NEURULAZIONE Flashcards

1
Q

Durante la fine della 1) ………………… settimana di sviluppo, la chiusura della doccia neurale di natura 2) ………………… dà luogo alla formazione del 3 ) ………………… , il quale, in seguito ai successivi processi istogenetici, rappresenta l’abbozzo del 4 ) …………………
Tale chiusura si realizza attraverso la fusione dorsale e assile delle due 5 ) ………………… contrapposte, seguita dal loro distacco verso l’interno del disco 6 ) ………………… (2 aggettivi) con ripristino, a livello dorsale, della continuità del foglietto di 7 ) …………………
A livello craniale, il medesimo fenomeno embriogenetico dà luogo alla formazione delle 8 ) ………………… A livello della parete di queste ultime, nelle zone che vengono abbandonate da neuroblasti e spongioblasti tramite migrazione ventro-laterale, si instaura un accollamento fra due componenti laminari; quella interna è denominata 9 ) ………………… mentre quella di rivestimento esterno (di natura mesenchimale) è destinato a divenire la 10 ) ………………… dell’intero nevrasse. Tale duplice strato rappresenta il precursore delle sottili entità anatomiche definite con il termine di 11 ) …………………

A

Terza
Ectodermica
Tubo neurale
Midollo spinale
Creste neurali
Germinativo trilaminare
Ectoderma
Vescicole encefaliche
Epitelio ependimale
Pia madre
Tele corioidee

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2
Q

Dalla volta dello stomodeum, al davanti della membrana bucco-faringea, avviene un fenomeno di proliferazione cellulare con formazione di una struttura cavitata denominata 1 ) ………………… , le cui cellule più prossime all’epitelio di derivazione sono destinate a 2 ) ………………… mentre quelle più distali sono destinate a differenziarsi in cellule di tipo 3 ) ………………… (2 aggettivi) dando luogo all’abbozzo della parte anteriore dell’entità anatomica denominata 4 ) ………………… , costituendone la porzione denominata 5 ) …………………
Questo fenomeno differenziativo avviene anteriormente ad un abbozzo di natura 6 ) ………………… derivante dalla soprastante vescicola 7 ) ………………… e destinato ad evolvere nella 8 ) …………………
In alcuni animali la porzione anteriore della stessa entità anatomica deriva da una formazione analoga che trae origine posteriormente alla membrana bucco faringea che è denominata 9 ) …………………
In virtù della loro origine al davanti o al di dietro della membrana bucco faringea le due strutture cavitate saranno o di natura 10 ) ………………… o di natura 11 ) …………………

A

Tasca del rathke
Elidersi
Ghiandolare endocrino
Ipofisi
Adenoipofisi
Nervosa
Diencefalica
Neuroipofisi
Tasca del seesel
Ectodermica
endodermica

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3
Q

Nel corso della fine della 1 ) ………………… settimana e parte della 2 ) ………………… settimana, la formazione dell’abbozzo dell’intero nevrasse appare sottoforma di successione, in senso caudo-craniale, delle seguenti strutture cavitate 3), 4), 5), 6), 7), 8)

Il rapporto di continuità del lume fra le componenti impari e mediana (7) e le due componenti pari (8 ) rimane assicurata attraverso i 9 ) …………………, la cui chiusura anomala o la cui scarsa pervietà sono causa della patologia malformativa denominata 10 ) …………………

A

Terza
Quarta
Tubo neurale/Midollo spinale
Mielencefalo
Metencefalo
Mesencefalo
Diencefalo
Telencefalo
Forami del Monro
idrocefalo

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4
Q

Nel tubo neurale, le cellule del neuroectoderma che innescano una mitosi caratterizzata da fuso mitotico con asse orientato parallelamente alla membrana basale danno luogo a due cellule figlie destinate a differenziarsi in 1 ) ………………… e in 2 ) ………………… o 3 ) …………………

A

Cellula ependimale
Spongioblasta
Neuroblasta

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5
Q

Come si sviluppa la notocorda?

A

La notocorda è una struttura che si viene a formare durante la terza settimana, intorno al 19 giorno, e deriva dal mesoderma assile (mesoderma che ha origine dal nodo di Hensen e prolifera lungo la linea sagittale mediana in direzione craniale, non arrivando però all’estremità).
Questa struttura va inizialmente a formare un canale chiamato CANALE CORDALE (si genera in seguito alla cavitazione del processo cefalico) e successivamente, avvicinandosi all’endoderma sottostante andrà in apoptosi la sua parete interiore determinando la formazione della PLACCA CORDALE. In questo frangente si viene ad aprire il canale neuroenterico (vedi domanda 6).

Successivamente questa ‘placca’ si allontanerà da questa posizione ventrale per risalire e ricostruire una struttura canalicolare che viene chiamata notocorda. Questa produrrà segnali (es. Sonic Hedgehog) per la differenziazione del mesoderma laterale e l’inizio della neurulazione e successivamente regredirà e nell’adulto saranno riconoscibili come suoi residui i nuclei polposi dei dischi intervertebrali (tessuto cartilagineo gelatinoso—cartilagine cordoide).

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6
Q

Notocorda e tubo neurale

A

La notocorda si viene a formare dal MESODERMA ASSILE che si origina a partire dal NODO DI HENSEN. Questa struttura serve per mandare dei segnali che servono a creare intorno ad essa il CORPO VERTEBRALE, ma poi andrà incontro a regressione.

IL TUBO NEURALE invece darà luogo al futuro midollo spinale

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7
Q

Da dove deriva l’eminenza caudale?

A

L’eminenza caudale ha origine dalle cellule del nodo di Hensen e della linea primitiva, in particolare questa struttura, localizzata dorsalmente rispetto al tubo neurale in formazione, sarà interessata alla cosiddetta NEURULAZIONE SECONDARIA. Questa si cavita e poi si unisce al polo dorsale del tubo neurale.

L’eminenza caudale si forma durante la neurulazione secondaria (4° settimana) ed è dovuta alla differenziazione neuroectodermica della porzione distale di mesoderma assile, questa si andrà a cavitare e si congiungerà al tratto distale del tubo neurale, formando la porzione caudale del midollo spinale

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8
Q

Derivazione dei gangli spinali e vegetativi

A

Dalle creste neurali, queste metamerizzano dando origine ai gangli spinali e da una proliferazione del tessuto di queste strutture migreranno i neuroni multipolari a neurite lungo che andranno a formare i gangli simpatici. Invece nei gangli spinali si trovano solo neuroni sensoriali pseudounipolari (bipolari a livello di retina e ganglio di corti e scarpa)

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9
Q

Associazione tra nervi cranici e rispettivi gangli

A

Nervi cranici che presentano gangli: V, VII, IX, X
Nervi cranici che non presentano gangli: I, II, III, IV
Ci sono anche ganglio di Corti e di scarpa che derivano dai placodi otici

I gangli sono presenti solo a livello dei nervi che presentano una componente sensitiva

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10
Q

Destino cellule neuroblastiche che derivano dalle creste neurali (futuri abbozzi di gangli spinali)

A

Possono diventare NEURONI PSEUDOUNIPOLARI per i gangli dei nervi encefalici e per i gangli spinali
Possono diventare NEURONI BIPOLARI per i gangli del Corti e dello Scarpa (gangli di nervi encefalici)
Possono formare un NEURONE MULTIPOLARE destinato a MIGRARE, abbandonando l’abbozzo gangliare, per diventare NEURONI VISCERO MOTORI del sistema nervoso autonomo o vegetativo (ortosimpatico e parasimpatico). I neuroni del sistema nervoso SIMPATICO vengono definiti SIMPATICOGONI
Alcuni SIMPATICOGONI non proseguono la differenziazione in senso nervoso, ma si differenziano in senso epiteliale e secernono ADRENALINA e NORADRENALINA per costituire la midollare surrene

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11
Q

Sistema autonomo, fibre pregangliari e postgangliari

A

ORTOSIMPATICO
- Il ganglio è in prossimità del corpo vertebrale, prevertebrale o paravertebrale
- Fibre pre gangliari corte
- Fibre post gangliari lunghe

PARASIMPATICO
- il ganglio è localizzato in prossimità del viscere
- fibra pre gangliare lunga
- fibra post gangliare corta

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12
Q

TIPI CELLULARI CHE DERIVANO DA CRESTE NEURALI

A

MELANOCITI
CELLULE PARAFOLLICOLARI (derivano sia da creste neurali che da QUINTA tasca branchiale)
CELLULE PIALI E ARACNOIDEE
NEURONI BIPOLARI E PSEUDOUNIPOLARI
NEURONI VISCEROMOTORI
SIMPATICOGONI
CELLULE DI SCHWANN E CELLULE CAPSULARI

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13
Q

Di che tessuto è fatta la pia madre e qual è la sua derivazione embriologica?

A

Tessuto connettivo propriamente detto lasso (deriva da creste neurali)

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14
Q

Caratteristiche istologiche di pia madre, aracnoide e dura madre

A

Pia madre: strato più interno a contatto diretto col tessuto nervoso, si tratta di tessuto connettivo propriamente detto lasso, che deriva dalle creste neurali
Se è a contatto diretto con cellule ependimali forma le tele corioidee
Aracnoide: strato intermedio, si tratta di tessuto connettivo propriamente detto lasso. Deriva sempre dalle creste neurali e si organizza in trabecole, infatti al suo interno troviamo liquor.
Dura madre: strato più esterno e si tratta di tessuto connettivo propriamente detto fibroso (deriva da sclerotomi dei somitomeri del cranio, quindi dal mesoderma parassile).

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15
Q

Come si differenzia il prosencefalo?

A

Il prosencefalo è la vescicola encefalica più craniale e si differenzierà in 2 vescicole telencefaliche, il cui lume darà origine ai 2 ventricoli laterali, e nella vescicola diencefalica, il cui lume darà origine al terzo ventricolo. Ventricoli laterali e terzo ventricolo sono connessi dai fori del Monro.
La parte alta del diencefalo costituirà l’epitalamo, la parte bassa l’ipotalamo.

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16
Q

Cosa collegano i forami del Monro?

A

Collegano i ventricoli laterali al terzo ventricolo; un’ostruzione di questi determina un mancato circolo di liquor e un suo mancato drenaggio dando quindi IDROCEFALO.

17
Q

In cosa si differenzia il metencefalo?

A

In PONTE e CERVELLETTO

Prosencefalo – 2 vescicole telencefaliche con ventricoli laterali; 1 vescicola diencefalica con terzo ventricolo

Mesencefalo – acquedotto del silvio

Romboencefalo – metencefalo – ponte e cervelletto
mielencefalo – midollo allungato
con annesso quarto ventricolo

metencefalo e mielencefalo sono separati dalla flessura pontina

18
Q

A cosa dà origine il mesencefalo?

A

acquedotto del Silvio

19
Q

cosa sono i forami di Lushka e Magendie?

A

Si tratta di 3 connessioni tra il sistema intranevrassiale che contiene il liquor ovvero i ventricoli e il canale ependidimale e il sistema extranevrassiale, ovvero lo spazio subaracnoideo. Sono quindi fori che si trovano a livello della tela corioidea inferiore del 4° ventricolo

20
Q

Quali sono i limiti del quarto ventricolo? (pensa alla posizione dell’embrione non all’uomo eretto)

A

Pavimento: cranialmente faccia dorsale del ponte e caudalmente la faccia dorsale del bulbo
Tetto: faccia ventrale del cervelletto

21
Q

Da dove deriva l’epitelio delle cavità nasali?

A

La volta delle cavità nasali e l’epitelio di rivestimento delle cavità nasali derivano dal PLACODE OLFATTIVO, ovvero un’invaginazione di ectoderma che si differenzia in neuroectoderma. Alcune cellule infatti si differenziano in senso neuroblastico diventando dei neuroni che rimangono in superficie (NEURONI DI SENSO CON CAPACITA’ DI TRADURRE STIMOLI ESTERNI). Tramite i loro neuriti costituiranno l NERVO OLFATTIVO (I paio di nervi cranici).

22
Q

Da cosa deriva il cristallino dell’occhio?

A

Il cristallino dell’occhio deriva dal PLACODE OTTICO, ovvero un’invaginazione di ectoderma (che a differenza degli altri placodi non si differenzia in senso neuroectodermico)

23
Q

Cosa va a formare la vescicola otica e da cos’è formata?

A

La vescicola otica deriva dal PLACODE OTICO, ovvero un’invaginazione di ectoderma che si differenzia in neuroectoderma. A questo livello si costituiranno i NEURONI DI SENSO che si addensano a formare il GANGLIO DEL CORTI e il GANGLIO DELLO SCARPA.

24
Q

Cosa va a formare la vescicola ottica e da cosa è originata?

A

La retina ha derivazione neuroectodermica e deriva dalla vescicola ottica che è un’estroflessione ectodermica a livello della vescicola diencefalica; la vescicola si invagina formando il calice ottico che, infatti, rappresenta l’abbozzo della retina.

Il foglietto esterno, che si è introflesso, diventerà l’epitelio pigmentato della retina, mentre il foglietto interno si organizzerà in più strati di cui il più interno vedrà una differenziazione delle cellule ependimali nelle cellule sensoriali (coni e bastoncelli), e gli altri strati conterranno differenziazioni neuroblastiche , quindi neuroni bipolari della retina e pseudounipolari.