CAP 12 L'uso dei documenti Flashcards
L’uso dei documenti
Per “documento” si intende materiale informativo su un determinato fenomeno sociale, che esiste indipendentemente dall’azione del ricercatore.
Esso è prodotto da singoli individui o dalle istituzioni per finalità diverse da quelle della ricerca sociale, che però se ne può impossessare per fini conoscitivi.
Il fatto che tali documenti siano prodotti indipendentemente dall’azione del ricercatore comporta due vantaggi: sono informazioni “non reattive”, ovvero che non risentono dell’interazione studiante-studiato e dei suoi possibili effetti distorcenti, e attraverso di essi si può studiare anche il passato.
C’è anche un lato negativo: essendo un documento preesistente, il ricercatore non può “interrogarlo” e deve basarsi su quanto ha, anche se incompleto ai fini conoscitivi.
Vi sono due tipi di documenti: i documenti personali, dal carattere privato, compilati dagli individui in prima persona e per uso strettamente personale, anche detti espressivi, in quanto espressione di sentimenti e vicende personali; i documenti istituzionali, ovvero prodotti dalle istituzioni o comunque di carattere pubblico.
I documenti personali sono diari, lettere, memorie personali, ovvero espressioni genuine della personalità dei loro autori. Si tratta di resoconti dell’esperienza individuale, con quella caratteristica di “visione dal di dentro” che li iscrive a pieno nell’approccio costruttivista.
L’autobiografia
E’ il resoconto scritto dell’intera vita di una persona, da lei stessa compilato, in un periodo di tempo abbastanza limitato e quindi in una visione retrospettiva.
Il caso ideale è quello in cui viene scritta spontaneamente da persone non scelte, ma spesso, nella ricerca sociale, l’autobiografia è provocata, ovvero viene chiesto espressamente a soggetti, reputati interessanti ai fini della ricerca, di scrivere la loro autobiografia.
Quando la biografia è commissionata, il ricercatore può indirizzare il resoconto ponendo delle domande o fornendo una scaletta di temi da toccare.
Tuttavia, l’autobiografia spesso “comprende solo quello che l’autore ritiene interessante e drammatico e dotato di valore narrativo, mentre toglie tutto ciò che ai suoi occhi lo può screditare”.
Infine, essa presenta il rischio di una razionalizzazione a posteriori degli avvenimenti passati.
Diario
Il documento personale per eccellenza, in quanto scritto per uso strettamente personale e simultaneamente agli avvenimenti.
Malgrado ciò, solo eccezionalmente il sociologo dispone di questo tipo di materiale, che è molto particolare e di dubbia generalizzabilità e affidabilità.
I resoconti giornalieri sono un caso particolare di diario, in quanto compilati su richiesta del ricercatore.
Lettere
Le ricerche basate su materiale epistolare sono rare nella ricerca sociale, soprattutto perché la comunicazione per lettera è andata quasi del tutto persa nella società moderna.
Le lettere sono importanti strumenti di espressione dell’interiorità degli individui e della loro soggettiva definizione delle situazioni: da questo punto di vista esse sono uno strumento puro e indisturbato.
Tuttavia, va anche detto che la lettera non sempre è una manifestazione “pura” della personalità di chi scrive, ma andrebbe letta come il prodotto dell’interazione fra due persone.
Testimonianze orali
Si tratta di testimonianze di vita raccolte dalla voce degli individui, come delle autobiografie orali.
Narrare il proprio passato a un intervistatore presenta notevoli similitudini con la tecnica dell’intervista non strutturata; esistono però almeno tre importanti diversità:
c’è una centratura sulla dimensione autobiografica che nelle interviste qualitative non esiste,
nelle storie di vita il ruolo dell’intervistatore è assai più limitato,
la sua funzione è di puro e semplice registratore,
mentre le interviste qualitative sono in genere condotte su alcune decine di casi, le ricerche che si servono del metodo biografico si accontentano spesso di poche unità.
Vi è comunque il rischio della “reattività”: la presenza dell’intervistatore può provocare una reazione da parte dell’intervistato che altera la genuinità del racconto.
Un altro problema è quello legato alla memoria e ai suoi possibili sbagli.
Molti sono i vantaggi dell’uso delle fonti orali.
I documenti personali scritti spesso possono essere frammentari e incompleti; nelle testimonianze orali, invece, potendo porre delle domande, si può stimolare il narratore a coprire eventuali lacune della sua narrazione.
Il racconto della viva voce degli uomini della propria vita può assumere due diverse forme
- Le storie di vita: sono racconti autobiografici centrati sul proprio personale vissuto.
La ricerca sulle storie di vita può essere suddivisa in base al trattamento del materiale biografico:
Raccolta di autobiografie: Il ricercatore raccoglie autobiografie e le pubblica in un volume, fornendo una breve introduzione.
Ampliando con un
Saggio interpretativo: Oltre alle autobiografie, il ricercatore fornisce un’analisi dettagliata.
e
Interazione tra materiale empirico e interpretazione teorica: Il ricercatore confronta costantemente i dati raccolti con la teoria.
* La storia orale: L’obiettivo è creare una “storia popolare” per ricostruire le società passate e valorizzare le informazioni preziose ricordate dalle generazioni più anziane. L’uso di questi racconti personali è principalmente un’analisi descrittiva e interpretativa dell’autore, con occasionali citazioni delle interviste per supportare le sue affermazioni.
I documenti istituzionali
I documenti istituzionali sono documenti che la società ha depositato nel corso dei secoli, prodotti della vita istituzionalizzata.
Tali documenti possono diventare dati per la ricerca, ovvero materiale empirico per studiare diversi fenomeni sociali, dagli elenchi telefonici alle vendite di biglietti cinematografici.
Qui si esamineranno soprattutto i documenti più adatti per un’analisi qualitativa piuttosto che quantitativa.
In particolare, l’approccio quantitativo ha dato vita a una branca della ricerca sociale, l’analisi del contenuto, che utilizza tecniche di scomposizione dei testi al fine di codificarli in una matrice dati da sottoporre all’analisi statistica.
Mezzi di comunicazione di massa
Nelle società odierne, il maggior produttore di documenti sulla società stessa è il sistema dei mezzi di comunicazione di massa.
Articoli di quotidiani e programmi televisivi si prestano bene alle analisi qualitative. Esempi ne sono l’uso delle cronache giornalistiche per la descrizione di eventi sociali, o le ricerche sulle soap opera per rivelare lo stereotipo femminile nella società.
Narrativa, testi pedagogici, racconto della cultura popolare
Un’importante fonte documentaria sulla cultura di una società è rappresentata dai testi pedagogici, dai libretti di precettistica religiosa o morale, dai libri di testo per le scuole.
Data la loro finalità di trasmettere alle nuove generazioni i valori e le norme del mondo degli adulti, essi sono probabilmente lo specchio più fedele e trasparente della cultura e dell’ideologia di ogni epoca.
Molto importanti sono anche i documenti della tradizione popolare, relativi al folklore e alla trasmissione orale fra generazioni.
Materiale giudiziario
si parla di Sentenze dei tribunali, verbali dei processi, trascrizioni di interrogatori, denunce, ecc., costituiscono un’imponente base documentaria per molteplici fenomeni sociali e, in particolare, per lo studio sulla devianza.
Documenti politici
Si parla di Atti parlamentari, programmi dei partiti, discorsi degli uomini politici, propagande elettorali.
Il carattere non reattivo dei documenti istituzionali assume un’importanza vitale nello studio della partecipazione elettorale: la partecipazione elettorale è difficile da rilevare tramite lo strumento dell’intervista, poiché in molti preferiscono non rivelare all’intervistatore se hanno votato o meno.
In Italia, però, si ha traccia documentale del fatto che un cittadino abbia o meno partecipato al voto, grazie alle liste elettorali di ogni seggio.
Tale informazione non è affetta da distorsione e può offrire una base “reale” per l’indagine sociale.
Documenti aziendali e amministrativi
I documenti generati dalle organizzazioni del lavoro (aziende, scuole, ordini professionali, ecc.) producono una serie di documenti che sono in grado di fornire una completa rappresentazione del pezzo di società alla quale appartengono.
Documenti in internet
Sulla rete rimane depositata una quantità impressionante di documenti sia di natura istituzionale che personale.
Internet offre al ricercatore sociale documenti riferiti sia alla vita quotidiana degli individui sia alle attività delle istituzioni.
La rivoluzione digitale ha investito la ricerca sociale sotto vari aspetti.
Nuove fonti di informazione sulla società sono oggi disponibili su internet e utilizzabili come materiale empirico per la ricerca.
I documenti via rete sono molteplici ed eterogenei, ma è proprio la loro ricchezza che rende questo campo di difficile gestione e controllo.
Inoltre, mentre i dati istituzionali sono diffusi e coinvolgono di fatto tutte le istituzioni delle società occidentali, quelli personali sono più selettivi e risentono fortemente del divario digitale, ovvero del fatto che la quota di popolazione che accede a internet e vi deposita documenti non è egualmente distribuita in tutti i settori sociali.
Leggere i documenti umani
leggere i documenti personali
Ci sono due modi di atteggiarsi degli scienziati sociali verso i documenti personali:
1. Il primo approccio è sostanzialmente riduttivo.
I documenti personali, pur essendo racconti unici, sono considerati parte del mondo prescientifico.
Possono integrare le teorie acquisite in altri modi, fornendo spunti, idee e nuove prospettive.
Tuttavia, da soli, non possono validare una teoria scientifica.
2. L’altra posizione è quella dei più convinti sostenitori dell’approccio costruttivo, per cui l’esperienza individuale è di molta importanza. Anche lo studio del singolo caso può essere fonte significativa di informazione empirica. I documenti personali, pur non essendo sufficienti per spiegare i fenomeni sociali, possono comunque offrire un contributo importante per l'interpretazione di questi fenomeni.
Leggere i documenti istituzionali e i suoi vantaggi
I vantaggi più evidenti dell’uso di documenti istituzionali ai fini della ricerca sociale sono:
* La non reattività.
* La possibilità di analisi diacronica.
* I costi ridotti, poiché l’uso di documenti istituzionali non comporta costi di produzione dell’informazione.
Gli svantaggi sono relativi: all’incompletezza dell’informazione e l’ufficialità della rappresentazione.