23) EPS Flashcards
Gli IAS 33, che regolano l’EPS, a chi vanno applicati?
A società con azioni negoziate o che stanno por quotare azioni
Per le imprese capogruppo i calcoli si fanno su quali valori?
I calcoli si fanno sul consolidato
Per calcolare l’EPS a che risultato economico si fa riferimento?
A quello di pertinenza della capogruppo al netto di qupte di terzi
Due tipi di EPS
EPS base: tiene conto solo delle azioni ordinarie in circolazione
EPS diluted: tiene conto anche delle azioni ordinarie potenziali che potrebbero essere emesse
Cos’è un’azione ordinaria potenziale?
è uno strumento finanziario che attribuisce al possessore il diritto di ottenere azioni ordinarie (azioni privilegiate convertibili, prestiti obbligazionari convertibili)
Formula generale EPS
Come calcoliamo l’utile base riferibile alle azioni ordinarie?
EPS base
- Partiamo dall’utile netto complessivo di pertinenza della capogruppo (non comprensivo della quota del risultato di pertinenza di terzi)
- Deduciamo la quota di risultato (cioè i dividendi) attribuibili alle azioni privilegiate o distribuibile ad “altri” per specifiche norme di statuto (finalità sociali, distribuzione ai dipendenti, etc)
- Solitamente non si procede ad effettuare rettifiche per l’utile per componenti straordinarie o eccezionali o per “normalizzare” il risultato
Come calcoliamo il numero delle azioni?
EPS base
è calcolato come media ponderata delle azioni in circolazione durante l’esercizio.
Nel particolare:
- solo “in circolazione”: le azioni emesse e sottoscrittesono rettificate del numero delle azioni proprie detenute nell’esercizio
- la media ponderata è effettuata in funzione del periodo di tempo di possesso delle azioni
- la data dalla quale le azioni sono considerate nella media (detta data di calcolo) è quella in cui il corrispettivo è dovuto (coincidente tipicamente con quella emissione)
1. le azioni emesse per aumenti di capitale sono considerate dal momento in cui è effettuata l’operazione
2. in caso di acquisizione con emissione di azioni, la data di calcolo coincide con quella di acquisizione
- le azioni ordinarie “condizionate” (tipo stock options) sono considerate nella media dalla data in cui sono state soddisfatte le condizioni necessarie per l’emissione
- la media ponderata deve essere rettificata per tenere conto dei fatti che hanno cambiato il numero di azioni ordinarie in circolazione senza un cambiamento corrispondente delle risorse (emissione gratuita di azioni, frazionamento o raggruppamento di azioni, emissione di diritti per aumenti di capitale con premio (cioé dilutivi))
- il numero di azioni ordinarie prima in circolazione è rettificato proporzionalmente al numero di azioni ordinarie in circolazione dopo l’operazione (per esempio: emissione gratuita di due azioni per ogni azione posseduta: le azioni “ante” sono moltiplicate per tre per ottenere le azioni “post”)
- la formula per ottenere il coefficiente di rettifica delle azioni deriva dal rapporto tra Fair Value della azione prima e dopo l’operazione sul capitale
- Il Fair Value “post” si ottiene con questa formula: (Fair Value azioni in circolazione + prezzo emissione nuove azioni)/(azioni in circolazione + azioni emesse)
- data di calcolo: inizio dell’esercizio (la rettifica va effettuata anche per il calcolo dell’Eps dell’anno precedente al fine di rendere confrontabili i risultati)
Formula Fair Value post operazione
Il Fair Value “post” si ottiene con questa formula: (Fair Value azioni in circolazione + prezzo emissione nuove azioni)/(azioni in circolazione + azioni emesse)
Formula coefficiente di rettifica delle azioni. Inoltre, a cosa serve?
Serve quando viene fatta un’emissione di nuove azioni per un premio, per correggere il denominatore dell’EPS (il numero di azioni) in maniera retroattiva, cioé per il periodo che si trova precedentemente all’emissione, in modo da rendere comparabili gli EPS vecchi.
La formula per ottenere il coefficiente di rettifica delle azioni deriva dal rapporto tra Fair Value della azione prima e dopo l’operazione sul capitale.
Come calcoliamo l’utile diluito?
EPS Diluted
- Partiamo dall’utile attribuibile alle azioni ordinarie calcolato come prima
- Rettifichiamo questo utile per tenere conto dell’effetto (dopo le imposte) di dividendi relativi ad altre categorie di azioni dalle quali possono derivare azioni ordinarie potenziali e di interessi passivi rilevati nell’esercizio su altri strumenti finanziari dai quali possono derivare azioni ordinarie potenziali
- In sostanza si ipotizza “virtualmente” che le azioni ordinarie potenziali con effetto diluitivo siano effettivamente emesse e si rettificano i proventi/oneri (al netto dell’effetto fiscale) che non saranno più conseguiti/sostenuti in tale ipotesi ed esse relativi
Come calcoliamo il numero di azioni diluito?
EPS Diluted
come la media ponderata delle azioni ordinarie (secondo quanto già detto) più la media ponderata delle azioni ordinarie che potrebbero essere emesse in seguito alla conversione / esercizio di azioni ordinarie potenziali con effetti di diluizione
Cosa sono gli aggiustamenti dei valori contabili?
Nella prassi degli analisti finanziari e degli esperti di valutazione delle imprese, oltre a quanto indicato nella slide precedente, è frequente che i valori di base necessari per il calcolo dei dati / indici / multipli siano sottoposti ad aggiustamenti o rettifiche. Si parla di risultati “adjusted” o “clean”.
Quali sono i principali aggiustamenti al reddito?
- Eliminazione di componenti reddituali transitori o non ripetibili (p.e.: proventi e oneri straordinari, perdite su crediti o su cambi eccezionali)
- Eliminazione degli ammmortamenti delle immobilizzazioni immateriali che non subiscono un processo di deperimento economico (a causa della convenzionalità del processo di ammortamento)
- Eliminazione dei componenti reddituali che derivano da un’attività accessoria o non strumentale, cioé non direttamente connessa al core business dell’attività (p.e.: affitti su immobili)
- Rettifica degli oneri iscritti a conto economico che non generino benefici economici correnti ma sono rappresentativi di investimenti di espansione dell’impresa (p.e.: costi di R&D e pubblicità, che concorrono a creare o incrementare lo stock di beni immateriali)
- Correzione della contabilizzazione del leasing (ricostruzione del capitale investito, del debito, e dei costi operativi e finanziari)
