ambiente, clima, antropocene Flashcards

1
Q

antropocene

A

termine proposto dal chimico paul crutzen e dal biologo Eugene Stoermer nel 2000
1873: antonio stoppani aveva già coniato l’espressione ‘era antropozoica’
2009: costituzione dell’Anthropocene working group per trovare evidenze a supporto di questa teoria

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2
Q

quando comincia l’Antropocene - 4 transizioni principali

A
  1. invenzione agricoltura (10.500 anni fa)
  2. colonialismo europeo (1492)
  3. rivoluzione industriale (1784)
  4. «grande accelerazione» (1945)
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3
Q
  1. invenzione agricoltura (10.500 anni fa) - 4 transizioni principali
A

gli agricoltori trasformano i paesaggi e nel corso del tempo modificano la composizione chimica dell’atmosfera tanta da stabilizzare il clima della Terra

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4
Q
  1. colonialismo europeo (1492) - 4 transizioni principali
A

«scambio colombiano» dà inizio a un riordinamento globale della vita sulla Terra che è ancora in atto

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5
Q
  1. rivoluzione industriale (1784) - 4 transizioni principali
A

aumento delle emissioni di anidride carbonica provenienti dai combustibili fossili a causa della rapida industrializzazione

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6
Q
  1. «grande accelerazione» (1945) - 4 transizioni principali
A

epopea nucleare, urbanizzazione, grandi progetti infrastrutturali ad alto impatto ambientale. inoltre, si registra la maggior parte dell’emissione di anidride carbonica nell’atmosfera

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7
Q

tracce dell’Antropocene: la grande accelerazione

A

dal 1884 ad oggi la temperatura media del pianeta è aumentata di circa 1°C a livello globale, con due terzi di tale aumento verificatisi dal 1945 ad oggi.
si stima che, senza un’azione concertata per limitare le emissioni, le temperature globali potranno aumentare tra 1,1°C e 5,4°C centro 2100.

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8
Q

antropocene controversie (dal punto di vista geologico) - 1610

A

ipotesi di Simon Lewis e Mark Maslin (2015) drastica riduzione della concentrazione di anidride carbonica in atmosfera presente in una carota di ghiaccio antartico dovuta allo «scambio colombiano»

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9
Q

antropocene controversie - 1784

A

ipotesi di Crutzen e Stoermer (2009). invenzione della macchina a vapore, causa dell’aumento del principale gas serra (l’anidride carbonica) presente nelle carote di ghiaccio dell’Antartide

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10
Q

antropocene controversie - 1945

A

ipotesi di Will Steffen et al, la «grande accelerazione» (qui termini stratigrafici ci sarebbe la presenza di radioattività nei terreni, frutto degli usi civili e militari dell’energia nucleare)

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11
Q

capitalocene (jason w. moore 2017)

A

l’impatto ambientale non è di tutta l’umanità ma di quella dominata dal modello economico del capitalismo (ci sono esempi di civiltà sostenibili: indigenous communities per le quali la natura è sacra e ne vengono rispettati i ritmi)

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12
Q

urbanocene (Geoffrey West, 2015)

A

urbanizzazione come caratteristica della nuova era. segnali della presenza di materiali utilizzati nella costruzione (specialmente, il calcestruzzo) rimarranno per lunghissimo tempo nel terreno, una chiara serie stratigrafica, rilevabile da possibili geologi del futuro

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13
Q

Plastiglomerati

A

rocce che contengono miscele di grani sedimentari e altri detriti naturali (es. conchiglie, legno) tenuti insieme da plastica fusa indurita. rinvenuti da Patricia Corcoran e da Charles Moore nelle spiagge delle Hawaii

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14
Q

i cambiamenti climatici: un fenomeno trans-calare

A

impatto dell’inquinamento sul clima di un approccio trans-calare che tenga conto del ruolo determinare sui cambiamenti climatici globali e nell’impatto sui singoli territori
Molti geografi sostengono che bisognerebbe parlare di cambiamenti climatici: Climate Hotspots, aree del pianeta particolarmente vulnerabili nei confronti dei mutamenti derivanti dai cambiamenti climatici, nelle quali la popolazione e la sua attività sono maggiormente a rischio.

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15
Q

i cambiamenti climatici: un fenomeno trans-calare - effetti sul pianeta

A
  • scioglimento dei ghiacci artici per aumento temperature produce una riduzione delle superfici bianche con minore capacità di riflettere le radiazioni infrarosse (effetto albedo)
  • l’immissione in mare di acqua dolce può modificare la circolazione della Corrente del Golfo con rischio di nuova era glaciale per l’Europa settentrionale
  • aumento di malattie zoonotiche
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16
Q

i cambiamenti climatici: un fenomeno trans-calare - impatti su singoli territori

A
  • ricadute socio-economiche: siccità –> minore resa agricola –> migrazione
  • desertificazione: interessa 250 mln di individui
17
Q

i cambiamenti climatici: un fenomeno trans-scalare - IPCC (Gruppo intergovernativo sul cambiamenti climatico)

A

rischio climatico: la possibilità che vi siano conseguenze avverse a beni e oggetti derivanti da eventi connessi al clima (il rischio è variabile geograficamente)
vulnerabilità: propensione a subire conseguenze negative da parte di una popolazione
resilienza: capacità di un gruppo sociale o comunità di rispondere a un evento rischioso riorganizzandosi e mantenendo intatte le proprie funzioni, identità e struttura, mostrano capacità di adattamento

18
Q

una geografia dell’ambiente/per l’ambiente

A

studio dei rapporti tra esseri umani-ambiente
studio della differenziazione spaziale
studio delle rappresentazioni degli spazi

19
Q

geografia dell’ambiente: determinismo (Ratzel)

A

natura>uomo
ruolo delle forze della natura nel condizionare le società umane e nel determinare il destino

20
Q

geografia dell’ambiente: possibilismo (Vidal de la Blache)

A

uomo> natura
ruolo della creatività, tecnologia e sapere umano nel modificare la natura

21
Q

geografia dell’ambiente: ambientalismo silent spring (primavera silenziosa, 1962) di Rachel Carson

A

presa di coscienza dell’impatto del boom economico sull’ambiente (opere infrastrutturali, agricoltura intensiva, uso di pesticidi chimici e ddt per massimizzare la produttività). ispira i primi movimenti ambientalisti

22
Q

geografia dell’ambiente: geografia radicale di ispirazione marxista (anni 80: harvey smith)

A

natura politica delle problematiche socio-ambientali: le divisioni sociali come classe, etnia e genere influenzano il rapporto delle persone con lo sfruttamento del mondo ‘non umano’ (deforestazione in America Latina e Asia sud orientale; desertificazione del Sahel per estrazione di risorse da parte di multinazionali).

23
Q

geografia dell’ambiente: environmental geography (oggi)

A

I geografi ambientali hanno familiarità con il funzionamento dei sistemi naturali, ma sanno anche che gli esseri umani sono un agente dominante del cambiamento in natura. Non è possibile comprendere i problemi ambientali senza considerare i processi fisici, nonché i processi demografici, culturali ed economici che portano a un aumento del consumo di risorse e degli sprechi.

24
Q

sviluppo/sottosviluppo: XIX secolo

A

(influenza del razionalismo illuminista): progresso (tecnologico e civile) in relazione al fenomeno del colonialismo crea una serie di dualismi: Popolazioni progredite vs popolazioni arretrate, Popolazioni civili vs popolazioni incivili.
sviluppo: espansione politica ed economica, progresso della società

25
Q

sviluppo/sottosviluppo XIX secolo (seconda metà)

A

il concetto di sviluppo si diffonde presso la maggior parte delle discipline sociali come sorta di “regalo” che i Paesi sviluppati fanno ai territori sottosviluppati, una forma di liberalità paternalistica che dipende dalla loro generosità e superiorità nei confronti di popoli “immaturi”
sviluppo - crescita della produzione = (industrializzazione) = progresso sociale

26
Q

i paradigmi dello sviluppo - modernista (1950)

A

il progresso tecnologico costituisce la base dello sviluppo: incondizionata fiducia nell’industrializzazione e nell’innovazione. “Discorso sullo stato dell’Unione” del Presidente Truman (1949) sulla necessità di trasferire competenze ai paesi meno avanzati.

27
Q

i paradigmi dello sviluppo: teoria della dipendenza

A

il sottosviluppo non è una condizione naturale ma storica dovuta al colonialismo che ha prodotto arretratezza e povertà nei paesi del Sud Globale rimasti dipendenti economicamente anche dopo l’indipendenza politica(Andre GunderFrank, 1969). Il sottosviluppo è prodotto dello sviluppo.

28
Q

i paradigmi dello sviluppo: teoria del delinking (Samir Amin, 1985)

A

rescindere ogni rapporto economico con i paesi centrali dell’economia mondiale, facendo forza solo sulle proprie risorse.

29
Q

i paradigmi dello sviluppo: teorie alternative sullo sviluppo

A

sostegno delle economie locali, sviluppo dal basso

30
Q

i paradigmi dello sviluppo: modernizzazione ecologica

A

ambisce a coniugare crescita economica e preservazione dell’ambiente, sostenendo un maggior ruolo del settore privato e del mercato nell’influenzare le politiche ambientali, riponendo totale fiducia nell’innovazione scientifico-tecnologica.

31
Q

geografia dell’ambiente: lo sviluppo sostenibile 1972

A

1972: rapporto sui Limiti dello sviluppo (In realtà «Limits to Growth»), commissionato dal Club di Roma al Massachusetts Institute of Technology e primo dibattito istituzionale nella conferenza ONU di Stoccolma su Human Environment

  • simulazione al computer dell’impatto delle interazioni fra popolazione mondiale, industrializzazione, inquinamento,
    produzione alimentare e consumo di risorse.
    crescita produttiva illimitata -> consumo delle risorse energetiche e ambientali -> collasso globale entro 2070

Il rapporto sosteneva che era possibile giungere a un tipo di sviluppo alternativo che non avrebbe portato al totale
consumo delle risorse del pianeta.

32
Q

geografia dell’ambiente: lo sviluppo sostenibile 1987

A

1987: Rapporto Brundtland Our Common Future pubblicato dalla Commissione mondiale sull’ambiente e lo sviluppo (WCED). Viene introdotto il concetto di sviluppo
sostenibile.

«uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri».

33
Q

geografia dell’ambiente: lo sviluppo sostenibile - sostenibilità economica

A

sostenibilità economica (efficienza economica): intesa come sostituzione del principio di produttività con quello di efficienza economica.
produttività: un sistema economico è produttivo quanto più è elevato il rapporto tra ricavi e costi
efficienza: un sistema economico è produttivo quanto più è ridotto l’uso di risorse non rinnovabili. l’economia deve tenere conto dell’ambiente e della qualità della vita

34
Q

geografia dell’ambiente: lo sviluppo sostenibile - sostenibilità sociale (equità sociale)

A

intesa come capacità di garantire condizioni di benessere umano (sicurezza,salute, istruzione, democrazia, partecipazione, giustizia.) equamente distribuite per classi e genere (equità intra-generazionale) e alle generazioni future (equità intergenerazionale).

35
Q

geografia dell’ambiente: lo sviluppo sostenibile - sostenibilità ambientale (integrità dell’ecosistema)

A

intesa come capacità di mantenere qualità riproducibilità delle risorse naturali. occorre evitare che gli ecosistemi subiscano dei cambiamenti strutturali a causa dell’uomo

36
Q

la governance climatica

A

il riconoscimento dei cambiamenti climatici come un problema socio-ambientale globale ha introdotto una nuova politica globale che ha preso il nome di governance climatica, il cui inizio si può fare risalire alla Conferenza di Kyoto del 1997.

37
Q

conferenza di Kyoto del 1997, la governance globale sostiene:

A

1) Il principio di responsabilità comuni ma differenziate: lotta al cambiamento climatico in maniera proporzionata alle responsabilità che ogni Paese ha avuto nel generare inquinamento;
2) Principio di precauzione: atteggiamento di prudenza nei confronti di azioni di cui non si conoscono le conseguenze;
3) Principio di cooperazione tra le parti: collaborazione tra Paesi avanzati economicamente e tecnologicamente e Paesi a basso reddito.