2) Normativa di riferimento

Question 1

Chi è obbligato ad usare i principi contabili internazionali?

Answer 1

Società quotate, società con strumenti finanziari diffusi, banche, SIM, SGR, enti finanziari sotto vigilanza di Banca d’Italia e assicurazioni

Question 2

Chi è obbligato ad usare i principi contabili italiani e il codice civile?

Answer 2

“Società di piccole dimensioni”

Question 3

Chi può scegliere tra OIC e internazionali?

Answer 3

Tutte le società non soggette agli obblighi precedenti

Question 4

L’adozione dei principi contabili internazionali nell’Unione Europea è automatica?

Answer 4

No, è soggetta ad un meccanismo di riconoscimento, in Italia tramite degli appositi regolamenti pubblicati dalla G.U.C.E.

Question 5

Principio della continuità

Answer 5

Il bilancio deve essere redatto “nella prospettiva della continuazione dell’attività”, cioè nell’ottica dell’impresa in condizioni di funzionamento

Question 6

Principio della prudenza

Answer 6

1) Non è consentito procedere alla contabilizzazione di profitti se questi non sono realizzabili
2) Le perdite, anche se non definitivamente realizzate, devono risultare riflesse in bilancio

Question 7

Principio delle valutazioni al costo

Answer 7

Il criterio del costo è corollario del principio di prudenza. Il riferimento al costo ha inoltre il vantaggio di garantire una valutazione oggettiva e verificabile

Question 8

Principio di prudenza

Answer 8

Il principio di prudenza impone di abbandonare il criterio del costo quando il valore recuperabile è più basso

Question 9

Valore recuperabile

Answer 9

Valore di mercato: fair value
Valore d’uso: valore di utilizzo dell’attività quantificato come “valore attuale dei flussi di cassa futuri”

Question 10

Principio di competenza

Answer 10

L’effetto delle operazioni e degli altri eventi deve essere rilevato contabilmente ed attribuito all’esercizio al quale tali operazioni ed eventi si riferiscono e non a quello in cui si concretizzano i relativi movimenti in numerario

1) I ricavi sono di competenza dell’esercizio in cui è avvenuto lo scambio o è stato prestato il servizio
2) Ai ricavi di competenza di un esercizio devono essere contrapposti i costi necessari per il conseguimento dei ricavi medesimi
3) Se i costi non sono correlabili ai ricavi, essi sono di competenza dell’esercizio in cui si manifestano