10. L'ANALISI DELLE PERFORMANCE DISTRIBUTIVE Flashcards

1
Q

La valutazione delle performance:

A
  • Fase centrale della gestione dei canali  porta a riconfermare o rivedere le decisioni prese
  • Il problema principale in questa fase è l’individuazione di indicatori validi che rappresentino in modo esaustivo i risultati competitivi a livello distributivo
     Varie tipologie di indicatori
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2
Q

Le principali categorie di indicatori di performance

A
  • Misurazione delle risorse customer based (es: customer loyalty)
  • Misurazione delle performance distributive (es: quota di mercato)
  • Misurazione delle performance economiche (es: conto economico di cliente)
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3
Q

La quota di mercato assoluta

A

L’ammontare delle vendite realizzato dall’impresa i-esima (Qi) espresse in percentuale sulle vendite complessive rilevate nel suo mercato di riferimento (Q):
QMi=Qi/Q
I termini del rapporto possono essere espressi sia in volumi (unità, tonnellate, metri, litri, …) sia in valore (unità di misura monetaria).

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4
Q

La quota di mercato relativa

A
  • Rapporto tra la quota di mercato dell’impresa i-esima e quella del principale (o dei principali) concorrente
  • Il denominatore del rapporto può corrispondere:
    -alle vendite della maggior impresa operante nel mercato (si calcola così la quota rispetto al leader dominante)
    -alle vendite dei primi due o tre concorrenti principali (quota di mercato relativa ai leader)
    -al concorrente più vicino in termini di dimensioni
  • Offre utili indicazioni sulla distanza competitiva dell’impresa rispetto al leader di mercato o al più diretto concorrente dell’impresa
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5
Q

La rilevanza dei dati per la determinazione della quota di mercato

A

Le rilevazioni di tutti gli indici vengono di solito realizzati a 4 livelli (più precisamente 3) e ci sono 3 panel:
- Consumatori
- Retailer: dati da supermercati, scanner, società di ricerche di mkt che gestisce questi dati
- Grossista: rilevati anche i flussi a livello di ingrosso
Vengono calcolati 3 elementi fondamentali:
- Sell-in: qual è sell in di x sul totale di mkt (a livello grossista o retailer)
- Sell-out: flusso in uscita: posso avere vendite di x rispetto a vendite di y in uscita da grossisti/dettaglianti. Es: dati a livello retail: x (Barilla) ha venduto 42 sell-in e 42 sell-out; y (Dececco) invece ha venduto il 30% ma uscito solo il 22, quindi c’è stato aumento del magazzino delle scorte, quindi aumento dello stock
- Scorte di inizio e fine periodo
È importantissimo confrontare dati sell-in e sell-out. Soprattutto quando parliamo di GD, si va subito su retail, senza passare dall’ingrosso => si guarda sell-in e sell-out direttamente a livello retail. Se vendo a grossista e faccio sell-in, ma poi non esce sell-out  potrebbe essere che ci sia un mercato parallelo dove esce il pdt.

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6
Q

La scomposizione della quota di mercato

A

La quota di mercato può essere espressa come prodotto di due indici:
- Grado di penetrazione (o quota trattanti)
- Grado di copertura ponderata (o ponderata)

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7
Q

La scomposizione della quota di mercato

A

È operata introducendo un ulteriore fattore denominato Acsi = gli acquisti totali della categoria di prodotto effettuati dalla clientela servita dall’azienda i-esima
Si procede poi alle seguenti operazioni:
- si moltiplica il rapporto che rappresenta la quota di mercato (Qi/Q) per il rapporto Acsi/Acsi:
QMi=Qi/Q x Acsi/Acsi
-si invertono i denominatori dei due rapporti e si ha:
QMi= Qi/Acsi x Acsi/Q
Dove:
Qi/Acsi = indice di penetrazione
Acsi/Q = indice di copertura ponderata

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8
Q

L’indice di penetrazione

A
  • Esprime la percentuale delle vendite della marca i-esima in rapporto alle quantità totali della categoria di prodotto acquistate dai clienti dell’impresa i-esima (distributori o consumatori finali)
  • Tale indice rappresenta un ulteriore modo di esprimere la quota di mercato, considerando come mercato di riferimento solo quello costituito dalle vendite effettuate dalla propria clientela
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9
Q

L’indice di copertura ponderata

A
  • Espresso come rapporto fra gli acquisti totali del genere di prodotto effettuati dalla clientela servita dall’azienda i-esima e le vendite totali del genere di prodotto nel mercato di riferimento
  • Tale indice rappresenta l’entità, in termini di consumi o di fatturato relativi al genere di prodotto, della clientela dell’azienda i-esima
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10
Q

L’indice di copertura ponderata: scomposizione

A

La ponderata è ulteriormente scomponibile, introducendo due nuovi fattori:
- ni = numero dei clienti serviti dall’azienda i-esima;
- N = numero totale di consumatori o punti vendita che acquistano o trattano il genere di prodotto in questione
Moltiplicando il numeratore e il denominatore del rapporto Acsi/Q rispettivamente per le quantità ni/ni e N/( N), e operando alcune semplici operazioni algebriche, si ha:
Acsi/Q= (Acsi x ni/ni)/(Q x N/N) = (Acsi/ni x ni)/(Q/N x N) = Acsi/ni x ni/N x N/Q
Dove:
Acsi/ni = peso medio della clientela
ni/N = copertura numerica  % di clienti effettivi dell’azienda sul totale dei clienti potenziali
N/Q= indice di dispersione  il reciproco della dimensione media della clientela ed esprime l’inverso della concentrazione della clientela. Quando piccolo, mkt concentrato, quando grande, dispersione molto molto alta
Ponderata = peso medio x copertura numerica x indice di dispersione

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11
Q
  1. L’analisi della distribuzione
A

L’analisi della situazione complessiva:
Variabili della matrice:
- Ponderata = Acsi / Q
- Penetrazione = Qi / Acsi
Quadranti:
- Quota di mercato elevata: alta penetrazione e alta ponderata  consolidare posizione competitive
- Quota di mercato ridotta: bassa penetrazione e bassa ponderata  prima costituire la rete di distribuzione e poi investire per accrescere l’accettazione del prodotto
- Quota di mercato media: bassa penetrazione e alta ponderata  migliorare l’accettazione del prodotto sul punto vendita (sui clienti esistenti)
- Quota di mercato media: alta penetrazione e bassa ponderata  migliorare la distribuzione = aumentare il parco clienti

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12
Q
  1. L’analisi della distribuzione
A

L’analisi del portafoglio distributori: analisi della situazione di ciascun cliente o gruppi significativi di clienti
Variabili della matrice:
- Tasso di crescita del distributore (%)
- Penetrazione (%)
Quadranti:
- Investimento difensivo
- Consolidamento
- Abbandono
- Ritirata strategica

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13
Q

Matrice di dipendenza

A
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14
Q
  1. L’analisi della distribuzione: l’analisi dell’atteggiamento dei distributori
A

l’analisi dell’atteggiamento dei distributori. Utile alla comprensione dei risultati non positivi:
- Customer satisfaction -> percezioni post acquisto - aspettative
- Fiducia

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15
Q
  1. L’analisi dei consumatori finali
A

La causa delle performance negative può essere legata ai comportamenti dei consumatori finali!  stesse analisi a livello consumer

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16
Q

I limiti della quota di mercato

A
  • Analisi relativa ai valori medi  scomposizione per segmenti di mercato (vale il limite)
  • Non coglie le interdipendenze competitive tra i vari livelli del canale
  • Non permette di cogliere l’intervento della distribuzione sulle dinamiche competitive dei produttori
17
Q

L’approccio network-based

A
  • Basato sull’analisi delle interazioni competitive
  • Si ha una interazione competitiva tra una diade di marche ogni volta che entrambe sono presenti nello stesso pdv
18
Q

Rappresentazione strutturale delle interazioni competitive

A

Matrice delle adiacenze: contiene le frequenze con cui si manifestano le interdipendenze:
- Distribuzione esclusiva
- Distribuzione estensiva

19
Q

Analisi delle relazioni del network

A

Indici che misurano:
- La struttura del network nel suo complesso
- La posizione dei singoli attori

20
Q
  1. La struttura del network nel complesso
A

Indice di densità = % di connessioni dei singoli soggetti sul totale delle connessioni possibili attivabili nel network
0 < Zijk/(N2-N) < 1
Misura del grado di intensità delle interdipendenze competitive
HP: no possibili relazioni riflessive

21
Q

La posizione dei singoli nel network

A
  • Indice di centralità = numero totale di interdipendenze in cui è coinvolto il singolo
     Totale delle colonne delle matrici delle interdipendenze
  • Quota di mercato – indice di centralità = indica la capacità di generare vendite della marca
  • > 0  forza competitiva della marca (volumi > alle % di interazioni in cui essa è coinvolta)
  • < 0  debolezza competitiva della marca (forza competitiva inferiore al numero di confronti competitivi in cui essa è coinvolta)

Analisi delle direzioni delle singole relazioni competitive:
- Indice di assorbimento (indegree): forza competitiva subita dalla marca
- Indice di cessione (outdegree): forza competitiva generata dalla marca
- Outdegreetot – indegreetot: forza/debolezza competitiva totale della marca
 Quota di mercato come indicatore della pressione competitiva esercitata dalla singola marca

22
Q

L’analisi dei raggruppamenti competitivi

A
  • Cluster analysis = segmentazione dei competitors in gruppi composti da imprese con la stessa struttura di interdipendenze competitive
     Max omogeneità interna
  • Multidimensional scaling = analisi innovativa dei raggruppamenti strategici -> mappa delle interdipendenze competitive
     Similarità e distanze euclidee