Agenda Donne Pace e Sicurezza Flashcards
Agenda Donne Pace e Sicurezza
L’Agenda internazionale “Donne, Pace e Sicurezza” è uno dei cardini delle politiche del XXI secolo.
Pietra miliare è la Risoluzione n. 1325 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, adottata
all’unanimità il 31 ottobre 2000.
Essa rappresenta un elemento fondamentale nello sviluppo dei Diritti Umani delle donne e il punto
di partenza nell’applicazione dell’approccio di Genere nel settore Pace e Sicurezza.
La Risoluzione è articolata su tre direttrici note come le “3P” - Prevenzione, Protezione,
Partecipazione – e ha dato vita a un’ampia famiglia di risoluzioni sul tema, oggi in tutto una decina.
La forza innovativa della Risoluzione sta nel riconoscimento del ruolo attivo delle donne come
“agenti di cambiamento”, in una prospettiva in cui le donne non appaiono più come “vittime” ma
come risorsa essenziale sia nei processi di pace sia negli interventi in aree di conflitto (missioni
internazionali; mediazione e negoziazione; azione umanitaria; costruzione della pace).
Espressione di istanze provenienti da diversi attori (Nazioni Unite, Governi nazionali, Società Civile),
la Risoluzione e l’Agenda internazionale cui ha dato vita sono oggi oggetto di politiche di
attuazione a livello internazionale, nazionale e locale.
L’Italia si è dotata, sin dal 2010, di Piani d’Azione Nazionale dedicati. Adottato nel dicembre 2020,
il IV Piano d’Azione Nazionale (2020-2024) rappresenta la cornice di riferimento di attività e interventi
in materia sostenuti dal nostro Paese in Italia e all’estero.
Risoluzione 1325 del Consiglio di Sicurezza ONU
La Risoluzione 1325 su “Donne, Pace e Sicurezza”, approvata all’unanimità dal Consiglio di
Sicurezza dell’ONU il 31 ottobre del 2000, è la prima in assoluto che menziona esplicitamente
l’impatto della guerra sulle donne ed il contributo delle stesse nella risoluzione dei conflitti per una
pace durevole. Quattro sono gli obiettivi che la UNSCR 1325 fissa:
* riconoscere il ruolo fondamentale delle donne nella prevenzione e risoluzione dei conflitti;
* prevedere una maggiore partecipazione nei processi di mantenimento della pace e della
sicurezza nazionale;
* adottare una “prospettiva di genere”;
* formare il personale sui diritti delle donne.
Il provvedimento in esame rafforza, estendendoli a tutte le Parti in conflitto e alle Parti “terze”,
importanti impegni derivanti dalla più ampia “Convention on the elimination of all forms of
discrimination against women” (CEDAW), elaborata dalle Nazioni Unite e ratificata dall’Italia il 10
giugno 1985, quali la piena partecipazione delle donne nei processi decisionali, il ripudio della
violenza contro le donne, l’esigenza della loro protezione e la valorizzazione delle loro esperienze.
La risoluzione 1325 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (UNSCR 1325) sulle donne, la
pace e la sicurezza, quest’anno compie 20 anni. Fu approvata il 31 ottobre 2000, ed è stata la prima
risoluzione a riconoscere ufficialmente il ruolo delle donne (prima e dopo i conflitti).
La risoluzione 1325 affronta due punti principali: l’impatto sproporzionato dei conflitti e della guerra
sulle donne e sulle ragazze; nonché il ruolo cruciale che le donne svolgono nella prevenzione dei
conflitti, nella loro risoluzione, nel processo di pace e nella sua costruzione. La piena partecipazione
e il coinvolgimento delle donne è fondamentale per ogni aspetto del raggiungimento e del
mantenimento della pace e della stabilità all’interno di una comunità.
La Risoluzione esorta tutti gli attori ad aumentare la partecipazione delle donne e ad integrare le
prospettive di genere in tutte le azioni delle Nazioni Unite per la pace e la sicurezza, incluse le
operazioni di mantenimento della pace e DDR - disarmo, smobilitazione e reinserimento - per tener
conto delle diverse esigenze delle donne e degli uomini che ex combattenti e dei loro familiari a
carico.
Le parti impegnate in un conflitto devono adottare misure speciali per proteggere le donne e le
ragazze da tutte le forme di violenza di genere, in particolare dallo stupro e da altre forme di violenza
sessuale particolarmente diffuse nei periodi di conflitto violento.
Ciascuno dei suoi mandati rientra in uno dei quattro pilastri fondamentali della risoluzione 1325 del
Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite: partecipazione, protezione, prevenzione, soccorso e
recupero.
La UNSCR 1325 fornisce un utile quadro di riferimento per l’integrazione della dimensione di genere
nello sviluppo di politiche, della programmazione, della formazione e dell’implementazione delle
attività e nei sistemi di reporting delle Nazioni Unite e delle agenzie e società civile.
La cosa più importante, la UNSCR 1325 fornisce una piattaforma per la società civile per chiedere
responsabilità ai propri governi e per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’agenda 1325.