il teatro arcaico: Flashcards
qual è il periodo di maggiore fioritura per il teatro romano?
Si tratta del secolo che intercorre tra la prima rappresentazione scenica di Andronico e l’età dei Gracchi (240-148 a.C.).
come si diffonde il genere?
Le rappresentazioni teatrali coinvolgono la popolazione tutta, sia la nobiltà e le autorità statali (che si preoccupavano di organizzare le rappresentazioni durante i festival teatrali) sia il popolo. Il genere teatrale surclassa la letteratura “scritta” e così fioriscono anche corporazioni professionali.
Tutti i poeti che conosciamo scrivono per questo genere, ad esempio per feste pubbliche e religiose..
Ambientazione e storie sono importate dalla Grecia, pur con mediazione etrusca.
quali sono i principali generi teatrali greci?
- PALLIATA :) = genere comico, prende il nome dal “pallio”, il tipico abbigliamento dei Greci.
- COTHURNATA :( = genere tragico, che prende il nome dai “coturni”, i calzari altissimi indossati dagli attori tragici greci.
Gli autori di questi generi producono rappresentazioni non solo ambientate in Grecia, ma anche derivate da precisi e conosciuti modelli greci, per questo si rivolgevano a un pubblico colto.
Rigenerazioni romane rispetto a questi genere greci:
1.TOGATA: al pallio si sostituisce la toga
2.PRAETEXTA: prende il nome dall’abbigliamento dei magistrati romani, poiché nelle tragedie compaiono figure di alto rango.
che ruolo svolge l’Etruria nello sviluppo del teatro romano?
Secondo Tito Livio, l’origine degli spettacoli romani è etrusca. In effetti la terminologia teatrale è composta da termini etruschi o greci (es. “histrio” = “ attore”). L’idea sarebbe che l’Etruria abbia mediato verso Roma la diffusione di “spettacoli pubblici”, probabilmente di derivazione greca. Non abbiamo infatti tracce di testi teatrali etruschi veri e propri.
Fin dove arriva la componente romana originale?
qual è il rapporto tra i testi teatrali romani e le festività pubbliche?
Rispetto alla Grecia, sembra che il rapporto tra festività e teatro a Roma fosse più esteriore.
Non sembra ci sia all’interno del testo latino una forte presenza di tematiche connesse alla sensibilità religiosa o al contenuto delle singole festività.
cosa sono i “ludi”?
- I ludi Romani sono la più antica ricorrenza teatrale, organizzati in onore di Giove Ottimo Massimo.
I Romani facevano risalire a questa ricorrenza il principio del loro teatro “nazionale”.
Prendendo come riferimento l’età di Plauto e Terenzio, abbiamo notizia di altri tre tipi di ludi scaenici:
* i ludi Megalenses
* i ludi Apollinares
* i ludi plebeii.
Durante queste festività, si assisteva anche a spettacoli di gladiatori, dato grazie a cui sappiamo che il teatro fosse un fatto di intrattenimento pubblico.
Anche se messi in scena durante occasioni religiose, la componente religiosa è poco o nulla presente.
I committenti erano le autorità, in un’età in cui le cariche publiche sono rette da nobiles, è chiara l’importanza di certi clan nobiliari nel favorire lo sviluppo del teatro.
La commedia non critica o attacca la società o i costumi.
come influiscono le autorità sulla composizione delle tragedie e delle commedie?
Nel caso della praetexta, (tragedia di argomento romano, in opposizione alla fabula cothurnata, ossia la tragedia di argomento greco) il fatto che i nobiles influissero sullo sviluppo del teatro fece modo che le tragedie avessero non solo argomenti di tipo storico, nazionale e nazionalista, ma anche riferimenti a singole figure politicamente influenti.
La commedia invece continuò a ruotare intorno alla figura del popolo. Non si esercitavano forme di critica sociale o costume, rappresentavano un mondo senz’altro realistico ma esente di politica.
perché il 207 a.C. rappresenta una data importante?
In quest’anno venne fondato il “collegium scribarum histrioriumque”, la “confraternita degli autori e degli attori”. Il riconoscimento fu comunque limitato: infatti gli scrittori qui si associano agli attori, cosa che nessun romano di nascita libera avrebbe mai fatto. Il riconoscimento sociale andò crescendo con il consolidarsi dei legami tra autori e aristocrazia.
come erano organizzate le opere teatrali?
I magistrati dovevano trattare con gli autori e con il “capocomico”, il “dominus gregis” (dirigeva la compagnia, faceva da impresario e poteva collaborare con gli autori da lui prescelti).
Prima della costruzione a Roma del primo teatro di pietra nel 55 a.C., la scena si svolgeva in strutture provvisorie in legno. Probabilmente la palliata si svolgeva all’esterno, di fronte a due o tre case, collocate su una strada che portava da una parte al centro della città, dall’altro verso l’esterno.
Le maschere erano fisse (anche per utilità pratica); erano determinati tipi di personaggi e avevano funzione di far riconoscere, sin dall’inizio dell’azione scenica, quale fosse il “tipo” di personaggio.
Plauto lavorò su tipi psicologici generici per poi rivolgere la comicità alla singola situazione, Terenzio cercò di approfondire la psicologia dei singoli personaggi.
le forme: la commedia:
La palliata è un genere teatrale di commedia latina di argomento greco.
Le commedie di Tito Maccio Plauto:
* sono composte da parti cantate e recitate
* non sono divise in atti.
* parti recitate senza accompagnamento musicale
* parti recitative con accompagnamento
* parti cantate composte da una grande varietà di metri.
* usato era il senario giambico plautino, più libero e che ammette più sostituzioni
modello era la commedia nèa di Menandro, pur con grandi differenze di trama e drammaturgia:
La commedia nèa corrisponde alla commedia sviluppata a inizio età ellenistica, periodo alessandrino (4° sec. a.C.)
Prendendo come esempio Menandro, la Commedia Nuova era:
* divisa in atti
* composta solo da parti recitate o recitative in trimetri giambici (più atti a imitare lo stile colloquiale) o tetrametri trocaici catalettici.
* L’uso delle parti musicali era confinato agli intermezzi.
le forme: la tragedia:
Abbiamo informazioni rispetto alla commedia.
Per quanto ne sappiamo, era composta da parti dialogate, recitate, recitative, liriche. Vi erano poi grandi costruzioni strofiche, i cori (fusione tra testo e coreografia).
In Grecia:
* coro
* parti dialogate, cantate e miste
a Roma:
* non così complesse
* per compensare vi era un innalzamento dei toni
* uso del settenario trocaico
* più pathos
* meno psicologia
* generalmente difficile da imitare stilisticamente
perché i tragici latini non disponevano del coro?
come sopperirono a questa mancanza?
Perché non disponevano delle adeguate strutture necessarie a riproporre nel testo romano il coro attico.
Innalzarono tutto il livello stilistico dei loro drammi, con neologismi, termini presi dalla politica, dalla lingua poetica greca e dalla religione. La composizione metrica è caratterizzata da più forti temperature stilistiche e sentimentali e da vari tipi di “cantica”. Il senario diventerà il verso dei comici.
cos’è l’Atellana?
E’ un sottogenere teatrale popolare, il cui nome proviene dalla città di Atella.
Questi spettacoli preletterari non richiedevano una struttura professionale e si basavano su canovacci rudimentali.
Gli attori non erano professionisti, e rappresentate erano maschere fisse e ricorrenti (Bucco, Dossennus, Macus…).
Successivamente verrà accostato alla lontana alla nostra Commedia dell’arte.
la terminologia romana dei generi teatrali:
- fabula: termine generico riferito a qualsiasi tipo di testo teatrale
- palliata: commedia di ambiente greco, in cui i personaggi indossano il ‘pallium’, abito tipicamente greco
- togata: qualsiasi opera teatrale di ambientazione romana
- tabernaria: opera comica di ambientazione romana, di connotazione più bassa rispetto alla togata
- trabeata: neologismo che indica un esperimento occasionale e deriva da ‘trabea’, l’abbigliamento dei cavalieri.
- cothurnata: tragedie di ambientazione greca
palliata > commedia di ambiente greco
cothurnata > tragedia di ambiente greco
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togata > commedia di ambiente romano
praetexta > tragedia di ambiente romano