Il sistema del sè: processi affettivo-motivazioni e interpersonali Flashcards

1
Q

Che cosa sono i “Cold processes” e i “Hot processes”?

A

I “Cold processes” sono i processi cognitivi, mentre i “Hot processes” sono i processi affettivo-motivazionali.

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2
Q

In che modo i “Cold processes” e i “Hot processes” sono interconnessi?

A

I due processi lavorano continuamente insieme. Pensieri e azioni (cognizioni e comportamenti) sono reciprocamente legati ad aspetti emotivi e motivazionali, in particolare alle emozioni self conscious.

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3
Q

Perché la distinzione tra processi freddi e caldi è più concettuale che concreta?

A

La distinzione è più concettuale perché il Sé, per definizione, coinvolge aspetti affettivi e motivazionali. Quando il Sé entra attivamente nel funzionamento cognitivo, la distinzione diventa più formale che sostanziale.

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4
Q

Che cos’è il “working self concept” secondo Markus e Wurf?

A

Il “working self concept” è l’insieme delle concezioni di sé accessibili in un determinato momento. È un sistema dinamico che guida l’elaborazione delle informazioni e degli eventi che coinvolgono il Sé.

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5
Q

Quali sono le caratteristiche del “working self concept”?

A

Il “working self concept” è al contempo stabile e malleabile. È stabile perché costituito da conoscenze di sé schematiche, che sono centrali e salienti. È malleabile perché nel qui e ora possono essere attive anche conoscenze periferiche provenienti dalla memoria autobiografica.

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6
Q

Come si definiscono le “schematic self-knowledge”?

A

Le “schematic self-knowledge” sono conoscenze di sé centrali e salienti, che sono facilmente e frequentemente accessibili e attive nei processi percettivi. Costituiscono le lenti attraverso le quali guardiamo noi stessi e il mondo.

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7
Q

Qual è il contributo di Cervone allo studio del “working self concept”?

A

Cervone ha fatto riferimento alla componente dinamica e contestualizzata del “working self concept”, sottolineando come nel qui e ora possano essere attive anche conoscenze periferiche.

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8
Q

Perché il sistema del sé è considerato dinamico?

A

Il sistema del sé è considerato dinamico perché le rappresentazioni di sé attive qui e ora possono variare, includendo sia conoscenze schematiche che aschematiche e periferiche. Non è statico né immutabile nel tempo, ma sempre contestualizzato nel qui e ora.

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9
Q

Come le concezioni di sé influenzano la percezione di un evento?

A

Le concezioni di sé guidano la percezione di un evento influenzando i processi di attenzione e codifica delle informazioni in ingresso e i processi di memoria delle informazioni in uscita.

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10
Q

Che cosa significa che il sistema del sé guida l’attenzione verso stimoli self-relevant?

A

Significa che le persone tendono a selezionare stimoli ambientali che coinvolgono le rappresentazioni di sé, codificando ciò che accade intorno a loro basandosi su coordinate strutturate e familiari.

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11
Q

In che modo il coinvolgimento del sistema del sé influisce sull’efficienza e la rapidità dell’elaborazione delle informazioni?

A

Le persone tendono a elaborare più velocemente ed efficacemente le informazioni rilevanti per il sé, con tempi di reazione minori per caratteristiche schematiche di sé rispetto a quelle aschematiche.

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12
Q

Cosa ha dimostrato l’esperimento di Markus sui tempi di reazione?

A

L’esperimento di Markus ha dimostrato che i partecipanti schematici rispondevano più velocemente agli aggettivi legati al dominio dipendenza-indipendenza rispetto ai partecipanti aschematici.

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13
Q

Quali sono i risultati dello studio di Caudek e Monni (2013) riguardo ai tempi di reazione e l’accuratezza?

A

I risultati mostrano che le persone rispondevano più rapidamente e accuratamente quando veniva presentato il proprio volto piuttosto che quello di qualcun altro, specialmente quando era triste, soprattutto in individui con stile cognitivo negativo e in condizione umorale negativa.

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14
Q

In che modo il sistema del sé guida l’interpretazione di nuove informazioni?

A

Le persone tendono a cogliere le informazioni coerenti con le rappresentazioni già strutturate e a resistere e rifiutare informazioni incoerenti con gli schemi di sé. Se una rappresentazione non è né completamente schematica né aschematica, l’individuo tende a essere più permeabile e suscettibile ai feedback esterni.

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15
Q

Quali sono le conseguenze del coinvolgimento del sé sulla memoria?

A

Le informazioni che coinvolgono il sé lasciano una traccia più profonda in memoria, permettendo di recuperare più facilmente informazioni coerenti con il profilo di sé percepito e ricordare di più e meglio le informazioni rilevanti per il sé.

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16
Q

Perché le persone tendono a ricercare informazioni coerenti con il proprio sistema di rappresentazioni self-relevant in un ambiente nuovo?

A

Le persone cercano informazioni coerenti con il proprio sistema di rappresentazioni self-relevant in un ambiente nuovo per mantenere un senso di familiarità e coerenza con le loro concezioni di sé.

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17
Q

Qual è il legame tra motivazione, personalità e sviluppo secondo il testo?

A

La motivazione è intrinsecamente legata alla personalità e allo sviluppo, guidando in termini causali il modo tipico di pensare, agire e sentire dell’individuo, ed è inscindibile dalla persona.

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18
Q

Qual è l’idea di base del modello di Carol Dweck riguardo ai bisogni?

A

Dweck sostiene che esistono bisogni di base con origine biologica, presenti in tutte le culture e anche negli animali, che sono essenziali per la sopravvivenza e per uno sviluppo ottimale.

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19
Q

Come si traducono operativamente i bisogni secondo Dweck?

A

I bisogni si traducono in obiettivi (goals), che possono essere a breve, medio o lungo termine, e guidano l’azione umana contribuendo a creare le strutture cognitivo-affettive della persona.

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20
Q

Qual è la funzione dei bisogni e dei processi motivazionali secondo Dweck?

A

I bisogni e i processi motivazionali funzionano come una spinta fondamentale (drive) e sono critici per il benessere individuale, monitorando ciò che accade rispetto ai bisogni.

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21
Q

Che cosa sono le goal-relevant mental representations e quali componenti includono?

A

Le goal-relevant mental representations sono rappresentazioni mentali definite dagli obiettivi e includono credenze (beliefs), rappresentazioni di emozioni e azioni.

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22
Q

Come gli obiettivi influenzano le emozioni secondo Dweck?

A

Gli obiettivi influenzano le emozioni perché il modo in cui ci si sente dipende dagli obiettivi. Ad esempio, la reazione emotiva a una prestazione può variare a seconda degli standard valutativi legati agli obiettivi.

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23
Q

In che modo Dweck descrive i tratti della personalità?

A

Dweck descrive i tratti come pattern affettivo-motivazionali e comportamentali ricorrenti, che sono i modi tipici di un individuo di conseguire obiettivi e soddisfare bisogni attraverso le sue rappresentazioni mentali distintive, e sono condizionati e contestualizzati.

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24
Q

Qual è la differenza tra il modello di Dweck e le teorie disposizionali riguardo ai tratti?

A

Nelle teorie disposizionali, i tratti sono sia la risultante sia l’elemento alla base delle abitudini comportamentali. Invece, nel modello di Dweck, i bisogni sono il motore delle differenze interindividuali e non sono posti allo stesso livello delle altre rappresentazioni.

25
Q

Qual è l’importanza del futuro nelle rappresentazioni mentali secondo Dweck?

A

Il futuro è centrale perché le persone sono guidate dalle anticipazioni del futuro. Agiscono nel presente in funzione dell’esperienza passata e delle previsioni future, cercando di immaginare e gestire ciò che potrebbe accadere.

26
Q

Come i pattern ricorrenti influenzano la personalità secondo Dweck?

A

I pattern ricorrenti, che sono condizionati e contestualizzati, costituiscono la struttura e il motore della personalità, rappresentando i modi tipici di pensare, agire e sentire più frequenti nell’individuo.

27
Q

Quali sono i criteri che definiscono i bisogni umani fondamentali secondo Dweck?

A

I bisogni devono avere valore universale e trans-culturale.
Devono essere osservabili dalla primissima infanzia.
Il loro conseguimento deve essere essenziale per la sopravvivenza, il benessere psicologico e uno sviluppo ottimale.

28
Q

Quali sono i tre bisogni fondamentali individuati da Dweck?

A

Acceptance o belonging (accettazione o appartenenza)
Previsione o predictability (prevedibilità)
Competenza (competenza)

29
Q

Che cosa implica il bisogno di “acceptance” o appartenenza?

A

È il bisogno di essere accettati dagli altri e di sviluppare relazioni sociali. I neonati mostrano preferenze per volti e voci umane familiari, rispondono in maniera sincrona nelle interazioni, imitano comportamenti e distinguono tra figure supportive e non supportive.

30
Q

Come si manifesta il bisogno di prevedibilità nei bambini e negli animali?

A

Nei bambini, una minore prevedibilità nella relazione genitoriale si associa a minore benessere, maggiore stress, aggressività e minore auto-regolazione del comportamento. Negli animali, si osserva una preferenza per stimoli avversi prevedibili rispetto a quelli non prevedibili.

31
Q

In che modo si sviluppa il bisogno di competenza nei bambini?

A

Gli infanti cercano spontaneamente di mettere in pratica nuove abilità e comportamenti e rispondono ai “cue” pedagogici. Il bisogno di competenza si sviluppa nel tempo, combinando prevedibilità, difficoltà e novità.

32
Q

Quali sono i bisogni derivati dalla combinazione dei bisogni fondamentali?

A

Need for Trust (fiducia)
Need for Control (controllo)
Need for self-esteem/status o self-enhancement (autostima e valore di sé o auto-accrescimento)
Need for self-coherence (coerenza del sé)

33
Q

Quando emerge il bisogno di fiducia e come si manifesta?

A

Emerge intorno ai 7/9 mesi di vita e si manifesta quando il bambino sviluppa rappresentazioni delle persone e della qualità delle relazioni, combinando prevedibilità e accettazione.

34
Q

Che cos’è il bisogno di controllo e quando diventa osservabile?

A

È l’idea di essere capace di agire sul mondo in una direzione desiderata. Diventa osservabile intorno ai due anni di vita, quando il bambino sviluppa un senso di agency.

35
Q

In che modo il bisogno di autostima influisce sul benessere durante l’adolescenza?

A

Gli studi mostrano che un basso livello di autostima durante l’adolescenza è associato a un maggiore rischio di sviluppare comportamenti depressivi.

36
Q

Qual è l’importanza del bisogno di coerenza del sé e cosa comporta per l’individuo?

A

Il bisogno di coerenza del sé è fondamentale per dare senso e significato alla vita dell’individuo, costruire l’identità personale e conferire continuità e direzione alla propria vita.

37
Q

Quali sono le due tipologie di credenze (belief) distinte da Dweck?

A

Beliefs entitari
Beliefs incrementali

38
Q

Come influiscono le beliefs entitari e incrementali sul comportamento degli individui?

A

Le beliefs entitari portano a formulare obiettivi di prestazione e a preservare l’autostima attraverso il successo nelle prestazioni.
Le beliefs incrementali portano a formulare obiettivi di crescita e a preservare l’autostima attraverso la crescita personale e l’impegno.

39
Q

Quali sono le caratteristiche degli individui con beliefs entitari?

A

Formulano obiettivi di prestazione per ottenere valutazioni positive.
Scegliere compiti facili per assicurarsi un esito positivo.
Attribuiscono il successo alle abilità stabili e interne.
Percepiscono le difficoltà come segnali di incapacità personale e tendono a rinunciare facilmente.

40
Q

In che modo le beliefs entitari influenzano la reazione alle difficoltà?

A

Gli individui con beliefs entitari vedono le difficoltà come insormontabili, il che porta a reazioni affettive negative, rappresentazioni di sé negative, e a rinunciare rapidamente.

41
Q

Quali sono le caratteristiche degli individui con beliefs incrementali?

A

Formulano obiettivi di crescita per sviluppare competenze.
Scegliere compiti sfidanti e realistici.
Attribuiscono il successo all’impegno e allo sforzo.
Vedono le difficoltà come opportunità per migliorare le strategie e aumentare l’impegno.

42
Q

In che modo le beliefs incrementali influenzano la reazione alle difficoltà?

A

Gli individui con beliefs incrementali interpretano le difficoltà come segnali dell’inadeguatezza delle risorse impiegate e credono che possano essere superate con maggiore impegno.

43
Q

Quali sono i due pattern di reazione alle difficoltà individuati da Dweck?

A

Pattern di tipo helpless
Pattern di tipo mastery-oriented

44
Q

Quali sono le caratteristiche del pattern di tipo helpless?

A

Reazioni affettive negative verso il compito.
Rappresentazioni di sé negative e aspettative di fallimento.
Strategie di autoregolazione inadeguate che portano all’ansia e allo sconforto.
Rapida rinuncia e scarsa perseveranza.
Formulazione di obiettivi per evitare giudizi negativi e sfide.

45
Q

Quali sono le caratteristiche del pattern di tipo mastery-oriented?

A

Reazioni affettive positive verso il compito.
Rappresentazioni di sé positive e attribuzione a cause controllabili.
Strategie di autoregolazione adeguate.
Perseveranza.
Formulazione di obiettivi di apprendimento e ricerca di nuove sfide.

46
Q

Come influiscono le beliefs entitari sulla scelta dei compiti e obiettivi?

A

Gli individui con beliefs entitari scelgono compiti facilmente conseguibili e obiettivi non troppo difficili per assicurarsi il successo e preservare l’autostima.

47
Q

Come influiscono le beliefs incrementali sulla percezione dello sforzo?

A

Gli individui con beliefs incrementali vedono lo sforzo come uno strumento per imparare, crescere e migliorare, mentre i teorici entitari lo vedono come un indicatore di un limite della propria abilità.

48
Q

Cos’è il self-enhancement?

A

Il self-enhancement o autoaccrescimento è il motivo principale che guida l’elaborazione delle informazioni riferite al sé, con l’obiettivo di preservare e migliorare un concetto di sé positivo.

49
Q

Come si manifesta il bisogno di self-enhancement nelle diverse culture?

A

Il bisogno di self-enhancement è di natura cross-culturale, ma può assumere forme diverse tra le varie culture, preservando il sé attraverso qualità culturalmente salienti.

50
Q

Quali sono i processi cognitivi implicati nel self-enhancement?

A

I processi cognitivi implicati nel self-enhancement includono attenzione selettiva, memoria, interpretazione ed esposizione alle informazioni, che agiscono per salvaguardare il bisogno di autoaccrescimento.

51
Q

Cos’è l’egotismo implicito?

A

L’egotismo implicito è la tendenza delle persone a prestare attenzione selettiva verso ciò che è legato al sé e a valutare positivamente ciò che è legato al sé.

52
Q

Come funzionano i processi attributivi self-serving?

A

I processi attributivi self-serving rispondono al bisogno di autoaccrescimento, attribuendo le conseguenze per il sé a cause percepite. Tendono a spiegare esiti positivi con cause interne, stabili e controllabili, mentre i fallimenti vengono attribuiti a cause esterne, instabili e non controllabili.

53
Q

Quando vengono effettuati i confronti upward e a cosa servono?

A

I confronti upward vengono effettuati quando l’individuo ha una buona autostima di base e confronta sé stesso con persone che hanno ottenuto esiti superiori, al fine di migliorarsi, purché il divario sia colmabile.

54
Q

Qual è la funzione dei confronti downward?

A

I confronti downward vengono effettuati quando la persona ha bisogno di proteggere una rappresentazione di sé, senza riconoscerlo apertamente. Sono difensivi e funzionali alla protezione del sé, ma se diventano cronici possono impedire la crescita personale.

55
Q

Cos’è l’effetto above-average?

A

L’effetto above-average è il bias secondo cui le persone tendono a ritenere che la propria prestazione o il proprio comportamento sia migliore rispetto a quello degli altri.

56
Q

Cos’è l’illusione del controllo?

A

L’illusione del controllo è la tendenza a credere di avere un maggiore controllo sulla propria vita e sugli eventi di quanto non sia in realtà.

57
Q

Cos’è l’ottimismo irrealistico?

A

L’ottimismo irrealistico è la tendenza delle persone a credere che in futuro le cose andranno meglio, anche se questa aspettativa è poco realistica.

58
Q

Cosa si intende per compensazione fluida?

A

La compensazione fluida è una strategia cognitiva che consiste nel controbilanciare un’informazione negativa riguardante il sé richiamando alla mente comportamenti positivi, per ridurre l’impatto dell’evento che minaccia l’immagine positiva del sé.

59
Q
A