COMA E DISTURBI DELLA COSCIENZA Flashcards
IMPORTANZA DEL COMA E DEI DISTURBI DI COSCIENZA
causa importante di accesso al pronto soccorso,
DEFINIZIONE COSCIENZA
continua consapevolezza che il soggetto ha della sua persona, del proprio ambiente, reattività stimolazioni esterne e necessità
DEFINIZIONE INCOSCIENZA
stato non consapevolezza di sé, del proprio ambiente, sospensione di attività mentali che rendono individui consci di loro stessi e del proprio ambiente e di quella dell’esaminatore
NORMALE STATO DI COSCIENZA
, soggetto risponde pienamente al pensiero, manifesta mediamente il proprio comportamento, eloquio, consapevolezza di sé e dell’ambiente
VARIAZIONE STATO DI COSCIENZA
Varia nel corso della giornata, ma la caratteristica fondamentale è che la persona può essere in ogni momento riportata al normale stato di vigilanza
COSA FARE DI FRONTE AL PZ IN COMA O CON DISTURBI DI COSCIENZA
giungere quanto prima possibile ad una diagnosi, mettere in atto provvedimenti diagnostico terapeutici specifici,
CAUSE DI COMA E DISTURBI DELLA COSCIENZA
- Di origine neurologica,
- Non di origine neurologica,
- Disturbi metabolici,
- Patologie di pertinenza internistica,
- Drug poisoning,
- Anoxia or ischemia
- Encefalopatia epatica,
- Emorragia subaracnoide,a,
- Ematoma intracerebrale
- Ematoma sottodurale,
- Infarto cerebrale,
- Emorragia pontine
- CAUSA PIU’ IMPORTANTE DI COMA E DISTURBI COSCIENZA
piu’ importante causa cerebrovascolare,
CAUSA PIU’ FREQUENTE DI DISTURBI COSCIENZA
disturbi metabolici, ictuse trauma cranico
DEFINIZIONE CONFUSIONE
Incapacità a svolgere i processi ideativi con normale velocità, chiarezza e coerenza, con alterazione di almeno 1 dei tre fattori,
TIPI DI CONFUSIONE
Lieve: può essere notata solo con attenzione specifica
Moderata: il pz mantiene una conversazione semplice, ma è presente ideazione lenta e incoerente, ridotta attenzione, difficoltà a seguire un discorso logico. Possibile presenza di disorientamento, distraibilità
Grave: il paziente esegue solo ordini semplici, processi ideativi scarsi o assenti. Grave deficit di attenzione, spesso presente disorientamento, eventuali manifestazioni psichiatriche
ANDAMENTO CONFUSIONE
Il grado di confusione può essere variabile nel corso della giornata, raggiungendo normalmente il picco nelle ore serali.
IN QUALE PATOLOGIE E’ FREQUENTE LA CONFUSIONE
numerose patologie neurologiche come demenze, in questi pz si verifica la sindrome del sole calante, o del tramonto, per cui la sintomatologia peggiora nelle ore serali
METODOLOGIE DI ALTERAZIONE DELLO STATO DI VIGILANZA
1 Stato soporoso
2 stato stuporoso
STATO SOPOROSO
: incapacità a mantenere uno stato di vigilanza in assenza di stimolazioni esterne.
MANIFESTAZIONI STATO SOPOROSO
simile ad un sonno leggero, il paziente si muove spontaneamente e può essere risvegliato abbastanza facilmente
STATO STUPOROSO
risveglio soltanto con stimoli vigorosi e ripetuti. Risposta inadeguata ai comandi verbali, anche semplici. Può essere presente attività motoria stereotipata. Appena si cessa di stimolarli, i pazienti tornano in uno stato simile al sonno.
COMA, COME APPARE IL PZ
Il paziente appare addormentato, non è risvegliabile con stimoli esterni o interni.
Esistono vari gradi di coma, la cui valutazione passa attraverso l’assenza/presenza di alcuni particolari segni clinici.
VALUTAZIONE DEI VARI GRADI DI COMA, COME GCS,
Il quadro clinico può variare in base alla causa del comaIl coma ha molte caratteristiche in comune con il normale stato di sonno (sbadigli, cessazione dell’ammiccamento, movimenti oculari)L’attività elettrica cerebrale e l’attività motoria spontanea sono di norma differenti rispetto allo stato di sonno normale.
RECUPERO,
lo stato vegetativo può consentire sopravvivenza anche per periodi lunghi di tempo, senza riacquistare capacita’ mentale significativa,
- Se danno è funzionale e non esteso il pz dopo una o due settimane può riniziare ad aprire gli occhi, prima in risposta a stimoli dolorosi e poi spontaneamente,
STATO VEGETATIVO, MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI
- In seguito a miglioramenti nel trattamento delle lesioni cerebrali e delle gravi malattie sistemiche, un certo numero di pazienti, che un tempo sarebbe deceduto, sopravvive per lunghi periodi senza però riacquistare una capacità mentale significativa
- Dopo una-due settimane dalla lesione cerebrale, il paziente può ricominciare ad aprire gli occhi, prima in risposta a stimoli dolorosi, poi spontaneamente
- Può seguire con lo sguardo oggetti o persone, dando talvolta l’impressione errata di un riconoscimento
- .Non è presente alcuna consapevolezza o comportamento cosciente
- Se duratura, tale condizione viene definita stato vegetativo persistente (SVP).
BASI ANATOMOPATOLOGICHE DELLA SVP
lesioni diffuse dopo trauma cranicochiuso, necrosi laminare diffusa della corteccia dopo arresto cardiaco, necrosi talamica da varie cause
Lo SVP può rappresentare anche la fase terminale di un processo neurodegenerativo cronico, come la malattia di Alzheimer e la malattia di Creutzfeld-Jakob
PROGNOSI SVO
- se lo stato vegetativo dura più di tre mesi, un recupero dell’autonomia è sostanzialmente impossibile.
- La prognosi generale è comunque migliore nei disturbi della coscienza di causa traumatica; i pazienti la cui alterazione della coscienza migliora dopo la prima settimana hanno discrete probabilità di recupero soddisfacente.
SINDROME LOCKED IN
- Stato spesso dovuto a lesioni della parte ventrale (base) del ponte, come conseguenza di occlusione dell’arteria basilare.
- Risparmia le vie della sensibilità somatica e il sistema ascendente responsabile dello stato di vigilanza, ed alcuni raggruppamenti neuronali del mesencefalo che permettono il sollevamento delle palpebre.
- Sono interrotte le vie corticobulbarie corticospinali, privando il paziente della capacità di muoversi e di parlare in qualsiasi modo, se non con lo sguardo di verticalità e l’ammiccamento.
- Una sindrome simile può essere causata da sindrome di Guillain-Barrè, mielinolisipontina, paralisi periodica.
MORTE CEREBRALE, DEFINIZIONE
Completa incapacità di risposta a tutte le modalità di stimolazione, con arresto respiratorio e assenza di tutte le attività EEG per 24 ore