La chanson de Roland Flashcards
Metrica
Scritta in décasyllabes (accento sulla decima sillaba) disposti in lasse (simili alle strofe ma ha una lunghezza variabile) assonanzata (non ha uno schema rimico specifico, solo le assonanze) quindi le parole finali dei versi hanno delle vocali in comune.
Tema
Al centro abbiamo il fatto storico della battaglia di Roncisvalle del 15 agosto 778. Carlo Magno era nella Spagna araba e nel riattraversare i Pirenei per tornare in Francia la sua retroguardia (parte dell’esercito che chiude le armate) viene annientata da un’imboscata delle forze vasche alleate con quelle saracene.
La figura di prefetto di Bretagna di Rolando storicamente non è molto rilevante, ma in questa finzione letteraria basata su fatti storici diventa un eroe di guerra e il potagonista. La storia si trasforma in un tradimento da parte di un paladino franco che si allea con i saraceni.
La datazione
E’ stata scritta 300 anni dopo la battaglia di Roncisvalle (1096-99), ma la storia era già viva grazie alla trasmissione orale, tanto da rendere i nomi dei paladini di Carlo Magno famosi.
Il manoscritto V4
Conservato a Venezia nella biblioteca nazionale Marciana, è relativamente tardo perché copiato tra il 1320-1345. E’ un manoscritto italiano, in particolare veneto. Prima di Venezia è stato nella biblioteca di Federico I di Gonzaga. Questa versione è più estesa di quella originale.
La trama del manoscritto V4
Siamo al settimo anno di guerra e dopo tante sconfitte il re dei saraceni invia una proposta di pace ai franchi. Carlo Magno deve quindi decidere se accettare o meno la proposta: vince la posizione pacifista di cui Gano è il più grande avvocato. Rolando decide di mandare lui come ambasciatore al re dei saraceni ma Gano è il patrigno di Rolando ed è anche molto invidioso di lui, decide di vendicarsi (la missione potrebbe portare anche alla morte) tradendo i franchi pianificando l’imboscata alla retroguardia. Rolando combatte senza chiamare i rinforzi: è l’unico a rimanere in vita, suona poi il corno fino a morire, poi scendono gli arcangeli per portare la sua anima in paradiso: Carlo sente il corno e sonfigge i saraceni, entra a Saragoza e fa giustiziare Gano.
La lingua
- C’è un mix tra francese e italiano
- Il copista non segue la seconda legge di Bartsch (la a tonica latina in sillaba aperta preceduta da una consonante palatale si trasforma nel dittongo IE) per lui non c’è differenza tra ie e e
- c con cediglia, tipico tratto veneto medievale
- O,I e A a fine parola è italiano, sarebbe E in francese
- h per indicare la velare