CONVENZIONE QUADRO CAMBIAMENTI CLIMATICI Flashcards
CONVENZIONE QUADRO NAZIONI UNITE SU CAMBIAMENTI CLIMATICI
La Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) è un accordo
internazionale che è stato adottato durante la Conferenza delle Nazioni Unite sull’Ambiente e lo
Sviluppo (UNCED) a Rio de Janeiro nel 1992. La Convenzione è entrata in vigore il 21 marzo 1994
ed è stata ratificata da un gran numero di paesi.
Ecco alcuni punti chiave relativi alla UNFCCC:
- Obiettivo principale: L’obiettivo principale della UNFCCC è stabilire un quadro
internazionale per affrontare i cambiamenti climatici. Riconosce che i cambiamenti climatici
sono una questione di preoccupazione comune che richiede la cooperazione globale per
essere affrontata in modo efficace. - Principio delle responsabilità comuni ma differenziate: La convenzione si basa sul
principio delle “responsabilità comuni ma differenziate”, che riconosce che i paesi hanno
responsabilità comuni nella lotta contro i cambiamenti climatici, ma in base alle loro rispettive
capacità e al loro contributo storico alle emissioni di gas serra, le nazioni hanno
responsabilità differenziate. - Riduzione delle emissioni di gas serra: La UNFCCC stabilisce l’obiettivo di stabilizzare le
concentrazioni di gas serra nell’atmosfera a un livello che prevenga interferenze
antropogeniche pericolose con il sistema climatico. - Adattamento: Riconosce la necessità di adattarsi ai cambiamenti climatici e di aumentare
la resilienza dei paesi e delle comunità più vulnerabili agli impatti climatici. - Trasferimento di tecnologia e sostegno finanziario: La convenzione prevede il
trasferimento di tecnologia e il sostegno finanziario ai paesi in via di sviluppo per aiutarli ad
affrontare i cambiamenti climatici e ad adottare tecnologie più pulite e sostenibili. - Protocollo di Kyoto: Nel contesto della UNFCCC, è stato adottato il Protocollo di Kyoto nel
1997, che stabilisce obblighi vincolanti di riduzione delle emissioni di gas serra per i paesi
industrializzati. - Accordi successivi: Nel corso degli anni, le parti contraenti hanno continuato a negoziare
e adottare accordi supplementari, tra cui l’Accordo di Parigi nel 2015, che stabilisce impegni
più ambiziosi per il controllo delle emissioni a livello globale.
UNFCCC
L’UNFCCC rappresenta uno degli sforzi internazionali più significativi per affrontare i cambiamenti
climatici, fornendo un quadro per la cooperazione globale al fine di mitigare gli impatti climatici e
proteggere l’ambiente.
IPCC (WMO+UNEP)
L’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), istituito nel 1988 da due organismi delle
Nazioni Unite, l’Organizzazione Meteorologica mondiale (WMO) ed il Programma delle Nazioni Unite
per l’Ambiente (UNEP) allo scopo di studiare il riscaldamento globale, nel suo primo report, nel 1990,
evidenziò il rischio di un riscaldamento globale con effetti sul clima a causa dell’aumento delle
emissioni antropogeniche di gas serra, causato principalmente dall’uso di combustibile fossile. Da
questo presupposto discende la necessità di ridurre le emissioni antropogeniche di gas serra,
soprattutto per i paesi più industrializzati. Alla fine del 1990, l’Unione Europea adottò l’obiettivo di
stabilizzare le emissioni di anidride carbonica entro il 2000 al livello registrato nel 1990, richiedendo
agli stati membri di pianificare ed implementare iniziative per la protezione dell’ambiente e per
l’efficienza energetica. Gli obiettivi prefissati dall’UE sono stati alla base delle negoziazioni della
Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (United Nations Framework
Convention on Climate Change - UNFCCC).
I principi fondamentali della Convenzione e del Protocollo
La Convenzione quadro sui cambiamenti climatici è un accordo ambientale internazionale prodotto
dalla Conferenza sull’Ambiente e sullo Sviluppo delle Nazioni Unite (UNCED, United Nations
Conference on Environment and Development), informalmente conosciuta come Summit della
Terra, tenutasi a Rio de Janeiro nel 1992. L’accordo fu aperto alle ratifiche il 9 maggio 1992 ed entrò
in vigore il 21 marzo 1994.
L’accordo ha come obiettivo la stabilizzazione delle le concentrazioni atmosferiche dei gas serra, ad
un livello tale da prevenire interferenze antropogeniche pericolose con il sistema climatico terrestre.
L’accordo non pone limiti obbligatori per le emissioni di gas serra alle nazioni individuali; si tratta
quindi di un accordo legalmente non vincolante. Invece, esso includeva previsioni di aggiornamenti
(denominati protocolli) che avrebbero posto obiettivi di riduzione delle emissioni.
L’accordo si basa sull’acquisita consapevolezza dei cambiamenti climatici e dell’influenza delle
attività antropiche su tali cambiamenti e sul riscaldamento globale in atto. Tra i principi cardine della
convenzione (elencati nell’articolo 3), ci sono:
* la protezione del sistema climatico, e quindi la lotta ai cambiamenti climatici ed ai loro effetti
avversi;
* la consapevolezza dei particolari bisogni e condizioni dei paesi in via di sviluppo,
particolarmente vulnerabili nei confronti dei cambiamenti climatici;
* il fatto che la mancanza di una piena certezza scientifica non è una ragione per posporre
misure di prevenzione e mitigazione.
Nell’articolo 4 sono invece elencati gli obblighi derivanti dall’adesione alla convenzione quadro sui
cambiamenti climatici per i diversi paesi, come l’implementazione di misure di mitigazione e misure
che possano facilitare l’adattamento ai cambiamenti climatici, attraverso l’adozione di politiche
nazionali, e l’obbligo di gestione sostenibile dei sink e dei reservoir (intesi come biomassa, foreste,
oceani ed in generale ecosistemi marini, terrestri e costieri).
Fondamentale, ai fini dell’accordo e della comunicazione sull’implementazione della convenzione,
quanto prescritto nell’art. 12. In particolare i paesi Annex I (paesi industrializzati), devono
trasmettere regolari report in cui sono elencate le politiche e misure adottate per la riduzione delle
emissioni di gas serra; devono altresì comunicare, annualmente, l’inventario nazionale delle
emissioni e degli assorbimenti di gas serra non controllati dal protocollo di Montreal, con le stime
ottenute con metodologie comparabili. La Convenzione quadro sui cambiamenti climatici è stata
ratificata in Italia nel 1994, con la legge n. 65 del 15/01/1994. L’ISPRA è responsabile della redazione
dell’inventario nazionale delle emissioni di gas serra, attraverso la raccolta, l’elaborazione e la
diffusione dei dati. Le metodologie utilizzate per la stima delle emissioni e degli assorbimenti sono
state quelle redatte dall’IPCC ed ufficialmente approvate dall’UNFCCC, coerentemente quanto
richiesto dalla convenzione e dalle successive decisioni delle conferenze delle parti (COP).