mercato dei beni in economia aperta (157 - 166) Flashcards

1
Q

mercatod dei beni in economia aperta

A

vuol dire che i consumatori possono importare ed esportare dall’estero, quindi import ed export non sono più a 0, possiamo quindi scegliere dove acquistare

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2
Q

tasso di cambio

A

esiste quello reale (confronto il prezzo dei beni esteri in termini di beni nazionale) e quello nominale (il prezzo della moneta ester in valuta nazionale) abbiamo F (moneta estere) e H (valuta domestica)

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3
Q

tasso di cambio nominale

A

se aumenta abbiamo un deprezzamento della moneta nazionale (la H perde valore) se diminuisce abbiamo un apprezzamento della moneta domestica

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4
Q

deflatore del PIL

A

metodo per confrontare prezzi domestici e esteri, fa riferimento a delle variazioni depurate dall’effetto indotto dalla variazione della quantità prodotta, abbiamo il deflatore del PIL estero (espresso in valuta estera) per averlo in valuta domestica lo moltiplichiamo per il tasso nominale

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5
Q

tasso di cambio reale o nominale?

A

il primo non ha un significato in se serve solo ad osservare le variazioni nel tempo, nelle decisioni di import ed export ha valore ma non è l’unico, il nominale invece ha valore in se stesso

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6
Q

tasso di cambio reale

A

se aumenta ho un deprezzamento del tasso reale mentre se diminuisce ho un apprezzamento reale

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7
Q

curva IS in economia aperta

A

è formata dalla domanda aggregata (domanda dei beni nazionali) e dalla domanda nazionale di beni (ovvero la somma di consumo, investimento e spesa pubblica) si tratta quindi di aggiungere gli export e sottrarre il valore reale degli import

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8
Q

determinanti della domanda di beni nazionali

A

il consumo (dipende positivamente da yd), gli investimenti (dipendono positivamente dal reddito e negativamente da i) e la spesa pubblica che è una variabile esogena

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9
Q

import ed export dipendono da?

A

gli import (Q) dipendono positivamente dal reddito domestico e negativamente dal tasso di cambio reale (se il prezzo dei beni esteri aumenta non c’è incentivo all’import), il livello dell’export (X) non dipende da y ma da y* ovvero il reddito estero in modo positivo, inoltre un deprezzamento del tasso reale influisce positivamente sugli export

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10
Q

domanda aggregata in economia chiusa

A

è la somma C+G+I con inclinazione <1, perché la propensione marginale al consumo è minore di 1, non ci sono import ed export

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11
Q

effetto dell’import (Q)

A

aumentano con il reddito (poiché una parte del reddito nazionale è dedicata ai beni esteri) ciò rende la curva IS più piatta

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12
Q

domanda aggregata in economia aperta

A

sottraendo le importazioni (EQ) a quella di economia chiusa la curva si appiattisce (perché parte della produzione interna va all’estero)

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13
Q

aggiunta delle esportazioni

A

non dipendono da y quindi sommano alla domanda aggregata e la curva si sposta verso l’alto

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14
Q

esportazioni nette (NX)

A

differenza fra import ed export

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15
Q

pareggio di bilancio commerciale

A

si ha quando X - EQ = 0 (export = import), non ci sono surplus o deficit nella bilancia commerciale, punto in cui le curve della domanda aggregata si intersecano

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16
Q

produzione di equilibrio in economia aperta

A

la abbiamo quando l’offerta (y) = domanda aggregata (z), NX è funzione decrescente di y (produzione interna), se y aumenta allora NX diminuisce, alla sinistra di yx abbiamo l’avanzo commerciale e alla destra abbiamo il disavanzo

17
Q
  1. caso aumento della G interna
A

l’effetto principale è la crescita della Z e quindi l’aumento di y e del reddito interno, le conseguenze sulla bilancia sono: un reddito più alto e l’aumento degli import, le export rimangono invariate (non centrano con G), il risultato è un peggioramento della bilancia commerciale (disavanzo commerciale)

18
Q
  1. caso aumento del reddito estero (yf)
A

qui l’effetto principale è che l’estero acquisto di più quindi aumentano le esportazioni, le conseguenze sulla bilancia sono un aumento della domanda estera quindi più esportazioni, il reddito interno cresce e aumentano anche gli import (meno degli export) quindi il risultato è un miglioramento della bilancia commerciale

19
Q

effetto di deprezzamento

A

abbiamo tre canali, le export che aumentano visto che i beni locali sono molto costosi, le import che diminuiscono perché i beni esteri costano di più e l’effetto sul prezzo (epsilon) può neutralizzare il miglioramento se gli importati aumentano il prezzo

20
Q

curva J

A

dopo un deprezzamento nel breve periodo NX peggiora perché gli import costano mentre migliora nel lungo periodo perché aumentano le export

21
Q

effetti del deprezzamento sulla bilancia commerciale

A

se valgono le condizioni di Marshall-Lerner, il deprezzamento: aumenta le esportazioni nette (NX) e sposta verso l’alto la curva della domanda aggregata (Z) ciò ci porta a un nuovo equilibrio con avanzo commerciale.

22
Q

deprezzamento reale

A

i beni esteri sono più costosi → le importazioni diminuiscono e le esportazioni aumentano, quindi gli effetti sono simili a un aumento del reddito estero, ma con maggiori effetti sui prezzi