Introduzione Flashcards

1
Q

i linfociti T CD3+ rappresentano circa il 70% dei linfociti totali

A

VERO. i linfociti T CD3+ rappresentano circa il 70% dei linfociti totali

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2
Q

la % dei linfociti B è uguale a quella delle cellule NK

A

vero
LINFOCITI B in percentuale uguale a NK

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3
Q

?I linfociti rappresentano circa il 30% dei leucociti totali

A

vero, LINFOCITI 30%

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4
Q

i linfociti rappresentano circa il 20-30%

A

vero

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5
Q

i linfociti non rappresentano circa il 70% dei leucociti totali

A

vero

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6
Q

?i linfociti non rappresentano circa il 70% dei leucociti totali

A

vero

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7
Q

i monociti rappresentano circa il 3-8%

A

vero

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8
Q

I monociti rappresentano circa l’8% dei leucociti totali

A

vero

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9
Q

i granulociti neutrofili sono la popolazione leucocitaria più abbondante nel sangue periferico

A

vero

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10
Q

In una preparazione di sangue periferico (di un individuo sano) come sono
distribuite (in percentuale) le diverse sottopopolazioni linfocitariei

A

vero

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11
Q

i granulociti neutrofili rappresentano circa il 70%

A

vero

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12
Q

i linfociti T CD4+ rappresentano circa il 47%

A

vero

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13
Q

i linfociti B rappresentano circa il 30% dei linfociti totali

A

falso

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14
Q

i linfociti T rappresentano circa il 20-30%

A

falso

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15
Q

la % dei linfociti B è uguale a quella dei linfociti T

A

Falso

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16
Q

la % dei linfociti B è molto differente da quella delle cellule NK

A

falso

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17
Q

la % dei linfociti B è uguale a quella dei linfociti T CD4+

A

falso

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18
Q

i linfociti TCD3+ non rappresentano circa il 70% dei linfociti totali

A

falso

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19
Q

I linfociti T CD3+ rappresentano circa il 30%

A

falso

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20
Q

i linfociti T CD8+ rappresentano circa il 47%

A

f

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21
Q

● I linfociti B e le cellule NK hanno valori percentuali molto differenti

A

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22
Q

● le cellule NK rappresentano circa il 40% dei leucociti totali

A

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23
Q

I linfociti rappresentano circa il 70%

A

f

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24
Q

i monociti rappresentano circa il 20%

A

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25
Q

i granulociti rappresentano circa il 2-5%

A

f

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26
Q

I granulociti neutrofili non rappresentano circa il 70% dei lucociti totali

A

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27
Q

MOCITI 20%

A

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28
Q

i granulociti neutrofili rappresentano circa il 2-5%

A

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29
Q

I linfociti non hanno lo stesso valore numerico dei monociti

A

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30
Q

i linfociti sono circa 1.5-4 milioni/ml

A

v

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31
Q

I monociti sono circa 0,2-0,9x10 ALLA 6
/ml

A

v

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32
Q

i granulociti neutrofili sono la popolazione leucocitaria più abbondante nel sangue periferico

A

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33
Q

i granulociti eosinofili sono circa 0,1-0,5 x 10 ALLA 6
/ml

A

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34
Q

i linfociti sono circa 8 milioni/ml

A

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35
Q

i linfociti sono circa 1,8-7,2 x 106
/ml

A

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36
Q

i monociti sono circa 8 milioni/ml

A

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37
Q

i monociti sono circa 0,05-0,1 x 106
/ml

A

f

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38
Q

i granulociti neutrofili sono circa 0.2-0.9 milioni/ml

A

f

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39
Q

i granulociti neutrofili sono la popolazione leucocitaria meno abbondante nel sangue periferico

A

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40
Q

i linfociti sono circa 0,5x106
/ml

A

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41
Q

granulociti neutrofili sono la popolazione leucocitaria più abbondante nel sangue periferico

A

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42
Q

i granulociti eosinofili sono circa 0,1-0,5 * 10^6 / ml

A

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43
Q

I monociti sono circa 0.2-0.9 x 10^6/ml

A

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44
Q

I linfociti non hanno lo stesso valore numerico dei monociti

A

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45
Q

I granulociti neutrofili sono la popolazione leucocitaria meno abbondante nel sangue periferico

A

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46
Q

I linfociti sono circa 0.5 x 10^6/ml

A

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47
Q

I monociti sono circa 0.05 – 0,1 x 10^6/ml

A

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48
Q

i linfociti sono circa 1,8-7,2 * 10^6 / ml

A

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49
Q

selezionae clonalemUn linfocita esprime in superficie un unico tipo di recettore per l’antigene

A
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50
Q

Indica quali affermazioni sono vere riguardo le cellule dendritiche plasmacitoidi

esprimono principalmente i recettori TLR7 e TLR9
● derivano da precursori presenti nel midollo osseo
● catturano patogeni presenti nel sangue e li possono presentare ai linfociti T presenti nella milza
● producono elevate quantità di interferone gamma in risposta a infezioni virali
● sono conivolte nell’attivazione dei linfociti B nei linfonodi

A

esprimono principalmente i recettori TLR7 e TLR9
● derivano da precursori presenti nel midollo osseo
● catturano patogeni presenti nel sangue e li possono presentare ai linfociti T presenti nella milza

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51
Q

Quali tra le seguenti affermazioni sono alla base dell’ipotesi della selezione clonale:
I linfociti T effettori attivati esprimono in superficie un recettore per l’antigene uguale a quello
espresso dalla cellula
parentale da cui ha avuto origine
● Un linfocita esprime in superficie un unico tipo di recettore per l’antigene
● I processi di selezione clonale e di espansione clonale avvengono durante la risposta
immunitaria adattiva
● Tutti i linfociti indipendentemente dall’aver riconosciuto l’antigene proliferano nell’organismo
● Un linfocita esprime in superficie recettori per l’antigene diversi

A

I linfociti T effettori attivati esprimono in superficie un recettore per l’antigene uguale a quello
espresso dalla cellula
parentale da cui ha avuto origine
● Un linfocita esprime in superficie un unico tipo di recettore per l’antigene
● I processi di selezione clonale e di espansione clonale avvengono durante la risposta
immunitaria adattiva

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52
Q

selezione clonale: I linfociti T effettori attivati esprimono in superficie un recettore per l’antigene uguale a quello
espresso dalla cellula
parentale da cui ha avuto origine

A

vero

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53
Q

selezione clonale I processi di selezione clonale e di espansione clonale avvengono durante la risposta
immunitaria adattiva

A

vero

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54
Q

selezione clonale Tutti i linfociti indipendentemente dall’aver riconosciuto l’antigene proliferano nell’organismo

A

falso

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55
Q

selezione clonale Un linfocita esprime in superficie recettori per l’antigene diversi

A

Un linfocita esprime in superficie recettori per l’antigene diversi

56
Q

Il nostro sistema immunitario reagisce all’attacco di agenti patogeni o a molecole
estranee in modo specifico o aspecifico. Quale/i delle seguenti reazione è/sono
specifica/e?
Risposta cellulo-mediata da linfociti T citotossici
● risposta umorale
● Sistema del complemento
● fagocitosi
● Risposta infiammatoria

A

Risposta cellulo-mediata da linfociti T citotossici
● risposta umorale

57
Q

specifica o no ? cellula media da linfociti t citotossici

A

specifica

58
Q

specifica o no? risposta umorale?

A

specifica

59
Q

specifica, sistema del complemento?

A

non specifica

60
Q

specifica fagocitosi?

A

no

61
Q

risposta infiammatoria, specifica?

A

no

62
Q

quale vera?
● I linfociti sono circa 1.5-4 milioni/ml
● I linfociti sono circa 8 milioni/ml
● I monociti sono circa 0.2-0.9 milioni/ml
● I granulociti neutrofili sono circa 0.2-0.9 milioni/mi

A

● I linfociti sono circa 1.5-4 milioni/ml
● I monociti sono circa 0.2-0.9 milioni/m

63
Q

Un aptene:
● non è una molecola antigenica
● è una piccola molecola organica capace di indurre una risposta immunitaria
● è un immunogeno
● è una molecola in grado di indurre risposte anticorpali timo indipendenti

A

non è una molecola antigenica

64
Q

si definisce valenza di un antigene
● il numero di anticorpi che si possono legare simultaneamente all’antigene
● il numero di epitopi presenti su un ag
● la forza di legame tra anticorpo e ag

A

il numero di anticorpi che si possono legare simultaneamente all’antigene

65
Q

gli antigeni esogeni o extracellulari quando captate da cellule presentanti antigenl:
● vengono elaborati attraverso il ciclo endocitico
● sono espressi sulla membrana associata a MHC II
● vengono elaborati attraverso il ciclo citosolico
● sono espressi sulla membrana associata a MHC I

A

vengono elaborati attraverso il ciclo endocitico
● sono espressi sulla membrana associata a MHC II

66
Q

AFFERMAZIONI VERE SUL CD8
● e’ un dimero
● e’ espresso solo sulla superficie dei linfociti T helper
● e’ associato alla ZAP70 nei linfociti T attivi
● e’ il recettore del virus dell’influenza

A

e’ un dimero

67
Q

L’ALLATTAMENTO MATERNO PUO’ ESSERE CONSIDERATO:
● ex. di immunita passiva
● ex. di immunita attiva
● ex. di vaccino

A

immunità passiva

68
Q

UNA CLASSICA CELLULA APC:
● può presentare solo peptidi endogeni mediante le molecole MHC di classe I
● può presentare solo peptidi esogeni mediante le molecole MHC di classe II

● può presentare peptidi endogeni ed esogeni mediante rispettivamente molecole MHC di classe
I e I I

A

può presentare solo peptidi endogeni mediante le molecole MHC di classe I
● può presentare solo peptidi esogeni mediante le molecole MHC di classe II

● può presentare peptidi endogeni ed esogeni mediante rispettivamente molecole MHC di classe
I e I I

69
Q

QUALI AFFERMAZIONI A RIGUARDO DELL’IMMUNITA’ PASSIVA SONO VERE?
● è indotta dall’inoculo di anticorpi ottenuti da animali immunizzati
● è indotta dall’inoculo di antigeni microbici
● conferisce un’immunità duratura
● induce memoria immunologica

A

è indotta dall’inoculo di anticorpi ottenuti da animali immunizzati

70
Q

IL RAPPORTO TRA LINFOCITI T CD4+ E LINFOCITI T CD8+ NEL SANGUE
PERIFERICO E’ CIRCA:
● 2:1
● 1:1
● 4:1
● 1:2

A

2:1

71
Q

L’INNESCO DELLA RISPOSTA T CONTRO ANTIGENI ESTRANEI AVVIENE:
● negli organi linfatici periferici
● nel timo
● nel midollo osseo
● nel tessuto sede del focolaio d’infezione

A

negli organi linfatici periferici

72
Q

nel sistema linfatico associato alla cute quali sono le cellule specializzate nel trasporto
dell’ag ai linfonodi e alla presentazione dell’ag?
● Cellule dendritiche del langerhans
● FDC
● Macrofagi
● Linfociti B

A

Cellule dendritiche del langerhans

73
Q

che cosa fa sì che la risposta anticorpale secondaria sia più rapida ed efficace della risposta
primaria?
● la persistenza delle cellule della memoria
● la persistenza dell’antigene
● la persistenza delle cellule effettrici
● l’eliminazione di cellule soppressorie

A

● la persistenza delle cellule della memoria

74
Q

quali caratteristiche distinguono le cellule dendritiche mature dalle cellule dendritiche
immature?
● elevata espressione di molecole MHC I e MHC II
● bassa espressione di B7

● elevata attività fagocitaria nei tessuti non a livello dei linfonodi)

A

● elevata espressione di molecole MHC I e MHC II

75
Q

Quali cellule esprimono costitutivamente le molecole MHC di classe II
● cellule epiteliali timiche
● linfociti B
● neuroni
● neutrofili
● globuli rossi

A

● cellule epiteliali timiche
● linfociti B

76
Q

l’immunità innata si distingue dall’immunità adattativa per:
● è mediata in parte da cellule con attività fagocitaria
● i recettori cellulari coinvolti sono diversissimi e clonalmente distribuiti
● si attua attraverso il riconoscimento di un numero più elevato di diverse strutture antigeniche
specifiche di diversi patoge
d. conferisce memoria immunologica

A

è mediata in parte da cellule con attività fagocitaria

77
Q

l’innesco della risposta immunitaria (primaria):
● avviene nel linfonodo
● avviene nel midollo osseo
● avviene nel sangue periferico

A

● avviene nel linfonodo

78
Q

il BURST respiratorio ( o catena respiratoria) che si osserva nei macrofagi attivati:
● è un processo attraverso cui vengono prodotte specie reattive dell’ossigeno
● pazienti con la malattia granulomatos cronica hanno un difetto genetico a carico della NADPH
ossidasi
● è mediato dal complesso enzimatico della NADPH ossidasi nel mitocondrio
● non viene mai attivato da citochine specifiche
● Nel BURST respiratorio vengono prodotte specie reattive dell’ossigeno

A

è un processo attraverso cui vengono prodotte specie reattive dell’ossigeno
● pazienti con la malattia granulomatos cronica hanno un difetto genetico a carico della NADPH
ossidasi

79
Q

vero o falso? esofinofili ● Sono importanti nella difesa contro i parassiti

A

vero

80
Q

eosinofili vero o falso ● Posseggono attività citotossica

A

vero

81
Q

Per fagocitosi frustrata si intende:● Il rilascio di enzimi per incapacità di fagocitare complessi immuni

A
82
Q

Quali sono le principali caratteristiche che contraddistinguono i mastociti connettivali da
quelli delle sierose e delle mucose:
Minor numero di recettori FC per IgE
● Maggior contenuto di prostaglandine

A
83
Q

A quali linee di differenziazione dà origine il precursore comune linfoide:

● Cellule NK
●piastrine
● linfociti b
● Eosinofili

A

linfociti b e cellule nk

84
Q

Gli antigeni endogeni
● Subiscono proteolisi nel citosol ad opera del proteosoma
● Vengono degradati nelle vescicole endosomiali
● Spiazzano a livello del post-golgi la catena invariante
● Vengono associati a molecole MHC di classe II
● Sono necessari per l’espressione delle molecole MHC di classe I sulla superficie cellulare

A

Gli antigeni endogeni
● Subiscono proteolisi nel citosol ad opera del proteosoma
● Sono necessari per l’espressione delle molecole MHC di classe I sulla superficie cellulare

85
Q

La percentuale di linfociti T rispetto al n° totale di linfociti nel sangue
periferico é approssimativamente del:

A

70$

86
Q

La rottura della tolleranza verso antigeni self e’ favorita da:
● Cross-reattività con antigeni microbici
● Liberazione in circolo di autoantigeni sequestrati
● Esposizione continua a basse dosi di antigene circolanti
● Esposizione delle cellule immunitarie ad antigeni self nel corso della loro maturazione

A

Cross-reattività con antigeni microbici
● Liberazione in circolo di autoantigeni sequestrati

87
Q

ruolo delle selctine
Mediare l’adesione dei leucociti circolanti alle cellule endoteliali
● Attrarre i linfociti nei compartimenti extra vascolari di determinati tessuti
● Promuovere le interazioni tra linfociti nei tessuti linfoidi
● Selezionare i cloni di linfociti responsivi di diversi antigeni
● Mediare il legame dei linfociti attivati alle molecole della matrice extracellulare

A

mediare adesione dei leucociti circolanti alle cellule endoteliali

88
Q

L’eliminazione di un batterio principalmente mediata da:
●Anticorpi e complemento
● Macrofag
● Eosinofili
● Cellule NK
● CTL

A

Anticorpi e complemento
● Macrofagi

89
Q

Il potere battericida delle lacrime è dovuto principalmente alla presenza di:
Lisozima
● Tufsina
● Antibiosi esercitata dai batteri saprofiti

● Muco
● Poliamine
● Ci che è riportato nei punti 2 e 5

A

lisozima

90
Q

È vero che le risposte cellulari di tipo adattativo (due$risposte):
● Hanno un periodo di induzione di alcuni giorni
● Sono oligo o mono clonali
● Hanno un’induzione di poche ore
● Coinvolgono tutta una popolazione di cellule
● Sono policlonali

A

● Hanno un periodo di induzione di alcuni giorni
● Sono oligo o mono clonali

91
Q

Quale leucocita rilascia quantità elevate di istamina?
● I basofili
● Gli eosinofili
● I macrofagi
● I neutrofili

A

basofili

92
Q

lisozima Agisce principalmente su batteri gram positivi

A

VERO Agisce principalmente su batteri gram positivi

93
Q

lisozima
Scinde il legame tra acido n-acetil muramico ed n-acetil glucosamina

A

VERO Scinde il legame tra acido n-acetil muramico ed n-acetil glucosamina

94
Q

lisozima è UNA CITOCHINA PLURINZUNZIONALE

A

FALDO È una citochina plurifunzionale

95
Q

lisozima

A

Determina il catabolismo lipidico caratteristico della cachessia

96
Q

lisozima
Causa vasodilatazione ed espressione di molecole di adesione

A

FALSO Causa vasodilatazione ed espressione di molecole di adesione

97
Q

lisozima PRINCIPALMENTE GRAM NEG

A

FALSO Agisce principalmente sui batteri gram negativi

98
Q

lisozima BATTERI PRIVI DI CARALASI

A

Distrugge i batteri privi di catalasi

99
Q

lisozima
ON LEUCOCHINASI RESPONSABILE DELLA FORMAZIONE DELLA TUFSINNA

A

È responsabile, con la leucochinasi, della formazione della tufsina

100
Q

In genere la vita media dei neutrofili nei tessuti è:

A

di alcune ore

101
Q

Quale leucocita pu svolgere un’azione antinfiammatoria degradando le sostanze rilasciate dai
basofili?

A

Gli eosinofili

102
Q

Una delle caratteristiche della risposta immunitaria secondaria è:
Di poter essere indotta da una basse dose di immunogeno
● Produzione soprattutto di IgM
● Produzione di anticorpi a bassa affinità
● Breve durata del periodo di sintesi degli anticorpi

A

Di poter essere indotta da una basse dose di immunogeno

103
Q

Il macrofago per uccidere una cellula eucariota deve fagocitarla?

A

si

104
Q

Quale leucocita risponde ai prodotti rilasciati dai vermi?

A

eosimofili

105
Q

Una delle caratteristiche della risposta immunitaria secondaria è:
● Di poter essere indotta da una basse dose di immunogeno
● Produzione soprattutto di IgM
● Produzione di anticorpi a bassa affinità
● Breve durata del periodo di sintesi degli anticorpi

A

Di poter essere indotta da una basse dose di immunogeno

106
Q

DA CONROLLARE
Gli apteni posso legarsi agli anticorpi:
Anche quando non sono coniugati ad un carrier
● Solamente quando sono coniguati ad un carrier

A

SOLO QUANDO SONO COLLEGATI AD UN CARRIER

107
Q

La risposta immunitaria secondaria rispetto a quella primaria è caratterizzata da (due$risposte)
:
● Produzione di anticorpi con maggiore affinità
● Prevalente produzione di IgG
● Periodo di latenza più lungo
● Produzione di anticorpi con minore affinità
● Decadimento del titolo anticorpale più rapido
● Prevalente produzione di IgM

A

Produzione di anticorpi con maggiore affinità
● Prevalente produzione di IgG

108
Q

Quali di queste affermazioni sono vere riguardo le cellule dendritiche mature?
● Catturano i diversi antigeni in periferia
● Esprimono delle molecole di adesione come ICAM 1
● Non esprimono i recettori del mannosio
● Esprimono alti livelli di molecole co-stimolatorie

A

● Esprimono delle molecole di adesione come ICAM 1
● Non esprimono i recettori del mannosio
● Esprimono alti livelli di molecole co-stimolatorie

109
Q

Risposta immunitaria

A

La reazione del nostro sistema immunitario ad un insulto indipendentemente dai risultati fisiologici e anatomici

110
Q

Risposta immunitaria

A

risposta a patogeni o macromolecole indipendentemente dalle conseguenze fisiologiche a tale risposta

111
Q

Immunita innata caratteristiche

A

immediata
prima a rispondere
no memoria
no specifica ma recettori per composti comuni
preesistente
sviluppo in fase fetale
fagocitiche
entro 12 h
si collega ad adattativa

112
Q

Immunita adattativa caratteristiche

A

memoria
specificita
incremento esposizioni successive
diversita

113
Q

Conta leucocitaria

A

neutrofili 50.70 1,8-7,2
linfociti 20-30 1,5-4
monociti 3-8 0,2-0,9
eosinofili 2-5 0,1-0,5
basofili 0,5-1 0,05-0,1

114
Q

Origine delle cellule del sistema immunitario

A

midollo osseo
cellule staminali emopoietiche

feto sacco vitellino, isole ematiche e mesenchima

3-4 mese fegato e midollo osseo

nascita ossa piatte

post nascita puberta sterni vertebra ossa illiache

meiosi assimmetrica no marker specifici ma cd34 e cdkit

differenziazione grazie a citocgine csf

due linee linfoide e mieloide

115
Q

Neutrofili

A

primi ad arrivare
emivita 48 h
attivi tessuto 72h
10alla 11 al giorno
stimolati da gcs e cggsf
recettori immunita innata
granuli specifici (lisozima, collagenasi, elastasi)
granuli azzurrofili (sostanze antimicrobiche defensine properdina)
enzimi preformati

116
Q

Eosinofili

A

elimiti e parassiti e allergie

117
Q

basofili e mastociti

A

baspfili circolano mastociti residenti cute e mucose
allergie
granuli con instamina
recettori ige legano allergeni solo dopo legame, degranulazione

118
Q

monociti e macrofagi residenti

A

nel midollo osseo stimolata maturazione da mcsf entrano in circolo e si difefrnziano tessuto

macrfofagi residenti precurosi dacco vitellino fegato fetale, migrani prima della nascita a interno tessutio dove hanno fenotipi specializzati

119
Q

monociti classici

A

sono reclutati subito nel circolo flogistico
sono APC per linfociti T a livello della milza
hanno MHCII alto
CD14
recettore ccr2
no cd16

120
Q

monociti non classici

A

dopo infezione
rigenerazione e angiogenesi
poco cd14
molto cd16
recettore cx3cr1

121
Q

cellulde dendritiche

A

dopo che hanno riconosciuto antigene, maturano e diventano apc
celluce apc professionali in qunatio uniche in grado di presentare antigene ai linfociti t naive (devono avere fattori costimolatori)
citochine che reclutano i macrofagi

c langheras prenatale

122
Q
A
123
Q

linfociti

A

cellule effetrici immunita adattativa
recettori esprssi in modo clonale un solo a cellula
ricircolo tra torrente ematico e linfatico
dopo incontro linfoblasto attivo

124
Q

proliferazione omeostatica

A

mantenere numero t vergini costanti
linfopenia proliferazione costante

125
Q

conta linfociti

A

t helper cd4 47
cd8 citotossici 23
nk 15
b 15

126
Q

linfociti b

A

prodotti e maturano in midollo osseo

b naive recettori per immunoglobuline, anticorpi di superficie si differnziano in plasmacellule e secrnano ig anticorpi circolanti

127
Q

linfociti b follicolari

A

IG con specificita per diversi antigeni
effettori della risposta umorale
mhcii cd19 fcr

128
Q

linf. b marginali

A

mucose cavita pleurica e peritoneale e milza

ig superficie con minore diversita solo IgM

129
Q

linfociti t

A

dal midollo osseo originano timociti che maturano a livello del midollo osseo

recettore tcr mhc

emicita 1 3 mesi
citochina interluchina 7 per sopravvivenza

130
Q

t citotossici

A

cd8
virus e intracellulari tumorale mhc

131
Q

t helper

A

cd4
citochine
attivano cd8
linf b
macrofagi
potenziano attivita battericida

132
Q

linfociti nk

A

enzimi liticic recwettori per classi

133
Q

macrofagi

A

emivita piu elevata, diversi cicli di divisione sul sito flogistico
fasi tardive
fagocitosi, fagolisosoma con ros no granuli cin enzimi gia formati
spesso aiutati sa secondaria
presentano a t mhc
aiutano anche a riparazione tessuto

134
Q

cd classicge

A

apc linfociti t
cd11 alto mhcii alto
trl4 e tlr 5 e tlr8 alti

produco citochina l12
inducono t contro antigene

135
Q

cd plasmacitoidi

A

cd11c basso
mhciii basso

tlr9
inf di 1

immmunita innata induzione risposta t contro viris
sangue milza

136
Q

t reg

A

derivano da cd4
soppressione e meccanismo self
tolleranza
cd4 cd3
cd25
foxp3