elasticità e dotazioni iniziali (pg 31 - 38) Flashcards
elasticità della domanda al prezzo
è uno strumento analitico di estrema importanza ricavabile della curva di domanda (individuale o di mercato) che intende misurare la “sensibilità” della domanda alle variazioni del prezzo, cioè vuole descrivere come varia la quantità domandata di un bene quando si modifica il prezzo di quel bene
come (non) calcolare l’elasticità
prezzo e quantità non sono espressi nella medesima unità di misura, perciò, la seguente affermazione “se il prezzo aumento di un euro, la quantità domandata diminuisce di tre unità” non ci fornisce alcuna reale informazione
come si calcola l’elasticità
per esprimere l’impatto di una variazione del prezzo sulla quantità domandata di un bene, dobbiamo necessariamente fare riferimento a variazioni percentuali di prezzo e quantità ⇾ l’elasticità è definita come l’impatto percentuale di una variazione dell’1% (o di un’altra percentuale) del prezzo sulla quantità domandata
affermazione elasticità
essa ci consente di fare un’affermazione di questo tipo: “se il prezzo aumenta dell’1%, la quantità domandata diminuisce del 3%”
formula elasticità
e strana = (deltax/delta Px) / (Px/x)
variazioni marginali
molto spesso è assai utile considerare piccolissime variazioni del prezzo (variazioni “marginali”), quando si considerano variazioni piccolissime del prezzo, la formula dell’elasticità cambia
elasticità + o -
l’elasticità della domanda al prezzo assume sempre valore negativo, poiché la derivata della quantità al prezzo è sempre negativa (all’aumentare del prezzo la quantità domandata diminuisce), per questo motivo, è utile trattare
l’elasticità in valore assoluto (quindi con valore positivo
classi elastiche
- se ε>1, la domanda si dice elastica ⇾ ad ogni aumento percentuale del prezzo, la quantità domandata diminuisce in misura più che proporzionale
- se ε=1, la domanda si dice ad elasticità unitaria ⇾ ad ogni aumento percentuale del prezzo, la quantità domandata diminuisce nella stessa proporzione
- Se ε<1, la domanda si dice inelastica ⇾ ad ogni aumento percentuale del prezzo, la quantità domandata diminuisce in misura meno che proporzionale
elasticità cambia
cambia sempre durante tutta la curva di domanda in base alla pendenza (solitamente decrescente in x e crescente in Px) anche se la curva in questione dovesse essere lineare infatti l’elasticità non è costante, cioè, il valore dell’elasticità non è lo stesso in tutti i punti della curva
casi limite curva di domanda lineare
la curva di domanda perfettamente elastica e la curva di domanda perfettamente inelastica, il primo caso è costituito da una retta perfettamente orizzontale (massima sensibilità della domanda al prezzo) e il secondo caso è costituito da una retta perfettamente verticale (nessuna sensibilità della domanda al prezzo)
relazione fra elasticità e spesa totale dei consumatori (xP)
- se ε>1, all’aumentare del prezzo la spesa totale diminuisce
- se ε=1, all’aumentare del prezzo la spesa totale rimane costante
- se ε<1, all’aumentare del prezzo la spesa totale aumenta
l’elasticità ci dice quanto varia xP se Px varia
conseguenze quantità domandata su xP
- se la quantità domandata resta la stessa l’aumento di px fa aumentare la spesa del consumatore ⇾ aumento del prezzo fa aumentare la spesa
- se il prezzo aumenta la domanda diminuisce
curva di domanda a elasticità costante
quello in cui la curva di domanda forma un’iperbole ⇾ unico caso in cui la curva di domanda ha elasticità costante, invariata in tutti i suoi punti, no varia al variare del punto che considero
elasticità incrociata
si intende come varia (in termini percentuali) la quantità domandata di un bene quando si modifica
(in termini percentuali) il prezzo di un altro bene
elasticità incrociata al prezzo
l’elasticità incrociata è positiva se i due beni sono sostituti mentre è negativa se i due beni sono complementi
elasticità dalla domanda al reddito
si intende come varia (in termini percentuali) la quantità domandata di un bene quando si modifica (in termini percentuali) il reddito del consumatore essa è positiva se il bene è normale mentre è negativa se il bene è inferiore
dotazioni iniziali
il vincolo di bilancio cambia, il consumatore non dispone della somma di denaro M ma del paniere di beni E= (x^, y^) ⇾ se il consumatore vuole consumare una quantità x> x^, deve vendere un po’ della sua dotazione y^(e viceversa)
vincolo di bilancio = xPx+yPy=x^Px+y^Py
vincolo di bilancio ⇾ dotazione iniziale
se il consumatore vendesse tutta la sua dotazione iniziale di beni E convertendola in denaro M, si tornerebbe esattamente al problema di prima (nella formula, dopo il segno di uguale, comparirebbe appunto M); però non ha bisogno di vendere tutto, visto che vuole consumare
differenza con paniere di dotazione iniziale
siccome è sempre possibile consumare ciò di cui si dispone (il paniere di dotazione iniziale), il paniere di dotazione iniziale deve necessariamente appartenere al vincolo di bilancio ⇾ se il prezzo di un bene varia, il vincolo di bilancio ruota, restando ancorato al paniere di dotazione iniziale (non restando ancorato all’intercetta verticale o orizzontale come nel caso del vincolo di bilancio “normale”)
Px aumenta con paniere di dotazione inziale
l’insieme di scelta si restringe relativamente ai panieri posti a destra del paniere di dotazione iniziale (laddove cioè il consumatore volesse acquistare più unità di x rispetto al suo paniere di dotazione), ma si allarga relativamente ai panieri posti a sinistra del paniere di dotazione iniziale (laddove cioè il consumatore volesse vendere qualche unità di x appartenente al suo paniere di dotazione)