Nutrienti e suolo Flashcards

1
Q

Quali sono le forme chimiche dell’azoto:

A

Azoto organico: presente da alto peso molecolare ossia humus stabile ad altri relativamente leggeri come la biomassa microbica; Azoto minerale: Azoto ammoniacale (N-NH4+), Azoto nitrico (N-NO3), (è l’azoto assimilate delle piante).

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2
Q

Come si dividono gli elementi nutrittivi del suolo?

A

Macroelementi (N P K); Mesoelementi (S, Ca, Mg); Microelementi (Zn, Fe, Cu, Mn, B, Mo, Cl (questi sono tutti poco solubili tranne il cloro).
Carbonio, ossigeno e idrogeno sono abbondantemente presenti sull’ambiente, quindi non si considerano.

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3
Q

Cos’è la soluzione circolante del suolo

A

La soluzione circolante rappresenta l’acqua con i relativi soluti, presenti nei pori del terreno. Non si tratta di una circolazione vera e propria.

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4
Q

Come si da l’assorbimento dei nutrienti da parte delle piante?

A

90% nelle radici (rizosfera) con o senza spesa energetica o in maniera coadiuvata (funghi viventi nella rizosfera).

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5
Q

Cos’è l’essenzialità indiretta di alguni nutrienti?

A

Alcuni nutrienti interferiscono per esempio sul microbiota utile per la coltivazione

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6
Q

Quali sono le principali reazioni nel ciclo dell’azoto?

A

Mineralizzazione (organico a N-Nh4 - amonio ) attraverso reazione biologica; Nitrificazione n-nh4 – n-nh3 - ammoniaca - tramite batteri nitrificanti; immobilizzazione (n-nh4 amonio – n organico) sotto forma di biomassa batterica

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7
Q

Quali sono i processi di perdita di azoto all’atmosfera?

A

denitrificazione (respirazione batterica riducendo i nitrati (no3) e liberando n o n2o (ossido di azoto) in atmosfera);
volatilizzazione (trasformazione del n-nh4 (ammonio) in nh3 (ammoniaca) che è liberata in atmosfera in terreni calcari, durante caldo e vento);
lisciviazione (trascinamento in profondità di n-no3(nitrati) con l’acqua di percolazione); Azotofissazione (organizzazione di n2 atmosferico a livello delle radici delle leguminose da parte di batteri simbionti)

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8
Q

Qual’è il percentagio dell’azoto organico nel suolo

A

90% del totale

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9
Q

Comportamento nel terreno di n-nh4 e n-no3

A

n-no3 ( nitrato) è assorbito preferenzialmente delle piante, non è trattenuto dai colloidi, è nella soluzione circolante e può venir lisciviato
n-nh4 (ammonio) è meno assorbito delle piante, adsorbito ai colloidi, È scarsamente lisciviato, è più esposto a perdite in atmosfera.

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10
Q

Como si da la azotofissazione nel terreno?

A

può essere assimbiotica (meno importante) o simbiotica (es. batteri nelle leguminose che lasciano una residua fertilità N alle colture successive)

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11
Q

Da cosa dipende il contenuto di N nel terreno:

A

Dipende dalla natura del terreno, profondità, vegetazione, clima, stagione (cicli di mineralizzazione e immobilizzazione che seguono l’andamento delle stagioni)

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12
Q

Com’è il ciclo bio-geochimico del fosforo?

A

Il P è poco mobili nel terreno. La sua disponibilità è molto legata al pH del suolo. Reintegrazione viene fatta attraverso i fertilizzanti. Una parte è presente nella sostanza organica.

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13
Q

Quali sono le forme di P nel terreno e la sua relativa assimilabilità?

A

La maggior parte è fosforo organico (non direttmente disponibile), c’è molto poco in soluzione.
Il grosso problema dell’assimilabilità deriva dal PH del terreno perchè Il massimo dell’assimilabilità avviene con pH subacido

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14
Q

Come si comporta il Potassio nel terreno

A

K è un elemento catiônico. Il potassio scambiabile può essere assorbito delle piante.

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15
Q

Quali sono le caratteristiche fisiche del terreno?

A

granulometria, struttura, porosità, massa volumica apparente, superficie specifica, tenacità, sofficità, resistenza alla penetrazione, atmosfera terreno e proprietà termiche.

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16
Q

Quali sono le caratteristiche topografiche del terreno?

A

altezza, giacitura (posizione del terreno rispetto alla superficie terrestre - pendenza, altitudine, orientamento, forma ecc), esposizione

17
Q

Cos’è la Ganulometria o tessitura del terreno?

A

suddivisione dele particelle costituenti la parte solida del terreno in categorie dimensionali (diametro), espresse in frazioni del peso secco. Non è modificabile dall’attività agricola. Ci sono tre classi: sabbia, limo e argille.
Le particelle grandi sono scheletro e le minori (sabbia, limo e argilla ) sono terra fine. Dove c’è molta pioggia non c’è molto scheletro.

18
Q

Quali sono le caratteristiche di un terreno sabbioso

A

le particelle grosse presentano bassa coesività, bassa superficie specifica (poca aggregazione), molta porosità (spazi vuoti), difficile da modellare, chimicamente poco reattivi, bassa capacità di trattenere nutrienti e acqua (buona areazione, rapido drenaggio, molta lisciviazione).

19
Q

Quali sono le caratteristiche di un terreno limoso?

A

intermedio tra sabbioso e argilloso. Tendono a formare una crosta superficiale (ostacola l’ossigenazione del terreno) e si riscaldano più lentamente in primavera

20
Q

Quali sono le caratteristiche di un terreno argilloso?

A

particelle fine con alta coesività fra loro, microporosità. Facili da modellare ma difficili da lavorare, chimicamente molto reattivi, alta capacità di trattenere nutrienti e h2o. ridotta areazione (rischi di asfissia) e ridotto drenaggio (meno rischi di lisciviazione) – buono per riso.

21
Q

Cos’è un terreno di medio impasto ?

A

franco. Si riesce a modelare. È una miscela bilanciata delle frazioni granulometriche (sabbia, limo e argilla)

22
Q

Cos’è la struttura di un terreno

A

stato di aggregazione delle particelle costituenti la parte solida del terreno (modificabile dall’attività agricola).

23
Q

Come si classificano i terreni a seconda della sua struttura e degli aggregati

A

-glomerulare: aggregati piccoli e tondeggianti, ben areati e porosi, favorisce il drenaggio e la crescita delle radici
-granulare: simile alla glomerulare ma con particelle piu fini e ben separate
-poliedrica: aggregati con forma angolare, con facce piane che si incastrano tra loro, puo limitare la circolazione di aria e acqua se troppo compatta
-prismatica: formata da colonne verticali con spigoli ben definiti, favorisce il drenaggio verticale ma ostacola lo sviluppo delle radici
-massiva: suolo compatto sena aggregati visibili, difficile da lavorare con scarsa porosità e drenaggio

24
Q

Como devono essere gli aggregati di un terreno

A

Gli aggregati ottimali hanno da 1 a 5 mm, però è importante che si abbiano aggregati di diverse dimensioni per evitare la formazione di crosta, macropori e micropori.

25
Q

Quali sono i fattori che influenzano la struttura e la stabilità di un terreno?

A

sostanza organica, colture (apparato radicale), lavorazioni del terreno, variazioni di umidità, gelo e disgelo, contenuto di Ca+2 - ione calcio (strutturante) vs Na+ (destrutturante), fauna terricola, costipamento e calpestamento, ammendanti e correttivi.

26
Q

Cosa sono la massa volumica reale e apparente di un terreno? Come vengono definiti i terreni sabbiosi e argillosi d’accordo con la massa volumica?

A

massa volumica reale: ci dice qual è la massa e volume esclusivamente dei solidi del terreno. Questa È statica nel tempo.
Massa volumica apparente: massa e volume dei solidi + pori. È una proprietà dinamica che meglio descrive lo stato attuale del terreno

Terreni sabbiosi e argillosi vengono definiti rispettivamente leggeri e pesanti in contrasto con l’effettiva massa apparente.

27
Q

Cos’è la porosità del terreno ? com’è divisa la porositÀ del terreno?

A

% del volume del terreno non occupata da materiale solido, ed occupata quindi da aria e acqua. la porosità totale è divisa in macropori (maggiore di 10 micrometri - più aria) e micropori (più acqua - minore di 10 micrometri). Le condizioni di porosità ottimali è di 50%.

28
Q

Cos’è la superficie specifica del suolo?

A

Superficie per unità di massa. Il diametro delle particelle del terreno è importante perché molte reazioni chimico-fisiche avvengono sulla loro superficie. Minore la particella, più grande la superficie specifica.

29
Q

Cosa sono la Sofficità e la crepacciabilità del suolo? come si manifestano?

A

sono dimensioni più qualitative.
La sofficità è la tendenza del terreno a presentare lo strato più superficiale giustamente poroso e cedevole per ricevere il seme offrendo il supporto necessario
È importante che dopo certa profondità i semi si appoggino in un terreno più firme.

La crepacciabilità è la tendenza di terreni ricchi di colloidi (soprattutto argillosi) a formare profonde fessurazioni in periodi di siccità, per effetto della contrazione di volume conseguente alla perdita di acqua tra i foglietti delle argille. Ciò avviene soprattutto in presenza di argille rigonfiabili.

30
Q

Quali son gli effetti negativi e positivi della crepacciabilità?

A

Effetti positivi della crepacciabilità: rottura delle zolle, maggiore penetrazione dell’acqua, minor sforzo per le lavorazioni, arieggiamento
Effetti negativi della crepacciabilità: dispersione in profondità dell’acqua, più perdite di acqua per evaporazione, rottura degli apparati radicali, flussi preferenziali per i fitofarmaci.

31
Q

Cos’è la resistenza alla penetrazione del terreno? Qual’è l’istrumento utilizzato per misurare la resistenza alla penetrazione?

A

Resistenza alla penetrazione: è un parametro riassuntivo delle principali proprietà fisiche del suolo (struttura, densità apparente, sofficità, ecc.) che si determina direttamente in campo, anziché su campioni di terreno in laboratorio
Lo strumento impiegato è il cono-penetrometro, con rilevazione istantanea visiva oppure registrazione automatica del valore di pressione necessario per approfondire la punta dello strumento.

32
Q

Come si comporta l’atmosfera del suolo?

A

è in equilibrio con quella dell’aria e progressivamente diversa in profondità (meno O2 e più CO2) La carenza di O2 riduce la crescita e respirazione radicale e reazione aerobiche e favorisce reazioni anaerobiche (es. denitrificazone) con possibile formazione di composti tossici.

33
Q

Cos’è la capacità per l’aria del terreno

A

è la quantità d’aria presente nel terreno alla capacità idrica di campo; corrisponde alla macro-porosità.

34
Q

Cos’è il calore specifico del terreno ?

A

è la quantità di calore necessaria per innalzare di 1grado la temperatura di 1g di un dato materiale (acqua, sabbia, argilla ecc)

35
Q

Come si da l’analisi del terreno

A

Attraverso una serie di direttrici di campionamento cercando di ottenere il massimo di uniformità.