per adesione (adesività) del terreno?

A

L’adesione, o adesività, è la tendenza delle particelle del suolo ad aderire agli organi lavoranti. È direttamente proporzionale all’umidità, cioè aumenta all’aumentare dell’umidità.

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23
Q

Come variano la tenacità e l’adesività in relazione alle dimensioni delle particelle del suolo?

A

La tenacità e l’adesività aumentano al diminuire delle dimensioni delle particelle del suolo.

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24
Q

Quali sono gli stati fisici del terreno in relazione alla sua umidità?

A

Stato coesivo: caratterizzato da elevata resistenza e indeformabilità.

Stato plastico: caratterizzato da alta penetrabilità e deformabilità permanente.

Stato liquido: caratterizzato dal suolo in sospensione (torbida di erosione).

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25
Q

Perché la tenacità e l’adesività rendono l’aratura più onerosa?

A

La tenacità e l’adesività rendono l’aratura più onerosa perché aumentano la resistenza del terreno alla lavorazione, rendendo più difficile e faticoso il processo.

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26
Q

Quando è conveniente lavorare il terreno per minimizzare la tenacità e l’adesività?

A

È conveniente lavorare il terreno quando entrambe la tenacità e l’adesività sono minime, cioè quando il terreno è in tempera.

27
Q

Cosa succede al terreno quando è troppo secco?

A

Quando il terreno è troppo secco, si ha la creazione di grandi zolle che diventano poi difficili da sminuzzare.

28
Q

Quali sono le conseguenze di lavorare un terreno troppo umido?

A

Lavorare un terreno troppo umido porta alla compressione delle zolle, che diventano tenaci e impermeabili, rendendo difficile la successiva lavorazione.

29
Q

Quali sono le conseguenze di lavorare un terreno troppo secco?

A

Lavorare un terreno troppo secco porta alla formazione di grandi zolle che sono difficili da sminuzzare, rendendo la lavorazione del terreno più complessa e faticosa.

30
Q

Cosa si intende per “terreno in tempera”?

A

Il “terreno in tempera” è una condizione ideale in cui il terreno ha un’umidità ottimale, minimizzando sia la tenacità che l’adesività, rendendo la lavorazione più facile ed efficiente.

31
Q

Qual è la relazione tra l’umidità del terreno e la sua deformabilità?

A

L’umidità del terreno influisce sulla sua deformabilità: in stato plastico, il terreno ha alta penetrabilità e deformabilità permanente, mentre in stato coesivo è più resistente e indeformabile.

32
Q

Cosa si intende per “suolo in sospensione”?

A

Il “suolo in sospensione” si riferisce a uno stato liquido del terreno, dove le particelle sono sospese in acqua, tipicamente in condizioni di torbida di erosione.

33
Q

Perché è importante evitare di lavorare il terreno quando è troppo umido o troppo secco?

A

È importante evitare di lavorare il terreno quando è troppo umido o troppo secco perché in entrambi i casi si creano condizioni che rendono la lavorazione più difficile e meno efficiente, portando alla formazione di zolle tenaci o grandi e difficili da sminuzzare.

34
Q

Quali sono le caratteristiche dello stato coesivo del terreno?

A

Lo stato coesivo del terreno è caratterizzato da elevata resistenza e indeformabilità.

35
Q

Quali sono le caratteristiche dello stato plastico del terreno?

A

Lo stato plastico del terreno è caratterizzato da alta penetrabilità e deformabilità permanente.

36
Q

Quali sono le caratteristiche dello stato liquido del terreno?

A

Lo stato liquido del terreno è caratterizzato dal suolo in sospensione, tipicamente in condizioni di torbida di erosione.

37
Q

Come influisce l’umidità sulla coesione e sull’adesione del terreno?

A

L’umidità influisce sulla coesione e sull’adesione del terreno in modo opposto: la coesione (tenacità) è inversamente proporzionale all’umidità, mentre l’adesione (adesività) è direttamente proporzionale all’umidità.

38
Q

Quali sono i problemi associati alla lavorazione di un terreno con alta tenacità?

A

Un terreno con alta tenacità è più resistente e difficile da lavorare, rendendo l’aratura più onerosa e faticosa.

39
Q

Quali sono i problemi associati alla lavorazione di un terreno con alta adesività?

A

Un terreno con alta adesività tende ad aderire agli organi lavoranti, rendendo la lavorazione più difficile e meno efficiente.

40
Q

Quali sono i lavori di messa a coltura?

A

I lavori di messa a coltura includono il dissodamento (lavorazione profonda per migliorare la struttura del suolo) e lo scasso (lavorazione ancora piu profonda per la coltivazione di prodotti arborei)
.

41
Q

Quali sono le lavorazioni preparatorie principali?

A

Le lavorazioni preparatorie principali comprendono aratura (rivoltamento del terreno in profondità) e vangatura (rivoltamento del terreno manuale per orti o piccole superfici).

42
Q

Quali operazioni rientrano tra le lavorazioni complementari?

A

Le lavorazioni complementari includono estirpatura (rompe la suola di lavorazione senza rivoltare il suolo) ed erpicatura (rompe le zole lasciate dall’aratura).

43
Q

Quali sono le lavorazioni in corso di coltivazione?

A

Le lavorazioni in corso di coltivazione comprendono sarchiatura (rompe la crosta superficiale del terreno per eliminare erbe infestanti) e rincalzatura (accumulo di terra sulla base della pianta).

44
Q

Quali sono le categorie di lavorazione in base alla profondità?

A

Superficiale (fino a 20 cm)
Di media profondità (fino a 40 cm)
Profonda (fino a 60 cm)
Scasso (oltre 60 cm)

45
Q

Quali sono gli elementi principali di un aratro?

A

Coltello (o coltro): esegue il taglio verticale.
Vomere: effettua il taglio orizzontale.
Versoio (o orecchio): rovescia la fetta di terreno.
Avanvomere (eventuale): interra i residui.

46
Q

Da cosa dipende l’epoca di aratura?

A

Tipo di coltura
Tipologia di suolo
Umidità del suolo
Finalità dell’aratura

47
Q

Perché l’aratura autunnale è considerata la più efficiente?

A

Perché il terreno è spesso in tempera, condizione ideale per la lavorazione.
Permette un ottimale interramento della sostanza organica.

48
Q

Quali sono i vantaggi dell’aratura?

A

Migliore strutturazione del suolo
Interramento di residui colturali
Interramento di concimi e fertilizzanti organici
Creazione di macroporosità per migliorare la circolazione dell’aria e dell’acqua
Drenaggio delle acque meteoriche
Disturbo dei semi delle infestanti, riducendo la competizione con le colture
Diminuzione di patogeni e parassiti nel suolo

49
Q

Quali sono gli svantaggi dell’aratura?

A

Elevata richiesta energetica
Necessità di lavorazioni complementari impegnative
Possibile ritardo nella semina autunnale
Mineralizzazione con perdita di sostanza organica
Formazione della suola di aratura, che può ostacolare il drenaggio e la crescita radicale
Trasporto in superficie di materiali indesiderati, come inquinanti o suolo eccessivamente bagnato

50
Q

Quali sono gli attrezzi rovesciatori

A

Arato a dischi, vangatrice, discissori, ripuntatore, ripuntatore proffondo

51
Q

Come si dividono gli attrezzi rimescolatori

A

si dividono in passivi e attivi

52
Q

Quali sono le principali caratteristiche dell’aratro a dischi?

A

È adatto a terreni sciolti, con scheletro e radici.
Richiede minor sforzo di trazione e permette un miglior rimescolamento del terreno.
Non è adatto ai terreni argillosi.
Esegue un lavoro più superficiale con minor interramento.
È meno efficace nella lotta alle malerbe.

53
Q

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi della vangatrice rispetto all’aratro?

A

È più adatta a terreni argillosi umidi, ma inadatta a terreni secchi.
Garantisce un maggior sminuzzamento del suolo, ma un minor rivoltamento.
È un attrezzo attivo, collegato alla presa di potenza, e meccanicamente complesso.
Ha una profondità media di lavoro (25-35 cm) ed è energeticamente costosa.

54
Q

Qual è la funzione dei dissodatori e come operano nel suolo?

A

I dissodatori tagliano verticalmente il suolo, anche in profondità, senza rimescolare gli strati.
Sono utilizzati nei terreni più pesanti per arieggiare in profondità il terreno.
Possono sostituire o integrare l’aratura.

55
Q

Quali sono le differenze tra ripuntatore, scarificatore, chisel e vibrotiller?

A

La profondità di lavoro decresce dal ripuntatore al vibrotiller.
Hanno una o più lance, generalmente piegate in avanti.
Creano una rete di crepe nel terreno, soprattutto se utilizzati su suolo secco.
Il ripuntatore (ripper) lavora in profondità (60-80 cm) e può essere abbinato a un aratro superficiale per una lavorazione a due strati.
Può avere un bulbo posteriore per il drenaggio temporaneo (talpatura).

56
Q

Cosa sono i rimescolatori e quali funzioni svolgono?

A

Sono attrezzi che disgregano le zolle e rimescolano il terreno senza rivoltamento.
Preparano il letto di semina e possono sostituire l’aratura nella minima lavorazione (minimum tillage).

57
Q

Quali sono le differenze tra attrezzi rimescolatori passivi e attivi?

A

Gli attrezzi passivi sono trainati, meno aggressivi e più rispettosi della struttura del suolo, ma necessitano dell’azione degli agenti meteorici per ottenere un buon letto di semina.
Gli attrezzi attivi sono azionati dalla presa di potenza della trattrice, più aggressivi e costosi, adatti a lavorare terreni duri con poco tempo a disposizione.

58
Q

Quali sono gli esempi di attrezzi rimescolatori passivi e attivi?

A

Passivi: estirpatori, coltivatori, erpici a dischi (frangizolle), erpici a denti elastici o rigidi, erpici snodati, attrezzi combinati.
Attivi: erpice rotante (asse verticale), fresatrice/zappatrice (asse orizzontale).

59
Q

In cosa consiste la minima lavorazione (minimum tillage)?

A

Prevede una riduzione dell’intensità della lavorazione del suolo.
I passaggi principali sono:
Trinciatura dei residui colturali.
Erpicatura, ripuntatura o uso di attrezzi combinati.
Semina con seminatrice normale.

Riduce i costi e favorisce l’accumulo di sostanza organica nei primi strati di terreno.

60
Q

Cosa si intende per strip tillage?

A

È una tecnica in cui il terreno non viene lavorato prima della semina.
Prevede:
Diserbo in presemina con erbicidi totali (es. glyphosate).
Semina diretta tra i residui colturali con una seminatrice da sodo.

61
Q

Quali sono gli scopi della rullatura e quando si effettua?

A

Prima della semina: riduce l’eccessiva sofficità del letto di semina.
Dopo la semina: fa aderire il suolo al seme, favorendo l’idratazione.
Alla fine dell’inverno: aiuta il suolo a riassestarsi dopo il sollevamento dovuto al gelo.
Nei periodi siccitosi: favorisce la risalita capillare dell’umidità dagli strati più profondi.
Sui cereali microtermi (grano, orzo): ritarda la levata.
Va evitata sui terreni plastici, mentre su suoli argillosi si preferiscono rulli scanalati o dentati.

62
Q

Quali sono gli obiettivi della sarchiatura e della fresatura interfilare?

A

Eliminare le malerbe (anche se oggi meno importante per la disponibilità di erbicidi).
Arieggiare il terreno, migliorando l’ossigenazione di radici e microrganismi.
Riscaldare il suolo in primavera.
Interrompere la risalita capillare dell’acqua, riducendo l’evaporazione (utile in climi asciutti).
Interrare concimi in copertura.

63
Q

Quali sono gli scopi della rincalzatura e dell’assolcatura?

A

Creare solchi per la semina (es. patata, ridge tillage).
Proteggere la base del fusto dal gelo (es. cavoli).
Imbianchire i tessuti di alcune piante (es. cardi, radicchi, asparagi).
Proteggere gli organi ipogei dall’inverdimento (es. patata, arachide).
Favorire il radicamento (es. mais).
Creare solchi per l’irrigazione a infiltrazione laterale (es. mais).