Malerbologia Flashcards
Cosa si intende per malerba?
Una malerba è una pianta infestante, indesiderabile in un agroecosistema, caratterizzata da indesiderabilità e adattamento.
Quali sono le due principali caratteristiche delle malerbe?
Alte capacità di riprduzione e firte adattabilità e competizione
Quali sono i principali criteri di classificazione delle malerbe?
Classificazione botanica: basata sulla tassonomia.
Classificazione eco-fisiologica: basata sulle esigenze ambientali per la germinazione.
Classificazione per gruppi biologici: basata sul tipo di propagazione.
Quali sono le quattro categorie eco-fisiologiche di malerbe in base al periodo di emergenza?
Sì, le informazioni sono quasi corrette, ma possono essere migliorate per maggiore chiarezza.
Ecco una versione leggermente più precisa:
Classificazione delle Malerbe in base al periodo di crescita
1️⃣ Indifferenti → Possono competere con qualsiasi coltura in ogni stagione.
2️⃣ Autunnali-Invernali → Germinano in autunno e inverno, competono con colture autunno-primaverili (es. grano, orzo, segale).
3️⃣ Primaverili → Germinano in primavera e competono con colture primaverili-estive a semina precoce (es. girasole, colza, piselli).
4️⃣ Estive → Germinano in tarda primavera e competono con colture primaverili-estive a semina tardiva (es. mais, pomodoro, soia).
🔹 Nota: Le malerbe estive e primaverili si distinguono in base alla precocità della semina delle colture con cui competono.
Quali sono i principali gruppi biologici di malerbe in base alla propagazione?
Solo per seme
Per seme e gemme poco interrate
Per seme e gemme profonde
Per seme e gemme su strutture lignificate
Quali sono le principali modalità di propagazione delle malerbe?
Gametica (semi)
Tuberi (fusti sotterranei ingrossati con gemme)
Rizomi (fusti sotterranei allungati con gemme)
Bulbi (fusti con foglie a base ipertrofica)
Stoloni (fusti striscianti sul suolo)
Gemme avventizie su radici
Cosa permette alle malerbe di persistere negli agroecosistemi?
Adattamento a un ambiente disturbato e competitivo.
Capacità di invadere velocemente un’area (strategia r).
Capacità di sfruttare le risorse dell’area (strategia K).
Quali fattori influenzano la dinamica di popolazione delle malerbe?
Avvicendamento colturale (maggior biodiversità riduce le infestazioni)
Lavorazioni del terreno (non lavorazione = più semi superficiali e specie perenni)
Irrigazioni e concimazioni (favoriscono infestazioni specifiche)
Diserbo chimico (selezione di biotipi resistenti)
Quali sono i principali meccanismi di dispersione delle malerbe?
Vento (anemocore) → Es. Salsola, Taraxacum
Acqua (idrocore) → Es. specie diffuse lungo fossi e canali
Uomo → Trasporto accidentale nei semi coltivati, commercio, turismo
Animali → Semi adesivi o ingeriti e dispersi con le feci
Quali sono i diversi tipi di dormienza dei semi delle malerbe?
Dormienza innata (primaria) → semi già dormienti alla dispersione
Dormienza imposta (quiescenza) → semi germinano solo quando cessano fattori ambientali sfavorevoli
Dormienza indotta (secondaria) → semi diventano dormienti in risposta a condizioni ambientali
Quali sono i danni diretti causati dalle malerbe?
Competizione per risorse (luce, acqua, nutrienti)
Allelopatia (rilascio di sostanze che inibiscono altre piante)
Parassitismo (es. Cuscuta spp., Orobanche spp., Striga spp.)
Come si può prevenire la diffusione delle malerbe in azienda?
La prevenzione si basa su:
Ostacolare l’introduzione: pulizia di sementi, macchine agricole, acqua irrigua, fertilizzanti, ecc.
Evitare la produzione di semi: mantenere pulite le aree incolte con sfalci frequenti prima della maturazione dei semi.
Ridurre la diffusione dei semi: impiegare letame maturo, usare acqua irrigua controllata e attuare drenaggi adeguati.
Quali pratiche agronomiche aiutano a controllare le malerbe?
Rotazione colturale: favorisce una flora infestante più varia e meno resistente.
Aumento della densità di semina: riduce lo spazio per le infestanti.
Falsa semina: fa germogliare le malerbe prima della coltura per poi eliminarle.
Sistemazioni idrauliche: il drenaggio riduce la proliferazione di infestanti idrofile.
Concimazione bilanciata: evita di favorire alcune specie infestanti con eccessi di N o P.
Irrigazione localizzata: limita la crescita delle infestanti nelle zone non irrigate.
Pacciamatura/Solarizzazione: impedisce l’emergenza o devitalizza i semi con alte temperature.
Come influiscono le lavorazioni del terreno sulle malerbe?
Aratura: interra semi superficiali ma può riportare in superficie semi dormienti.
Erpicature/estirpature: stimolano l’emergenza delle infestanti, ma permettono di eliminarle successivamente.
Non lavorazione (semina su sodo): riduce la stimolazione della germinazione, ma favorisce infestanti perenni.
Lavorazione interfilare: utile in colture con interfila larga (>40 cm).
Quali sono i principali erbicidi e come agiscono?
Gli erbicidi si classificano in diverse famiglie chimiche, tra cui:
Fenossialcanoici (2,4-D): primi erbicidi ormonici per dicotiledoni.
Triazine (atrazina, ora vietata in Italia): antigerminello per mais.
Graminicidi selettivi: per infestanti nei cereali.
Glyphosate (Roundup®): erbicida totale sistemico.
I loro meccanismi d’azione comprendono:
Inibizione della fotosintesi, crescita cellulare, sintesi proteica, mitosi e biosintesi dei carotenoidi.
Interferenza con la sintesi della parete cellulare e il metabolismo energetico.
Quali sono i mezzi indiretti per ostacolare la diffusione delle malerbe?
I mezzi indiretti includono la pulizia delle scoline e delle macchine agricole, l’uso di letame maturo, sementi di elevata purezza, e pratiche agronomiche favorevoli alle piante coltivate e sfavorevoli alle infestanti.
Come si contrasta l’introduzione dei semi di malerbe in azienda?
Si contrasta pulendo le vie d’ingresso dei semi esterni, come sementi, macchine agricole, acqua irrigua, fertilizzanti organici, fieni e persone.
Quali pratiche agronomiche aiutano a contenere le malerbe?
Pratiche come l’avvicendamento, l’impianto, la concimazione, l’irrigazione, e l’aumento della densità di semina o il trapianto favoriscono le piante coltivate e sfavoriscono le infestanti.
Qual è l’effetto della rotazione delle colture sulla flora infestante?
La rotazione ampia favorisce una flora infestante più varia ed equilibrata, rendendo il controllo delle malerbe più facile e meno costoso, e ritardando la comparsa di resistenze agli erbicidi.
Come influisce l’irrigazione sulla diffusione delle malerbe?
L’irrigazione localizzata riduce l’emergenza delle malerbe, mentre la sommersione nelle risaie ha un effetto selettivo sulle malerbe.
Qual è l’effetto della pacciamatura e della solarizzazione sulle malerbe?
La pacciamatura con telo nero impedisce l’emergenza delle malerbe, mentre la solarizzazione devitalizza i semi grazie alle alte temperature (> 40 °C).
Quali sono i mezzi diretti per combattere le malerbe?
I mezzi diretti includono mezzi meccanici (lavorazioni, sarchiature, sfalci), mezzi fisici (pacciamatura, solarizzazione, fuoco), mezzi biologici (insetti, funghi, erbivori) e mezzi chimici (erbicidi).
Qual è l’effetto dell’aratura sulla banca dei semi delle malerbe?
L’aratura porta i semi superficiali in profondità e riporta in superficie quelli profondi, favorendo la germinazione di malerbe dormienti negli anni successivi, ma controlla le malerbe perenni se condotta in estate.
Come funziona la tecnica della “falsa semina”?
Consiste nella preparazione anticipata del letto di semina, nella stimolazione dell’emergenza delle malerbe, e nella loro eliminazione tramite erpicatura prima della semina effettiva.