Filosofi Flashcards

1
Q

Come tratta Frege la quantificazione?

A

I quantificatori (∀, ∃) sono funzioni di secondo ordine che operano su concetti (funzioni di primo ordine).

Esempio: “∀x (Uomo(x) → Mortale(x))” significa “Per ogni x, se x è un uomo, allora x è mortale”.

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2
Q

Cos’è il principio di sostitutibilità negli enunciati di credenza? (Frege)

A

In contesti epistemici (es. “Carlo crede che…”), termini con lo stesso Bedeutung (riferimento) ma Sinn (senso) diverso non sono interscambiabili.

Esempio: “Carlo crede che Hesperus sia luminoso” ≠ “Carlo crede che Phosphorus sia luminoso”, anche se Hesperus = Phosphorus = Venere.

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3
Q

Cos’è il principio di composizionalità in Frege?

A

Il significato di un enunciato complesso è determinato dai significati delle sue parti e dalla loro struttura.

Esempio: “Socrate è filosofo ∧ Platone è saggio” è vero ↔ entrambe le parti sono vere.

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4
Q

Come emerge l’idea che il significato sia condizioni di verità? (Frege)

A

Sinn: Il “pensiero” (condizioni di verità).

Bedeutung: Il valore di verità (vero/falso).

Esempio: “La neve è bianca” è vero ↔ la neve ha la proprietà fisica di riflettere luce bianca.

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5
Q

In cosa consiste la teoria pittografica del significato? (Wittgenstein):

A

Gli enunciati elementari sono immagini logiche di stati di cose, con struttura condivisa.

Esempio: “aRb” (es. “Il libro è sul tavolo”) raffigura la relazione tra oggetti.

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6
Q

Quale relazione lega un enunciato elementare a uno stato di cose? (Wittgenstein)

A

Relazione di proiezione: Corrispondenza tra elementi linguistici e oggetti nel mondo.

Esempio: Nomi → oggetti; predicati → relazioni.

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7
Q

Cosa rende gli enunciati immagini di qualcosa? (Wittgenstein)

A

Condividono la forma logica con gli stati di cose che rappresentano.

Esempio: La struttura di “a ama b” rispecchia la relazione amorosa tra a e b.

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8
Q

Cosa sono intensione ed estensione in Carnap?

A

Estensione: - L’estensione di un termine è l’insieme degli oggetti a cui quel termine si riferisce nel mondo reale (o in un mondo possibile). In altre parole, è la classe degli individui che soddisfano la descrizione fornita dal termine.
* Per un nome proprio (es. “la stella del mattino”): la sua estensione è l’oggetto specifico a cui si riferisce (Venere).
* Per un predicato (es. “essere rosso”): la sua estensione è l’insieme di tutti gli oggetti che sono rossi.
* Per un enunciato (es. “La neve è bianca”): la sua estensione è il suo valore di verità (Vero o Falso). Carnap considerava il valore di verità come una sorta di “oggetto” a cui l’enunciato si riferisce.

Intensione: Per Carnap, l’intensione di un termine determina la sua estensione in ogni mondo possibile. Conoscere l’intensione di un termine significa sapere quali condizioni un oggetto deve soddisfare per rientrare nella sua estensione in qualsiasi scenario concepibile.

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9
Q

Perché Carnap è un buon explicatum di Sinn e Bedeutung?

A

Intensione ≈ Sinn (modo di presentazione).

Estensione ≈ Bedeutung (riferimento).

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10
Q

Quali sono i limiti delle descrizioni di stato? (Carnap)

A

Possono essere incomplete o contraddittorie.

Esempio: Descrivere un mondo richiederebbe infiniti enunciati atomici.

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11
Q

Come risolve il problema della sostitutività intensionale? (Carnap)

A

In contesti intensionali (es. credenze), la sostituzione fallisce: conta l’intensione, non l’estensione.

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12
Q

Cosa riprende da Wittgenstein? (Carnap)

A

L’idea che il significato dipende dall’uso nel contesto (logica come forma del mondo).

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13
Q

Ricostruisci l’esperimento della Terra Gemella. (Putnam)

A

Sulla Terra Gemella, “acqua” indica XYZ (non H₂O). Dimostra che il riferimento dipende dalla natura intrinseca, non dalle descrizioni mentali.

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14
Q

Perché Dummett nega il terzo escluso?

A

La verità richiede verificabilità: “A ∨ ¬A” è accettabile solo se possiamo dimostrare A o ¬A.

Esempio: “Maria è cugina di Cesare” non è decidibile senza prove storiche.

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15
Q

Perché il significato non è determinato dalle condizioni di verità? (Dummett)

A

Molti enunciati hanno condizioni di verità inaccessibili (es. eventi passati remoti).

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16
Q

A quali filosofi si aggancia? (Dummett)

A

Wittgenstein (significato come uso).

Frege (distinzione senso/riferimento).

17
Q

Qual è il contributo di Chomsky alla filosofia del linguaggio?

A

Grammatica universale innata.

Autonomia della sintassi (indipendente dalla semantica).

18
Q

Come concepisce il riferimento parole-cose? (Chomsky)

A

Il riferimento è interno al linguaggio (es. “Londra” come costruzione mentale, non oggetto fisico).

19
Q

Qual è la critica al descrittivismo? (Kripke)

A

Argomento dell’errore: Le descrizioni possono essere sbagliate (es. “Einstein” associato a “inventore della bomba atomica”).

Argomento dell’ignoranza: Non conosciamo tutte le descrizioni (es. “Feynman” usato correttamente senza sapere le sue scoperte).

20
Q

Cosa propone invece? (Kripke)

A

Nomi come designatori rigidi (riferimento fisso in tutti i mondi possibili).

21
Q

Cos’è il linguaggio del pensiero (mentalese)? (Fodor)

A

Sistema innato di simboli mentali strutturati, simili a un linguaggio formale.

Esempio: Credere “piove” ↔ attivazione del simbolo MENTALESÉ corrispondente.

22
Q

Qual è il problema del riferimento causale? (Fodor)

A

Ambiguità: un simbolo può essere causato da più cose (es. “caldo” da sole, fuoco, febbre).

23
Q

Cos’è la convenzione T? (Tarski)

A

“X è vero in L se e solo se p”, dove X è il nome di un enunciato e p è la sua traduzione nel meta-linguaggio.

Esempio: “Snow is white” è vero in inglese ↔ la neve è bianca.

24
Q

Perché evita i paradossi nel linguaggio naturale? (Tarski)

A

Separa linguaggio oggetto e meta-linguaggio (es. “Questa frase è falsa” non può essere formulata).