Mondi Possibili Flashcards
Cosa sono i “mondi possibili” nella filosofia del linguaggio?
I “mondi possibili” nella filosofia del linguaggio sono concepiti come totalità di stati di cose alternativi al mondo reale: rappresentano cioè modi completi e coerenti in cui il mondo potrebbe essere, oltre a come effettivamente è.
Un mondo possibile, per esempio, è uno in cui Napoleone vince a Waterloo, mentre nel mondo reale ciò non è accaduto.
Enunciati Proposizionali
Definizione: Affermazioni dichiarative con valore di verità determinabile (vero/falso).
Esempi: “Piove”, “2+2=4”, “Roma è la capitale d’Italia”.
Caratteristiche:
Basati sulla logica proposizionale classica, con connettivi vero-funzionali (AND, OR, NOT).
La verità dipende esclusivamente dai fatti del mondo reale (es. “Piove” è vero se effettivamente piove)
Enunciati Modali
Definizione: Esprimono l’atteggiamento del parlante riguardo alla necessità, possibilità o obbligatorietà di un evento.
Esempi: “Forse pioverà”, “Devi studiare”, “È necessario che l’acqua bollea a 100°C”.
Caratteristiche:
Utilizzano operatori modali (verbi come dovere, potere; avverbi come certamente).
La verità dipende da mondi possibili:
Possibilità: vero in almeno un mondo possibile (“Potrebbe piovere”).
Necessità: vero in tutti i mondi possibili (“È necessario che 2+2=4”).
Cosa sono “intensione” ed “estensione” in Carnap?
Estensione: Riferimento concreto (es. estensione di “gatto” = insieme di tutti i gatti).
Intensione: Funzione che associa a ogni mondo possibile l’estensione in quel mondo.
Esempio: L’intensione di “rosso” è la proprietà di essere rosso in ogni mondo.
Enunciati Controfattuali
Definizione: Condizionali che ipotizzano scenari alternativi al reale, con antecedente falso.
Esempi: “Se il vaso fosse caduto, si sarebbe rotto”, “Se avessi studiato, avrei passato l’esame”.
Caratteristiche:
Struttura “Se A fosse stato, allora B sarebbe stato”, dove A è falso nel mondo reale.
La verità non è vero-funzionale: dipende da relazioni di similarità tra mondi possibili o leggi causali (es. “Se il fiammifero non fosse stato sfregato, non si sarebbe acceso” presuppone una legge fisica).
Centrali nella definizione di causalità e responsabilità (es. “Se il medico avesse agito diversamente, il paziente sarebbe sopravvissuto”)
Come definisce Carnap le condizioni di verità?
Le condizioni di verità di un enunciato sono tutti i mondi possibili in cui l’enunciato è vero.
Esempio: “Piove” è vero in tutti i mondi dove sta piovendo.
Qual è il problema delle descrizioni di stato?
Descrivere un mondo possibile richiederebbe elencare tutti gli enunciati atomici veri, ma:
Non tutto ha un nome (es. oggetti senza nome).
Possibili contraddizioni (es. “Piove” e “Non piove” nello stesso mondo).
Cosa significa “necessità logica” per Carnap?
Un enunciato è necessariamente vero se è vero in tutti i mondi possibili.
Esempio: “2 + 2 = 4” è necessario.
Cos’è un modello di Kripke?
Struttura formale per analizzare la verità modale:
Insieme di mondi possibili + mondo reale + relazione di accessibilità.
Esempio: “◻P” è vero in un mondo m se P è vero in tutti i mondi accessibili da m.
Qual è la differenza tra interpretazione de dicto e de re?
De dicto: La modalità si applica all’intera proposizione (es. “È necessario che ogni povero sia povero”).
De re: La modalità si applica a un oggetto specifico (es. “Ogni povero è necessariamente povero”).
Perché l’interpretazione de re genera paradossi?
Se A crede che S e S = T, non è detto che A creda che T (es. Maria crede che “Lello è napoletano” ma non sa che “napolitano” = “partenopeo”).
Cos’è il problema dell’onniscenza logica?
Se le credenze sono relazioni a proposizioni (insiemi di mondi), un soggetto dovrebbe credere tutte le conseguenze logiche delle sue credenze, il che è irrealistico.
Esempio: Se Maria crede che P, dovrebbe credere anche P ∨ Q, ma potrebbe non farlo.
Come risolve Bonomi il problema delle credenze?
Introduce l’ideoletto: le credenze di un soggetto dipendono dal suo linguaggio personale imperfetto.
Esempio: Maria crede “Lello è napoletano” solo se “napolitano” è nel suo idioletto.
Come definisce Stalnaker un condizionale controfattuale?
“Se E, allora F” è vero se nel mondo più simile al reale dove E è vero, anche F è vero.
Esempio: “Se Bizet e Verdi fossero connazionali, sarebbero francesi” è falso (mondi equidistanti).
Cosa distingue gli indicali puri (Kaplan)?
Indicali puri: Dipendono rigidamente dal contesto (es. “io”, “qui”, “ora”).
Dimostrativi: Richiedono un gesto (es. “lui”, “quello”).
Esempio: “Io sono qui” è sempre vero nel contesto d’uso.
Riassumi il legame tra mondi possibili e filosofia del linguaggio.
Verità: Condizioni di verità = mondi in cui un enunciato è vero.
Modalità: Necessità/possibilità come quantificazione su mondi.
Credenze: Relazioni a insiemi di mondi, con problemi di sostituibilità.
Quali sono le critiche ai mondi possibili?
Astrazione: Mondi possibili sono entità non osservabili.
Controfattuali ambigui: La “somiglianza” tra mondi è soggettiva (Lewis vs Stalnaker).