schop scioppa pls 30/1 Flashcards
Arthur Schopenhauer
● nasce 1788 a Danzica in Prussia (ora Polonia/Russia)
● viaggia molto in Prussia
● va prima ad Amburgo e poi a Weimar
info Weimar k
(Repubblica di Weimar stabilita in Germania post I Guerra Mondiale e precedente al Terzo Reich)
⇾ Weimar s
a Weimar si trasferisce con la madre, dopo la morte del padre, qui la madre apre un salotto letterario frequentato da intellettuali come Meier (un orientalista e questo porta Schop a conoscere la cultura orientale, molto influente sul suo pensiero) e Goethe
Gottinga
si trasferisce a Gottinga dove studia medicina ma la lascia quegli studi in favore della facoltà di filosofia
● dopo gli studi di filosofia si trasferisce a Berlino dove incontra Hegel
idealismo s
li c’è molto idealismo con Fichte, Schelling e Hegel, ciò è di grande frustrazione per lui perché era docente di filosofia all’università ma la maggior parte degli studenti si iscriveva ai corsi di Hegel (poiché molto più famoso)
critica s
questo ci dice che la critica del tempo non lo stimava fino ai suoi ultimi anni di vita, la sua fama esplode negli anni contemporanei alla sua morte
opera s
la suo opera principale è Il Mondo come volontà e rappresentazione
si analizza ed è scritta in due parti ovvero volontà e rappresentazione
ispirazione s
per comprendere il titolo dobbiamo partire dalla sua ispirazione ovver Kant e la sua divisione fra fenomeno e noumeno
Kant s
dice che Kant aveva ragione ma che si era fermato alle premesse, all’introduzione senza sviluppare tutte le conseguenze del suo pensiero
è quindi suo ruolo completare la filosofia di Kant (rivedi K)
interpretazione s di cunt
Schop dice che se noi ammettiamo che conosciamo la realtà tramite la percezione e che essa è organizzata dall’intelletto tramite l’Io penso e le categorie allora dobbiamo ammettere che conosciamo soltanto l’apparenza e non la realtà in sé e viviamo in un mondo provvisorio e illusorio
rappresentazione s
il mondo è perciò solo una rappresentazione (questo è il termine che usa lui, siamo noi a dire apparenza)
cogliere s
il mondo è perciò solo una rappresentazione (questo è il termine che usa lui, siamo noi a dire apparenza)
velo di Maya
per spiegare questa rappresentazione utilizza un concetto ripreso dalla cultura indiana, ovvero il velo di Maya (divinità orientale con la capacità di assumere diverse forme), dice che questo velo posto fra noi è la realtà ci impedisce di coglierla in se stessa
filtri velo s
spazio, tempo (=Kant) e causalità
causalità s
Hume critica questo concetto, Schop lo riprende dicendo che di fronte alla ripetizione di fenomeni tra loro legati supponiamo che siano l’uno causa o l’effetto dell’altro però questo fa parte di un nostro modo di conoscere/filtrare la realtà ovvero di metterla in relazione
ex noumeno s
Schop per spiegare l’inafferrabile noumeno lo compara a una fortezza e dice di aver trovato un passaggio segreto per arrivare all’interno (Kant non l’ha trovato)
tesi s
Ia tesi fondamentale per Schop: il noumeno è accessibile (attraverso l’esperienza corporea)
esp corporea s
poiché essa ha duplice natura